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RESIDENZA BORGO BIOLOGICO 13-14-15 luglio 2018
“RESIDENZA BORGO BIOLOGICO, ARCIPELAGO ITALIA”. Evento culturale in Irpinia dal 13 al 15 luglio 2018. CONTENUTO e PROGRAMMA
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ABSTRACT degli INTERVENTI del convegno di sabato 14 luglio, clicca QUI
PROGRAMMA
venerdì 13 luglio (4 CFP)
- ore 15 MALTE con inerti di recupero: visita di cantiere, impasto ed impiego dei vari tipi di malta (criteri ambientali minimi); laboratorio formativo tenuto da Angelo Verderosa con le maestranze dell’Impresa Edilgeo.
- ore 18 SENTIERO ARCAICO: visita emozionale a cura di Dario Bavaro, partecipa la direttrice del Master Casaclima-BioArchitettura Wittfrida Mitterer.
- ore 20 SCAVO AL TEATRO: azione collettiva per la scoperta e riscoperta della memoria arcaica ; pre-apertura per addetti ai lavori. Maestro di cerimonia: Mr. Franco Dragone; action painting a cura del maestro Giovanni Spiniello.
- NUOVA SALA LIBERTA’: apertura Mostra “MICHELANGELO FRIERI, Film e Libertà”. Il partigiano e cineasta di Cairano, a cura di Paolo Speranza, con Irpinia 7x.
- OPTIMIST QUARTET, note jazz della piazza teatro, partecipazione ad invito.
- ore 24 NEL CUORE DELLA NOTTE: vie ed alture del borgo borgo in cammino con Antonio Luongo / Cairano nel cuore.
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sabato 14 luglio (4 CFP)
- ore 8 RISVEGLIO SUL CALVARIO: esercizi di ammirazione del paesaggio.
- ore 10 RECUPERA-RIABITA, salviamo i borghi dell’Appennino. Giornata di studio e di relazioni. Analisi Testimonianze Progetti. * Partecipano: architetti, contadini, sindaci, artisti, docenti, scrittori, visionari. 7 minuti / 7 slides. Nella mattinata (10-13,30): interventi “forestieri”, osservatori esterni. Prenotazioni chiuse per esaurimento posti in sala.
- ore 14 PRANZO CONVIVIALE, a cura della Pro Loco Cairano con gli chef Arcangelo Gargano e Gerardo Urciuoli (riservato ai soli iscritti al convegno, posti esauriti) *
- ore 16 RECUPERA-RIABITA, salviamo i borghi dell’Appennino. Progetti e dibattito. Nel pomeriggio (15,30-18): interventi “radicati”, Sindaci e operatori locali, tavola rotonda.
- ore 20 MASSERIE e PAESAGGI d’Irpinia – Calitri (Av). Recupero di una masseria storica, visita guidata a cura di Vito De Nicola e Tonino Lucrezia.
- ore 21 Cena sull’aia **
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domenica 15 luglio (4 CFP)
- ore 10 VIAGGIO NEL CRATERE, escursione nei paesi distrutti dal terremoto del 1980 (4 CFP). Modelli di ricostruzione a confronto, analisi sul campo a 38 anni dal sisma; incontri con amministratori e testimoni della ricostruzione.
10,00 CONZA DELLA CAMPANIA (progettisti Corrado Beguinot, poi Walter Bordini), abbandono del centro storico e costruzione di una città-giardino. 11,00 TEORA (progettisti Giorgio Grassi e Agostino Renna), demolizione e ristrutturazione urbanistica in sito. 12,00 SANT’ANGELO DEI LOMBARDI (progettista Antonio Ianniello con Italia Nostra e Soprintendenza ), conservazione in sito.
- ore 13 SOSTA IN CANTINA. Cantina Fiorentino, Paternopoli (Av). Visita guidata e degustazioni a cura di Gianni Fiorentino.
- ore 15 A CASA DEL PRINCIPE MADRIGALISTA. Visita guidata dell’antico borgo di Gesualdo (Av), a cura di Raffaele Pietropaolo, Zembalo B&B. Saluti.
GIORNATA del PAESAGGIO
Il Carcere borbonico di Avellino apre le porte alla città in occasione della seconda edizione della Giornata del Paesaggio. La sede di Avellino della Soprintendenza ABAP di SA e AV, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Avellino, diretto dalla dott.ssa Maria Amicarelli, aderisce alla giornata del Paesaggio con una mostra documentaria e bibliografica sulle eccellenze del territorio irpino, raccontando come il paesaggio dell’Irpinia con le sue verdi colline e i corsi fluviali abbia determinato colture eccellenti. Nelle sale dell’Archivio di Stato sarà visitabile la mostra cartografica L’Irpinia dal finestrino: un viaggio in treno alla scoperta di territori e paesaggi.
