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Archive for the ‘Architettura’ Category

LA NOSTALGIA DEL FUTURO: NUOVE FORME DEL COABITARE

LA NOSTALGIA DEL FUTURO: NUOVE FORME DEL COABITARE

di MARIO ANTON OREFICE*

Treviso, 27 settembre 2022

Come dei veggenti con lo sguardo rivolto all’indietro”, così vorrebbe fossero gli architetti Marco Petrini, presidente dell’Ordine di Perugia, per dar vita a osterie senza oste, social housing per la terza età o per far nascere borghi miracolosi. Intervenuto venerdì scorso allo stimolante webinar “Il coraggio delle idee” organizzato in collaborazione con la rivista Recupero e Conservazione rec_magazin e diretta da Cesare Feiffer conduttore del convegno on line, Petrini ha parlato anche di “nostalgia del futuro”, un ossimoro preso in prestito da Vittorio Foa (1910-2008). Nel giugno del 1938 Foa è in carcere per antifascismo e pensa che “la consapevolezza della sconfitta deve essere stimolo a rinnovare e a trasformare radicalmente il proprio profilo politico-culturale. Rifondare, infatti, nasce dal dare un nuovo ordine alla cassetta dei propri strumenti culturali e politici, dal cambiare il proprio scaffale di referenze culturali, librarie, concettuali. E sfidare il presente non è rimpiangere il passato ma avere nostalgia di futuro”. Una nostalgia del futuro che nel campo del vivere, del progettare e dell’abitare si è declinata in diverse forme, tra cui l’”Osteria senza oste” di Cesare De Stefani a Valdobbiadene in provincia di Treviso, un luogo speciale che si raggiunge solo a piedi e che si affida al buon senso e all’onestà di chi lo visita, circa 100.000 persone all’anno che consumano e pagano il conto in autonomia . “Solo una volta ho trovato la porta d’ingresso forzata – racconta De Stefani -allora mi sono chiesto che cosa potessi fare. Semplice: lasciarla aperta anche di notte e fidarmi del prossimo. www.osteriasenzaoste.it

Un’alternativa alla tradizionale casa di riposo, è stata presentata da Giorgio Pavan direttore dell’Israa (Istituto per servizi di ricovero e assistenza agli anziani www.israa.it) di Treviso, realtà da 850 posti letto e 750 collaboratori. Borgo Mazzini smart cohousing è un convento del 1500 trasformato a seguito di un percorso copartecipato dalla cittadinanza in un cohousing di 45 alloggi per 60 persone over 70 autosufficienti. Una comunità age friendly in cui vivere insieme ma con spazi propri, un contesto protetto e senza impegni burocratici, un affitto a persona di 690/760 euro, o per due a 897/988 euro, spese condominiali e bollette incluse. L’operazione finanziaria da 12 milioni è stata realizzata attraverso la vendita di immobili (4 milioni di euro), fondi europei (2 milioni) e donazioni (6 milioni).

Altro modello di abitare innovativo è il “borgo dei miracoli”: Cairano, un meteorite di quasi trecento abitanti sulla dorsale appenninica al confine tra Il Cilento e la Lucania. Il progetto di rigenerazione urbana dello studio Angelo Verderosa, finanziato da fondi regionali ed europei destinati allo sviluppo rurale, premio Inarch 2020, ha risuscitato questo paesino colpito a morte dal terremoto dell’Irpinia (1980). Verderosa è partito dai cocci e da artigianali tecniche di muratura per ricostruire gli edifici, ha proseguito con la creazione di una piazza teatro dove una volta c’era una casa, con il Museo delle relazioni felicitanti, con l’organo a canne suonato dal vento in cima alla rupe. Il cantautore Vinicio Capossela a Cairano suona d’estate e gli ha dedicato un libro e un film: “Il paese dei coppoloni”; il coreografo Franco Dragone (Cirque du Soleil) si ritira qui a meditare, ma soprattutto i giovani restano e nascono Voria Osteria, scrigno di sapori tradizionali bio, e il birrificio Skapte. “Qui è tornata la felicità” dice l’architetto Angelo Verderosa che al tavolo da disegno preferisce un panino in cantiere, e che sul sito www.verderosa.it condivide la speranza che altre comunità si mettano in moto per compiere il miracolo. (foto Antonio Fierro)

(*) Mario Anton Orefice, giornalista e consulente per la comunicazione aziendale, è project manager della Cooperativa sociale Hilal nell’ambito dell’inclusione e dell’innovazione sociale. Già caporedattore della rivista culturale Charta,  ha pubblicato, tra gli altri, Casablanca, ritratto di città (2021), Una città rubata (2017), Venezia un mondo intero (2016), Quando il cuore si ferma, conversazione con Pietro Delise (2014), Morsi di libri e luoghi (2013), Paolo Portoghesi, un’intervista (2011),Corsadellanima, da un pensiero all’altro (2009), La luna nel pozzo, una fiaba per l’Unicef (2003).

qui alcune delle sue pubblicazioni: https://www.marioantonorefice.eu/libri/

Il coraggio delle idee / recuperare paesi

Per chi si interessa alle vicende del recupero (e rianimazione sociale) dei paesi, venerdì 23 sett. 2022, dalle 15,00 alle 19,00 c’è un seminario, promosso dall’Ordine Architetti di Perugia e dall’Ordine Ingegneri di Treviso, a cui partecipa l’arch. Angelo Verderosa portando testimonianze dei recuperi fatti finora in Irpinia.

LINK per iscriversi e partecipare: https://register.gotowebinar.com/register/7359275841918963982

Obiettivi del convegno

Questo incontro è rivolto ai committenti proprietari di immobili storici, ai loro tecnici, ai consulenti e agli amministratori pubblici che sono impegnati nella riqualificazione del patrimonio culturale. Il seminario intende coinvolgere chi vuole valorizzare tramite un restauro attento, colto, compatibile e sostenibile il proprio patrimonio architettonico e paesaggistico, che nella nostra regione non è costituito solo dalle emergenze di chiese, palazzi, castelli ma anche dall’edilizia minore, dall’edilizia montana e dai borghi rurali nelle loro variegate estensioni e tipologie. A questi straordinari e unici valori della nostra terra è da aggiungere il paesaggio che, da sempre dimenticato e trascurato, può diventare quel plus valore che incornicia e ed esalta le risorse architettoniche. Il convegno si rivolge a tutti i soggetti coinvolti nella lunga filiera della valorizzazione del patrimonio storico monumentale.

Vengono illustrati casi reali ed esperienze realizzate, che vanno dalla creazione del brand, all’invenzione del nuovo uso compatibile, al restauro vero e proprio fino alla gestione economica.

L’obiettivo è trasmettere esperienze concrete di valorizzazione di complessi architettonici e paesaggistici in modo che idee, soluzioni e modalità operative possano essere trasferite su altre realtà analoghe.

Tutti i casi presentati si caratterizzano per aver fatto leva su idee innovative e originali di riuso, aver ideato nuove funzioni nel rispetto dei valori storici e documentali degli edifici e aver coniugato il restauro architettonico con l’economia. I relatori sono tutti di riconosciuto e altissimo spessore culturale che da sempre coniugano la loro attività operativa negli specifici settori alla ricerca, all’approfondimento e allo studio; per questa ragione i contributi culturali che il convegno offre non si arrestano al mondo delle teorie ma sono radicati nella realtà quotidiana, suffragati da decine di esperienze.

RASSEGNA STAMPA – Residenza Borgo Biologico, 13-14-15 luglio 2018 con Irpinia 7x

Residenza Borgo Biologico luglio 2018 copia 2.jpg

RESIDENZA BORGO BIOLOGICO, ARCIPELAGO ITALIA

Evento culturale in Irpinia

13 – 14 – 15 Luglio 2018

Borgo di Cairano (Av)

7x

tre giorni di studio e di relazioni felicitanti per

recuperare e riabitare i piccoli paesi dell’Appennino

a cura del Master universitario di II Livello “Casaclima-Bioarchitettura” e dell’Associazione “Irpinia 7x”

Seguono gli articoli di stampa pubblicati in relazione all’evento “Residenza Borgo Biologico”, tenuto in Alta Irpinia dal 13 al 15 luglio 2018.


 

. IL QUOTIDIANO DEL SUD  15 luglio 2018 – Redazione Cultura

Il Quotidiano del Sud 15 7 2018 Piccoli centri, rilancio possibile


 

IRPINIAPOST   14 luglio 2018 – di Giulio D’Andrea

La sfida di Cairano mentre il borgo svela nuovi tesori

c11.jpgA Cairano c’è tutto, forse anche qualcosa in meno“. Era uno degli slogan dei primi festival organizzati nel borgo altirpino. Adesso c’è tutto e forse ci sarebbe bisogno di qualcosa in più. Perché in un venerdì di luglio Cairano mostra i suoi nuovi tesori ed è uno spettacolo. Apre il museo delle relazioni felicitanti e soprattutto nasce un anfiteatro che sbalordisce. Compare tra vicoletti e antichi palazzi rimessi a nuovo. Miracoli dell’architettura, il paese è sempre più un gioiello. “Il teatro c’era anche prima, solo che noi non lo vedevamo“, dice il sindaco Luigi D’Angelis che dopo svariati mandati si gode i frutti concreti di un lavoro partito da molto lontano.

