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terre, paesaggi, piccoli paesi / il blog dei borghi dell'Appennino

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ricordo di Amedeo Tarsia in Curia

pubblicata la guida Touring Club Italiano – Slow Food sulle terre d’Irpinia

Le terre del Greco e del Fiano

Tra boschi e castelli nella verde Irpinia, sulle strade del Taurasi, del Greco di Tufo e del Fiano di Avellino

avviso 28.1.2015 : la ‘guida’ sarà inviata gratuitamente -50 copie disponibili- a coloro che si registreranno durante il convegno ‘bandiere arancioni’ del Touring Club Italiano che si terrà ad avellino venerdì 30 gennaio 2015 _

precisazione 1.2.2015 :  la ‘guida’, come scritto nel post e come spiegato ad inizio convegno sulle bandiere arancioni, sarà inviata -appena ricevute le copie- ai primi 50 registrati. La Camera di Commercio ha deliberato il patrocinio al convegno in data 28.1.2015;  è ragionevole pensare che le guide arriveranno non prima di 60 giorni. In alternativa alla spedizione postale, sarà dato avviso per poterla ritirare in una delle prossime iniziative del ‘club di territorio paesi d’Irpinia’. grazie _

precisazione 31.7.2015 : ci siamo ormai rassegnati;  come sapete, la Camera di commercio di Avellino ci aveva assicurato un contributo per l’acquisto  di un centinaio di copie della pubblicazione in modo da poterla distribuire ai partecipanti al convegno ‘bandiere arancioni’ tenuto ad avellino il 30 gennaio scorso nonché a sindaci ed istituzioni che man mano si incontrano col Club di territorio; la promessa fatta dalla camera di Commercio non è stata mantenuta; ci siamo nel frattempo permessi di fare una scansione della guida e renderla accessibile on-line (sperando di non ledere diritti di EPT e Slow Food :  http://issuu.com/piccolipaesi/docs/le_terre_del_greco_e_del_fiano

Due editori leader nei settori del turismo e dell’enogastronomia si uniscono per dare vita a una nuova collana di guide, dedicate a tutti coloro che pensano che l’arte, la cultura, il paesaggio e la buona tavola siano aspetti differenti ma ugualmente importanti, che solo visti e vissuti insieme rivelano l’anima più autentica di un territorio. Ricche di informazioni, tascabili e maneggevoli, curate nella grafica e complete di foto e cartine, le nuove guide ”Itinerari” portano il lettore alla scoperta anche di territori piccoli ma dalla spiccata personalità, di forte valenza turistica ed enogastronomica.

Un territorio poco noto ma in parte anche per questo ricco di motivi di interesse, a partire dall’elevata concentrazione di produzioni vinicole di assoluta eccellenza; le verdissime terre dell’Irpinia, patria dei vigneti di Aglianico, danno infatti origine a tre vini rinomati: Taurasi, Greco di Tufo, Fiano di Avellino. Oltre all’interesse enogastronomico, l’Irpinia è da visitare per la bellezza dell’ambiente naturale, rigoglioso e in molti punti incontaminato, ricco di boschi e fiumi, ideale per l’escursionismo e la vita all’aria aperta; ma anche per le attività e produzioni tradizionali, qui più che altrove vive e fiorenti, per la vivacità delle sue cittadine e dei suoi borghi, per i tantissimi castelli medievali da ammirare, per i parchi naturali e i frutti del bosco, funghi, tartufi, castagne, i salumi e formaggi tipici, tra cui spicca il caciocavallo irpino… Una terra ricca di bellezze forse inaspettate ma anche per questo più apprezzate, una destinazione che unisce al piacere della scoperta la soddisfazione di una visita all’insegna del risparmio e di un’accoglienza calda e genuina, quali solo i luoghi intatti sanno ancora dare.

irpinia touring club italiano slow fodd

  • Copertina: Brossura con alette
  • Dimensione: 13×19.5cm
  • Lingua: Italiano
  • ISBN – EAN: 9788836569762
  • Prezzo di copertina: euro 14,00

La produzione vitivinicola di qualità in Campania.

