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da dove venite ? _FOTO 1_

Written by A_ve

24 giugno 2015 at 16:56

concerto preghiera a cairano lunedì 29 dic 2014

Written by A_ve

27 dicembre 2014 at 11:52

Pubblicato su Varie

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CAIRANO relazioni felicitanti

7 Scrittori X Cairano relazioni felicitanti _ una presentazione di Dario Bavaro

Cairano è un paese tra cielo e terra dove mettono radici le nuvole, dove è possibile  fare delle leggere e belle conversazioni. Cairano è un paese dove il corpo prende aria e respiro, dove trovi lo spazio e il vento per parole felicitanti che arrivano inattese come un dono. Abbiamo invitato 7 scrittori Emilia Bersabea Cirillo, Gabriella Ferrantino, Enrico Finzi , Vincenzo Fiore,Claudia Iandolo, Luciana Palumbo ed Emanuela Sica,  per raccogliere queste parole felici e metterle in circolo per esplorare il tema delle relazioni felicitanti in una terra di confini come Cairano. Franco Dragone ci ha donato una prefazione al libro che è una gemma, un dono d’amore per la sua terra; Luigi D’Angelis un saluto accogliente ed innamorato degli orizzonti di Cairano; Generoso Picone la presentazione, che al momento non ho ancora letto, ma posso dichiarare di conoscerne lo spirito di condivisione perché  vissuto con gratitudine e affetto. Tralasciando l’introduzione, vi invito ad acquistare il libro per leggere, vedere, mangiare. Generoso Picone, infatti, ha accolto sul quotidiano «il Mattino» di Avellino tutti i racconti ogni domenica a partire dal 15 giugno 2014. Fortunato Iannaccone della casa editrice La Mephite ha accetto immediatamente l’invito a pubblicarli in un volume, corredato delle magnifiche foto di Antonio Bergamino. Tra le tante visioni che suscita Cairano ne ricordo qualcuna “un meteorite, una balena, il profilo di una carezza, terra di confini,deserto abitato, il nido dell’uccello giardiniere, c’è l’aria e non serve più niente, il luogo del tempo, disabitati del giorno, un organetto lungo quanto il dorso del cavallo, gente di orizzonte, un luogo dove il cielo non ci è sopra ma ci attraversa, radici delle nuvole, il volo della balena,la saggezza della lumaca”… Dopo la fiducia e l’amore dimostrato da tutti questi amici visionari, invitiamo tutti i lettori a regalarci altre visioni, altre parole felicitanti. Contadini di parole, di silenzi, di gesti, di sorrisi, di condivisione, di intrecci e relazioni incontriamoci a Cairano dal 3 al 10 agosto a piacere. Il 7 agosto nell’ambito della rassegna La bella estate sarà presentato il risultano di questo primo viaggio, il libro edito dalla Mephite Cairano relazioni felicitanti: sarà bello esserci.

Written by A_ve

3 agosto 2014 at 07:46

Abbazia Goleto e Cairano 7x in bici

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CICLO ESCURSIONE “FOTOGRAFIAMO DALLA SELLA”

Pietre spirituali e dolci crinali

 

La Fiab Senzarotelle AV in collaborazione con Antonio Bergamino fotografo professionista, Piccoli Paesi e Cairano 7x, organizzano “FOTOGRAFIAMO DALLA SELLA”, una ciclo escursione, con fotocamera in spalla, della durata di tre giorni, finalizzata alla conoscenza del patrimonio rurale ed allo sviluppo sostenibile.

In sella ad una bicicletta si pedala nello straordinario paesaggio dell’Alta Irpinia, per ammirare oltre alla rigogliosa natura, le fontane, le torri, i castelli, i borghi arroccati, per cogliere i colori, i rumori ed i profumi. Si fotografa perché aiuta ad osservare, a documentare, a raccontare.

