piccoli paesi

terre, paesaggi, piccoli paesi / il blog dei borghi dell'Appennino

NAPOLI CENTRISMO E ZONE INTERNE

Napoli è una metropoli atipica, capoluogo di Regione che da sempre ama anteporre i propri interessi a quelli delle restanti zone di quella che fu chiamata dai romani “Campania felix” e che oggi possiamo tranquillamente definire “Campania fetix”. Una sequela di scelte inopportune e cinquant’anni di malgoverno hanno fatto in modo che Napoli venisse mortificata e da città modello, vedi Napoli e poi muori, diventasse città simbolo di sfascio e disorganizzazione, una disorganizzazione che trova la massima espressione nella continua e vergognosa questione della “monnezza” che in qualsiasi altro posto genererebbe ricchezza. La camorra e la politica sono una cosa sola ??? E’ questa una domanda che tanti ci poniamo. Vorrei proporre alcune considerazioni spontanee e credo logiche a riguardo. La disoccupazione è uno dei mali peggiori che attanaglia il meridione d’Italia e naturalmente anche la Campania. Prima domanda, perchè non si pensa ai disoccupati e alla raccolta differenziata porta a porta ??? Si darebbe lavoro ai disoccupati e si invoglierebbe la popolazione alla raccolta differenziata. Gli addetti alla raccolta potrebbero segnalare i virtuosi e i menefreghisti, in questo modo si potrebbe premiare gli uni e punire gli altri ( sconti per i virtuosi, aumento della Tarsu per i menefreghisti), si avrebbe una città finalmente pulita, così la “monnezza” diventerebbe ricchezza, perchè se trattata sappiamo tutti che rende fior di quattrini. In questo modo si potrebbe salvare capre e cavoli. Al momento si sta sversando ovumque vi sia una discarica aperta, ma prima o poi queste saranno piene, Pustarza è ormai al collasso e quando sarà piena, anche l’Irpinia avrà problemi a sversare i propri rifiuti pur effettuando nel bene e nel male una differenziata che si attesta al 60%. ecco allora che si penserà ad una nuova discarica, dove??? In Ipinia naturalmente, “avete tanto territorio … ” certo è vero, ma vogliamo anche considerare che l’Irpinia è terra contadina dove ancora esiste la pastorizia e le produzioni di eccellenza che tanto care sono al popolo napoletano in cerca di luoghi anemi lontano dai veleni giornalieri di una città sempre più inaccogliente. Ora sembra che Caldoro abbia in mente di promulgare una legge che innalzi a oltre cinquecentomila abitanti per giustificare una Provincia, in questo caso, Avellino verrebbe accorpata al “Regno di Napoli” e i territori della Alta Irpinia diventerebbero di fatto luoghi distanti abbastanza dal capoluogo “Regno” per cui zone ideali dove seppellire l’immondizia con buona pace di tutti. Ma sappiano caldoro e Company che così condanneranno l’intera Regione ad una morte lenta ed inesorabile. I piccoli paesi e le contrade rurali sono oggi più che mai una ricchezza per le metropoli, insieme si può e si deve progettare una convivibilità basata su regole certe dove non vi siano vassalli e valvassori a rivendicare il diritto di prima notte … Il rispetto delle popolazioni e la salvaguardia dei territori devono essere un verbo imprescindibile per una comunità regionale capace di guardare al futuro in una ottica di crescita comune. Le guerre tra poveri non hanno mai generato nulla di buono, Napoli deve accettare il fatto che non può sempre delegare ad altri le sue mancanze e gli altri saranno ben felici di essere parte di una Regione che sappia tutelare i forti ed i deboli. Mi sembra chiaro che alimentare secessioni e guerre fraticide non serva a nessuno. Non c’è bisogno di una nuova Regione, c’è bisogno di una nuova visione di quella che da sempre è la nostra Campania. Napoli, Caserta, Avellino, Benevento e Salerno …

Written by chirchio

23 agosto 2011 a 14:26

Pubblicato su Paesi, Petizioni, Varie

3 Risposte

Subscribe to comments with RSS.

  1. http://www.facebook.com/groups/241844842514174/
    Chirchio ti invito a iscriverti a questo gruppo: il tuo contributo di idee potrebbe essere importante per noi

    Michele Jannuzzelli

    29 agosto 2011 at 11:09

  2. Caro Enzo, innanzitutto un abbraccio affettuoso.
    Veramente credo che solo insieme si possano risolvere i problemi, Napoli deve capire ed assecondare la necesita di autonomia degli altri luoghi regionali, che sia l’Irpinia , il Cilento, il Sannio o Terra di lavoro … perchè non credo sia possibile formare una nuova Regione, è contro ogni logica in un momento come questo che sta imperversando in Italia i tagli impogono scelte diverse da quelle che noi vorremmo. ci vorrebbe una mobilitazione generale delle altre provincie.

    giovanni ventre

    24 agosto 2011 at 16:21

  3. RICOMINCIA IL BALLO (ballo con la ‘a’ non con la ‘e’).

    da Irpiniaoggi.it di lunedì22 agsto 2011 ore 14:22 “Attualità”:

    Satura la discarica di Pustarza: Irpinia ora in emergenza rifiuti.

    La discarica di Pustarza è satura: la provincia di Avellino è ufficialmente in emergenza rifiuti. E’ quanto emerge dal sopralluogo che stamane l’Arpac ha svolto a Savignano Irpino. La terza vasca è piena dopo i rifiuti arrivati da Napoli e Salerno grazie alle quattro ordinanze emesse negli ultimi mesi dal governatorer Caldoro. Superati i 300mila metri cubi, la terza vasca non può ricevere altra immondizia oltre i quantitativi necessari al livellamento. Ecco perché l’amministrazione provinciale accanto alla dichiarazione dello stato di emergenza, si è affrettata a chiedere alla regione il conferimento dei rifiuti fuori provincia come fanno da mesi Napoli e Salerno. Oggi scade la quarta ordinanza del presidente Caldoro. E la discarica di Savignano ora deve chiudere battenti perché gli annunciati lavori della quarta vasca sono al palo: praticamente non sono mai iniziati.

    EnzLu

    enzluenzlu

    23 agosto 2011 at 18:38


I commenti sono chiusi.