Il 15 maggio, sempre al Carcere borbonico di Avellino il convegno dedicato alla giornata del paesaggio; la Giornata del convegno sarà articolata in due fasi:
– Giovedì 15 marzo ore 10.00 – Conferenza dedicata alle scolaresche
– Giovedì 15 marzo ore 15.30 – Conferenza aperta a tutti
interverranno:
Francesca Casule– Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio di SA e AV
Erminio Petecca – Presidente dell’Ordine degli Architetti PPR della Provincia di Avellino
Pietro Caterini – (Preside dell’Istituto Superiore di Istruzione Secondaria “De Sanctis – D’Agostino – L’importanza della scuola nella valorizzazione dell’agricoltura
Luciano Mauro – (Agronomo paesaggista – Direttore dei Giardini della Minerva a Salerno –Le coltivazioni storiche e il paesaggio rurale dell’Irpinia
Angelo Verderosa – (architetto) – Riconoscimento dei valori e interventi di recupero dell’architettura rurale in Irpinia
Giovanni Villani (Capo Area del Settore Paesaggio della Soprintendenza) – Le componenti del paesaggio agrario irpino quali elementi del paesaggio culturale. L’attività di tutela della Soprintendenza.
PAESAGGI A NORDOVEST E A NORDEST (e anche a SUD)
Recupero e Conservazione è una rivista fondata nel 1998 dall’editore De Lettera e diretta dal 1999 da Cesare Feiffer.
Storicamente è stata laboratorio di riflessione e ricerca sul recupero del patrimonio edilizio e sulla conservazione del patrimonio monumentale.
Nell’ultimo numero pubblicato, 115 / luglio 2014, ho letto l’editoriale a firma di Cesare Feiffer che affronta l’attualissimo tema del ‘paesaggio’ traendo spunto da un convegno tenuto in un piccolo paese tra le colline del Barolo.
il passaggio conclusivo di ‘recupera / Riabita; firma anche TU
Nell’ambito dell’evento ‘RECUPERA-RIABITA, salviamo i borghi dell’Appennino’ il grido di richiesta per la protezione del paesaggio rurale.
Basta con lo scempio del paesaggio e con l’attentato alla salute. Stop ad elettrodotti, eolico selvaggio, cave, discariche, trivellazioni petrolifere.
50 artisti, contadini e intellettuali, riuniti a Cairano (Av) e provenienti da diverse parti dell’Appennino meridionale, lanciano la richiesta di salvaguardia e protezione del paesaggio rurale.
La petizione è firmabile on-line anche sul blog ‘Piccoli Paesi’; lascia il tuo nome e cognome in ‘commenti’
FOTO del paesaggio rurale altirpino : https://www.flickr.com/photos/verderosa/sets/72157626232780153/
PAESAGGIO RURALE dell’Alta Irpinia, richiesta di dichiarazione di notevole interesse pubblico
ai sensi del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) e s.m. e i.
Il paesaggio rurale dell’Appennino meridionale, ed in particolare il paesaggio collinare dell’Alta Irpinia che parte dall’Abbazia del Goleto e accompagna il tratto alto del fiume Ofanto, deve essere preservato dallo scempio che si vuole compiere in nome di una tardiva e falsa industrializzazione. E’ in atto una scellerata corsa che, in mancanza di immediate e ferree azioni di salvaguardia, comprometterà –irrimediabilmente- la bellezza del paesaggio rurale dell’entroterra appenninico : elettrodotti, eolico selvaggio, cave, discariche, trivellazioni e perforazioni di varia natura tra le quali le prospettate petrolifere.
Siamo fermamente convinti che il paesaggio non va né tutelato e né modificato in nome di soli principi estetici. Al paesaggio ‘da guardare’ vogliamo saper sostituire un paesaggio –preservato- ma ‘da vivere’; piuttosto che ripetere stancamente il luogo comune secondo cui ‘la bellezza salverà il mondo’ vogliamo ribadire che la bellezza non salverà nulla, se noi non sapremo salvare la bellezza. (cit. Lectio Magistralis tenuta da Salvatore Settis nell’Università di Reggio Calabria il 14.1.2014).