E per trovarlo, per trovare il teatro, un team guidato dall’architetto Angelo Verderosa ha operato in questi anni. Un po’ in silenzio, senza grossi eventi e proclami. Poi l’inaugurazione, la musica e la meraviglia è servita. A Cairano c’è tutto, ci sarebbe veramente tutto. Il panorama, i colori, la storia, il recupero e la frattura che si ricompone, quella del sisma. Lo vedono i ragazzi del master Lumsa “CasaClima BioArchitettura”. Gli altri visitatori. Che girano tra potenziali cantine, angoli inediti e tra gli slarghi che hanno reso famoso il luogo. A Cairano, 300 anime, trovi quello che hai visto l’anno prima ma più bello. Come i giardini fioriti, le casette colorate. Ed è un peccato che la sua vita svelata agli altri sia proprio come luglio, illusorio e veloce.

La sfida di Angelo Verderosa, l’architetto, è in buona sostanza vinta: parlano gli occhi. Quella degli animatori è per certi versi più difficile, rendere questo luogo tappa obbligata per più mesi. Riempire di cultura, arte e persone i tanti spazi vuoti, vuoti per ora, come il museo felicitante o la rupe. C’è la battaglia più complicata, una scalata spaventosa per chiunque: far sì che gli abitanti restino, che qualcuno possa pensare a un buen retiro o qualcosa del genere. Che la tranquillità e la pace siano accompagnate da altro, e purtroppo è difficile stabilire cosa. Ma un tesoro così non può restare nascosto, questo è sicuro. E spopolamento non può essere uno spettro che si agita costante come il vento del luogo. D’Angelis aggiungerà nella giornata: “Racconteremo la storia, il passato e il presente perché abbiamo costruito anche con l’aiuto dei contadini“. La Cairano delle colture a valle si riflette lungo i belvedere ma le cantine non contengono botti. Raccontare il futuro… chissà che nella tre-giorni iniziata venerdì non si possa azzardare qualche ipotesi.

 


 

ANTONINO SAGGIO 14 luglio 2018 / Facebook post

ascolta l’intervento tenuto dal Prof. Antonino Saggio al convegno di sabato 14 audio:  

http://www.arc1.uniroma1.it/Saggio/Filmati/Conferenze/AntoninoSaggioCairano14luglio2018.mp3

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ANGELO VERDEROSA – intervento tenuto al convegno di sabato 14 luglio 2018  Architetto, Istituzione Premio “Recupera-Riabita”. Radicato

R COME RESIDENZA   R COME RADICATO

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Residenza” è l’obiettivo a lungo termine dell’azione culturale in atto in Alta Irpinia: favorire il reinsediamento di nuovi abitanti -sia metropolitani sia di etnie diverse- in luoghi che un tempo erano presidi di civiltà ma che oggi sono stati ridotti a marginali e spopolati. Questo potrà avvenire se cambierà il modello di sviluppo dei territori rurali dell’Italia interna; non più singoli progetti per ogni diverso comune ma progetti unitari e coordinati che abbiano un fondamento strategico a monte.  Non più il comune ma il territorio, non solo l’architettura ma il paesaggio. La grande ricucitura delle isole dell’Arcipelago Italia, tema del Padiglione Italia alla 16. Biennale Architettura di Venezia 2018, potrà iniziare con un paziente rammendo a base di filo di ferro: riaprire e velocizzare le tratte ferroviarie trasversali tra i due mari; i trasporti pubblici sono il servizio pubblico fondamentale per ridare dignità di residenza agli abitanti dei piccoli paesi per connetterli con le città e i luoghi dell’alta velocità.

A Cairano, negli ultimi 3 anni, hanno recuperato e aperto casa tre nuovi abitanti, 3 “forestieri”. Un’inversione di tendenza è possibile, serve un progetto di comunicazione collettivo, relazionante, visionario; la politica –da cui attendevamo cambiamenti- sembra pratica ormai superata; non parla ai cittadini, non basta.  Un concreto sviluppo potrà innescarsi se si ridarà centralità all’unica grande risorsa dei territori del sud Italia: la terra ! Quindi agricoltura, allevamento, pastorizia e coltivazione dei boschi correlate alla cura dell’aria e dell’acqua, risorse insostituibili e sempre più preziose ed ambite in un futuro di cambiamenti climatici. In Alta Irpinia pensiamo da anni, tra i temi della ex-Comunità Provvisoria del 2009, l’idea di un “parco rurale”: non solo per tutelare gli spazi naturali, ma anche per salvaguardare e valorizzare le tracce del lavoro umano e delle storie radicate in genetica profondità. Un parco rurale come laboratorio di riconversione e di innovazione agricola produttiva, un’esperienza pilota che potrebbe tracciare la strada per il rilancio delle altre aree interne dell’Appennino italiano; capace di divenire modello di lavoro e di socialità differente rispetto ai modelli urbani dominanti.

Quale il ruolo degli architetti, dell’arte, della cultura, dello studio in un processo di sviluppo che dovrebbe essere a trazione politica e che invece vede quest’ultima ormai completamente slegata rispetto alle realtà locali ?

Bisognerebbe conoscere bene il territorio, i paesi, i sindaci, le case per scoprirne esperienze, racconti, buone pratiche.

Pensatori e progettisti (pensiero e azione), arte e cultura sono binomi imprescindibili per costruire nuove comunità che abbiano il desiderio del restart, come serve in generale al nostro Paese.

Non serve più agli architetti occuparsi della singola costruzione, forse non servono più nemmeno nuovi edifici; dovremmo con pazienza e coraggio bonificare il territorio da una vasta serie di brutture accumulate nel tempo; beceri volumi edilizi incapaci di dialogare tra loro, impermeabili alla luce e al paesaggio. Demolire più che costruire. Pensiamo alle periferie delle nostre città, oggi impraticabili sia a livello sociale che come fruizione estetica.

Come “radicati” in sito non rappresentiamo oggi un giacimento di nostalgie, né ci sentiamo animatori di villaggi spopolati. Siamo resilienti, sicuramente. E crediamo ancora che la creatività possa salvare il mondo. Siamo convinti che in questa scarsità di risorse possano innescarsi innovazioni.  Necessitano conoscenza locale e fiducia globale per un’azione collettiva capace di invertire il declino dei piccoli paesi rurali e appenninici, presidi di civiltà arcaiche (quindi avanguardia universale).

Il convegno “Residenza Borgo Biologico” è innanzitutto spazio di confronto tra radicati e forestieri; molti sono architetti. Se di queste cose non se ne occupano gli architetti chi se ne occuperà ? Gli architetti in Italia oggi non sono considerati importanti; invece lavorando insieme alle comunità possono risolvere parecchi problemi. E’ una questione di sensibilità ricevuta in dono da chi si occupa della “formazione”, docenti soprattutto e maestri di strada.

Qui a Cairano, tra radicati e forestieri, potrebbe nascere oggi una comunità di mutuo soccorso.

Paesi e città. Associazioni e Università.

Chi ha detto che nei piccoli paesi non è possibile una grande vita ? 


 

. QUI IRPINIA  14 luglio 2018 – di Elisa Forte

Dalla scienza all’arte. L’architettura ridisegna il paradigma delle vivibilità, e candida il laboratorio altirpino agli Stati Generali della green economy

Schermata 2018-07-16 alle 18.25.47.pngDalla scienza all’arte. L’architettura cambia pelle e diventa dottrina umanistica in grado di attraversare e filtrare tutte le discipline che studiano il paesaggio, per azzardare una lettura dall’interno che interpreti la vera identità del luogo. Non immagina nuove cementificazioni, ma è chiamata ad una nuova lettura dell’inerzia che avvolge i piccoli paesi, per offrire nuovi modelli di vivibilità, complementari e non alternativi ai contesti delle grandi città. Così l’architettura offre risposte alla conservazione architettonica degli edifici, alla valorizzazione storica, ma anche alla mitigazione del rischio idrogeologico, alla prevenzione del rischio sismico e in buona sostanza alla politica politicante impegnata nella strategia nazionale per le aree interne.

