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Rispettare l’identità dei territori

IL QUOTIDIANO DEL SUD, 8 luglio 2018 – Redazione Cultura 

Rispettare l’identità dei territori. 

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Written by A_ve

11 luglio 2018 at 17:28

QUALE MEZZOGIORNO, sintesi e LINK

trasporti-irpinia-3-copiaQuale Mezzogiorno per il XXI secolo ?
sabato 26 novembre 2016, ore 16 / Ex Carcere Borbonico, Avellino

L’iniziativa di ‘Irpinia 7x’ attuata col supporto di Radio Radicale, é stata innanzitutto un’iniziativa di animazione territoriale,  di puro volontariato civico, attuata senza risorse economiche di tipo pubblico.  Ed è stata l’occasione per rinnovare la ’traccia’ di Recupera-Riabita, premio giunto al 3° anno.  (i7x)

ALCUNI LINK delle memorie impresse nella rete web (cliccare sulle seguenti voci per aprire i collegamenti) :

AUDIO-VIDEO DI RADIO RADICALE _ streaming

LE MIGLIORI FOTO DEL CONVEGNO _foto Bergamino e PP

QUALE MEZZOGIORNO SENZA pensiline ? RACCOLTA degli ABSTRACT pervenuti

ARTICOLO DE IL MATTINO _ di Fulvio Coppola 27.11.2016

per associarsi a IRPINIA 7X

Sono intervenuti: Giuseppe Di Leo (giornalista vaticanista di Radio Radicale), Rosetta D’amelio (presidente del Consiglio Regionale della Campania, Partito Democratico), Luca Rossi (musicista), Enrico Finzi (presidente di Astra Ricerche), Pasquale Persico (professore), Generoso Picone (giornalista de Il Mattino), Massimo Pica Ciamarra (associato di Progettazione Architettonica all’Università Federico II di Napoli), Gianni Capasso (professore), Massimo Di Silverio (direttore generale dell’Università degli Studi di Udine), Antonia De Mita (giornalista), Marianna Venuti (presidente del Comitato Donne Impresa di Coldiretti Avellino), Fernanda Ruggiero (presidente de La Strada dei Fiori e delle Preghiere di San Fele), Luigi D’Angelis (sindaco del Comune di Cairano), Mario Marciano, Roberta Marzullo, Angelo Verderosa (architetto), Dario Bavaro (direttore del Teatro Carlo Gesualdo di Avellino).

Tra gli argomenti discussi: Agricoltura, APPENNINO, ARCHITETTURA, Artigianato, Avellino, Beni Ambientali, Beni Culturali, Comuni, Cultura, Donna, Economia, Enti Locali, Giovani, Irpinia, Istituzioni, Italia, Mezzogiorno, Politica, Qualità della Vita, RECUPERO, Società, Sud, Sviluppo, Territorio, TRASPORTI, Urbanistica.

La registrazione video di questo convegno ha avuto una durata di 3 ore e 9 minuti.

 

MA CI SERVE GUARDARE IL MARE ?

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Una profusione di fondi europei è dispiegata per parlare di territori; tra questi l’Irpinia col progetto in corso d’opera dal titolo ‘Sistema Irpinia per la cultura contemporanea’. ‘Sistema’, si sa, nel gergo partenopeo è sinonimo di malaffare organizzato. Iniziative non bene identificabili si svolgono pertanto in giro per la regione; al museo Madre di Napoli, la presentazione di un video; l’inviato di ‘Piccoli Paesi’, mitico Prof. Alamaro, in arte e in rete ‘Eldorado’, ci aggiorna di seguito sul salottiero incontro, dove l‘Irpinia sembrava essersi focalizzata a Rotondi. Sì, a Rotondi.

Domenica scorsa invece l’apertura di una mostra dedicata ad Ettore Scola nell’Abbazia del Goleto. Nell’introduzione oratoria e pubblica alla mostra, un sentito ed unico ringraziamento al ‘politico’ di casa (tra l’altro imbarazzato)  come se i fondi europei fossero grazia di partito; ancora una volta l’immagine di un’arte e di una ‘cultura’ asserviti al ‘sistema’ politico-partitico-economico dominante; una pur buona iniziativa affossata in poche parole introduttive bestemmiate in un luogo di straordinaria religiosità. Il Goleto appartiene alla storia, a Guglielmo suo pellegrino fondatore nel 1133; né al sindaco di sant’angelo e né a quello di nusco o lioni. 

E poi le stralunate elucubrazioni del ‘guru’ francese, ogni giorno intere paginate sui giornali provinciali. A quell’età la nostra Irpinia gli solletica l’eros…

Intanto, come neve sciolta al sole, sembra scomparso il giovane e promettente nutrito gruppo di studenti e studiosi irpini che ben ci avevano fatto sperare sul giusto indirizzo di spesa dei 300.000 euro finanziati dall’Europa per la cultura e l’arte irpina. Ma ci serve guardare il mare ? O meglio che dal mare imparino a guardare le nostre montagne ? Lo Sponz Fest e Cairano 7x  vanno saggiamente in questa direzione  _ a.verderosa e piccoli paesi vi lasciano al resoconto di ‘Eldorado’; al ‘sistema’ proponiamo di rendere pubblici i conti delle manifestazioni. 

