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La sacralità del Goleto e le stupide manomissioni di chi governa il territorio.
Lo strazio senza fine _ post di Gerardo Troncone
Giorni fa è tornata agli onori della cronaca una pagina della lunga battaglia che da anni la Magistratura Irpina conduce, non sempre col sostegno di Istituzioni e Politica, in difesa del nostro territorio e del nostro patrimonio culturale: parliamo dell’elettrodotto realizzato da Sant’Angelo dei Lombardi che attraversa Lioni, Conza, Teora, sequestrato anni fa, in via cautelare, poiché le opere risultano prive delle autorizzazione e dei necessari pareri in materia paesaggistica.
La vicenda giudiziaria, fatta di sequestri e dissequestri, è tutt’altro che conclusa, e su di essa altri meglio documentati di noi hanno ben riferito.
Ci limitiamo qui a porre alcune semplici domande.
Sono state eseguite le indagini archeologiche preventive prescritte per legge?
Sono stati tenuti nel debito conto gli studi in materia?
Sono state adeguatamente valutate le testimonianze materiali a tutt’oggi acquisite?
O, come spesso capita nel nostro Paese, chi doveva vigilare e tutelare, al momento opportuno si è girato da un’altra parte, o peggio?
In conclusione, come è stato possibile realizzare opere così invasive, come i grandi tralicci e i poderosi blocchi di fondazione in calcestruzzo, nel cuore di un territorio così ricco di testimonianze archeologiche?
dopo il sequestro dell’elettrodotto, COMITATI e ASSOCIAZIONI SCRIVONO ALLA PROCURA di AVELLINO
Associazioni ambientaliste e Comitati civici esprimono fiducia nell’operato della Procura di Avellino. E’ un momento molto delicato per il nostro territorio sempre più spopolato e sempre più facile preda degli speculatori ambientali; la magistratura va ringraziata e sostenuta.
<< L’attenzione e l’azione della Procura di Avellino e delle forze dell’ordine (Corpo Forestale, Carabinieri, Guardia di Finanza) impegnate nelle recenti indagini (elettrodotto Terna-Ferrero al Goleto, ex-Isochimica, cimitero di amianto a S.Andrea d.C., inquinamento chimico della Valle del Sabato, morìa ittica alle sorgenti del fiume Sele e del fiume Ofanto, manomissione del fiume Calore, eolico selvaggio, discariche abusive, ecc.) è esemplare e infonde fiducia a comitati e cittadini irpini.
Più volte ci siamo sentiti isolati ed additati nell’intraprendere azioni di puro buon senso civico, volte unicamente a tutelare la salute di chi qui abita ed ha a cuore il bene del territorio. Un territorio sano e rurale, che oggi contiene una forte speranza, se ben tutelato, per lo sviluppo agricolo e turistico delle aree interne della Campania; territorio che esprime la massima bellezza nel paesaggio collinare, nella purezza delle sorgenti d’acqua, nei terreni agricoli mai finora contaminati da veleni.
L’azione della magistratura irpina è l’unico argine all’arroganza di affaristi e multinazionali che stanno dando l’assalto al nostro territorio. In dispregio delle leggi volte alla tutela dell’ambiente; su un territorio esteso e ormai privo di presidi di legalità a seguito della chiusura dei tribunali di Ariano e Sant’Angelo d.L.. In mancanza di una politica comune per il bene del territorio, in mancanza di piani energetici e paesistici regionali, in assenza di autorizzazioni in materia di impatto ambientale e in assenza di qualsivoglia vigilanza attiva da parte di alcune amministrazioni, si è consumata e si perpetra la devastazione di quell’unico bene collettivo che rimane in Irpinia : l’ambiente.
Per arginare i nuovi predatori manca purtroppo l’azione della classe politica che spesso finisce con l’essere connivente a livello locale; per questo comitati e cittadini devono farsi carico dell’azione di sensibilizzazione e, all’occorrenza, di denuncia. Leggendo i giornali, assistiamo al paradosso palesato da alcuni amministratori (comunali e regionali) che anziché difendere e promuovere i beni e le bellezze dei propri comuni, anelano e favoriscono -con atti e opinioni- lo scempio ambientale di un patrimonio che appartiene non a loro ma alla collettività; sono purtroppo soprattutto loro l’anello debole nella difesa delle nostre risorse; nascondendosi dietro le parole ‘lavoro’, ‘occupazione’ e ‘progresso’ permettono lo scempio delle nostre montagne con centinaia di pale eoliche; sono gli stessi sindaci (per fortuna, pochi ed isolati) che fanno il tifo per l’inizio delle trivellazioni petrolifere; gli stessi che svendono l’acqua delle nostre sorgenti; quelli che chiudono gli occhi difronte alle discariche nei terreni agricoli; quelli che non permettono di vigilare ai propri uffici tecnici comunali; quelli che favoriscono gli sversamenti abusivi sulle aree di ricarica delle sorgenti; quelli che rilasciano facili autorizzazioni ad affaristi di bassa lega; gli stessi che stanno permettendo di fare della ferrovia storica Avellino-Rocchetta una discarica lunga 100 km. In cambio di cosa ? Non si tratta più ormai di pressapochismo o ignoranza in materia ambientale ma di altri mali che mai avremmo pensato dilagare fino ai nostri piccoli paesi.