Il perimetro geografico dell Alta Irpinia, infatti, individuato come bacino di sperimentazione della Snai- strategia nazionale per le aree interne- si candida a interpretare la nuova mission affidata alla scienza artistica e creativa accendendo i riflettori su due direttrici. Mentre a Cairano viene illustrato il percorso progettuale architettonico di recupero del borgo costruito in venti anni dall’interno della pancia della balena; a Lioni, Conza e Calabritto, è il mondo accademico che promuove un confronto con studenti e “maestranze” locali. A guidare gli alunni della Federico II di Napoli, sarà il faro acceso dall’architetto Federico Verderosa, membro del Consiglio scientifico, docente dei seminari, coordinatore dei laboratori, Co-Direttore del workshop del master universitario di II livello in “Architettura e progetto per le aree interne. Ri_Costruzione dei piccoli paesi” . Oggetto del tour altirpino è uno studio sul campo del nuovo approccio multidisciplinare dell’architettura per invertire la rotta dell abbandono e dello spopolamento. L universita si propone di costruire una figura tecnica in grado di reinterpretare la “comunità sommersa” dai rovi e portare nuova linfa.

Il laboratorio Cairano offre invece una prospettiva diversa, dimostra come una politica adottata “dal basso” dagli attivisti 7x, ha trasformato Cairano in una falegnameria a cielo aperto, e ridisegnato l intero canovaccio del borgo a matita, in contemplazione dell esistente. Qui la nuova veste che si restituisce all abitato è frutto di un processo culturale e non scientifico, che non vuole agganciare il paese alla città, ma farne un giardino di benessere e bellezza, tanto da spingere a costruire un Brand.

Il treno del ripopolamento corre su questo doppio binario intanto, dove si incrociano riflessioni sull agricoltura multifunzionale, individuata come unica leva possibile per la crescita delle economie locali, ma anche sulla giusta redistribuzione dei servizi, funzionali ad innalzare gli standard di vivibilità e incremento demografico.

Il laboratorio architettonico allestito da Angelo Verderosa si è avvalso del prezioso contributo di creativi e professionisti riuniti nell’associazione dei 7x, prima esclusivamente dedicata a Cairano, poi all’Irpinia. La concertazione di pensieri e visioni si è rivelata vincente, tanto da pianificare una società di mutuo soccorso; fra paesi e città, associazioni e università. Franco Dragone, primo supporter del laboratorio cairanese, conferma che alla base del manifesto del recupero del piccolo borgo ci sia un progetto culturale, prima che architettonico, che integra l’arte, la cucina, l’incontro, lo scambio, il teatro e la formazione. In occasione del focus annuale “recupera- riabita” sono stati illustrati contributi di grande valore da parte di architetti, studiosi, artisti, amministratori e imprenditori. A partire dall’architetto Alex De Muzio, che ha illustrato un censimento compiuto nella sola provincia di Foggia sulla presenza delle masserie, 800 in tutto, geolocalizzate e fotografate. Il censimento permette di poter studiare queste architetture per poterne analizzare il loro potenziale economico.

In questa ottica, Mario Marciano, consulente di marketing, suggerisce che gli addetti ai lavori istituzionali del turismo dovrebbero produrre meno guide e più visioni. “I vicoli ciechi, le strade chiuse, le piazze vuote e le case abbandonate hanno bisogno di nuovi occhi” spiega. “Il pietismo e il romanticismo non invertono il destino, né concorrono al cambio di paradigma”. C è bisogno di progetti qualificanti e ambiziosi che non hanno il paese vicino come termine di paragone, ma il mondo intero. Nel “Marciano pensiero” il turismo nei paesi andrebbe bandito per legge, per essere sostituito invece da un nuovo modello di inurbamento e percezione del paesaggio, che spinge per il superamento delle chiusure e favorisce una apertura dell’uomo e il dialogo con l’ambiente.

Il progetto Cairano dunque, propone un nuovo umanesimo che rimette l uomo al centro, e ri- codifica la dialettica fra leggi e umanità. Secondo Massimo Pica Ciamarra, l’urbano è assenza di pensiero politico:riflette egoismi e narcisismi, esalta separazioni e nega l integrazione. Non chiudere, ma riorganizzare, è l input che arriva dal sindaco di Montemarano Beniamino Palmieri, che auspica il superamento delle logiche campanilistiche per una convinta collaborazione fra Comuni.


 

ANTONINO SAGGIO 14 luglio 2018 / Facebook post (1)

Antonino Saggio 14 7 2018_.png


 

IL QUOTIDIANO DEL SUD  13 luglio 2018 – di Floriana Guerriero

Cairano, le radici e il dna dei luoghi

Il Quotidiano del Sud 13 7 2018 Cairano le radici e il dna dei luoghi

 


 

ORTICALAB  12 luglio 2018 – di Maria Fioretti

Cairano ritrova la sua Piazza Teatro, l’Irpinia il suo faro di arte e cultura

Siamo stati all’apertura della tre giorni di incontri e relazioni sui temi del recupero e del riabitare i piccoli paesi dell’Appennino e abbiamo visto come è stato restaurato il Borgo Biologico il posto perfetto scelto da Franco Dragone per la sua Scuola di Arti dello Spettacolo di cui avremo un’anteprima con la Masterclass di settembre: un luogo magico riportato alla luce, un luogo che pulsava arte e cultura già 2500 anni fa.

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Cairano è un dorso di balena che incanta. Siamo stati all’apertura della tre giorni  (che continua fino a domenica) di incontri e relazioni sui temi del recupero e del riabitare i piccoli paesi dell’Appennino e abbiamo visto come è stato restaurato il Borgo Biologico: solo materiali locali trattati da maestranze della provincia, nessun mezzo pesante, ma un lavoro manuale, attento all’impatto ambientale e alla storia di ogni singola pietra.

Insieme a noi a compiere questa prima esplorazione c’erano gli allievi del Master Lumsa “Casa-Clima BioArchitettura” appena arrivati su quest’isola senza mare, guidati dall’Architetto Angelo Verderosa – loro docente e curatore del progetto esposto al Padiglione Italia alla Biennale di Architettura di Venezia 2018 – e da Dario Bavaro, presidente dell’associazione “Cairano 7x” e promotore della nostra bella passeggiata sensoriale tra le atmosfere cairanesi.

E poi davanti al nostro sguardo si è aperta la Piazza Teatro recuperata con pazienza e innovazione dalle macerie stratificatesi sull’antico borgo Castello di Cairano, un cuore pulsante di arte e cultura, il posto perfetto scelto da Franco Dragone per la sua Scuola di Arti dello Spettacolo di cui avremo un’anteprima con la Masterclass di settembre: un luogo magico riportato alla luce, un luogo che pulsava arte e cultura già 2500 anni fa.

Mentre il maestro Spiniello accarezzava con i suoi pennelli uno spicchio di muro che costeggia gli antichissimi gradoni della platea del Teatro riportato alla luce, al quale si accede attraversando gli impervi vicoli del borgo, passando per il Museo delle relazioni felicitanti, appena dietro la Chiesa e la piazzetta, a fare da cornice allo spettacolo di note e suggestioni tanti gli avventori che si muovevano tra le residenze artistiche per studenti e docenti del Master in arti dello spettacolo, anch’esse frutto di una meticolosa opera di riqualificazione, con uno spazio dedicato alla mostra sul Cineasta e Partigiano cairanese, Michelangelo Frieri, curato dal professore Paolo Speranza.

Non più un giacimento di nostalgie questo piccolissimo paese di trecento abitanti, ma un luogo in moto, vivo di creatività, forte per la comunità nuova di “radicati” e “forestieri” che si confrontano su un territorio che ha mantenuto la sua autenticità, diventando un’ispirazione. Un luogo di rinascita, epicentro di un futuro ancora possibile ma soprattutto necessario.


 

QUI IRPINIA  11 luglio 2018 – di Elisa Forte

L’isola di Cairano, minimo Comune multiplo dell’Arcipelago Italia

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Mi piace definirla “Repubblica indipendente”, ma anche microcosmo fecondo in cui è possibile raddrizzare le cose o edificare nuove Nazioni. Cairano è letteratura, sì per me lo è. Sarà la sua forma di balena galleggiante a rendere il borgo speciale, ma anche la leggerezza del vento che soffia a dieci nodi esatti, che consente di acclimatarsi in un mondo ovattato, carico di ‘possibilità’ e aspettative. Non è un caso se l’abitato sia finito sotto la lente di osservazione della cosiddetta “intellighenzia”, quel circolo culturale animato da professionisti e poeti, residenti e stranieri, che da venti anni lavorano ad una strategia di recupero, ma soprattutto di costruzione di un laboratorio di nuova vivibilità. Lo stesso Enrico Finzi, sociologo di fama nazionale, lo ha definito “minimo Comune multiplo”, ma prima di lui ci ha pensato Vinicio Capossela a renderlo immortale come “Il paese dei coppoloni”.

