Archivio dell'autore
35° anniversario
di LUCIO GAROFALO
Quest’anno ricorre il 35° anniversario del terremoto del 1980. All’epoca, io ero un adolescente ingenuo e spensierato. Stavo seguendo in TV un incontro della seria A di calcio in un bar del mio paese, quando si verificò una delle catastrofi che più si sono impresse nella memoria storica e nell’immaginario collettivo delle popolazioni locali. Oggi ci siamo in qualche misura ridotti a rimpiangere e idealizzare il tempo vissuto prima del maledetto 23 novembre 1980. Un giorno orribile che, per una sorta di strano ed automatico meccanismo di rimozione inconscia, si tende quasi a derubricare dal calendario. Ma per le popolazioni che subirono la furiosa e devastante forza tellurica della Natura (non senza una correità politica e morale ascrivibile agli esseri umani), è una data impregnata di ricordi strazianti, di risvolti psicologici ed emotivi che hanno segnato intere esistenze personali. Al terremoto seguì una fase di lunga emergenza e di ricostruzione, attraversata da scelte politiche controverse assunte dalle classi dirigenti locali e nazionali. Una data spartiacque, assai simbolica dal punto di vista antropologico. Nel corso degli anni è intervenuta una brusca e repentina accelerazione storica che ha visto deteriorarsi i rapporti interpersonali, con effetti di abbrutimento spirituale ed evidenti ripercussioni negative sul terreno dei comportamenti, dei gesti e dei sentimenti nella sfera esistenziale quotidiana. Si è innescato un fenomeno di imbarbarimento e Leggi il seguito di questo post »
PERLE DI RARA INTENSITA’ NEL LIBRO DI MIMI’ CAMBRIA
Ho acquistato e letto il bellissimo e coinvolgente libro di poesie dell’amico Mimì Cambria. Sono veramente lieto di averlo fatto e c olgo l’occasione per congratularmi con l’autore e nel contempo consiglio a tutti di leggere queste righe di vero amore e passione. La più bella??? Mi ha colpito particolarmente “Passi”, un’ analisi bellissima e reale del momdo che viviamo e che vogliamo.
“ZEZA” , LE STELLE, E CALICI DI…VINI !!!
Ogni paese, ogni borgo,ogni rione di questa meravigliosa Irpinia conserva gelosamente antiche tradizioni, un bagaglio di usi e costumi arrivati a noi grazie alla forte valenza di appartenenza di una comunità che non si è ancora inchinata del tutto alle leggi della globalizzazione che come un tritacarne macina tutto mischiandolo per formare l’hamburger della dimenticanza, una polpetta senza sapore, senza sale, senza aromi e sopratutto impastato senza amore. Il 2 settembre (Venerdì) a Bellizzi, piccolo borgo ad ovest di Avellino, il gruppo “Zeza” nel calendario dei festeggiamenti in onore della Madonna di Costantinopoli metterà in scena, per la prima volta in una data lontana dal carnevale il meglio di se osservati dalle stelle del cielo irpino. Chi volesse trascorrere una serata all’insegna della cultura e del divertimento è invitato a partecipare all’evento che avrà inizio alle 19.00 e si protrarrà per le vie del borgo fino a notte fonda. coloro che vogliono partecipare a quest’ evento unico posono contattarmi al 320 2841283.
Giovanni Ventre
NAPOLI CENTRISMO E ZONE INTERNE
Napoli è una metropoli atipica, capoluogo di Regione che da sempre ama anteporre i propri interessi a quelli delle restanti zone di quella che fu chiamata dai romani “Campania felix” e che oggi possiamo tranquillamente definire “Campania fetix”. Una sequela di scelte inopportune e cinquant’anni di malgoverno hanno fatto in modo che Napoli venisse mortificata e da città modello, vedi Napoli e poi muori, diventasse città simbolo di sfascio e disorganizzazione, una disorganizzazione che trova la massima espressione nella continua e vergognosa questione della “monnezza” che in qualsiasi altro posto genererebbe ricchezza. La camorra e la politica sono una cosa sola ??? E’ questa una domanda che tanti ci poniamo. Leggi il seguito di questo post »
L’UMILTA’ DELLA GRANDEZZA
di GIOVANNI VENTRE _ _ _ Franco Dragone è un irpino che vive e lavora nel mondo. Organizza grandi eventi e spettacoli unici grazie alla capacità, alla fantasia ed alla caparbietà di un uomo delle terre di mezzo. Non lo conoscevo e devo dire che come spesso accade ci si fa una idea di un personaggio e poi puntualmente la stessa si reputa distorta e fuorviante. Venerdi sera a Cairano sono arrivato alle 20.00, ho incontrato con immenso piacere il carissimo e simpaticissimo Antonio Vespucci, Agostino della Gatta , Angelo Verderosa, Luca Sessa … davanti al famoso bar di Angiolino punto di ritrovo consacrato di chi sale a cairano. il grosso della banda era salita sulla rupe per ammirare il rosso tramonto irpino.
Il CANE Ferroviere e l’ultimo sacrificio in nome dell’AMICIZIA
di GIOVANNI VENTRE _ Questa storia realmente accaduta a Rocchetta Sant’Antonio, terminale della ferrovia Avellino Rocchetta in terra di Puglia. Nei giorni scorsi sui binari si è consumata una tragedia che mi ha commosso e allo stesso tempo scosso. I ferrovieri avevano “adottato” un bellissimo cane, il quale, sembrava aver imparato gli orari di arrivo e partenza dei treni , oltre al capo stazione era sempre lì ad accogliere convogli e passeggeri. Negli ultimi tempi a questo splendido animale si era unito un dalmata, i due erano diventati inseparabili, erano due ora gli animali ferrovieri alla stazione di Rocchetta. L’altro giorno, il dalmata è rimasto incastrato con la zampa in uno scambio e l’amico cane ha cercato di aiutarlo ad allontanarsi dai binari. Il treno Proveniente da potenza avanzava lento ed inesorable, il macchinista accortosi che nonsarebbe riuscito a fermare la macchina ha iniziato a suonare a tutto spiano, non sapendo che l’animale era bloccato e non poteva allontanarsi dal suo destino. Ebbene, il cane ferroviere è rimasto accanto all’ amico, nonostante avesse la possibilità di allontanarsi e purtroppo il treno li ha travolti insieme. Che dire, un vero amico fino all’ultimo.