Comitati civici, associazioni e cittadini sono sempre più impegnati a vigilare in ogni comune sui beni collettivi; mai permetteranno la svendita del territorio e delle risorse ambientali. Gli speculatori non avranno vita facile qui in Irpinia !
Comitati e Associazioni ringraziano la magistratura irpina e le forze dell’ordine per il lavoro incessante di indagine e controllo che stanno portando avanti; i cittadini hanno ora maggiore fiducia e rinnovano l’impegno nel segnalare ulteriormente gli attentati alla salute degli abitanti e alla bellezza del territorio.
Nè passeranno le trivelle nelle viscere della nostra terra : ad amministratori e sindaci i Comitati chiedono di aprire gli occhi; il vero ‘petrolio’ è nell’acqua delle nostre sorgenti; è nel vino docg che centinaia di aziende vitivinicole sane producono con sacrificio sulle nostre colline; è nei nuovi frutteti di centinaia di contadini che stanno lavorando con Mr. Zuegg; è nelle nuove piantagioni di grano autoctono che Pasta Baronia e Gal stanno sostenendo; è nelle oasi naturalistiche e nelle aree di protezione ambientale. Amministratori ‘intelligenti’, insieme a cittadini e associazioni, sono chiamati non solo più a ‘proteggere’ ma soprattutto a ‘promuovere’ il territorio : tutela, agricoltura e turismo per il futuro dei territori dell’Appennino interno e per l’Irpinia. Certificazioni ambientali per i nostri piccoli borghi.
Ribadiamo pertanto un convinto NO alla centrale elettrica che brucia olio di palma a Sant’Angelo dei Lombardi; riaffermiamo che il raddoppio della Pavoncelli è un danno geologico-ambientale per le nostre sorgenti; diciamo NO all’esperimento degli accumulatori elettrici che Terna sta per interrare a Flumeri; diciamo BASTA ai cimiteri di croci che gli affaristi dell’eolico continuano a piantare sui crinali delle nostre montagne; chiediamo di FERMARE i nuovi elettrodotti previsti da Terna nel Parco dei Picentini, tra Deliceto e Bisaccia, tra Bisaccia e Lacedonia, tra il Goleto ed Avellino. Salvaguardiamo i terreni gravati da usi civici : appartengono alla collettività non ai sindaci, né a Terna. In Italia stanno chiudendo 23 centrali elettriche, a cosa servono tutti questi nuovi elettrodotti ? SALVIAMO LA NOSTRA TERRA !
Chiediamo nell’immediato, ai Ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali e Paesaggistici, alle Soprintendenze locali, la capillare tutela delle acque sorgentizie, la bonifica delle micro-discariche sulle nostre montagne e il vincolo paesaggistico diffuso sui territori rurali e collinari d’Irpinia >>.
Firmano il comunicato : (in ordine di adesione / aggiornamento alle ore 10 del 10.11)
Comitato Civico, Sant’Angelo dei Lombardi
Rete F.A.A. Forum Ambientale Appennino
Altragricoltura Campania
F.A.I. Fondo Ambiente Italiano, Delegazione di Avellino
Comitato No Petrolio, Alta Irpinia
Comitato No Eolico Selvaggio, Bisaccia
Comitato Tutela Fiume Calore, Taurasi
Associazione Madre Terra, Flumeri
Associazione InLoco Motivi, Avellino
Associazione La Strada dei Fiori e delle Preghiere Onlus, San Fele
Associazione L’Albero Vagabondo, Avellino
Rifondazione Comunista, Commissione Ambiente Prov. Avellino
Meet Up Amici di Beppe Grillo di Avellino
Gruppo consiliare Castelnuovo di Conza “Di Geronimo-Castelnuovo Aria Gentile”
Associazione Ambiente e Salute, Tutela Valle del Sabato
Slow Food Alta Irpinia
Associazione Info Irpinia, Avellino
MeetUp Caposele 5 Stelle
Gruppo Attivo ‘Luciano Grasso’, Caposele
Comitato No Inceneritore, Oliveto Citra
Pro-Loco Alta Irpinia, Sant’Angelo dei Lombardi
Comitato No Alta Tensione, Lacedonia
Comitato No Megacentrale, Guspini
Centro Educazione Ambientale Eco-Museo del Salzola
Legambiente, sez. Avellino
WWF Campania
Comitato Voria, Vallata
Associazione Sinergie, Bisaccia
Coordinamento Nazionale No Triv
CdT Paesi d’Irpinia
C.A.I. Club Alpino Italiano, sez. Avellino
Associazione Vibrazioni Lucane
Italia Nostra, sez. Salerno
No Trivellazioni Petrolifere Irpinia
Comitato Legalità e Bene comune, Montemiletto
Associazione Civitas Longobardorum, Guardia Lombardi
Prof. Franco Ortolani, Università di Napoli
Prof.ssa Albina Colella, Università della Basilicata
Dr. Franco Fiordellisi, Filctem Cgil Avellino
Prof. Giovanni De Feo, Università di Salerno
Prof. Enzo Di Salvatore, Università di Teramo
Blog Piccoli Paesi
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seguono altre firme di cittadini che man mano pervengono ai vari comitati e associazioni / sono in corso ulteriori adesioni
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Per aderire : inviare una .email a piccolipaesi oppure mettere ‘mi piace’ su Facebook o scrivere ‘condivido’ in commenti.