Archive for ottobre 2014
Club di Territorio ‘Paesi d’Irpinia’, riunione al Goleto
TCI / Seconda riunione per la costituzione del Club di Territorio ‘Paesi d’Irpinia’
TOURING CLUB ITALIANO
Sfoglia il VERBALE della riunione tenuta nell’Abbazia del Goleto il 25 ottobre 2014
2014 10 25 TCI Club di Territorio _ verbale copia
BOZZA TCI programma CdT Irpinia 2015
Partecipa alla prossima riunione; per essere inserito nella mailing list ‘Paesi d’Irpinia TCI’, invia una e.mail a : piccolipaesi@gmail.com
CLUB DI TERRITORIO ‘PAESI D’IRPINIA’
Touring Club Italiano _ Ti ricordiamo la riunione per strutturare il ‘Club di Territorio Paesi d’Irpinia’, domani, sabato 25 ottobre alle ore 16,30 nell’Abbazia del Goleto. Come primo obiettivo puntiamo a pubblicare sulla rivista nazionale ’Touring’, che raggiunge 300.00 soci e lettori, il nostro programma di visite guidate 2015. Ad oggi si è formato un nucleo di circa 10 amici e soci; ognuno si farà carico di una proposta di visita guidata e della conseguente organizzazione con l’obiettivo, almeno per il primo anno, di creare eventi a zero spese per i partecipanti. Vi è urgenza di promuovere il nostro territorio attraverso la bellezza dei piccoli paesi e del grande paesaggio. Se non puoi partecipare alla riunione di domani ma vuoi proporre una giornata per far conoscere una parte del territorio irpino che ti sta a cuore, ti invitiamo a compilare una ‘scheda di proposta’, utilizzando l’esempio seguente :
data : ultima domenica di maggio Leggi il seguito di questo post »
Giovani e Agricoltura : una borsa di studio
L’Osservatorio sul Doposisma ha pubblicato un bando per una borsa di studio per una ricerca su giovani e agricoltura, per capire se è vero che i giovani stanno tornando all’agricoltura, in che forme e con che risultati. La ricerca durerà 6 mesi per un totale di 2000 euro di contributo.
L’area di interesse della ricerca è quella delle regioni Campania e Basilicata. In allegato e sul sito dell’Osservatorio (www.osservatoriosuldoposisma.com) è possibile leggere il bando e tutte le informazioni.
Vi chiediamo di diffondere il bando ai vostri contatti potenzialmente interessati e siamo naturalmente disponibili ad accettare collaborazioni, iniziative, idee e proposte. Non esitate a contattarci, grazie.
Stefano Ventura / per l’Osservatorio sul Doposisma – Fondazione MIdA
a Napoli col TCI ‘aperti per voi’
Cari amici lettori di Piccoli Paesi, vi invito a Napoli per visitare la Chiesa dei Santi Severino e Sossio; è aperta il giovedì, venerdì e sabato dalle 10 alle 13 grazie ai volontari del Touring Club ‘Aperti per voi’. La chiesa è in via Bartolomeo Capasso, la parallela inferiore di San Biagio dei Librai -Spaccanapoli-. Segue la descrizione della chiesa -che potete scaricare in pdf- ed alcune fotografie da me scattate di recente. Un caro saluto, Camillo De Lisio / socio attivo del Touring Club Italiano.
DESCRIZIONE CHIESA : Chiesa S Severino e Sossio (pdf)
FOTO :
a proposito della tesi di laurea
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RIPORTIAMO IL TESTO INVIATO DAL DR. FIORENTINO A LUCIE, STUDENTESSA ERASMUS A NAPOLI; la sua tesi indaga sulla figura dell’architetto nelle zone rurali dell’Appennino italiano. E di conseguenza sul recupero della ruralità come forma del riabitare; nuovi abitanti, nuova economia. _ a.v.
Gentile Signorina Lucie,
il mio punto di osservazione rispetto alle Sue domande è quello di un imprenditore agricolo, nel caso specifico di un imprenditore nel settore della produzione del vino.
Risponderò ad alcune di esse, per questo motivo, partendo proprio dalla mia modesta esperienza personale.
La mia idea, che immagino non essere soltanto mia, è che i piccoli paesi possiedono una incredibile possibilità di offrire non solo a chi li abita, ma anche al visitatore-turista, al cliente-consumatore, lo spazio sociale e culturale che può rendere ricca ed autentica l’esperienza di vita, di fruizione dei luoghi, di acquisto/consumo dei beni prodotti in quei posti. La capacità di un territorio di tenere insieme i valori del luogo e di trasmetterne le emozioni, di promuoverne l’identità e farne comprendere la qualità, è un passaggio necessario per differenziarlo dalla tensione “industriale” e “convenzionale” all’anonimato, all’indistinto omologante, alla vita e alla produzione vissute in assenza di riferimenti valoriali e prescindendo dalle vocazioni territoriali.