 

NOTE GENERALI

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Written by A_ve

18 luglio 2014 at 11:52

7 scrittori per Cairano 7x _ Emanuela Sica : La staffetta

emyQuella notte era una ragnatela dalla trama sempre più fitta. Quasi una coperta, buttata su quel piccolo pezzo di mondo, quando il giorno iniziava il trapasso verso altri luoghi. Non una lenta gradazione dei colori, ma un interruttore. Qualcuno che spegne la luce alle prime avvisaglie del tramonto. Dario rimaneva seduto a guardare proprio la notte. Notte orfana di stelle, fuggite chissà dove per non farsi infettare da quella tristezza. Tristezza che aveva contagiato tutto e tutti. Metteva fuori la sedia quando il nero diventava padrone delle strade ed il paese scompariva. Così gli altri, come lui, completamente avvolti nell’abito stretto delle ore notturne, rimanevano seduti a fissare il niente e di quel niente si sentivano, stranamente, appagati. Esistenze che battevano il tempo, i giorni, gli anni, le stagioni, con catalettica noia. Uscivano solo per le strette necessità. Le case barricate, baluardi di solitudine. Si concedevano mezz’ora, la domenica mattina, nel ritrovo della piazza. Stretti sotto gli ombrelli, per contarsi, per vedere se il buio della notte avesse consegnato uno dei loro corpi, sgualciti dall’egoismo e consunti dall’indifferenza, al camposanto. Ma di morte fisica neanche a parlarne. Erano corpi prosciugati dalle anime e strangolati dal tempo, trincerati dietro colpevoli mattoni, impolverati da una gigantesca cecità dei sensi. Non riuscire più a cibarsi della semplicità era la loro più atroce condanna. Una poesia non smuoveva alcun turbamento. I profumi del cibo non solleticavano l’olfatto né preparavano le papille al gusto. Una carezza non istigava il tatto alla dolcezza. Le note di una melodia lasciavano i timpani incatenati ed immobili. Leggi il seguito di questo post »

Written by emisi75

4 luglio 2014 at 15:29

Recupera / Riabita _ il CAI a CAIRANO

passeggiata calitri_cairano 22 giugno 2014 _03Una nota di Carmine di Palma (CAI Avellino) sulla camminata fatta a Cairano domenica 22 giugno 2014 in occasione di Recupera / Riabita.
per leggere il testo (PDF), cliccare sul link seguente : http://www.caiavellino.it/images/file/2014/notizie/Escursione_22_Giugno_2014.pdf

TUTTE le FOTO dell’escursione; foto di Giovanni Maggino, clicca QUI 

Written by A_ve

30 giugno 2014 at 07:57

7 SCRITTORI per CAIRANO 7x _ Emilia Bersabea Cirillo

giovanni-spiniello-e-zi-carminuccio7 SCRITTORI per CAIRANO 7X

Emilia Bersabea Cirillo

Il sogno di Giovanni

Giovanni era un uomo dalle grandi mani e dai piedi grandi. Con quelle grandi mani dipingeva. Con i grandi piedi sognava di girare il mondo. Una notte fece un sogno che durò fino al mattino.   Per timore di dimenticarlo, ancora con gli occhi cisposi, andò in cucina a raccontarlo alla moglie Teresa.

“Ho sognato una rupe altissima, verde come il grano in erba, in cima a una strada rossa di papaveri, che sbucava come un cardo tra una coltre fitta di nuvole.”

“E che succedeva? “ chiese con la sua voce canterina Teresa mentre zuccherava il caffè e gli porgeva la tazzina bianca.

“ Niente. Sono senza parole per quella bellezza. E’ come se la rupe mi chiamasse. Così solitaria. Così pulita.  Intorno a me fasci di erba arrotolata e impronte di scarpe. Un cavallo dal pelo scuro pascola poco lontano. Io faccio per andarmene, ho paura degli animali. -E’ tranquillo- mi dice una bambina che suona l’organetto, seduta su una pietra bianca. Da dove vien fuori questa bambina, mi chiedo. Ha il viso triste, suona inclinata su un lato, gli occhi socchiusi.   La musica si fa più svelta, come un colore passato rapido sulla tela. Cade dal cielo una polvere fina che rende tutto splendente. La bambina sorride. E’ diventata una donna bellissima, con trecce d’oro e occhi di perla. E danza con me, leggera come un angelo. Teresa, che felicità! Credi che esista davvero un posto così?”

