Posts Tagged ‘comitato’
Recupera / Riabita _ intervento di Michele Solazzo
Michele Solazzo
responsabile ambiente rifondazione comunista
comitato no eolico selvaggio
Abitare il territorio in Alta Irpinia è un grande impegno per una piccola forza come quella di Rifondazione Comunista che per la protesta e la proposta tiene conto del contesto sociale e politico del nostro territorio. Il quadro politico che si sta consolidando con il governo Renzi esprime, in continuità con il ventennio precedente, quella proposizione di ridurre i significativi momenti di democrazia rappresentativa e partecipativa in una nomina di deputati, senatori, consiglieri provinciali e comunità montane. esse annullano la rappresentanza e il governo di prossimità. Solo i sindaci e consigli comunali sono e possono essere la leva del conflitto politico che si profila nel nostro territorio, caratterizzato sempre più nelle battaglie ambientali: eolico selvaggio, elettrodotto, trivellazioni petrolifere, rifiuti e acqua.
I movimenti e i comitati di protesta e di proposta che si sono espressi nelle varie vertenze, tra cui la manifestazione del 21/12/2013 a Gesualdo in provincia di Avellino, che ha visto la partecipazione di oltre 1000 persone contro “il progetto Nusco”, possono avere risposte e interlocuzioni solo nei procedimenti giudiziari, ben sapendo che l’attacco e l’aggressione al territorio, deriva da una larga commistione fra capitalismo, finanza, mafie e buona parte della classe politica locale e nazionale.
“Comitato NO Petrolio in Alta Irpinia”
“Chiarimenti sul nostro operato e nuovi incontri”
- no oil baronia 2
- no oil baronia
“Certe affermazioni che si leggono su qualche quotidiano locale appaiono forzatamente pretestuose e fuori luogo: non fanno che nuocere a una causa nobile da portare avanti con tutte le forze presenti sul territorio irpino, senza esclusione. Perciò il Comitato No Petrolio in Alta Irpinia non intende alimentare nessuna polemica ma, come è nel suo stile, intende chiarire quale è stato, quale sarà il suo percorso ma soprattutto il perché delle delibere comunali con l’adesione al Comitato.
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Comitato NO petrolio in Alta Irpinia – Il Disastro dell’Indifferenza
Comitato No Petrolio in Alta Irpinia – “IL DISASTRO DELL’INDIFFERENZA” _ Diceva Gramsci: “Non possono esistere estranei alla città; chi vive veramente non può non essere cittadino. Indifferenza è abulia, parassitismo, vigliaccheria”. L’indifferenza, quindi, è il peggiore di tutti gli atteggiamenti e, per quanto riguarda la propria città ovvero la propria terra, è il disastro peggiore. Troppi gli amministratori locali assenti a Gesualdo per poter pensare che le istanze della politica siano realmente al centro delle esigenze della polis. Eppure quasi tutti avevano assicurato la loro presenza perché, secondo i più, la difesa del territorio irpino dovrebbe essere la priorità assoluta di un primo cittadino. Quindi il Convegno informativo di Gesualdo doveva essere per tutti gli amministratori, ben 39 contattati dal Comitato No Petrolio in Alta Irpinia, il luogo dell’impegno comune e della trasparenza, dell’unità e della forza da parte di un territorio che ha già conosciuto torti e scempi perché non sempre è stato unito negli intenti e nell’impegno, per divisioni di partito o per protagonismo di qualcuno o, infine, per interessi di campanile: nessuno può permettersi, anche se si chiama Ministro dello Sviluppo economico, di delegittimare gli Enti locali, unico e ultimo baluardo a difesa del territorio, così come è scandito dalla stessa Costituzione italiana! Tutte buone intenzioni che sono svanite nell’aria pre-natalizia, spazzate via dal venticello sottile dell’indifferenza.
Peccato! Perché la cosa sembrava organizzata bene e perché si è persa un’altra occasione per dimostrare di esserci, in una questione seria, dopo aver perso tante altre opportunità in altre questioni altrettanto importanti per il territorio.