Presentazione del mio libro a Taurasi Enoreca region16 ago 2013 002Una sociologa irpina di origine sannita alle prese con il mondo del vino. Può sembrare un controsenso ma, alla fine, ecco venire fuori un prodotto di tutto rispetto. Un libro (“La produzione vitivinicola di qualità in Campania. Protagonisti e territorio”) che è uno spaccato completo di un settore così importante e strategico per il territorio campano. *

Luciana Palumbo, al suo primo lavoro editoriale, per la casa editrice Mephite, propone, dunque, un libro interessante per chi volesse approfondire il mondo della viticultura in Campania e le vicende dei suoi protagonisti. Analizzando lo sviluppo del settore vitivinicolo campano, reso possibile grazie al consolidamento ed alla diffusione di iniziative imprenditoriali che hanno saputo coniugare i saperi tradizionali con le conoscenze e le tecniche della moderna enologia, l’autrice punta alla focalizzazione delle realtà maggiormente orientate alla qualità.

Sociologia e imprenditoria del settore vitivinicolo: uno strano connubio. Come mai ha deciso di scrivere un libro sul vino?

Se si premette, ad esempio, che il campo di interesse della Sociologia spazia dall’analisi dei brevi contatti fra individui anonimi, allo studio dei processi sociali locali e globali, che nel percorso universitario ho studiato Sociologia dell’organizzazione aziendale e produttiva, che la Sociologia cerca di comprendere il perché della realtà presente a partire dalla conoscenza dello sviluppo storico di tale realtà, allora il connubio con i contenuti del mio libro diventa speciale. Ho avuto modo di osservare direttamente le sequenze che riguardano la produzione vitivinicola: dallo scasso dei terreni, sempre necessario, prima dell’impianto di un nuovo vigneto, alla sistemazione delle barbatelle, alla presa in considerazione dell’ambiente di accoglimento della vite (salubrità dei terreni), all’accompagnamento sempre costante e attento del vitigno fino alla raccolta delle uve.

La vendemmia, il trasporto in cantina, e conseguente trasformazione; la cantina è assai severa, irrimediabilmente abbandona il cantiniere se questi non si adopera nei modi e nei tempi giusti. E poi, l’altra parte del mondo vitivinicolo, la commercializzazione, che ho conosciuto attraverso i maggiori rappresentanti.

Ho afferrato tanto dal compianto Lucio Mastroberardino (Terredora).  “Lucio era una persona di vero pregio. Elegante, sobria, generosa, attenta, cordiale. Mio padre lo apprezzava parecchio sia come persona sia come ‘commerciante’”. Tuttavia la fascinazione per l’universo vitivinicolo viene prima ancora. Ho avuto il piacere di avvicinare l’impegno di chi professionalmente si occupa di marketing aziendale nel settore in questione, e di essere avvicinata dall’abbondanza discorsiva a proposito di note imprese radicate sul suolo nazionale.

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FUOCHI FATUI

27.10.2013 _ il Comitato NO PETROLIO in Irpinia in visita in Val d'Agri.

27.10.2013 _ il Comitato NO PETROLIO in Irpinia in visita in Val d’Agri.

Mentre la Campania brucia di rabbia tra roghi tossici e coscienze accese da un rigenerato impegno civile, per l’Irpinia si profila all’orizzonte l’oscuro destino della petrolizzazione, in un silenzio fragoroso di indifferenza e disimpegno.

I progetti di ricerca di idrocarburi attendono il completamento degli iter autorizzativi e l’incertezza sugli esiti apre ampie discussioni sui possibili scenari che potrebbero profilarsi. Il dibattito, in corso da mesi, sembra scadere purtroppo solo in superficiali valutazioni di merito, senza offrire invece spazio ad una puntuale considerazione sui possibili effetti negativi sulla salute e sull’equilibrio ambientale che il petrolio potrebbe andare ad alterare.

Le valutazioni degli esperti non lasciano dubbi sull’incidenza dannosa del petrolio sui territori interessati dalle estrazioni, con riferimenti allarmanti sull’aumento delle malattie e sull’aumento dell’inquinamento.

Il Prof Sabino Aquino, interessato dal Comitato No Trivellazioni Petrolifere in Irpinia per offrire delle osservazioni al progetto per il pozzo esplorativo Gesualdo-1, sottolinea nelle sue conclusioni l’assoluta incompatibilità dell’Irpinia con pratiche di ricerca o sfruttamento degli idrocarburi. La struttura geologica irpina presenta una originale composizione di elementi che ne rendono una consistenza assai fragile e vulnerabile. Il reticolo idrografico sotterraneo, variegato ed esteso per centinaia di chilometri quadrati, viene descritto come una vera e propria spugna che assorbe e rilascia facilmente ogni sostanza con la quale viene a contatto. Il sottosuolo irpino, già interessato da fenomeni di subsistenza, alimenta attraverso le proprie acque sotterranee il complesso sistema delle sorgenti che a loro volta consentono, attraverso i vari acquedotti, l’approvvigionamento idrico di Napoli, della Puglia e della Basilicata. Dalla facile considerazione di queste osservazioni sorge spontanea la domanda su quale sia la reale necessità di esporre un territorio così vulnerabile al rischio di inquinamento, inevitabilmente collegato, alle ispezioni e trivellazioni petrolifere, che necessitano dell’uso di ingenti sostanze chimiche per le operazioni di perforazione del sottosuolo.