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Written by A_ve

29 giugno 2014 at 19:47

Calitri, vicino Cairano : è festa

Tre giorni di festa nel paese degli sposi, un servizio di Luca Bonora per ‘TOURING’ lug ago 2014, la rivista del Touring Club Italiano _ cliccare sull’immagine per ingrandire

touring lug ago 2014 _ calitri sponz fest capossela

Recupera / Riabita _ il diario giornalistico di EDUARDO ALAMARO

Piccoli paesi dell’ornato d’Italia … pubblicato il 24 6 2014 su ARCHIWATCH, il blog di Architettura italiana fondato da Giorgio Muratore

ippwdg_sanleoneDa Eduardo Alamaro : …

“Amici muratorini, mi punisco, vi punisco: c’è la partita Italia-Nonsoche; c’è il napolitano Immobile in campo, in Brasile, ma io me ne fotto. Sono in controtendenza, sto qui alla tastiera e vi scrivo. E vi ricordo che si dice che … che il concetto di centro storico, di borgo storico et similia, è evoluto a favore di quello di paesaggio storico vivente. Altro che partita di pallone alla TV!!
E vi dico che, gioite, gioite!!, domenica mattina a Cairano ho toccato con mano questo passaggio concettuale-pratico. Anzi, questo paesaggio storico vivente. Voi direte: ma Cairano addò stà?? 
Semplice: Cairano è un paese-presepio residuale dell’altissima Irpinia; un luogo abitato sin dalla preistoria, dal quale si ammira e sorveglia tutta la valle dell’Ofanto; una postazione ardita, suprema, (nel tempo antico) centrale per gli attraversamenti Nord-Sud (sotto ci passava l’Appia romana, andando verso la tellurica Conza e Calitri … verso la Puglia e Brindisi) e per gli attraversamenti Ovest- Est, (per la via etrusca che da Paestum, via Battipaglia, Salerno, Montella, Bisaccia portava fino a Siponto); domenica mattina, dicevo, ci siete ancora, amici muratorini?, ho toccato con mano e con occhio questo attraversamento pluri-millenario. Ma senza mio occhio fotografico per cui non posso inviarVi manco una foto d’accompagnamento alle mie parole. Che stanno tutte in me, nella mia capa fotografica. Peggio per voi!!

Posso però affermare e confermare che la cultura dell’ornato-morbido s’è rifugiata qui, in questi luoghi remoti, altissimi e preistorici. Tra candide e sensuali lenzuola ricamate e stese festose e fastose al sole; nei copriletto fabulosi e fabulanti lavorati all’unci-netto; nelle coperte trapuntate ‘e stelle e da antichi motivi decorativi. Un repertorio eccezionalmente ordinario, che si ripiega e si richiude dopo la festa, pronto per la prossima “spasa” sacra.

Si, perché tutto quel ben di Dio, manufatto dalle mani delle donne che furono, era stato esposto pèr onorare il passaggio della processione del Corpus Domini; del Corpo di Cristo nostro Signore et Padrone. Una processione bella, antica, semplice, elegantissima, cordiale. Con il bel pretino quasi orientale (questa è la Campania d’Oriente, che dà verso la Puglia, nda) che alzava sereno e sicuro il calice santo inquadrato ed evidenziato da una tendina gialla cubica e decorata, sorretta da quattro aste dei fedeli … fantastico, mille e un giorno a Cairano!!

Gli ornati al sole dialogavano perfettamente con le architetture degradanti delle case, tutte panoramiche, anzi direi meglio: panor-amiche. Cordiali, felici, poste e non oste come sono sulla crosta della montagna, con vista valle amica.