Pluricentenaria Processione del Giovedì e Venerdì Santo di Vallata(AV)
La Processione del Giovedì e Venerdì Santo, tradizionale e spettacolare rappresentazione religiosa, si svolge da tempo immemorabile nel comune di Vallata. La vivacità economica di Vallata e il suo costituire un nevralgico snodo stradale, determina lo stabilimento di una piccola ma fiorente comunità ebraica, specializzata nel commercio del bestiame, della lana e delle pelli, oltre che nelle consuete attività creditizie. A tale presenza si ricollega la scenografica rappresentazione, che dopo la conversione forzata del 1541 assunse il significato di una catechesi pubblica severa nei confronti degli antichi ebrei, ora divenuti cristiani novelli. Tali rappresentazioni iniziano il giovedì con la consueta lavanda dei piedi, la cattura con il tradimento di Giuda, il processo davanti a Pilato e la flagellazione. Si passa così al venerdì, dove viene ricordata la passione di Cristo con una commossa rievocazione, lontana dalle rappresentazioni sacre così diffuse nel medioevo, tramite i cosiddetti “Misteri”, costituiti dai simboli e tele settecentesche raffiguranti Gesù nei vari momenti della passione e i personaggi intervenuti nella stessa ,con frasi del racconto evangelico di San Giovanni, oltre a stendardi, insegne romane e altri simboli sacri. Animano la processione due numerosi “Squadroni”, uno dei piccoli e uno dei grandi, formati da giovani del paese con armatura romana al completo, preceduti, il piccolo squadrone, dall’ Aquila latina con due alabardieri e dalla guida e, il grande, da Cesare Imperatore con Lictores, capo squadrone e Pilato. Partecipano alla Processione circa 150 figuranti. Il passo di tutti è cadenzato dal ritmo di un suono caratteristico di tromba e tamburo, che contribuisce a creare un ambiente di commossa riflessione sul grande mistero di dolore di Cristo. Tale meditazione è ulteriormente sollecitata da alcuni cantori sparsi lungo la processione che intonano in un motivo popolare caratteristico, i versetti sacri del Metastasio sulla passione, tradotti in dialetto irpino. Chiudono la processione il feretro del Cristo morto circondato dai medici del paese e l’Addolorata circondata da bambine con bandierine listate a lutto.
Programma:
– Giovedì 5 aprile, ore 18.00, suggestiva processione aux flambeaux con cattura, condanna e flagellazione del Cristo;
– Venerdì 6 aprile, ore 11.00, storica processione del Cristo morto.
Approfondimenti:
Il Venerdì Santo, manifestazione pluricentenaria per il paese, rappresenta quel momento magico di incontro tra religiosità e tradizione; dove il momento religioso oltre Leggi il seguito di questo post »
Il caso del Parco Pubblico di Pomigliano
Quale sensibilità nei confronti del Verde Urbano?
Il caso del Parco Pubblico di Pomigliano (*)
1. Introduzione.
Il Comitato per il Parco Pubblico di Pomigliano nasce con l’intento di tutelare un patrimonio collettivo unico per la città. Si è costituito come assise di cittadini per rispondere a un progetto cosiddetto “di riqualificazione” dell’amministrazione comunale che prevede la costruzione nel Parco di un centro benessere, piscine, campi di calcetto, campi di tennis e circa 400 tra box e posti auto da dare in gestione ai privati. Lo scopo del Comitato è: 1) di coinvolgere cittadini e forze positive presenti sul territorio per salvaguardare il Parco Pubblico e 2) di promuoverne una reale e necessaria riqualificazione del Parco con un Progetto Alternativo che ne preservi l’aspetto ludico-naturalistico originario.
2. Com’è possibile passare da un Parco a vocazione naturalistica ad un centro servizi?
Il Parco è tra i più grandi del Sud-Italia (67000 m2) ed è stato costruito in un’area periferica e dissestata, denominata Vasca Leggi il seguito di questo post »