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Written by A_ve

28 ottobre 2013 at 07:46

in Irpinia con Guglielmo

L’ 8 e 9 giugno 2013, finesettimana sulle tracce di S.Guglielmo da Vercelli che, giunto pellegrino da Santiago e Roma aglii inizi del XII secolo, si ritirò prima in eremitaggio tra le montagne dell’Alta Irpinia poi fondò le abbazie di Montevergine e del Goleto. Lungo la valle dell’Ofanto riprese più volte il cammino verso l’imbarco della Terra Santa, agognata ultima meta del suo pellegrinare. Convinto da Giovanni Matera, eremita a S.Maria di Pulsano sul Gargano, restò tra le nostre montagne alle sorgenti dell’Ofanto dove morì nel luogo a lui più caro, al Goleto, nel 1142.
Il viaggio del Touring Club Italiano, con il socio Angelo Verderosa ed esperti di storia locale, ripercorre -in bus e alcuni tratti a piedi- il Cammino del giovane pellegrino Guglielmo. con  il TOURING CLUB ITALIANO _  Info : touringclubcampania@libero.it tel. 081.5512477  

il cammino di Guglielmo verso la Terra Santa _disegno angelo verderosa

abbazia del goleto _foto angelo verderosa

NOTIZIE dal TOURING CLUB ITALIANO – CAMPANIA

“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.

Marcel Proust, (Parigi, 10 luglio 1871Parigi, 18 novembre1922) Alla ricerca del tempo perduto

Notizie dell’Associazione: Touring Club Italiano: FESTA DEL TOURING : DOMENICA 15 APRILE 2012

Cari amici, soci e non soci, il 15 aprile prossimo il Touring festeggerà il 118° anno dalla sua fondazione con una gran Festa in piazza. Abbiamo chiesto due spazi pubblici a Piazza Trieste e Trento ed a via Scarlatti dove il personale del Punto Touring, coadiuvato dai consoli, viceconsoli, soci attivi e “Volontari della Cultura” saranno a Vostra disposizione per darvi tutte le informazioni sull’Associazione e sulle facilitazioni che per l’occasione saranno predisposte.

La manifestazione è organizzata tra l’altro per il contemporaneo lancio della nuova rivista dell’Associazione che sarà realizzata mensilmente in collaborazione con National Geografic.


MANIFESTAZIONI DI MARZO E APRILE 2012

SABATO 10 MARZO 2012: BUCCINO E S.GREGORIO MAGNO

Con i consoli della provincia di Salerno visita ai due borghi dell’entroterra salernitano. Con il console Serra da Napoli.

Programma già pronto e prenotazioni già aperte.

 

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Written by A_ve

5 marzo 2012 at 08:36

Conosci la Campania con il TCI

touring club italiano

“Il respiro del panorama era immenso, ogni cosa dava un senso di grandezza, di libertà, di nobiltà suprema ”  Karen Blixen, Rungsted 17.4.1885 – Copenaghen 7.9.1962

TCI CAMPANIA MANIFESTAZIONI in programma per GENNAIO e FEBBRAIO 2012

–   accedi al programma :

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SALVIAMO IL SANNIO

di DOMENICO CAMBRIA : SALVIAMO IL SANNIO   _ _ _ I beneventani, appena vista la possibilità di scappare concretamente da Napoli e di potere costituire il loro vecchio sogno, il Sannio, sono subito partiti in quarta, anzi in…sesta, e sono convenuti ieri, giorno 31, presso il Museo del Sannio a Benevento, per discutere sulla questione. Non è stato un incontro politico ma tra politici e uomini di cultura, per portare avanti concretamente la possibilità di arrivare finalmente ad ottenere il Sannio, la prima regione italica che Roma distrusse in quanto omogenea per uomini e per territorio, e nel contempo di lasciare Napoli e la Campania. Punto nodale è stato proprio quello di non essere più Napoli dipendenti. La questione da tempo sta sviluppando ampi dibattiti, con vari Comitati che prima o poi dovranno per forza di cose convergere in uno, in quanto simili negli intenti, eccezion fatta per quello che prevede la regione dei 2 principati, che, a dire il vero, non sappiamo in virtù di quali interessi agisca, non certamente a favore di quelli legati all’Irpinia. Ma passiamo al dunque.