Alle Autorità competenti in materia, in particolare agli organi del Ministero dei Beni Culturali, facciamo istanza di vincolo paesaggistico; considerato :
-che le aree agricole e di crinale collinare dei territori comunali dell’Alta Irpinia, come individuati nel grafico planimetrico allegato, possiedono qualità paesaggistiche di rilievo in quanto vi sono caratteri unici e distintivi che derivano dalla natura e dalla storia umana e dalle loro reciproche interrelazioni e che in questi caratteri identitari, assumibili come ‘paesaggio culturale’, si riconoscono le comunità locali;
-che la Regione Campania è priva dell’adozione di un ‘piano paesaggistico’ che possa tutelare i beni predetti;
-che è in atto la manomissione dei nostri beni paesaggistici ad opera di elettrodotti, eolico selvaggio, cave, discariche, trivellazioni e perforazioni di varia natura tra le quali le prospettate petrolifere, e che tali beni non saranno più ripetibili;
-che la Corte Costituzionale ha ribadito in numerose sentenze il forte nesso che lega l’art.9 della Costituzione (dove si prescrive la tutela del paesaggio) all’art. 32, dove si assicura ai cittadini la tutela della salute «come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività»;
-che la tutela dell’ambiente è in Italia un «valore costituzionale primario e assoluto» in quanto espressione di un interesse diffuso dei cittadini;
CHIEDIAMO
la ‘dichiarazione di notevole interesse pubblico’ ai sensi del ‘Codice dei beni culturali e dell’ambiente’ di cui al D.Lgs n°42/2004 e s.m. e i.
La richiesta è motivata con riferimento alle caratteristiche storiche, culturali, naturali, morfologiche ed estetiche delle aree agricole, vallive e collinari del nostro territorio in quanto possiedono significato e valore identitario per le popolazioni che vi abitano, per gli emigrati che vi tornano, per poeti ed artisti che vi hanno tratto ispirazione, per coloro che vi hanno svolto ricerche e studi, per i turisti e per le generazioni future che verranno.
Riteniamo che l’area di cui si chiede il vincolo ha notevole interesse pubblico perché data la natura orografica dei crinali coltivati che si innalzano dalle anse del fiume Ofanto e dei suoi numerosissimi torrenti affluenti, con intense punteggiature di salici, querce, oliveti e roverelle, oltre a costituire un quadro naturale di non comune bellezza panoramica, avente anche valore estetico e tradizionale, offre dei punti di vista accessibili al pubblico dai quali si può godere lo spettacolo di quelle bellezze.
L’imponente complesso monastico dell’Abbazia del Goleto, la distesa della ‘Querceta dell’Incoronata’ in agro di Nusco, l’alveo sorgentizio e il corso del fiume Ofanto, gli irti centri storici provati dal sisma del 1980 da cui si traguardano alture e valli, l’Oasi WWF sul lago di Conza, il Parco Archeologico dell’antica Compsa, accompagnano il viaggiatore attraverso un reticolo di stradine rurali, offrendogli la vista di un quadro naturale quanto mai suggestivo.
Nella toponomastica delle contrade rurali ricorrono i nomi nella storia dell’Irpinia e dell’Italia meridionale.
Sono parte integrante, peculiare e qualificante del paesaggio, di cui si chiede il vincolo, le pratiche agricole, le conoscenze tradizionali e la estesa diversità bio-culturale: sistemi complessi che hanno fornito finora un contributo importante alla costruzione ed al mantenimento del paesaggio tradizionale alto-irpino ad essi associati.
Piccoli Paesi
terre, paesaggi, piccoli paesi
il blog dei borghi dell’Appennino
Recupera / Riabita _ intervento di Stefania Emmanuele
Stefania Emmanuele
Sociologa, Agente di sviluppo locale / Curatore dell’Ecomuseo del paesaggio Valle del Raganello – Parco nazionale del Pollino
stefaniaemmanuele@gmail.com
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“Paese, inizierò a guardarti per imparare a conoscermi”
AUTOPRESENTAZIONE
Quando si parte a 18 anni, non si sa cosa si lascia.
Quando si torna dopo 12 anni, si scopre cosa si è lasciato ritrovando se stessi.
I primi anni del mio ritorno in Calabria, nel piccolo villaggio della mia infanzia, dove i ricordi erano inconsapevolmente intessuti nella grammatica della mia anima, ho vissuto i “miei luoghi” come un esploratore in cerca del Santo Graal. Scoprivo che quella terra era un libro aperto ma pieno di polvere; sentivo che era il momento di “fare qualcosa” per recuperarne la memoria e l’identità. Dal 2003 al 2008 ho avuto l’opportunità di mettermi al servizio del territorio come amministratore e contemporaneamente frequentavo un master europeo in politiche di sviluppo sostenibile. In quegli anni ho fatto convergere la mia ricerca scientifica con la missione amministrativa e ho dato vita ad un progetto pilota “Luoghi della memoria e della identità territoriale. Ecomuseo del paesaggio Valle del Raganello. Partecipare al patrimonio”.