Dopo venti anni di studi e analisi, ricerche e progettazione, è arrivato il momento di inaugurare il ‘borgo biologico’. Un borgo interamente recuperato nella sua funzione storica del comprensorio, che si candida a rivoluzionare il concetto di vivibilità nei paesi dell’entroterra dell’Appennino. Pioniere di questa avventura è l’architetto Angelo Verderosa, che ha già esposto il progetto architettonico alla Biennale di Venezia nel padiglione Arcipelago Italia, incassando grande successo fra gli addetti ai lavori e non solo: il borgo irpino infatti, oggi è divenuto noto ad un pubblico più vasto di artisti ed architetti europei, per essere stato selezionato- tra oltre 500 opere realizzate- e tuttora esposto alla Biennale Architettura di Venezia (fino al 25 novembre 2018) come progetto esemplare di recupero architettonico contemporaneo, capace di innescare riverberi positivi sia in ambito sociale che economico. Completate le opere strutturali candidate dal Comune a valere sui fondi europei, ‘il parterre dei creativi’ alza il sipario sul primo borgo altirpino destinato a residenza per artisti.

Cultura e arte, visioni e interpretazioni del paesaggio rappresentano la cifra del progetto di rilancio delle aree interne, depositarie di linfa e ricchezza, che necessitano una trasformazione del tessuto sociale ma anche dell’indotto economico. Architettura, arte e agricoltura rappresentano la declinazione del genius loci individuato dall’associazione, determinata a costruire non solo un manifesto culturale di nuovi modelli abitativi di riferimento, ma anche a moltiplicare il valore dell’esistente.

“Come abitanti dei piccoli paesi non rappresentiamo oggi un giacimento di nostalgie, né ci sentiamo animatori di villaggi spopolati. Siamo resilienti, sicuramente. E crediamo che la creatività possa salvare il mondo” spiega l’architetto Verderosa. “Siamo convinti che in questa scarsità di risorse possano innescarsi innovazioni. Necessitano conoscenza locale e fiducia globale per un’azione collettiva capace di invertire il declino dei piccoli paesi rurali e appenninici, presidi di civiltà arcaiche, quindi avanguardia universale. Se di queste cose non se ne occupano gli architetti chi se ne occuperà? Gli architetti in Italia non sono considerati oggi importanti, invece lavorando insieme alle comunità possono risolvere parecchi problemi. Qui a Cairano, tra radicati e forestieri, potrebbe nascere oggi una comunità di mutuo soccorso. Paesi e città. Associazioni e Università”.

Il progetto sarà illustrato in tutti i dettagli nella tre giorni promossa da Irpinia 7X, a cui prenderanno parte espressioni del mondo accademico proveniente da tutta Italia, studiosi, appassionati, artisti, viaggiatori e imprenditori. Sono previste infatti visite al percorso delle cantine, e poi il taglio del nastro ad opera di Franco Dragone, regista e showmaker di origini cairanesi, e fondatore della “Dragone cultural cration company” della piazza teatro; oltre alle visite di cantieri e laboratori didattici.

Sabato 14 luglio si terrà il convegno “Recupera-Riabita, salviamo i borghi dell’Appennino”, che prevede un’intera giornata di studio: analisi, testimonianze e progetti. Nella mattinata, dopo i saluti del Sindaco Luigi D’Angelis, ci saranno le introduzioni di Dario Bavaro per “Irpinia 7x” e Francesca Pitisci per il “Master Casaclima-Bioarchitettura”, associazioni e università che animano l’evento. Angelo Verderosa presenterà le tematiche del convegno e presiederà i lavori della mattinata dove ci saranno gli interventi dei relatori “forestieri”, in qualità di osservatori esterni dello stato di salute dei piccoli paesi. Tra questi, alcuni docenti delle Università di Napoli, Salerno, Roma e Innsbruck: Renato Partenope, Pasquale Persico, Massimo Pica Ciamarra, Antonino Saggio e Wittfrida Mitterer, oltre a ricercatori, architetti, archeologi, giornalisti e scrittori di varie parti d’Italia.

Nel pomeriggio dello stesso sabato è previsto il confronto tra i “radicati”: Sindaci, amministratori, imprenditori e operatori locali. Il dibattito, animato da Generoso Picone, cercherà di fare il punto della situazione sui bisogni e sui progetti dei borghi irpini. Tra i temi più discussi finora nel forum del blog “Piccoli Paesi”: trasporti pubblici, agricoltura, occupazione ma soprattutto arte e cultura per ripartire nell’immediato, anche grazie all’impegno di vari imprenditori autoctoni che guardano con attenzione al nostro territorio.

Domenica 15 infine, si procederà con il “Viaggio nel cratere”, un’escursione nei paesi distrutti dal terremoto del 1980; modelli di ricostruzione a confronto, analisi sul campo a 38 anni dal sisma. Si attraverseranno i centri ricostruiti di Conza, Teora e Sant’Angelo dei Lombardi.


 

IRPINIAPOST   11 luglio 2018 – Redazione

Cairano, Franco Dragone inaugura la nuova piazza-teatro

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In Alta Irpinia, nel borgo di Cairano, inizia la 3 giorni di eventi culturali dedicati all’architettura, all’arte e all’agricoltura per recuperare e riabitare i piccoli paesi dell’Appennino. Sono previste visite di cantiere e laboratori didattici nel pomeriggio di venerdì 13 luglio. Alle ore 21.00 Franco Dragone presiederà alla pre-apertura della piazza-Teatro a Cairano.

Sabato 14 luglio si terrà il convegno“Recupera-Riabita, salviamo i borghi dell’Appennino”; un’intera giornata di studio: analisi, testimonianze e progetti.  Tra i temi più discussi finora nel forum del blog “Piccoli Paesi”: trasporti pubblici, agricoltura, occupazione ma soprattutto arte e cultura per ripartire nell’immediato, anche grazie all’impegno di vari imprenditori autoctoni che guardano con attenzione al nostro territorio. I posti per il convegno sono sold out. Domenica 15, in mattinata si farà  il “Viaggio nel cratere”, un’escursione nei paesi distrutti dal terremoto del 1980; modelli di ricostruzione a confronto, analisi sul campo a 38 anni dal sisma. Si attraverseranno i centri ricostruiti di Conza, Teora e Sant’Angelo dei Lombardi.

Angelo Verderosa, coordinatore della manifestazione: Come abitanti dei piccoli paesi non rappresentiamo oggi un giacimento di nostalgie, né ci sentiamo animatori di villaggi spopolati. Siamo resilienti, sicuramente. E crediamo che la creatività possa salvare il mondo. Siamo convinti che in questa scarsità di risorse possano innescarsi innovazioni.  Necessitano conoscenza locale e fiducia globale per un’azione collettiva capace di invertire il declino dei piccoli paesi rurali e appenninici, presidi di civiltà arcaiche, quindi avanguardia universale. Il convegno “Residenza Borgo Biologico” è innanzitutto spazio di confronto tra “radicati” e “forestieri”, molti tra questi sono architetti. Se di queste cose non se ne occupano gli architetti chi se ne occuperà ? Gli architetti in Italia non sono considerati oggi importanti; invece lavorando insieme alle comunità possono risolvere parecchi problemi. Qui a Cairano, tra radicati e forestieri, potrebbe nascere oggi una comunità di mutuo soccorso. Paesi e città. Associazioni e Università“.


 

ORTICALAB  11 luglio 2018

Tre giorni a Cairano per immaginare come si recuperano e si riabitano i piccoli paesi

Sarà presentato il progetto del Borgo Bologico e gli allievi di Casaclima-Bioarchitettura saranno coinvolti in eventi culturali e approfondimenti sullo stato di salute dei borghi. Venerdì sera Franco Dragone presiederà all’inaugurazione della Piazza Teatro, cuore della residenza per artisti e studenti del suo Master di Arti dello Spettacolo.

arton65031-f6c3a.jpg  In Alta Irpinia, nel borgo di Cairano (Av), inizia la 3 giorni di eventi culturali dedicati all’architettura, all’arte e all’agricoltura per recuperare e riabitare i piccoli paesi dell’Appennino.

Sono previste visite di cantiere e laboratori didattici nel pomeriggio di venerdì 13 luglio. Sabato 14 luglio si terrà il convegno “Recupera-Riabita, salviamo i borghi dell’Appennino”; un’intera giornata di studio: analisi, testimonianze e progetti. Nella mattinata, dopo i saluti del Sindaco Luigi D’Angelis, ci saranno le introduzioni di Dario Bavaro per “Irpinia 7x” e Francesca Pitisci per il “Master Casaclima-Bioarchitettura”, associazioni e università che animano l’evento. Angelo Verderosa presenterà le tematiche del convegno e presiederà i lavori della mattinata dove ci saranno gli interventi dei relatori “forestieri”, in qualità di osservatori esterni dello stato di salute dei piccoli paesi. Tra questi, alcuni docenti delle Università di Napoli, Salerno, Roma e Innsbruck: Renato Partenope, Pasquale Persico, Massimo Pica Ciamarra, Antonino Saggio e Wittfrida Mitterer, oltre a ricercatori, architetti, archeologi, giornalisti e scrittori di varie parti d’Italia.

