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Franco Dragone a Cairano7x 2011
L’intervento di Franco Dragone in occasione de “La Rupe in Festa” Cairano 7x 2011 – 5 agosto 2011
Le foto alla pagina:
http://www.flickr.com/photos/irpiniaturismo/sets/72157627260714059/
La premessa è questa…
Cari amici del blog Piccoli Paesi, è con enorme piacere che mi appresto ad unirmi a voi in questo percorso rivoluzionario eppure necessario, oltre che decisamente sostenibile, con il vivificatore carburante delle idee o dovrei dire degli ideali che ognuno di voi (noi) è consapevole di avere.
Posterò, di seguito a questa premessa, il mio primo intervento nella convinzione che ognuno di noi appartiene ed apparterrà a questa terra per sempre, nonostante tutto.
L’Irpinia si ama e si odia profondamente ma, come dico sempre, questo rapporto di antitetiche sensazioni ci da modo di restare ancorati alle radici dei nostri natali, a questa terra che viene, oggigiorno, fin troppo vituperata e maltrattata.
Siamo e saremo le pietre che lastricano e lastricheranno le strade dei nostri piccoli paesi, scenografia della vita di ognuno, tracciando un sentiero che, sebbene a tratti tortuoso ed in salita, di sicuro non finirà mai.
Look for the door…
For an American woman who first discovered her roots here eleven years ago, who has returned consistently ever since and has now chosen to live in one of these ‘piccoli paesi’ in Alta Irpinia, life here has offered beautiful experiences beyond what I could have imagined. Lucciole and the poems of Pasolini are just the beginning. I step outside myself and the vanquished memories of a 1st generation upbringing each day as I step outside my door on via Fontana. The door of maternal origins. The door of an emigrated, lost, & now honored grandmother. From Brooklyn origins to Los Angeles retirement and back again my parents watch listen and follow from afar as I contribute to the memory of the ghosts of our ancestors. Their 1st generation indifferences and concerns of having lost one of their own to a far away and misunderstood land quietly put aside. Since arriving ‘to stay’ with pride and joy I continue to contribute to the village in large and small ways. It is now a personal quest for me to see that this place this landscape this as yet un-trampled gem of Campania not only survives but thrives … I remain at your service Alta Irpinia. You only need to ask …
If you would like to follow some of my adventures here below is a link to my personal website and blog chronicling my point of view with fotos and text http://lamericana.blogspot.com
IRISBUS, 40 anni di speranza e di lavoro _ di Paolo Saggese
1973 – 2011 Quarant’anni di speranza e di lavoro _ _ _ di Paolo Saggese
L’Irisbus di Flumeri ha quarant’anni, ma sembra in questi giorni dimostrarne molti di più. Rischia il “prepensionamento”, rischia la precarietà, la flessibilità, la chiusura.
Questi rischi allarmano e deprimono, perché dietro i numeri ci sono le storie di migliaia di persone, di famiglie di lavoratori, di bambini, di donne, di chi ha lavorato e chiede solo di poter lavorare. Questa storia ha avuto inizio quarant’anni fa, come ha raccontato in modo appassionato Cesare Ianniciello in un libro, di cui abbiamo già parlato su queste colonne, un interessante e sentito diario – inchiesta edito per i tipi della Sellino editore, con una prefazione limpida ed acuta di Generoso Picone: “Fiat Val d’Ufita, autobiografia di un quadro irpino” (Avellino, 2007).
Con estremo equilibrio, dunque, l’autore descrive la vita dello stabilimento Iveco di Val d’Ufita, e quindi la sua esistenza, di giovane avvocato, che entra in Fiat, e che, sin dall’inizio – settembre 1978 – fa propri gli interessi dell’azienda al punto da dedicarle la vita lavorativa, da responsabile del personale e dei rapporti sindacali, sino a quando, per vicende interne e per conflitti legati proprio a contrattazioni sindacali, viene emarginato e costretto al ritiro.
Rete europea del turismo di villaggio
La rete europea del turismo di villaggio è un progetto turistico basato sull’identità dei piccoli paesi; ha come obiettivo la valorizzazione del loro patrimonio culturale, architettonico e naturale rimanendo a stretto contatto con la popolazione e l’ambiente circostante. Lo scopo principale del progetto è l’elaborazione di una metodologia condivisa con i paesi partner dell’iniziativa, per permettere lo sviluppo in chiave turistica delle comunità coinvolte. La rete si rivolge a tutti coloro che vanno alla ricerca di un turismo di esperienza e che vogliono scoprire la tradizione, Leggi il seguito di questo post »



