Archive for the ‘Petizioni’ Category
Pronto Soccorso in Alta Irpinia
Alta Irpinia, OSPEDALE Sant’Angelo dei Lombardi, mercoledì 1° febbraio ore 16,30 : una nevicata preannunciata per tempo da tutti i mezzi di informazione e dall’allerta meteo della protezione civile …
dopo ore di nevicata, ancora NESSUN MEZZO per togliere la neve dall’ELIPORTO – PRONTO SOCCORSO. Sono all’opera i mezzi del Comune per garantire ai cittadini l’accesso all’area dell’ospedale.
Ma l’elisuperficie è imbiancata, potrebbe mai atterrare l’elicottero dell’elisoccorso ?
L’Ing. Florio, manager dell’ASL AV 1 e l’On.le Caldoro, presidente della Regione Campania dovrebbero guardare queste foto e fornire una risposta ai cittadini e ai sindaci riuniti negli STATI GENERALI dell’ALTA IRPINIA.
Se non si provvede nemmeno a far pulire la superficie di atterraggio dell’Ospedale potremo mai credere alla favola dell’ ELISOCCORSO ? Volete chiudere gli ospedali o volete chiudere i piccoli paesi delle zone interne ?
NO ALLA CHIUSURA DEL PRONTO SOCCORSO ! SI’ ALLA VITA DEI PICCOLI PAESI
Il PRONTO SOCCORSO deve restare aperto 24 su 24 negli ospedali dall’Alta Irpinia !
– – – – – –
– – – Abitante dei Piccoli Paesi dell’IRPINIA, SE QUESTE FOTO TI INDIGNANO lascia una tua protesta nei commenti; raccoglieremo commenti e firme e li spediremo ai manager dell’ASL e ai decisori della Regione Campania !
|
Petizione per le ferrovie in abbandono
da Pietro Mitrione : Vi invio la mail ricevuta da FTI. Se siete d’accordo possiamo incontrarci venerdì 13 gennaio alle ore 11 presso la CGIL di Avellino per “pensare” all’organizzazione della 5^ giornata nazionale delle ferrovie dimenticate.
Da: Ferrovie Turistiche Italiane [mailto:fti] : Mi permetto di girarvi una petizione che vi prego di sottoscrivere (come da istruzioni sotto riportate) e che è stata promossa da Co.Mo.Do., la Confederazione della Mobilità Dolce di cui FTI è tra i soci fondatori e con la quale organizziamo da anni la “Giornata delle ferrovie dimenticate” la prima domenica di marzo (quest’anno il 4). Vi chiedo gentilmente di farla girare e far firmare a quante più persone possibili vista l’importanza della posta in gioco. Vi ringrazio. Visita il nostro sito internet www.ferrovieturistiche.it dove potrai trovare numerose proposte di turismo ferroviario per singoli, gruppi e scuole
Da: mobilita : In occasione della Va Giornata nazionale delle ferrovie dimenticate, in programma domenica 4 marzo 2012, abbiamo preparato, grazie al contributo di Massimo Ferrari, un documento sulla DIFESA DEL PATRIMONIO FERROVIARIO a seguito delle recenti dismissioni avvenute con l’entrata in vigore dell’orario invernale 2012. CHIEDO pertanto formalmente ai nostri simpatizzanti e a tutte le Associazioni facenti parte di CoMoDo di sottoscriverlo ufficialmente utilizzando il sito firmiamo.it all’indirizzo: http://www.firmiamo.it/appello-linee-ferroviarie-italiane-dismess-co-mo-do- VI CHIEDO altresì di diffondere il documento e la sottoscrizione sui Vs. siti istituzionali mediante un banner scaricabile al seguente indirizzo: http://www.firmiamo.it/appello-linee-ferroviarie-italiane-dismess-co-mo-do-/diffondi Grazie per quello che farete.
Il testo della petizione è il seguente:
L’appello di Montaguto: non chiudete la guardia medica
Piccoli Paesi, grazie alla rete di blogger che abitano il territorio, inizia a svolgere la funzione di strumento web di informazione e mobilitazione per non far morire i piccoli paesi dell’Appennino.
L’appello di Montaguto: non chiudete la guardia medica / Montaguto.com lancia un appello: è arrivato il momento di agire per questa benedetta guardia medica. Nel giro di un paio di mesi siamo riusciti in un’impresa: abbiamo messo insieme quasi 600 firme per evitare che il 30 aprile 2012 si arrivi alla chiusura del presidio a Montaguto. E sappiamo benissimo che 600 firme, in un paese che conta 470 abitanti residenti, è un traguardo eccezionale. Purtroppo, però, sappiamo altrettanto bene che tutto ciò non servirà a niente. Occorre la presenza costante di una figura istituzionale. L’unica persona che potrebbe smuovere qualcosa è il sindaco Giuseppe Andreano. A cui, ancora una volta, facciamo appello. Caro sindaco, le firme le abbiamo raccolte. Il problema è serio e occorrerebbe trovare una soluzione concreta per risolverlo. Vogliamo sapere com’è la situazione. La popolazione ha il diritto di sapere come si sta muovendo, in proposito, l’amministrazione comunale. Senza polemiche. Senza secondi fini. Com’è realmente la situazione guardia medica?
STATI GENERALI dell’ALTA IRPINIA
_ di ANGELO VERDEROSA _
Con l’acuirsi della crisi nazionale, emerge la chiara volontà a livello centrale di sopprimere l’esistenza dei piccoli paesi.