Nel pomeriggio dello stesso sabato è previsto il confronto tra i “radicati”: Sindaci, amministratori, imprenditori e operatori locali. Il dibattito, animato da Generoso Picone, cercherà di fare il punto della situazione sui bisogni e sui progetti dei borghi irpini. Tra i temi più discussi finora nel forum del blog “Piccoli Paesi”: trasporti pubblici, agricoltura, occupazione ma soprattutto arte e cultura per ripartire nell’immediato, anche grazie all’impegno di vari imprenditori autoctoni che guardano con attenzione al nostro territorio. Tra questi Franco Dragone, regista di fama internazionale, originario di Cairano che venerdì sera presiederà alla pre-apertura della piazza-teatro, recuperata con pazienza e innovazione dalle macerie stratificatesi sull’antico borgo Castello di Cairano.

Dato il vasto interesse suscitato dalla manifestazione, organizzata mesi fa, i posti in sala sono tutti esauriti; saranno disponibili gli abstract degli interventi. Domenica 15, in mattinata si farà il “Viaggio nel cratere”, un’escursione nei paesi distrutti dal terremoto del 1980; modelli di ricostruzione a confronto, analisi sul campo a 38 anni dal sisma. Si attraverseranno i centri ricostruiti di Conza, Teora e Sant’Angelo dei Lombardi.

Il “Borgo Biologico” è un progetto durato 20 anni, oggi realizzato a Cairano (Av), in una delle 5.000 “isole” di quell’Arcipelago Italia, tema portante del Padiglione Italia alla Biennale Architettura di Venezia 2018. Il borgo irpino, già noto per aver ospitato negli ultimi 9 anni il festival visionario “Cairano 7x”, oggi è divenuto noto ad un pubblico più vasto di artisti ed architetti europei, per essere stato selezionato (tra oltre 500 opere realizzate) e tuttora esposto alla Biennale Architettura di Venezia (fino al 25 novembre 2018) come progetto esemplare di recupero architettonico contemporaneo, capace di innescare riverberi positivi sia in ambito sociale che economico.

Angelo Verderosa è il coordinatore della manifestazione al Borgo Biologico di Cairano, pronto ad ospitare gli studenti del Master: «Come abitanti dei piccoli paesi non rappresentiamo oggi un giacimento di nostalgie, né ci sentiamo animatori di villaggi spopolati. Siamo resilienti, sicuramente. E crediamo che la creatività possa salvare il mondo. Siamo convinti che in questa scarsità di risorse possano innescarsi innovazioni. Necessitano conoscenza locale e fiducia globale per un’azione collettiva capace di invertire il declino dei piccoli paesi rurali e appenninici, presidi di civiltà arcaiche, quindi avanguardia universale. Il convegno “Residenza Borgo Biologico” è innanzitutto spazio di confronto tra “radicati” e “forestieri”, molti tra questi sono architetti. Se di queste cose non se ne occupano gli architetti chi se ne occuperà ? Gli architetti in Italia non sono considerati oggi importanti; invece lavorando insieme alle comunità possono risolvere parecchi problemi. Qui a Cairano, tra radicati e forestieri, potrebbe nascere oggi una comunità di mutuo soccorso. Paesi e città. Associazioni e Università».

Sarà Franco Dragone a presiedere all’inaugurazione della Piazza teatro a Cairano venerdì sera (13 luglio): «Il nostro progetto è il risultato di una riflessione comune, sviluppatasi col tempo, che si basava sull’esperienza e sulla conoscenza intima, personale e condivisa che abbiamo del nostro territorio. Ecco perché ha brillato alla Biennale Architettura di Venezia, grazie ai suoi esperti: perché non mentono su chi siamo, perché se controlliamo la sua crescita questo progetto non sarà più soltanto un promontorio iconico da cui saltare verso l’ignoto, ma un faro dove le barche a vela possono essere ancorate, barche di coloro che cercano dove ritrovare l’ispirazione in un territorio che ha mantenuto la sua forza e la sua autenticità. Cairano, una traccia millenaria sulla strada delle grandi invasioni, come tante altre isole di questo vasto arcipelago di villaggi e micro città che tessono il tessuto dell’Italia e di gran parte dell’Europa, forse non è che una lucciola contro la marea delle stelle. Ma questa lucciola è sufficiente per illuminare la notte e guidare coloro che vogliono sedersi con noi a cercare nelle emozioni di vivere insieme ciò che può rendere i sogni una realtà».

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. IL QUOTIDIANO DEL SUD   11 luglio 2018 – Redazione Cultura, Floriana Guerriero

Rispettare l’identità dei territori

Il Quotidiano del Sud 11 7 2018 Rispettare l identita dei territori


 

BIBLUS-NET   5 luglio 2018 – di Francesca Ressa

Residenza Borgo Biologico, straordinario evento culturale a Cairano (Av), dal 13 al 15 luglio 2018

Residenza Borgo biologico: una tre giorni di eventi formativi per recuperare e riabitare i piccoli paesi dell’Appennino. Il progetto di Cairano alla Biennale di Venezia

Tra le più interessanti architetture realizzate ed esposte fino al 25 novembre 2018 alla Biennale Architettura di Venezia 2018, nel Padiglione Italiano “Arcipelago Italia” curato da Mario Cucinella, c’è il Borgo Biologico di Cairano (AV) di Verderosa Architetti.

Il borgo di Cairano è stato selezionato (tra oltre 500 progetti) come progetto esemplare di recupero architettonico contemporaneo per dare un futuro ai borghi che si spopolano.

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Dal 13 al 15 luglio 2018 Cairano sarà anche la sede dell’importante manifestazione culturale “Residenza Borgo biologico, arcipelago Italia”: il borgo ospiterà per 3 giorni gli allievi del Master universitario di II Livello CasaClima-Bioarchitettura, che si tiene a Roma presso la Lumsa, e gli animatori territoriali che fanno capo all’associazione “Irpinia 7x”.

Sono previsti incontri ed eventi sul tema del recupero e ripopolamento dei piccoli paesi; non si tratterà di un’esercitazione didattica, ma di un’esperienza di conoscenza sul campo.

L’obiettivo è quello di mettere insieme energie individuali per sviluppare idee e progetti comunitari per promuovere la possibilità del riabitare nei piccoli paesi dell’Appennino.

Programma

Nell’ambito del programma didattico-formativo del Master è stata organizzata la manifestazione culturale a Cairano, nei giorni 13, 14 e 15 luglio 2018.

Oltre alle visite di cantiere e ai laboratori didattici, per gli studenti del Master è prevista una giornata di studio (sabato 14 luglio) che vedrà la partecipazione di oltre 40 relatori tra architetti, contadini, sindaci, artisti, docenti, scrittori, visionari; saranno a loro disposizione 7 minuti e 7 immagini da proiettare per lanciare un messaggio “relazionante” sul futuro dei piccoli paesi dell’Appennino.

Non si tratterà, quindi, della solita conferenza frontale o del convegno per addetti ai lavori ma di un laboratorio aperto e partecipato al cui centro c’è l’ascolto e la relazione tra i partecipanti.

Infine, nella giornata di domenica, ci sarà una visita guidata nei paesi distrutti dal sisma del 1980, con esempi di ricostruzione fortemente diversi tra loro.

Il progetto

Il progetto di Cairano, un piccolo e spopolato borgo di Cairano in provincia di Avellino dove vivono 300 abitanti su una rupe, a cura dall’architetto Angelo Verderosa, è partito circa vent’anni fa, nel 1999, ma è mancato qualsiasi tipo di finanziamento; solo nel 2015 sulla base dell’accelerazione di spesa, il progetto è stato avviato e oggi i cantieri sono quasi ultimati (al 90%).

Tecnologia e modernità si relazionano con paesaggio e tradizioni in una serie di recuperi integrati, estesi per 4.000 mq tra spazi urbani, attrezzature ed alloggi ripensati per dare accoglienza in uno dei piccoli paesi dell’entroterra italiano. A Cairano (Av), in Irpinia: 300 abitanti su una rupe a 800 m di altitudine, sulla dorsale appenninica, al confine tra Campania e Lucania; in una zona ad elevato rischio sismico. Lontano dalle luci e dal rumore, un paesaggio incontaminato, straordinario, vuoto.

Per la realizzazione del progetto sono stati utilizzati esclusivamente materiali locali come la pietra irpina o il legno di Calitri; si tratta di materiali, per lo più pietre che sono cadute col terremoto, che non necessitano il trasporto, né di mezzi pesanti in cantiere, sono inoltre lavorati da maestranze locali manualmente, facendo attenzione al recupero dei manufatti storici.

