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IL PARCO RURALE, necessità per il Progetto Pilota.
PARCO RURALE, ne ha parlato, mercoledì scorso nell’assemblea del ‘Progetto Pilota’ a Calitri, l’Arch. Verderosa in rappresentanza del Coordinamento dei Comitati Civici dell’Alta Irpinia e del Touring Club Italiano, in qualità di Console e Coordinatore di ‘Paesi d’Irpinia’.
<<Ne parliamo dal 2009, abbiamo iniziato a lavorarci con Arminio e ‘Comunità Provvisoria’, poi con Cairano 7x, gli ‘Stati generali dell’alta Irpinia’, ‘Piccoli Paesi’ e poi ancora con il Touring Club Italiano attraverso il club di territorio. Il ‘Progetto Pilota’, per riuscire a migliorare l’assetto sociale ed economico di questo territorio irpino, ha necessità di riconoscere ed includere l’idea del ‘PARCO RURALE’ … Il Parco inteso come area di riconoscimento di un territorio rurale omogeneo serve a rafforzare l’idea di identità, di appartenenza; serve per far nascere un nuovo orgoglio, per dare un marchio ed un logo ai prodotti agricoli di questa terra. Serve per proteggere il nostro paesaggio, unico grande potenziale attrattore turistico. Non bisogna aver paura dei ‘vincoli’ paesaggistici, guardiamoli per il vantaggio che possono indurre. Basta convogliare le giuste energie e dialogare con le associazioni e cittadini che ancora credono in questo territorio>>.
In Europa attenzioni politiche e fondi di sviluppo sono destinati proprio a chi proteggerà il paesaggio rurale. A chi curerà i terrazzamenti, le siepi, gli stagni, i fossi, i filari di alberi. Proteggere significa aver cura del paesaggio, impedendo -immediatamente- lo sfruttamento selvaggio da parte di chi vuole eolico, cave, discariche, elettrodotti e inceneritori.
Basta leggere i documenti della nuova Pac (la Politica agricola comunitaria) messa a punto dalla Commissione europea e valida dal 2014 al 2020. Se ne discute nei vari paesi ma la volontà è nella prescrizione a praticare un`agricoltura che recuperi metodi tradizionali a scapito di un’agricoltura industriale. Nei documenti della Pac si prevede che -per accedere ai sostegni economici- ogni agricoltore con più di 3 ettari dovrebbe fare almeno 3 coltivazioni a pomodori o melanzane, il restante 15 a legumi o ad alberi da frutta. «L`Europa finanzia chi salvaguarda un mosaico paesaggistico complesso, che è una delle caratteristiche più apprezzate del paesaggio rurale italiano e che però nel nostro paese si è andata perdendo, si è semplificata e banalizzata, non solo a causa dell`espansione edilizia, ma anche per l`abbandono dei terreni, circa 130 mila ettari l`anno, e per l`incedere dei boschi, che aumentano di 80 mila ettari l` anno», scrive Mauro Agnoletti, professore alla Facoltà di Agraria di Firenze *. Almeno il 7 per cento di ogni proprietà (recita l` articolo 32) deve essere costituito da “aree di interesse ecologico”, che possono avere al loro interno terreni a riposo, terrazzamenti e altri “elementi caratteristici del paesaggio”, che poi andranno definiti territorio per territorio, ma di cui la Commissione stila una prima lista: terrazzamenti, siepi, alberi in filare… «L`Italia dovrebbe includere altri elementi, come colture promiscue, viticoltura, olivicoltura e frutticultura tradizionale», insiste Agnoletti. E poi vanno conservati i prati permanenti e le superfici per il pascolo, che in Italia sono diminuiti da 6 milioni (1861) a 3 milioni di ettari odierni.
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Antologia di post sul PARCO RURALE in Irpinia:
-su ‘Comunità Provvisoria’ QUI
-su ‘Piccoli Paesi’ QUI
-le regole per tutelare il Paesaggio in Alta irpinia _ QUI
-la proposta di legge regionale per l’istituzione del ‘parco’ (2008) QUI
-la bozza del ‘parco’: descrizione, mappa, adesioni QUI
-il giorno del Parco, su ‘Alternativa Sostenibile’, QUI
* Unione Europea, in Governo Italiano, rassegna stampa, QUI
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La salvaguardia del territorio attraverso la valorizzazione turistica
Dalle ‘Bandiere arancioni’ al ‘Parco rurale d’Irpinia’, la salvaguardia del territorio attraverso la valorizzazione turistica. L’impegno del Club di Territorio ‘Paesi d’Irpinia’.