Irpinia contemporanea sui due mari

Salve amici, grandi Orizzonti vedo dai Piccoli Paesi dell’Appennino!

Cronaca & storia dal vostro invitato speciale sulla linea di costa della Campania-Madre felix. Come da Ordine supremo impartorito dal Quartier generale dell’Irpinia-malupina (furba, scaltra, ur-lupina, ndt), sono andato puntuto e puntuale alle 19.00 di venerdì scorso et scarso alla “Sala Re_PUBBLICA MADRE” di via Settembrini a Napoli per verificare se dal balcone dell’Irpinia se vedeva veramente -come promesso dall’invito- ‘o mare dell’arte contemporanea quant’era bbello!

Ecco dunque il reso-conto & scontro della presentazione del documentario di Nicolangelo Gelormini: “L’Irpinia che guarda il mare”; pezzoforte del “Sistema Irpinia per la cultura contemporanea”, un progetto finanziato dalla Regione Campania, con direzione artistica di Maria Savarese.

Tutta la cronaca minuto per minuta: parla per primo il Presidente della Fondazione Donnaregina per l’arte contemporanea, Pierpaolo Forte, anzi, non risparmiamoci: Fortissimo. Dice che bisogna lavorare contemporaneamente ad arte per tutte le fasce del nostro territorio regionale; nelle sue tante parti e particelle ove l’Irpinia ha una specifica personalità, una sua specificità e particulosità ta-ttà. Magari un po’ interna ed inter/nata, ma –promette-: nuje che ce stammo a ffà??, li estro-flettiamo NOI!!!

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Written by A_ve

24 settembre 2014 at 18:02

Manifesti di memoria, l’invasione digitale del centro storico di Vallata

Sono otto le invasioni digitali in programma in Irpinia, questo fenomeno culturale locandinadi stampo social che sta interessando tutto il bel paese. Beni architettonici, religiosi, musei, siti archeologici e culturali in genere, per la maggior parte sconosciuti ai più, che saranno oggetto di questa iniziativa voluta dal giovane ideatore salernitano, Fabrizio Todisco. In sintesi il progetto mira a coinvolgere gli attori principali di un territorio, associazioni, enti museali, pro loco, ma anche liberi cittadini, per mettere in mostra il patrimonio culturale di cui dispongono. Come? Semplicemente organizzando un evento che li riguardi attraverso l’invito ai turisti e non solo ad invaderlo muniti di smart-phone, macchine fotografiche e video-camere, in modo tale da divulgarne i contenuti sui principali social network e sul web. In questo modo la promozione dei beni culturali avviene on-line a costo zero, ma soprattutto si portano all’attenzione di milioni di utenti i tesori nascosti che l’Italia possiede. E’ così che si libera la cultura.
Irpinia Turismo, grazie alla collaborazione avviata con l’associazione Piccoli Musei del professore Giancarlo Dall’Ara, partner del progetto, ha dapprima sposato l’iniziativa organizzando una propria invasione a Castelvetere sul Calore, e poi ha invitato le associazioni e i musei del territorio irpino a fare altrettanto.
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La cultura irpina come possibile guida per il futuro

Paolo Saggese

La cultura irpina come possibile guida per il futuro _ di Paolo Saggese  (articolo pubblicato sulla prima pagina del MATTINO del 10 luglio 2012)

C’è un grande fermento culturale soprattutto in Alta Irpinia, in questi mesi della “crescita zero”, un fermento trasversale e intergenerazionale, che potrà forse essere velleitario – cosa che non credo -, ma almeno dimostra reattività e vivacità. C’è un movimento “No petrolio”, che dimostra attenzione per i problemi ambientali e per il futuro di questa nostra piccola “Arcadia”, c’è un’ipotesi di rilancio dei Festival cinematografici di Bagnoli Irpino e di Torella dei Lombardi attraverso una sinergia con Giffoni, c’è un movimento a favore dei piccoli comuni, che ha visto l’intervento di architetti, sociologi e intellettuali chiamati a raccolta da Angelo Verderosa, c’è un progetto di rilancio della Avellino – Rocchetta Sant’Antonio (In_Loco_Motivi). Possiamo aggiungere la rivitalizzazione del “Parco Letterario Francesco De Sanctis”, sotto la direzione di Mario Salzarulo, teso alla valorizzazione dell’Alta Irpinia attraverso il carattere unificante della figura del grande critico di Morra Irpino. Se mi è consentito, c’è anche l’attività del Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud, che sta portando avanti una battaglia culturale a favore della letteratura meridionale, che ha visto il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca prendere in considerazione la possibilità di rivedere le “Indicazioni nazionali” per i Licei.

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Written by A_ve

12 luglio 2012 at 18:32

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