Ogni alloggio, inoltre, sarà ben coibentato, in grado di consumare poco ed economico da un punto di vista di gestione.

Il borgo di Cairano non sarà un albergo diffuso, ma la residenza per artisti, in quanto sede del Master di Arti dello Spettacolo che porterà gli allievi dei corsi di arti sceniche e i docenti dal mondo all’Irpinia, già a settembre prossimo.

Gli alloggi serviranno agli studenti e ai turisti che scelgono di trascorrere un periodo in questa meravigliosa terra al confine tra Puglia e Basilicata la piazzetta è diventata un teatro all’aperto che può ospitare circa 200 persone, con la gradinata e il palco centrale sulla scorta dell’anfiteatro greco, tutto intorno si sviluppano le case, le botteghe, il ristorante e i laboratori. Sulla rupe sarà installato in maniera permanente un organo a canne alimentato dal vento che produrrà suoni naturali, capace di accordi tonali molto particolari, un’opera unica al mondo. Il Borgo di Cairano è la testimonianza di modelli alternativi di ricostruzione post terremoto, recuperare un borgo biologico di 300 abitanti potrebbe sembrare una follia, ma è una affascinante follia, come mi diceva un collega francese. In Italia accadono anche miracoli come questo ed è la cultura l’elemento di forza, quello su cui puntare per far restare quei giovani che ancora pensano se partire oppure no, dobbiamo riuscire ad affascinarli e così avremo una possibilità. L’agricoltura abbinata al turismo e allo sviluppo del settore culturale può generare quella micro economia che permetterebbe a borghi come quello di Cairano di sopravvivere.


 

ORTICALAB  19 giugno 2018  – di Maria Fioretti

Rinascite possibili

Cairano è un Borgo Biologico che respira futuro

Con l’architetto Angelo Verderosa e Dario Bavaro – presidente di “Irpinia 7x” – abbiamo parlato di questo progetto corale, partito vent’anni fa e arrivato alla Biennale di Venezia tra le più belle architetture del mondo, ospiterà per tre giorni gli allievi del Master CasaClima-Bioarchitettura della Lumsa per raccontare le possibilità del riabitare nei piccoli paesi dell’Appennino: recuperato con materiali e maestranze locali, si è lavorato manualmente, salvando quello che esisteva, con un’attenzione particolare all’impatto ambientale. Un organo a canne, installazione permanente unica al mondo, sarà suonato dal vento sulla rupe e le nuove strutture ospiteranno la scuola delle Arti dello Spettacolo di Franco Dragone: la rinascita è cominciata

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CasaClima-Bioarchitettura è il Master di II Livello che si tiene a Roma presso l’Università Lumsa ed ha un legame con il nostro territorio perché torna per il secondo anno a Cairano protagonista di una tre giorni (13-14 e 15 luglio) di incontri e relazioni sui temi del recupero e del riabitare i piccoli paesi dell’Appennino.

Sul dorso della balena – così si definisce la rupe – ci sono trecento abitanti e siamo in quell’entroterra appenninico che fa parte delle 5mila isole dell’Arcipelago Italia, tema portante del Padiglione Italia alla Biennale di Architettura di Venezia 2018 – curata da Mario Cucinella – per cui è stato selezionato ed esposto il progetto del “Borgo Biologico”, curato dall’architetto Angelo Verderosa.

Nello specifico si tratta di una realizzazione corale, partita vent’anni fa con piccoli tasselli e arrivata a Venezia, fino al 25 novembre 2018, così tra le più belle architetture realizzate nel mondo c’è anche il piccolo e spopolato borgo di Cairano che ha avviato il suo processo di rinascita: «Il progetto è cominciato nel 1999, ma per quindici anni non ha ricevuto attenzione, è mancato qualsiasi tipo di finanziamento, sia da parte del CIPE che della Regione – spiega Verderosa – nel 2015 sulla base dell’accelerazione di spesa, il progetto è stato avviato e oggi i cantieri sono quasi ultimati, sull’avanzamento dei lavori siamo al 90 per cento. Sono stati utilizzati esclusivamente materiali locali come la pietra irpina o il legno di Calitri che aiutano l’ecologia perché non hanno viaggiato, sono trattati da maestranze locali, nel cantiere non arrivano mezzi pesanti e si lavora manualmente facendo attenzione al recupero dei manufatti storici. Tutte le pietre che sono cadute col terremoto o per lo stato di incuria del borgo, vengono reimpiegate e ogni alloggio sarà ben coibentato, in grado di consumare poco ed economico da un punto di vista di gestione».

Gli studenti del Master oltre alle visite di cantiere e ai laboratori, saranno impegnati in una giornata di relazioni che prevede la partecipazione di oltre quaranta relatori tra architetti, contadini, sindaci dei comuni del cratere (Conza, Teora, Sant’Angelo dei Lombardi, Calitri), artisti, docenti, scrittori, visionari che avranno a disposizione 7 minuti e 7 immagini da proiettare per lanciare un messaggio “relazionante” sul futuro dei piccoli paesi.

L’obiettivo è proprio quello di mettere insieme energie individuali per sviluppare idee e progetti comunitari, parlando allo stesso tempo di sogni e di visioni, come conferma Dario Bavaro, presidente dell’associazione “Irpinia 7x” legata all’evento “Cairano 7x” che quest’anno si terrà durante la prima settimana di agosto: «Cairano si è data una definizione grazie ad una semina costante di attività, abitarla e lasciarsi abitare è possibile solo stabilendo un contatto col luogo, visitandolo e respirando la sua aria speciale. Non si può raccontare a parole, perciò siamo contenti che sempre più persone vengano a trovare Cairano e ci aiutino a costruire relazioni e momenti di felicità. Oggi esistono una serie di condizioni favorevoli e c’è una bella umanità a popolare il borgo che sta diventando grande mentre prima sembrava soltanto un sogno romantico, ma anni di lavoro e di ostinazione ci hanno portato qui, al punto della rinascita».

Non sarà un albergo diffuso il borgo di Cairano, ma una residenza per artisti, perché è qui che Franco Dragone ha scelto di far vivere il suo Master di Arti dello Spettacolo che porterà gli allievi dei corsi di arti sceniche e i docenti dal mondo all’Irpinia. Si comincia già a settembre di quest’anno con dieci giorni di Masterclass: «Gli alloggi serviranno agli studenti e ai turisti che scelgono di trascorrere un periodo in questa meravigliosa terra al confine tra Puglia e Basilicata – continua l’architetto Angelo Verderosa – la piazzetta è diventata un teatro all’aperto che può ospitare circa duecento persone, con la gradinata e il palco centrale sulla scorta dell’anfiteatro greco, tutto intorno si sviluppano le case, le botteghe, il ristorante e i laboratori. Sulla rupe sarà installato in maniera permanente un organo a canne alimentato dal vento che produrrà suoni naturali, capace di accordi tonali molto particolari, un’opera unica al mondo. Il Borgo di Cairano è la testimonianza di modelli alternativi di ricostruzione post terremoto, recuperare un borgo biologico di 300 abitanti potrebbe sembrare una follia, ma è una affascinante follia, come mi diceva un collega francese. In Italia accadono anche miracoli come questo ed è la cultura l’elemento di forza, quello su cui puntare per far restare quei giovani che ancora pensano se partire oppure no, dobbiamo riuscire ad affascinarli e così avremo una possibilità. L’agricoltura abbinata al turismo e allo sviluppo del settore culturale può generare quella micro economia che permetterebbe a borghi come quello di Cairano di sopravvivere».


 

. IL MATTINO  25 maggio 2018 – di Generoso Picone

I “Siensi” di Cairano al Padiglione Italia, il progetto di Verderosa all’Arcipelago

2018 05 25 Biennale Venezia Verderosa

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RESIDENZA BORGO BIOLOGICO, ARCIPELAGO ITALIA”.  Evento culturale in Irpinia dal 13 al 15 luglio 2018. 

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ABSTRACT degli INTERVENTI tenuti al convegno di sabato 14 luglio 2018 : clicca QUI  

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PROGRAMMA DETTAGLIATO dell’evento dal 13 al 15 luglio 2018 : clicca QUI .

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viaggio nel cratere conza teora sant’angelo (materiale di archivio)

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Si ringrazia per la COMUNICAZIONE

Elisa FORTE –Giornalista e scrittrice, irpina. Blog Elisafortequiirpinia 

Floriana GUERRIERO –Giornalista per il Quotidiano del Sud

Giulio D’ANDREA –Giornalista e Direttore di IrpiniaPost

Maria FIORETTI e Marco STAGLIANO’ – Giornalista e Direttore di Orticalab

Antonio SENA, Alessandro FUCILLA, Massimo GUGLIUCCIELLO – Fotografi 

Si ringraziano gli SPONSOR

ACCA SOFTWARE

CANTINA FIORENTINO, Paternopoli

DI SESSA COSTRUZIONI, Impresa Restauri

EDILGEO, Impresa edile

KEIM, Bolzano

TOURING CLUB ITALIANO / Club di Territorio Paesi d’Irpinia

ZEMBALO B&B

VERDEROSA studio

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RESIDENZA BORGO BIOLOGICO, tematiche e abstract degli interventi

borgo biologico questo è il cammino

“RESIDENZA BORGO BIOLOGICO, ARCIPELAGO ITALIA”.  Evento culturale in Irpinia dal 13 al 15 luglio 2018. 