Ho sempre creduto nel carattere democratico e “dal basso” del movimento ecomuseale: l’accento sulla rivisitazione della memoria e del passato in funzione di una progettazione del futuro della comunità (in un’ottica più “glocal” che campanilistica e provinciale), la visione del bene culturale come patrimonio (nel territorio, del territorio e per il territorio), il ruolo educativo e formativo degli ecomusei e quindi il ruolo centrale che anche la scuola vi può giocare. L’ecomuseo è il luogo, ma anche lo spazio mentale, è la piazza, l’agorà della comunità che non rinuncia ad interrogarsi, che stimola lo spirito critico, accentua le diversità per riconoscerne la ricchezza e per farne Leggi il seguito di questo post »
Cairano, recupera riabita _ ambiente, agricoltura, paesaggio, salute, architettura
Angelo Verderosa
Piccoli Paesi
studio@verderosa.it
Cos’è ‘Recupera / Riabita’
E’ un programma itinerante, partito nel 2012 dall’Abbazia del Goleto in Irpinia col ‘Cammino di Guglielmo’. Quest’anno a Volturara (17 maggio), a Castelvetere (31 maggio) e a Cairano 7x (21 giugno). Paesaggio, Ambiente e Agricoltura per recuperare e riabitare l’immenso patrimonio rurale dell’Appennino meridionale. Una costellazione di piccoli paesi spopolati e tanta terra abbandonata : ripartire dalle risorse naturali per recuperare relazioni, paesaggi e architetture. Riabitare l’entroterra, invertire i programmi governativi : dalla bruttezza delle immense periferie metropolitane alla bellezza dei piccoli borghi. Necessitano buone idee, volontà convergenti, artisti e lavoratori di ogni tipo, relazioni tra i pochi imprenditori residenti, sgravi fiscali, trasporti pubblici efficienti (ferrovie), comunicazione e promozione attiva.
Recupera / Riabita 2014 accoglie testimoni visionari in un piccolo borgo di 300 abitanti. A Cairano 7x si costruiranno nuove relazioni per la salvezza del territorio appenninico e della salute umana : esperienze di autoproduzione alimentare, autocostruzione con materiali di recupero, salvaguardia delle risorse naturali, agricoltura sostenibile, neo-economie per lo sviluppo rurale. Recuperare per Riabitare, avere la forza e la visione di non abbandonare; gridare che la ‘ bellezza’ del territorio rurale è patrimonio dell’umanità. Obiettivo: lanciare ‘la carta della nuova ruralità’, invertire il trend dello spopolamento, riaprire scuole, ospedali, ferrovie e uffici postali; bloccare il piano casa per nuove e inutili periferie metropolitane. Recuperare il patrimonio abitativo esistente per accogliere nuovi residenti; stabilire relazioni felicitanti tra abitanti e paesaggio.
A Cairano (Alta Irpinia) riaprono, seppure per pochi giorni, le case abbandonate dagli emigrati per accogliere pellegrini, studiosi, artisti, contadini viaggiatori. La speranza è vedere i nostri piccoli paesi del Sud di nuovo felici e riabitati.
Quest’anno, per la prima volta, sarà assegnato il PREMIO ‘RECUPERA/RIABITA’ ad un nuovo abitante dell’Appennino; il premio avrà cadenza annuale e segnalerà coloro che si sono impegnati a compiere azioni per la salvezza e la promozione delle aree interne; ad esempio recuperare un fabbricato abbandonato –in uno dei piccoli paesi dell’Appennino- per farne una nuova abitazione. Sarà premiato chi avrà la visionarietà di invertire la tendenza dello spopolamento rurale creando visioni e nuova occupazione.
Nel documento allegato ci sono i LINK per utilizzare le foto oltre a video e testi vari : recupera riabita ok
Tutto su ‘Recupera / Riabita’ (precedenti edizioni) https://piccolipaesi.wordpress.com/page/2/?s=recupera+riabita
tag : cairano, recupera, riabitua, ambiente, agricoltura, paesaggio, salute, architettura
Piccoli Paesi
terre, paesaggi, piccoli paesi
il blog dei borghi dell’Appennino
IMPATTO VISIVO NEGATIVO
Che cos’è ? / E’ il modulo di richiesta ammissione per diventare paese ‘bandiera arancione’; un riconoscimento del prestigioso Touring Club Italiano che genera turismo nei piccoli paesi dell’entroterra italiano.
Perché riportiamo questo modulo ? / Perché un FONDAMENTALE REQUISITO di ammissione è ‘non presentare elementi che minacciano l’attrattività complessiva (es. elementi detrattori dell’integrità paesaggistica, ecc.) …
Significa che per avere turismo e ‘bandiera arancione’ non sono ammissibili i ‘massacratori del paesaggio’ : ELETTRODOTTI, PALE EOLICHE, POZZI PETROLIFERI, ecc. / Lo vogliono capire gli ‘amministratori’ ? Glielo facciamo capire ?