Questo non significa immaginare un ritorno all’antico, non c’è da mettere una marcia all’indietro o un freno alla storia. E, soprattutto, tutto questo ha molto a che fare con la figura e con il lavoro (direi meglio: la funzione) dell’architetto. L’architetto è infatti, come Lei sa e come ricorda la radice del termine, per sua natura una figura autorevole di pensiero, di azione tecnica, di costruzione e ri-costruzione responsabile e consapevole dell’opera e dei luoghi. A suo modo è un Pontifex (costruttore di ponti), che si muove necessariamente tra passato e futuro.
Si tratta, infatti, di costruire o ricostruireanche materialmente degli spazi (socio-culturali) in ambiti rurali che accompagnino il cittadino, l’imprenditore, il visitatore, il cliente, in una esperienza di vita/produzione, visita/fruizione, conoscenza/acquisto, non anonima, non riproducibile, ma singolare, univoca, unica. Non basta misurare e incentivare la produzione, ma serve anche essere consapevoli del grado di benessere che si vive e si genera (riflettere sul Benessere Interno Lordo…).
“Bere vino ora, per molti, significa ricerca delle radici, ritornare ad un luogo dimenticato, celebrare una memoria, rinnovare una fratermità, rifare un’esperienza di comunità” (Attilio Scienza, 2014).
PAESAGGIO, la più grande “infrastruttura” culturale del “vecchio continente”
SEGNALAZIONE INVIATA DA EDUARDO ALAMARO
…. Una tre giorni di riconoscimenti, dialoghi e proposizioni per il PAESAGGIO, sicuramente la più grande “infrastruttura” culturale del “vecchio continente”. Nella prima giornata la premiazione delle esperienze italiane virtuose proposte dai Club UNESCO, da Udine a Enna, dall’Aquila a Levanto, da Brescia a Carrara, da Spoleto a Campobasso, da Caserta a Livorno per la consegna del Premio “La Fabbrica nel Paesaggio” promosso dalla Federazione Italiana dei Club e Centri per l’UNESCO con il Patrocinio della Federazione Europea e Mondiale. Alla cerimonia, oltre al membro del Consiglio Mondiale delle Federazioni, Maria Luisa Stringa, hanno premiato i vincitori il Presidente della Federazione Europea dei Club e Centri UNESCO Daniela Popescu e un membro della Federazione Italiana Antonio Vernier.
Hanno vinto il Premio per la sezione imprenditori, il Club dell’Aquila che ha presentato, la mai abbastanza conosciuta esperienza imprenditoriale di Daniele Kihlgren per il recupero di Santo Stefano di Sessanio, con questa motivazione “esempio di mecenatismo del 21° secolo, coniugando genialita’, passione, coraggio imprenditoriale e amore per l’autenticita’ che diventa paesaggio. Il borgo recupera l’identita’ e diventa futuro con la comunita’ che torna ad essere protagonista. La sapienza antica rinnova l’emozione dell’abitare e i canoni del ben-essere, unita al rispetto del genius loci.”
Per le Amministrazioni pubbliche, il Comitato Promotore del Club di Campobasso che ha presentato la lungimirante azione di un piccolo borgo italiano Castel del Giudice, che ha saputo cambiare il corso della sua storia riattivando la propria comunità sui valori identitari, ma soprattutto virtuosa economia basata sulle sue riqualificate risorse endogene e rinnovabili. Il Premio è stato assegnato con questa motivazione”esempio straordinario ed emozionante di una piccola comunita’ che ha saputo recuperare i valori identitari dell’architettura e del paesaggio valorizzando e vivificando anche in termini sociali e produttivi il proprio PATRIMONIO. Si realizza cosi in modo esemplare “la fabbrica in comune”.
Menzione speciale per il Club di Caserta che ha presentato il primo museo del cane in Italia “foof museo&parco del cane” come “approccio moderno alla valorizzazione del paesaggio che riesce a coniugare fantasia, originalita’ , innovazione e coraggio con il recupero delle componenti naturalistiche del territorio. Un paesaggio che vive, che produce, che sfida il degrado, che recupera il rapporto atavico tra uomo e animale e apre le porte allo sviluppo durevole.”
Il 27 e 28 settembre sono stati dedicati ai “Dialoghi sul Paesaggio” che l’Osservatorio Europeo del Paesaggio di Arco Latino insieme alla locale Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici e l’Amministrazione Comunale di Padula e la Comunità Montana Vallo di Diano, organizzano ogni anno in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio. Un percorso costruito da tempo sulle Politiche delle Aree Protette in Europa con l’impegno e la determinazione del Gruppo di San Rossore che ha già pubblicato sull’argomento due interessanti quaderni[1], con il contributo scientifico di Domenico Nicoletti….
Una domenica d’ottobre in Alta Irpinia