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viaggio nel cratere conza teora sant’angelo

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ABSTRACT degli INTERVENTI: clicca QUI  

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PROGRAMMA DETTAGLIATO: clicca QUI .

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TEMATICHE del CONVEGNO di sabato 14 luglio

Ci troviamo in un territorio dell’Italia appenninica meridionale, sconosciuto a tutti o quasi; qui l’architettura, il progetto, il cantiere, il fare è divenuto manifesto per indicare possibili cammini da percorrere, per ridare valore e attenzione alle piccole comunità marginalizzate dalle ultime politiche governative. Cultura e comunità, arti e visioni, uniche risorse per recuperare e riabitare i piccoli paesi del Sud. (Angelo Verderosa)

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Aree interne oggi Arcipelago Italia, tema di riflessione nazionale in attesa di attenzione politica

Salviamo i borghi dell’Appennino, recuperare per riabitare, ipotesi a confronto

Masserie e paesaggi, architettura e habitat, emozioni e visioni per un indotto economico

Riequilibrio tra polpa e osso, tra costa e aree interne, obiettivo mancato – slogan superato  Leggi il seguito di questo post »

RESIDENZA BORGO BIOLOGICO 13-14-15 luglio 2018

“RESIDENZA BORGO BIOLOGICO, ARCIPELAGO ITALIA”.  Evento culturale in Irpinia dal 13 al 15 luglio 2018. CONTENUTO e PROGRAMMA

logo arcipelago italia biennale di venezia 2018 

ABSTRACT degli INTERVENTI del convegno di sabato 14 luglio, clicca QUI

 

 

PROGRAMMA 

venerdì 13 luglio (4 CFP)

  • ore 15  MALTE con inerti di recupero: visita di cantiere, impasto ed impiego dei vari tipi di malta (criteri ambientali minimi); laboratorio formativo tenuto da Angelo Verderosa con le maestranze dell’Impresa Edilgeo.
  • ore 18  SENTIERO ARCAICO: visita emozionale a cura di Dario Bavaro, partecipa la  direttrice del Master Casaclima-BioArchitettura Wittfrida Mitterer.
  • ore 20  SCAVO AL TEATRO: azione collettiva per la scoperta e riscoperta della memoria arcaica ; pre-apertura per addetti ai lavori. Maestro di cerimonia: Mr. Franco Dragone; action painting a cura del maestro Giovanni Spiniello.
  • NUOVA SALA LIBERTA’: apertura Mostra “MICHELANGELO FRIERI, Film e Libertà”. Il partigiano e cineasta di Cairano, a cura di Paolo Speranza, con Irpinia 7x.
  • OPTIMIST QUARTET, note jazz della piazza teatro, partecipazione ad invito.
  • ore 24   NEL CUORE DELLA NOTTE: vie ed alture del borgo borgo in cammino con Antonio Luongo / Cairano nel cuore.

sabato 14 luglio (4 CFP)

  • ore 8  RISVEGLIO SUL CALVARIO: esercizi di ammirazione del paesaggio.
  • ore 10  RECUPERA-RIABITA, salviamo i borghi dell’Appennino. Giornata di studio e di relazioni. Analisi Testimonianze Progetti.  *  Partecipano: architetti, contadini, sindaci, artisti, docenti, scrittori, visionari.  7 minuti / 7 slides.  Nella mattinata (10-13,30): interventi “forestieri”, osservatori esterni. Prenotazioni chiuse per esaurimento posti in sala.
  • ore 14  PRANZO CONVIVIALE, a cura della Pro Loco Cairano con gli chef Arcangelo Gargano e Gerardo Urciuoli (riservato ai soli iscritti al convegno, posti esauriti) *
  • ore 16  RECUPERA-RIABITA, salviamo i borghi dell’Appennino.  Progetti e dibattito. Nel pomeriggio (15,30-18): interventi “radicati”, Sindaci e operatori  locali, tavola rotonda.
  • ore 20  MASSERIE e PAESAGGI d’Irpinia – Calitri (Av). Recupero di una masseria storica, visita guidata a cura di Vito De Nicola e Tonino Lucrezia.
  • ore 21   Cena sull’aia **

domenica 15 luglio (4 CFP)

  • ore 10  VIAGGIO NEL CRATERE, escursione nei paesi distrutti dal terremoto del 1980 (4 CFP). Modelli di ricostruzione a confronto, analisi sul campo a 38 anni dal sisma; incontri con amministratori e testimoni della ricostruzione.

10,00 CONZA DELLA CAMPANIA (progettisti Corrado Beguinot, poi Walter Bordini), abbandono del centro storico e costruzione di una città-giardino.   11,00 TEORA (progettisti Giorgio Grassi e Agostino Renna), demolizione e ristrutturazione urbanistica in sito.  12,00 SANT’ANGELO DEI LOMBARDI (progettista Antonio Ianniello con Italia Nostra e Soprintendenza ), conservazione in sito.

  • ore 13  SOSTA IN CANTINA. Cantina Fiorentino, Paternopoli (Av). Visita guidata e degustazioni a cura di Gianni Fiorentino.
  • ore 15  A CASA DEL PRINCIPE MADRIGALISTA. Visita guidata dell’antico borgo di Gesualdo (Av), a cura di Raffaele Pietropaolo, Zembalo B&B. Saluti.

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Un ‘piccolo paese’ alla Biennale di Venezia 2018.

Oggi apre a Venezia la “Biennale di Architettura”, la massima rassegna internazionale dedicata all’architettura. L’Irpinia dei Piccoli Paesi è presente nel Padiglione Italia con il “Borgo Biologico”, opera selezionata dal curatore Mario Cucinella. Una realizzazione corale, partita 20 anni fa con piccoli tasselli, attraversando Cairano 7x e Comunità provvisoria. A Venezia, da oggi fino al 25 novembre 2018, tra le più belle architetture realizzate nel mondo c’è il più piccolo e spopolato borgo dell’Appennino italiano a rappresentare la nostra terra e le nostre speranze. _ Angelo Verderosa, 25 maggio 2018.

Alcune opere realizzate nel Borgo Biologico ed esposte alla Biennale di Venezia sono QUI.

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Coralità con  Dario Bavaro, Luigi D’angelisFederico Verderosa, Giovanni Maggino, Michele Rufolo, Benedetta Verderosa, Sergio Paciello, Giacomo Cuozzo, Giovanni Spiniello, Marciano&Partners, Verderosa studio e con Franco Dragone. Foto Antonio Bergamino, Antonio Sena, Mariano Di Cecilia.

Alta Sorveglianza: Soprintendenza ABAP di Salerno ed Avellino.

Consulenti: Accanto srl engineering, VZL+Architetti Associati

Impresa esecutrice: Edil Geo srl, Nola (Na); direttore tecnico Geom. Sabato D’Elia; Cosir srl, Calitri (Av); direttori tecnici f.lli Leone e Rosario Frieri.

Committenza: Comune di Cairano (Av) / Fondi PSR Campania.

Fondi europei – Regione Campania – IL BORGO BIOLOGICO – Comune di Cairano (Av)- POR CAMPANIA FESR 2007/2013  – ASSE 1  SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE E ATTRATTIVA CULTURALE E TURISTICA –  OP. 1.9 BENI E SITI CULTURALI – DGR 148/2013

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“Arcipelago Italia. Progetti per il futuro dei territori interni del Paese” è il titolo del progetto del curatore Mario Cucinella per il Padiglione Italia alla 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia (26 maggio – 25 novembre 2018) promosso dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane, MiBACT“.

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PICCOLO E’ BELLO

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IL 16 aprile a Pontecagnano Faiano vi è stata la pre-apertura, dedicata a stampa e tv, della NUOVA SCUOLA dell’INFANZIA, lavoro lungo e laborioso giunto finalmente a conclusione con un’alta qualità di realizzazione. Venerdì prossimo, 27 aprile 2018, ci sarà l’inaugurazione con i bambini che -con disegni, giochi e matite- andranno a piedi per prendere possesso della nuova scuola a loro dedicata. Potete sfogliare la brochure stampata dall’Amm.ne comunale per l’occasione, cliccando QUI  

Con Federico Verderosa – Deborah Napolitano Dienne – Antonio Ressa – Luigi Ruggiero Enzo Zuccaro – Orlando Loria – Angelo Sacco – Ernesto Sica – Emilio Prota  – Benedetta Verderosa

NUOVA SCUOLA dell’INFANZIA a FAIANO /  Angelo Verderosa

La scuola dell’infanzia è il primo passo nel percorso formativo italiano; è sicuramente una relazione straordinaria quella che il bambino di 3 anni, uscendo per la prima volta dal microcosmo domestico, stabilisce con i nuovi luoghi.

