Archive for febbraio 2013
sulla ferrovia _ di Gerardo Troncone
Due interessanti e utili contributi dell'Ing. Gerardo Troncone sulla Ferrovia Avellino-Rocchetta. Scrive l'Ing. Troncone : <<Salve, ho cercato di dare un piccolo contributo alla questione con due articoli sul Corriere, che allego, al quale ne seguiranno altri, con due obiettivi: 1) individuare le vere cause che hanno portato al disastro di oggi. 2) ipotizzare una diversa futura prospettiva per l'uso futuro delle ferrovie in irpinia. Con mia sorpresa ho visto che i miei articoli hanno innescato un interessante dibattito su internet, al quale suggerisco di partecipare. http://www.meetup.com/avellino1/messages/boards/thread/31349252 Saluti a tutti i lettori di Piccoli Paesi>>. per leggere gli articoli pubblicati sul Corriere dell'Irpinia, CLICCA sui 2 link seguenti : cor_22-23
E se qualcuno ci parlasse di agricoltura organica e di ibrido fertile in italiano volgare del sedicesimo secolo?
Ibridazione fertile tra natura e cultura come esito concettuale e ripartenza strategica per un nuovo paesaggio ‘agri-cultu-rurale’
Veniamo da un bel viaggio tra le pagine di un trattato cinquecentesco di Giovanbattista Della Porta che, oltre a darci una lezione di umiltà anzi tempo sui limiti dell’uomo verso la natura come farebbe oggi un vero permacultore, ci svela anche un’agricoltura sinergica ante litteram e mette a tema il concetto antico e moderno diibrido fertile, concetto che nella sua accezione culturale e socio-antropologica ci interroga su di una possibile contemporaneità rurale.
ferrovie dimenticate – domenica 3 marzo 2013
GIORNATA NAZIONALE DELLE FERROVIE DIMENTICATE – DOMENICA 3 MARZO 2013
PASSEGGIATA LUNGO I BINARI DELLA LINEA FERROVIARIA DISMESSA AVELLINO – ROCCHETTA S.ANTONIO
APPUNTAMENTO per la partenza in bus : AVELLINO ORE 9.00 BAR LE DOLCEZZE, CORSO EUROPA
PARTENZA STAZIONE DI TAURASI – ARRIVO STAZIONE DI PATERNOPOLI
colazione a sacco per info: 3389701983
MOMENTO TOPICO : ore 11 nel tratto di LAPIO : tutti sul grande ponte in ferro, il PONTE PRINCIPE
PEZZOTTO di Eduardo Alamaro
di EDUARDO ALAMARO _ Pezzotto (montagna crea / città napoli copia)
Il tema in classe col quale vi intratterellò questa settimana è la “Strega” di Benevento. Ma anche le Streghette, le Mi Strega, le Fatine, i poveri Diavoli e i Maghi di Napoli, (tengo famiglia art/design).
Vi intermezzerò cioè sui Liquori Strega pezzottati negli anni trenta – cinquanta a Napoli. Nel suo centro antichissimo distillato oppure appena fuori le mura antiche, nello storico Rione Stella-Sanità, con i suoi Sindaci e Streghe di produzione parodiate, spesso geniali. Paradossale stimolo all’Originale per trovare nuove vie, inedite strategie commerciali, mantenere alto il prodotto. Insomma, la “Strega” di Benevento contro le “Janare” di Napoli, una bella lotta al femminile!
NO PETROLIO – convegno informativo a Castel Baronia
“Convegno informativo a Castel Baronia / sabato 2 marzo 2013”
La campagna informativa sulla questione petrolio in Irpinia non si è conclusa. L’ultimo appuntamento è stato rimandato a causa delle avverse condizioni meteo ed è pertanto stato spostato a sabato 2 marzo, alle 16.30, presso il salone della scuola dell’Osso a Castel Baronia. L’evento costituisce un’occasione ulteriore di approfondimento, attraverso gli interventi del prof. Giuseppe Liotti, geologo ed esperto della conformazione idrogeologica del sottosuolo irpino. Il geologo analizzerà il problema sismico ma anche quello idrico, relativamente alle perforazioni profonde in generale, chiamando in causa la questione della Piana del Dragone.