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Written by A_ve

3 settembre 2011 at 08:53

Look for the door…

For an American woman who first discovered her roots here eleven years ago, who has returned consistently ever since and has now chosen to live in one of these ‘piccoli paesi’ in Alta Irpinia, life here has offered beautiful experiences beyond what I could have imagined. Lucciole and the poems of  Pasolini are just the beginning.  I step outside myself and the vanquished memories of a 1st generation upbringing each day as I step outside my door on via Fontana.  The door of maternal origins. The door of an emigrated, lost, & now honored grandmother. From Brooklyn origins to Los Angeles retirement and back again my parents watch listen and follow from afar as I contribute to the memory of the ghosts of our ancestors. Their 1st generation indifferences and concerns of having lost one of their own to a far away and misunderstood land quietly put aside. Since arriving ‘to stay’ with pride and joy I continue to contribute to the village in large and small ways. It is now a personal quest for me to see that this place this landscape this as yet un-trampled gem of Campania not only survives but thrives … I remain at your service Alta Irpinia. You only need to ask …

If you would like to follow some of my adventures here below is a link to my personal website and blog chronicling my point of view with fotos and text http://lamericana.blogspot.com

zona del museo di archeologia a Aquilonia, '03

Written by lamericana1

1 agosto 2011 at 13:00

IRISBUS, 40 anni di speranza e di lavoro _ di Paolo Saggese

foto a. verderosa

1973 – 2011  Quarant’anni di speranza e di lavoro _ _ _ di Paolo Saggese

L’Irisbus di Flumeri ha quarant’anni, ma sembra in questi giorni dimostrarne molti di più. Rischia il “prepensionamento”, rischia la precarietà, la flessibilità, la chiusura.

Questi rischi allarmano e deprimono, perché dietro i numeri ci sono le storie di migliaia di persone, di famiglie di lavoratori, di bambini, di donne, di chi ha lavorato e chiede solo di poter lavorare. Questa storia ha avuto inizio quarant’anni fa, come ha raccontato in modo appassionato Cesare Ianniciello in un libro, di cui abbiamo già parlato su queste colonne, un interessante e sentito diario – inchiesta edito per i tipi della Sellino editore, con una prefazione limpida ed acuta di Generoso Picone: “Fiat Val d’Ufita, autobiografia di un quadro irpino” (Avellino, 2007).

Con estremo equilibrio, dunque, l’autore descrive la vita dello stabilimento Iveco di Val d’Ufita, e quindi la sua esistenza, di giovane avvocato, che entra in Fiat, e che, sin dall’inizio – settembre 1978 – fa propri gli interessi dell’azienda al punto da dedicarle la vita lavorativa, da responsabile del personale e dei rapporti sindacali, sino a quando, per vicende interne e per conflitti legati proprio a contrattazioni sindacali, viene emarginato e costretto al ritiro.

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i piccoli paesi rendono unica l’Italia _ di Mario Sena

Purtroppo anche in Campania crescono le difficoltà per i piccoli comuni e in proposito richiamo la vostra attenzione sulla mia nota che è stata pubblicata oggi 21 luglio 2011 dal Corriere del Mezzogiorno e che comunque vi allego.  Cordialmente Mario  Sena.

la rupe di Cairano vista dalla valle dell'Ofanto _ foto archivio verderosa

Come sono lontani i tempi in cui il Presidente Ciampi, attento custode dei conti pubblici, girava l’Italia per salvaguardare i piccoli comuni  e i  modelli locali di sviluppo (per le grandi risorse connesse  all’ambiente, alle acque,  alla montagna, al turismo, all’artigianato),   andando ripetendo: “ è interesse nazionale salvare quella fitta rete di insediamenti urbani minori, custodi di un ricco patrimonio architettonico e di antiche tradizioni di civiltà, che rendono unica l’Italia”.

Angelo Agrippa , con acutezza, in un momento di grandi difficoltà generali e locali, ha sollecitato il Presidente Caldoro a sfidare il Nord sul terreno dell’efficienza amministrativa e dei tagli a sprechi e Leggi il seguito di questo post »