Si formano immagini e si vivono emozioni che resteranno nella sua memoria per sempre: l’infanzia è una fase preziosa e delicata per l’educazione dei bambini, giovani e cittadini in divenire.

I nuovi luoghi disegnati per Faiano stimolano lo sviluppo cognitivo del bambino, ponendo al centro della formazione soprattutto la visione e il gioco. Dalle ampie finestre della nuova scuola si vedono il mare e la montagna, l’orto e la vecchia scuola. L’orientamento, l’interazione dell’architettura col paesaggio all’intorno, col sole che sorge e che tramonta, sono essi stessi spunti di apprendimento che il bambino inizia a cogliere.

Per imparare a guardare anche all’interno delle mura, tra le aule sono stati realizzati dei grandi oblò che permettono ai bambini di esplorare, di curiosare, di guardare e di essere guardati. In alto, nella galleria centrale, vi è una grande bilancia con figure geometriche in movimento e colori vivaci mentre sulle pareti vi sono triangoli, cerchi e quadrati colorati, di diversa grandezza, e omini neri.

Lo spazio per giocare assume una connotazione centrale, una navata, una galleria, uno spazio ampio, luogo di accoglienza, di incontro e di relazione.

A ben guardare la scuola per l’infanzia realizzata a Faiano, primo tassello del Polo scolastico in divenire, diventa un grande laboratorio dei sensi per l’autoapprendimento dei piccoli; un luogo da esplorare, in grado di supportare e stimolare singoli e differenti percorsi di crescita.

Piccolo è bello.

Per sfogliare la brochure edita da De Angelis Art, clicca QUI

Foto Antonio Sena / per aprire l’album su Facebook, cliccare sul logo blu a destra ( f ).

Verderosa studio Deborah Napolitano Dienne

Posted by Antonio Sena on Wednesday, April 18, 2018

 

Written by A_ve

22 aprile 2018 at 07:44

MASSERIE e PAESAGGI d’IRPINIA, le foto

Una splendida giornata dedicata alla cura del territorio d’Irpinia. Come da programma, visite alle masserie ed escursione per strade di campagna da Frigento a Villamaina fino a Paternopoli dove si è tenuto il convegno che ha visto l’attenzione di 90 accreditati: architetti, contadini, artisti, docenti. (8 CFP a fronte di 9 ore di intense attività). Pausa pranzo e visita guidata nella Cantina Fiorentino.

Ringraziamo la stampa che ha dedicato molta attenzione a questo evento.

Foto:  Antonio Sena.

Escursione e convegno torneranno il 13-14- e 15 luglio 2018 in Alta Irpinia.

Vi invitiamo a seguire la pagina Facebook dedicata, clicca QUI 

Altre foto sono QUI    e QUI 

per aprire l’album su facebook cliccare sul logo blu (f) a destra

Giornata di studio e relazioni – Masserie e Paesaggi d'Irpinia.

Posted by Antonio Sena on Sunday, April 8, 2018

MASSERIE E PAESAGGI_ph_antoniosena130

 

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il tutto è iniziato da questo articolo …

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Written by A_ve

22 aprile 2018 at 07:21

MASTER Ri_costruzione dei piccoli paesi

Fino al 16 aprile 2018 sono aperte le iscrizioni al Master Universitario di II livello “Architettura e progetto per le aree interne. Ri_costruzione dei piccoli paesipromosso e organizzato dal DiARC – Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e dalla Regione Campania – Consiglio Regionale della Campania, Forum Regionale dei Giovani.http://www.unina.it/-/15418446-ma_ar_architettura-e-progetto-per-le-aree-interne-ri_costruzione-dei-piccoli-paesi

La prima edizione del Master propone un focus sui paesi dell’Alta Irpinia, luoghi in cui, per condizione geografica ed infrastrutturale e per vocazione morfologica, il tema dell’abbandono e dello spopolamento è passibile di azioni di riattivazione, applicando processi multidisciplinari e visioni partecipate e concertate con le comunità locali. Il percorso metodologico prevede un approccio alle diverse scale, a partire da quella territoriale dell’intero sistema Irpinia, individuandone le strutture fondanti, a quella degli insediamenti, fino a quella dell’edificio, con particolare attenzione alla qualità dello spazio pubblico e degli spazi aperti, anche in relazione alle problematiche connesse ai temi dei Grandi Rischi.

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Written by A_ve

20 marzo 2018 at 11:59

GIORNATA del PAESAGGIO

paesaggio soprintendenza 2018

Il Carcere borbonico di Avellino apre le porte alla città in occasione della seconda edizione della  Giornata del Paesaggio. La sede di Avellino della Soprintendenza ABAP di SA e AV, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Avellino, diretto dalla dott.ssa Maria Amicarelli, aderisce alla giornata del Paesaggio con una mostra documentaria e bibliografica sulle eccellenze del territorio irpino, raccontando come il paesaggio dell’Irpinia con le sue verdi colline e i corsi fluviali abbia determinato colture eccellenti. Nelle sale dell’Archivio di Stato sarà visitabile la mostra cartografica L’Irpinia dal finestrino: un viaggio in treno alla scoperta di territori e paesaggi.

Il 15 maggio, sempre al Carcere borbonico di Avellino il convegno dedicato alla giornata del paesaggio; la Giornata del convegno sarà articolata in due fasi:

– Giovedì 15 marzo ore 10.00 – Conferenza dedicata alle scolaresche

– Giovedì 15 marzo ore 15.30 – Conferenza aperta a tutti

interverranno:

Francesca Casule– Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio di SA e AV

Erminio Petecca – Presidente dell’Ordine degli Architetti PPR della Provincia di Avellino

Pietro Caterini – (Preside dell’Istituto Superiore di Istruzione Secondaria “De Sanctis – D’Agostino – L’importanza della scuola nella valorizzazione dell’agricoltura

Luciano Mauro – (Agronomo paesaggista – Direttore dei Giardini della Minerva a Salerno –Le coltivazioni storiche e il paesaggio rurale dell’Irpinia

Angelo Verderosa – (architetto) – Riconoscimento dei valori e interventi di recupero dell’architettura rurale in Irpinia

Giovanni Villani (Capo Area del Settore Paesaggio della Soprintendenza) – Le componenti del paesaggio agrario irpino quali elementi del paesaggio culturale. L’attività di tutela della Soprintendenza.

MASSERIE e PAESAGGI d’IRPINIA

Una giornata di ascolto dedicata al nostro territorio / Avvio del censimento delle masserie e dei paesaggi d’Irpinia per una Carta della tutela e della valorizzazione. Convegno. Mostra. Dibattito. Degustazioni. Partecipano: architetti, agricoltori, produttori, docenti, artisti, cultori della materia del restauro e del paesaggio. Posti esauriti, restano in vigore le prenotazioni già effettuate previa conferma a mezzo e.mail. All’ingresso della sala convegni sarà richiesto il pass. Dato l’alto numero di richieste pervenute, il convegno sarà replicato il 14 luglio 2018 nell’ambito del Master CasaClima-BioArchitettura, in Alta Irpinia.001.png002.png003.png

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Informazioni 

tel / w.app +39 391 7916692

pagina FB https://www.facebook.com/masseriedirpinia/

Patrocinio

Ordine Architetti PPC della Provincia di Avellino

Irpinia 7x

Instaura

Touring Club Italiano / Paesi d’Irpinia

Info Irpinia

Giovomel

e con

DiArch Università di Napoli

Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino

Il Convegno in sintesi

 

In mattinata saranno trattati i temi dell’architettura rurale da recuperare (contenitori storici e mnemonici); nel pomeriggio maggiormente i temi del territorio, del paesaggio e dell’agricoltura: non ci potrà essere recupero senza una domanda. Analisi di esempi virtuosi finora attuati, cantine, b&b, osterie gourmet.

Obiettivo del convegno: innescare possibili relazioni tra i monumenti rurali in stato di abbandono ed imprenditori, neo-agricoltori, istituzioni, coloro che sono alla ricerca di sostanza e di immagine per promuovere prodotti ed obiettivi.

Beneficio per il territorio: conoscenza, cultura, conservazione e tutela del patrimionio storico e architettonico. Messa in rete.. Visita attraverso percorsi ciclabili, possibilità di abitare o acquistare prodotti locali in una masseria.

Azione: avvio del censimento delle masserie e dei paesaggi rurali in Irpinia. Carta delle masserie e dei paesaggi.

micro spot

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