NO AL MALAFFARE NEI PICCOLI PAESI
NO AL MALAFFARE NEI PICCOLI PAESI. E’ di qualche giorno fa l’aggiudicazione in un Piccolo Paese dell’Irpinia di una gara al ‘maggiore costo’. Sì, avete letto bene : significa che il Comune ha scelto di spendere ben 50.000 euro in più per avere lo stesso servizio professionale. E’ capitato anche che l’aggiudicatario abbia ricevuto talmente tanti punti nella fase ‘segreta’ dei lavori della ‘Commissione’ che gli altri concorrenti, anche offrendo il 100% del ribasso mai avrebbero potuto aggiudicarsi quella gara.
In sostanza una gara aggiudicata con il dolo che questa scelta grava sulle tasche dei cittadini. Quei 50.000 euro che saranno spesi impropriamente in più e che potevano essere spesi per piantare alberi, abbellire l’ingresso al paese, riparare le buche delle strade o nei servizi sociali.
Ebbene sì i ‘fiorito’ purtroppo sono ormai diffusi anche nelle amministrazioni dei nostri Piccoli Paesi, finora ritenuti indenni rispetto a quel malaffare indicato sempre e solo altrove. Si sta per consumare una vera e propria truffa perché si spendono più soldi per avere quello che altri concorrenti offrono a metà prezzo. Un premio alla qualità ? Certamente no! ad aggiudicarsi la gara non è stato certo un luminare ampiamente riconosciuto per la eccezionale qualità dei suoi prodotti.
Una volta avvenuta la determina di aggiudicazione, il Comitato ‘Irpinia libera dal malaffare nella pubblica amministrazione dei Piccoli Paesi’ esporrà il caso alla magistratura competente e all’autorità dei lavori pubblici. Saranno altresì informati nel dettaglio i cittadini. NO ALLO SPERPERO DI DENARI PUBBLICI.
NO PETROLIO in Irpinia / note a margine del convegno tenuto a Taurasi
di ANTONIO PANZONE
CONVEGNO NO PETROLIO AL CASTELLO MARCHIONALE DI TAURASI
16 febbraio 2013
Contro chi bisogna combattere? Chi è insolvente di fronte ai nostri problemi? Credo che ci voglia più partecipazione e più spirito di corpo.
Ieri sera c’è stato un interessante incontro al Castello marchionale di Taurasi, promosso dal Comitato “No Petrolio” di Gesualdo. Interessante prima di tutto perché era presente tanta bella gente irpina, qualche componente della regione,della provincia, sindaci e assessori vari. Altrettanto interessante perché alla convegnistica mordi e fuggi sta facendosi strada anche l’idea di far sentire sempre più forte e unita la nostra voce.
Pasquale Belfiore sulla ‘casa comunale di Montella’
di PASQUALE BELFIORE *
Ho letto con interesse, ma anche con inquietudine, la serie di interventi sul “caso-intonaci” esterni della Casa Comunale di Montella. Interesse, come partecipazione ad ogni evento che abbia l’architettura come cosa di cui si parla. Inquietudine, come disagio ad accettare ragionamenti e giudizi sommari su argomenti – quelli d’architettura intendo – ai quali dedico la totalità del mio lavoro universitario. Che cosa non sia andata nel verso giusto nella posa in opera degli intonaci, è problema che andrà analizzato da altri, con altri strumenti e altre attribuzioni di responsabilità. In ogni caso, non mi sembra un problema così grave e vasto da mettere in discussione la qualità architettonica complessiva del progetto e addirittura, in alcune dichiarazioni decisamente fuori le righe della ragionevolezza, l’esistenza futura stessa della Casa Comunale.