Ho gustato qui, in quegli attimi, in quei minuti, ore felicitanti ed emozionanti, l’antica cultura nostra dell’abitare. Con tutte le piante di fiori e gerani poste orinatamente in fila sulla strada, lungo le pareti della via, sui balconi fioriti. Una gioia, un lusso che è difficile immaginare in città; arredo urbano gratis, partecipativo, popolare, a costo zero per il Comune, …

E poi i segni residui della antica cultura del lavoro agricolo che s’è fatta, nel tempo ordinario secolare, netta architettura. Come, ad esempio, la struggente via del vino, con ordinate cantine alte come cattedrali, per metà scavate nel monte e per l’altra metà costruita e voltata a botte. Bne culturale normale. Con tante, tantissime cantine, tutte poste al Nord, una via d’ombra ad arte. Alcune ancora in piedi, in esercizio, altre, troppe, diroccate, esaurite, vedove di odori, sapori e umori di vino, di sangue. Chiuse per emigrazione, per esodo che, dagli anni ’50 del ‘900, dai tempi del carbone belga di De Gasperi, è stato massiccio, biblico.

Ragion per cui a Cairano son rimasti (molti) vecchi, donne e (pochi) bambini. Un paese che vive (o muore) di pensioni, di assistenza. Da rinsanguare, da rilanciare con energie nuove migranti, da attrarre. Creare le condizioni di attrazioni, e non è facile!!! Ma Cairano ha una fortuna, un santo protettore. Uno che ce l’ha fatta. Un uomo dell’emigrazione che da spalatore di merda d’elefanti del circo è diventato un grande coreografo che ha dato un contributo decisivo alla nascita e affermazione del Cirque du Soleil firmando molti dei suoi più grandi successi: Franco Dragone, cavaliere della Repubblica italiana. E il buon Dragone non ha dimenticato la sua Cairano d’Origine. E sogna forse di ritornare un giorno qui, di farci una scuola di teatro o chissà cosa Dio gli farà venire in mente. Architettura minore (ma non minorata) compresa. Così sia!!!

Intanto il bene-fattore nostro fa in modo che si possano svolgere attività social-culturali che i magri bilanci comunali non permetterebbero pienamente. Come gli incontri felicitanti della “Cairano7x”. L’edizione di quest’anno è stata particolarmente bella, cioè utile. Infatti ha preso alla lettera il dato fisico di stare in un borgo posto sull’Appennino, cioè sull’Osso. Niente polpa da rosicchiare per accademici interventi. Per cui niente inviti a docenti universitari della Federico a Secondo di Napoli. Niente Sapienza di Roma ufficiale. Solo interventi di operatori di base x altezza del luogo ridotti all’osso. A poche parole e pochi soldi. Ma con molte energie e forza: resistenza, resistenza!!! Parola d’ordine lanciata dal blog “Piccoli Paesi”: ognuno si racconti in breve, in 3 minuti. Lasciare tracce sintetiche. Filiera breve e virtuosa. WW la cultura della sintesi, del twitt, della rete comunitaria.

Ho partecipato quindi, attento, stupetiato et ammirato, tutto sabato 21 e mattina della domenica 22 a un incontro veramente felicitante, ce ne fossero tante – tanti. Pieni di Utopia, di sogni riservati, di esperimenti di lavoro occupante. Relazionante. Tanti fuochi dall’alta e altra Irpinia. Forse alcuni si riveleranno fuochi fatui, falsi allarmi; altri invece saranno resi-stenti e residenti alle piogge e al gelo. Sogni concreti “corpo a corpo”. Visioni e previsioni, assaggi di domani. Finestre di utopie. Per fare reddito stando qui. Per spazi di relazioni di qualità. Stop.

Anzi no. Quest’anno, per la prima volta, è stato anche assegnato, domenica pomeriggio, il PREMIO ‘RECUPERA/RIABITA’ ad un nuovo abitante dell’Appennino, di Cairano. Il premio avrà cadenza annuale e segnalerà colui, colei o coloro che “si sono impegnati a compiere azioni per la salvezza e la promozione delle aree interne; ad esempio recuperare un fabbricato, una casa abbandonata – in uno dei piccoli paesi dell’Appennino- per farne una nuova abitazione”. Sarà premiato chi avrà la visionarietà di invertire la tendenza dello spopolamento rurale creando visioni e nuova occupazione.

