Archive for ottobre 2021
MASSERIE D’IRPINIA, una prima pubblicazione
Una pubblicazione dedicata a chi è appassionato di architetture rurali: ‘Masserie d’Irpinia’. Una ricerca/censimento a cura dell’Ordine Architetti di Avellino, patrocinata dal Touring Club Italiano, con una presentazione a cura di Angelo Verderosa e di Giovanni Pandolfo.

AL LINK SEGUENTE E’ POSSIBILE SCARICARE IL PDF (11 MB) DEL LIBRO.
MASSERIE E PAESAGGI PER RINASCERE
L’Irpinia è terra rurale di eccellenza, baricentrica tra i due mari, in altura lungo l’Appennino meridionale campano. La produzione agricola (vino, olio, grano, nocciole) garantisce una filiera economica dove spesso sono protagonisti quei giovani che hanno saputo resistere alle sirene della metropoli, oggi impegnati in attività che permette loro di continuare ad abitare una terra difficile.
Il terremoto che nel 1980 colpì duramente le terre dell’osso dell’Irpinia e della Basilicata ha lasciato allo stato di rudere numerose testimonianze di pregevole architettura rurale: si tratta delle cosiddette ‘masserie’ intimamente correlate a fondi agricoli. <<La masseria va intesa come una struttura residenziale-produttiva-rurale con quelle accezioni che il termine latino ‘massae’, da cui la parola deriva, contiene. Era infatti un blocco, un insieme di immobili rurali, ognuno con differente destinazione d’uso ma costituente un’unica realtà interconnessa>> scrivono Giuseppe Muollo e Giovanni Villani in ‘I siti rurali in Irpinia – Le Masserie’.
Molte di queste masserie meritano di essere conosciute e recuperate; sono contenitori di storia e di memoria; quelle più isolate – e disposte su più vaste estensioni di terreno – appartengono alla tipologia delle ‘fortificate’. Sono un autentico museo di tecniche costruttive, c’è la pietra di fiume e c’è il legno di castagno, ci sono gli embrici e il ferro battuto. In alcuni sporadici casi sono state intraprese azioni di recupero trasformandole in cantine, country-house, osterie gourmet.
Grava tuttora per molte di esse il vincolo di demolizione, apposto dai comuni in applicazione della legge post-sisma 219/81; in sostanza i proprietari che hanno ricostruito altrove il proprio immobile – beneficiando dei contributi economici statali – sono tenuti a demolire il caseggiato originario. A meno che non intervenga un vincolo di tutela …
‘Masserie e Paesaggi’ è lo slogan che ha accompagnato negli ultimi anni alcune delle manifestazioni del nostro Touring Club Italiano. Paesaggi, in particolare, che sono parte sostanziale e integrante di beni culturali e storici di cui dobbiamo imparare sempre più a prendercene cura. Un paesaggio, quello d’Irpinia, nella maggior parte dei casi ancora integro, fatto di terreni incolti, di boschi di roverelle, di rovi e biancospini, di torrenti stagionali e stradine brecciate che formano un sali-scendi su colli argillosi spesso vitati. Per le masserie c’è tanto da recuperare prima che le intemperie facciano crollare quello che rimane di solai e murature. Conoscerle, valorizzarle, vincolarle, restaurarle significa proteggere gli stessi paesaggi, prima che la nuova speculazione energetica, fatta di miriadi di pale eoliche ed elettrodotti, faccia scempio di quel che rimane. Come purtroppo sta per succedere ad una delle masserie più belle e importanti, quella detta di ‘Montevaccaro’ sita in località Calaggio in prossimità del casello autostradale Lacedonia sulla A16 Napoli-Bari; la bella masseria, in pietra a vista e fortificata con 4 torri angolari, vedrà a breve passare a poca distanza il nuovo elettrodotto 380 kv Bisaccia-Deliceto che finirà con lo stravolgere il paesaggio che circonda il fabbricato e la campagna a cui è legata.
Come Touring Club Italiano, attraverso il Club di Territorio Paesi d’Irpinia, abbiamo organizzato, con favorevole partecipazione di pubblico e cultori della materia, la prima manifestazione tematica dal titolo ‘Masserie e Paesaggi d’Irpinia’ con convegno e mostra a Paternopoli nel marzo 2018; la seconda edizione si è tenuta nel maggio 2019 a Guardia Lombardi col patrocinio della Provincia di Avellino e dell’Ordine Architetti di Avellino; la terza, in collaborazione con la Regione Campania, prevista nel maggio 2020, nell’ambito di Campania In-Architettura, è stata annullata a causa del Covid-19.
Grazie a queste manifestazioni è maturata l’idea di strutturare in maniera più organica un censimento finalizzato alla conoscenza e valorizzazione delle masserie; una pagina Facebook, animata dalle associazioni Instaura, Info-Irpinia, Irpinia7x, Piccoli-Paesi e CdT Paesi d’Irpinia, con il contributo della ricercatrice francese Lucie Boissenin, ha avviato una ‘localizzazione’ delle masserie che man mano venivano segnalati dai lettori; sulla pagina si possono trovare centinaia di segnalazioni e di foto e di messaggi che auspicano il recupero di questi beni.
Da una stima sommaria presentata durante il convegno tenuto nel 2018 a Paternopoli si è appurato che le masserie in buono stato di conservazione e meritevoli di studio erano circa 36, dislocate in gran parte nel territorio dell’Alta Irpinia, lì dove più distruttivo si dimostrò il sisma del 1980.
La recente ricerca attuata dall’Ordine Architetti di Avellino – che qui si presenta – premiata dal Consiglio Nazionale Architetti e portata avanti da tanti giovani iscritti dell’Ordine di Avellino, ha permesso intanto di ottenere un risultato significativo: una mappa-censimento geo-referenziata e con schede di ricerca scientifica arricchite da indagini storiche, rilievi metrici e documentazione fotografica di alcune masserie scelte a campione.
La ricerca sulle masserie e sui paesaggi potrebbe fornire, oltre l’approfondimento dello studio delle antiche tecniche di costruzione, anche l’occasione per sviluppare una diversa e innovativa offerta per camminatori e nuovi viaggiatori culturali; come Touring siamo impegnati sempre più a promuovere almeno un appuntamento annuale dedicato a questo tema.
E pensiamo anche a quegli ulteriori sviluppi dell’epoca post-covid19 come innescare possibili relazioni tra architetture rurali abbandonate e giovani imprenditori, neo-agricoltori, istituzioni, coloro che sono alla ricerca di sostanza e di immagine per promuovere i prodotti di eccellenza del territorio irpino; col significativo indotto di conoscenza, cultura, conservazione e tutela del patrimonio storico, architettonico e paesaggistico.
contributo a cura di
Angelo Verderosa, architetto
Console del Touring Club Italiano, Coordinatore del Club di Territorio Paesi d’Irpinia
e di
Giovanni Pandolfo, ingegnere
Consigliere del Touring Club Italiano e Console Regionale per la Campania
15 aprile 2021