Si è tenuta presso la sede della Provincia di Avellino l’incontro, promosso dal Corpo Consolare della Campania e dal Club di Territorio “Paesi d’Irpinia” del Touring Club Italiano, sullo sviluppo turistico dell’Irpinia con la contestuale presentazione del Progetto Bandiere Arancioni. Incontro patrocinato dalla Provincia di Avellino e dalla Camera di Commercio e sostenuto da ConfArtigianato.
Evidente l’interesse suscitato dal tema; sala gremita nonostante le pessime condizioni metereologiche e le contestuali assemblee dei sindaci impegnati con l’Ato e la ‘Città dell’alta irpinia’.
Erano presenti sindaci e amministratori comunali davvero entusiasti delle potenzialità della certificazione di qualità del Touring; sicuramente, almeno dalle dichiarazioni fatte in sala, già certi dell’imminente candidatura; tra questi i sindaci di Mirabella Eclano, Sant’Andrea di Conza, Monteverde, Montemarano, Summonte, Mercogliano, Atripalda e Sant’Angelo dei Lombardi. Altri amministratori e sindaci hanno ascoltato con attenzione la relazione della coordinatrice nazionale del progetto ‘bandiere arancioni’ chiedendo informazioni su procedure, costi e vantaggi : tra questi i sindaci di Morra De Sanctis, Sant’Andrea di Conza, Vallesaccarda, Castelvetere sul Calore, Volturara Irpina e vice-sindaci e assessori con delega turismo di Guardia Lombardi, Torella dei Lombardi, Vallata, Trevico, Cassano Irpino, Contrada e San Potito Ultra.
Presenti le Soprintendenze Bap e ai Beni Artistici. Ampia la presenza delle associazioni civiche; anche qui abbiamo ritrovato in sala i sostenitori delle potenzialità turistiche legate ai distretti rurali : C.A.I., Slow Food Condotta Avellino, Info Irpinia, In Loco Motivi, Pro Loco Sant’Angelo dei Lombardi, U.N.P.L.I., No Triv Gesualdo, ProLoco Vallesaccarda, Irpinia Trekking, ProLoco Atripalda, Assoziaz. Lunaelaltra, Pro Loco Montecalvo, Heraion guide turistiche, ProLoco Aiello del Sabato, Agorà, Consulta delle associazioni di Bisaccia, Sinergie e Piccoli Paesi.
Angelo Verderosa, tra gli animatori del convegno, ha fortemente sottolineato la necessità di scegliere –in via esclusiva e definitiva- la salvaguardia del paesaggio rurale e la correlata valorizzazione turistica indotta dai prodotti Leggi il seguito di questo post »
STATI GENERALI dell’ALTA IRPINIA
_ di ANGELO VERDEROSA _
Con l’acuirsi della crisi nazionale, emerge la chiara volontà a livello centrale di sopprimere l’esistenza dei piccoli paesi.
Da pochi giorni qui in Alta Irpinia è iniziata una serie di incontri finalizzati a costituire un movimento civico per la difesa del territorio.
No alla chiusura di Tribunali, Ospedali, Fabbriche, Scuole e Ferrovie.
No allo spopolamento, No alla nuova emigrazione, No all’eutanasia dei piccoli paesi.
No al disimpegno e alla latitanza dei rappresentanti politici.
Si ad un nuova coscienza collettiva del territorio, Si a nuove idee, Sì al Parco Rurale dell’Alta Irpinia.
Sindaci, associazioni, istituzioni, studenti, operai, professionisti, agricoltori, artigiani, si riuniscono per la prima volta per iniziare una serie di incontri itineranti nella nostra terra; senza campanili per fondare una nuova comunità; iniziano gli STATI GENERALI dell’ALTA IRPINIA.
La prima assemblea pubblica sarà tenuta LUNEDI’ 19 DICEMBRE 2011, ore 16, a TEORA – sala cine-teatro.
La prossima riunione di coordinamento è prevista per martedì 6 dicembre ore 10 presso la sala riunioni del Tribunale di Sant’Angelo d.L.
Questo Blog collettivo ed i suoi numerosi Autori sono attivamente impegnati negli STATI GENERALI DELL’ALTA IRPINIA.
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un primo articolo di Ottopagine con un’intervista al Procuratore Antonio Guerriero.
cliccare sull’articolo per ingrandire e stampare in pdf 20111202122115358_0001