AAA amici dell’AAArchiwatch aaaccorrete, venite a rinsanguare l’osso, ci vuol polpa, ci vogliono idee e sogni. Buon investimento. Prezzi modici, al momento!! Cairano offre un pranzo di prova a tutti i muratorini. Menù d’incoraggiamento: tripoline con salsicce; parmigiana alla cairanese; frutta, vino e incontro d’architettura felicitante. Tante tante. Possibilità di pernottamento pro loco in albergo diffuso garantito doc. Per un incontro felicitante. Soddisfatti o rimborsati.

A presto, a Cairano,”

Eldorado

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ANCORA E SEMPRE …

“IL FUTURO E’ NEL TRATTURO” …

FORZA APPENNINI …

Pubblicato in Architettura

Written by A_ve

25 giugno 2014 at 10:47

RECUPERA / RIABITA, restart 2014

recupera riabita logo copia _ COS’E’ CAIRANO 7X  ?    _   E’ un appuntamento visionario che si tiene in un piccolo borgo dell’Appennino meridionale. Nei giorni più lunghi dell’anno, dal 2009,  convergono a Cairano (Alta Irpinia) : studiosi, poeti, contadini, musicisti, artisti, architetti  da ogni parte d’Europa. Il paese riapre le proprie case e si riabita per pochi lunghi giorni. Si fondano nuove relazioni tra le persone e il paesaggio, alla ricerca di una bellezza qui, forse, più felicitante.

QUAL’E’ IL PROGRAMMA 7X 2014  ?   _  Vasto, visionario, complesso; dal 7 giugno al 10 agosto : ‘Orto Comunitario’, ‘Borgo Fiorito’, ‘Recupera/Riabita’, ‘Festival dei corti’, ‘Laboratorio teatro-azione’,  ‘Cantine aperte’, ‘Accoglienza diffusa’.

COS’E’ RECUPERA / RIABITA  ? :  SABATO 21 GIUGNO 2014  _  RECUPERA / RIABITA, restart 2014   _     Un programma itinerante, partito nel 2012 dall’Abbazia del Goleto in Irpinia col ‘Cammino di Guglielmo’. Quest’anno a Volturara (17 maggio), a Castelvetere (31 maggio) e a Cairano 7x (21 giugno).   Paesaggio, Ambiente e Agricoltura per recuperare e riabitare l’immenso patrimonio rurale dell’Appennino meridionale. Una costellazione di piccoli paesi spopolati e tanta terra abbandonata : ripartire dalle risorse naturali per recuperare relazioni, paesaggi e architetture. Riabitare l’entroterra, invertire i programmi governativi : dalla bruttezza delle immense periferie metropolitane alla bellezza dei piccoli borghi. Necessitano buone idee, volontà convergenti, artisti e lavoratori di ogni tipo, relazioni tra i pochi imprenditori residenti, sgravi fiscali, trasporti pubblici efficienti (ferrovie), comunicazione e promozione attiva.

Recupera / Riabita 2014 accoglie testimoni visionari in un piccolo borgo di 300 abitanti. A Cairano 7x si costruiranno nuove relazioni per la salvezza del territorio appenninico e della salute umana : esperienze di autoproduzione alimentare, autocostruzione con materiali di recupero, salvaguardia delle risorse naturali, agricoltura sostenibile, neo-economie per lo sviluppo rurale. Recuperare per Riabitare, avere la forza e la visione di non abbandonare; gridare che la ‘ bellezza’ del territorio rurale è patrimonio dell’umanità. Obiettivo: lanciare ‘la carta della nuova ruralità’, invertire il trend dello spopolamento, riaprire scuole, ospedali, ferrovie e uffici postali; bloccare il piano casa per nuove e inutili periferie metropolitane. Recuperare il patrimonio abitativo esistente per accogliere nuovi residenti; stabilire relazioni felicitanti tra abitanti e paesaggio.  

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Recupera / Riabita _ Cairano 7x _ rassegna stampa _ Ottopagine 21 6

Written by A_ve

23 giugno 2014 at 10:13

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