Da pochi giorni qui in Alta Irpinia è iniziata una serie di incontri finalizzati a costituire un movimento civico per la difesa del territorio.
No alla chiusura di Tribunali, Ospedali, Fabbriche, Scuole e Ferrovie.
No allo spopolamento, No alla nuova emigrazione, No all’eutanasia dei piccoli paesi.
No al disimpegno e alla latitanza dei rappresentanti politici.
Si ad un nuova coscienza collettiva del territorio, Si a nuove idee, Sì al Parco Rurale dell’Alta Irpinia.
Sindaci, associazioni, istituzioni, studenti, operai, professionisti, agricoltori, artigiani, si riuniscono per la prima volta per iniziare una serie di incontri itineranti nella nostra terra; senza campanili per fondare una nuova comunità; iniziano gli STATI GENERALI dell’ALTA IRPINIA.
La prima assemblea pubblica sarà tenuta LUNEDI’ 19 DICEMBRE 2011, ore 16, a TEORA – sala cine-teatro.
La prossima riunione di coordinamento è prevista per martedì 6 dicembre ore 10 presso la sala riunioni del Tribunale di Sant’Angelo d.L.
Questo Blog collettivo ed i suoi numerosi Autori sono attivamente impegnati negli STATI GENERALI DELL’ALTA IRPINIA.
– – –
un primo articolo di Ottopagine con un’intervista al Procuratore Antonio Guerriero.
cliccare sull’articolo per ingrandire e stampare in pdf 20111202122115358_0001
SALVIAMO IL SANNIO
di DOMENICO CAMBRIA : SALVIAMO IL SANNIO _ _ _ I beneventani, appena vista la possibilità di scappare concretamente da Napoli e di potere costituire il loro vecchio sogno, il Sannio, sono subito partiti in quarta, anzi in…sesta, e sono convenuti ieri, giorno 31, presso il Museo del Sannio a Benevento, per discutere sulla questione. Non è stato un incontro politico ma tra politici e uomini di cultura, per portare avanti concretamente la possibilità di arrivare finalmente ad ottenere il Sannio, la prima regione italica che Roma distrusse in quanto omogenea per uomini e per territorio, e nel contempo di lasciare Napoli e la Campania. Punto nodale è stato proprio quello di non essere più Napoli dipendenti. La questione da tempo sta sviluppando ampi dibattiti, con vari Comitati che prima o poi dovranno per forza di cose convergere in uno, in quanto simili negli intenti, eccezion fatta per quello che prevede la regione dei 2 principati, che, a dire il vero, non sappiamo in virtù di quali interessi agisca, non certamente a favore di quelli legati all’Irpinia. Ma passiamo al dunque.
Il caso del Parco Pubblico di Pomigliano
Quale sensibilità nei confronti del Verde Urbano?
Il caso del Parco Pubblico di Pomigliano (*)
1. Introduzione.
Il Comitato per il Parco Pubblico di Pomigliano nasce con l’intento di tutelare un patrimonio collettivo unico per la città. Si è costituito come assise di cittadini per rispondere a un progetto cosiddetto “di riqualificazione” dell’amministrazione comunale che prevede la costruzione nel Parco di un centro benessere, piscine, campi di calcetto, campi di tennis e circa 400 tra box e posti auto da dare in gestione ai privati. Lo scopo del Comitato è: 1) di coinvolgere cittadini e forze positive presenti sul territorio per salvaguardare il Parco Pubblico e 2) di promuoverne una reale e necessaria riqualificazione del Parco con un Progetto Alternativo che ne preservi l’aspetto ludico-naturalistico originario.
2. Com’è possibile passare da un Parco a vocazione naturalistica ad un centro servizi?
Il Parco è tra i più grandi del Sud-Italia (67000 m2) ed è stato costruito in un’area periferica e dissestata, denominata Vasca Leggi il seguito di questo post »
NAPOLI CENTRISMO E ZONE INTERNE
Napoli è una metropoli atipica, capoluogo di Regione che da sempre ama anteporre i propri interessi a quelli delle restanti zone di quella che fu chiamata dai romani “Campania felix” e che oggi possiamo tranquillamente definire “Campania fetix”. Una sequela di scelte inopportune e cinquant’anni di malgoverno hanno fatto in modo che Napoli venisse mortificata e da città modello, vedi Napoli e poi muori, diventasse città simbolo di sfascio e disorganizzazione, una disorganizzazione che trova la massima espressione nella continua e vergognosa questione della “monnezza” che in qualsiasi altro posto genererebbe ricchezza. La camorra e la politica sono una cosa sola ??? E’ questa una domanda che tanti ci poniamo. Leggi il seguito di questo post »
IRISBUS, nel dramma la comicità e la pazzia
Irisbus, nel dramma la comicità delle dichiarazioni di tutti i politici, rappresentanti istituzionali e sindacalisti: tutti esenti da responsabilità, tutti pronti al tutto che equivale al nulla, tutti bravi a dispensare ricette. Peccato che mancano gli ingredienti, le dosi e la “passione”. E’ un ciclo, tutto cambia, tutto si evolve, si è ad un punto di non ritorno: salviamo il salvabile e sforziamoci di immaginare e “prevenire” altre simili gravità. Il paese è al limite, vincoli economici impongono strette su tutto, un’azienda non equivale ad una “una tantum” come il caso delle quote latte, risolvere il problema oggi con un flusso finanziario enorme significherebbe soltanto rinviare il problema. Fiat ha detto: “datemi i soldi com’è stato finora e continuo a tenere lo stabilimento aperto”.










