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terre, paesaggi, piccoli paesi / il blog dei borghi dell'Appennino

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Su la testa! Elettrodotti in Irpinia nell’assenza di dibattito pubblico

_di VIRGINIANO SPINIELLO

E’ in atto un processo di industrializzazione energetica della Provincia di Avellino che aprirà le porte alla definitiva modifica del paesaggio dell’Alta e Bassa Irpinia. Nell’assenza di un dibattito pubblico condiviso a livello provinciale almeno tre grandi progetti della Terna si avviano a incidere pesantemente sul già compromesso equilibrio ambientale della provincia di Avellino. Quante notizie abbiamo dell’elettrodotto Montecorvino Avellino nord, del Deliceto Bisaccia o di quello a servizio del bruciatore di oli vegetali della Ferrero?
Qualcuno sa ad esempio che il Montecorvino Avellino nord attraversa il Parco Regionale dei Monti Picentini nella ZPS “Picentini” e nei SIC “Monte Accelica”, “Monte Terminio”, “Monte Tuoro”, “Monte Mai e “Monte Monna”?
O che l’elettrodotto della Ferrero – che ha richiesto l’autorizzazione per 12 pale eoliche – passerà davanti all’Abbazia del Goleto?
E’ vero c’è qualche notizia circa l’elettrodotto Deliceto Bisaccia che attraverserà una zona delicatissima, ricca di biodiversità, ma già satura di parchi eolici. Qui il termine per le osservazioni scade il 9 settembre. Le osservazioni del Comitato Ambiente e Territorio di Bisaccia, Legambiente e della Provincia di Avellino sono state presentate nei tempi, ma ora il Comitato si ritrova a dover contrastare l’enorme mole di contro osservazioni tecniche presentata da Terna.

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A Vallata rivive la cinquecentenaria Processione del Venerdì Santo

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Il paese della Baronia si prepara anche quest’anno a celebrare i tradizionali riti della Morte e Risurrezione di Cristo, nei giorni di Giovedì e Venerdì Santo. A differenza di molti altri eventi legati alla Passione, quello di Vallata è da considerarsi uno dei più antichi e, molto probabilmente, uno dei più particolari dell’intero Mezzogiorno d’Italia.
La Processione del Giovedì e Venerdì Santo, tradizionale e spettacolare rappresentazione religiosa, infatti, si svolge da tempo immemorabile nel comune di Vallata. La vivacità economica del paese e il suo costituire un nevralgico snodo stradale determinarono lo stabilimento di una piccola ma fiorente comunità ebraica, specializzata nel commercio del bestiame, della lana e delle pelli, oltre che nelle consuete attività creditizie. A tale presenza si ricollega la scenografica rappresentazione, che dopo la conversione forzata del 1541, assunse il significato di una catechesi pubblica severa nei confronti degli antichi ebrei, ora divenuti cristiani novelli. Tali rappresentazioni iniziano il giovedì con la consueta lavanda dei Leggi il seguito di questo post »

A margine dell’incontro di stamane sul PTCP _no alla pista ciclabile

Ferrovia Avellino Rocchetta _Ponte in ferro a Lapio _foto angelo verderosa

Ferrovia Avellino Rocchetta _Ponte in ferro a Lapio _foto angelo verderosa

12 2 2013 _  di VALENTINA CORVIGNO, architetto, _Associazione IN-Loco_Motivi

Non si poteva immaginare peggior battesimo per il nuovo PTCP della provincia di Avellino.

I tecnici provinciali e il capogruppo del progetto del piano territoriale hanno dovuto assorbire le critiche massicce e trasversali di numerosi sindaci ed associazioni territoriali. L’assenza degli attori politici, in un momento così delicato di confronto, è stata la delusione maggiore. La presentazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale è stata, dunque, una sconfitta politica e per certi versi tecnica. Proposta come un approfondimento su VAS e VIA è stata invece la consegna vera e propria dello strumento urbanistico, ormai adottato, che dovrebbe governare da qui al futuro lungo il territorio irpino proponendone una visione di sviluppo. Il PTCP rientra in quella legge urbanistica, di recente acquisizione, per cui la “partecipazione” diviene punto focale della progettazione. Ne è quindi anche articolo di legge, obbligo di legge che spesso viene rispettato più formalmente che sostanzialmente. E forse è questo il caso del PTCP. Proprio perché credo fortemente che il Piano Territoriale, così come tutti i piani urbanistici, sia uno strumento politico, di alta politica, credo al contempo che l’unica forma di “progettazione” del piano abbia la sua epifania nello strumento della partecipazione, strumento, il cui uso incondizionato va, se si può dire, cercato e ricercato, preteso dall’ente propulsore del piano e dai soggetti su cui inevitabilmente ricadrà. È questa la politica alta di cui il piano deve essere informato. Invece oggi è stato presentato come un pacchetto ormai chiuso al quale era possibile opporre solo osservazioni: checché ne dica l’architetto Lanzillotta, questo non è un piano “aperto”, ma uno strumento che loro hanno chiuso, adottandolo un po’ a tradimento. Per venire al tema per il quale noi di Inlocomotivi siamo coinvolti direttamente, ovvero la proposta di progetto strategico riguardo la trasformazione della linea ferrata Avellino-Rocchetta S.A. in “greenway”, possiamo affermare con certezza che di partecipazione non ne abbiamo neanche sentito parlare. Eppure sono anni che siamo presenti, che con progetti realizzati dimostriamo o quanto meno proponiamo una visione possibile del riuso della tratta che, a differenza di quanto riportato nel piano, è sospesa ma non dismessa. Se le parole sono importanti allora usarle con il loro significato muta completamente anche le direttive di questo piano. Se la linea fosse stata dismessa, quindi obsoleta e logora da anni, forse si sarebbe potuto anche ragionare su un suo riuso, diverso da quello proprio (anche in questo caso dissentirei a ragione), ma la linea è solo sospesa, da un paio d’anni, il che significa che domani, con l’ordinaria manutenzione potrebbe rientrare in funzione.

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Una grande mostra nel carcere borbonico, la prima volta

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la pietra di boiara, disegno di vito de nicola

di Vito De Nicola /   Una grande mostra nel carcere borbonico, la prima volta...*

Pessime consuetudini portano, spesso, a pensare le tante terre di mezzo dell’Italia appenninica, come vasti e sconosciuti territori da oltrepassare per un altrove più promettente e felice, deserti da attraversare in fretta per arrivare da una costa marina all’altra, dal Tirreno all’Adriatico o allo Ionio e viceversa. Così succede che un forte senso di oblio, una superficiale noncuranza inducano ad ignorare meravigliose valli animate da paesaggi agrari storici di rara bellezza, seppure inselvatichiti dall’abbandono o dall’incuria, antichi percorsi, suggestivi borghi, castelli e villaggi, casali e abbazie e monasteri, pievi, che nascondono al loro interno ignoti capolavori, freschi frammenti d’arte, piccole opere d’artigianato artistico, sovente dal fascino struggente. Una cultura materiale densa di oggetti di manualità creativa, di brani di pura genialità attinenti a varie epoche storiche, obliterata dal grigio cemento della caotica agglomerazione suburbana, che ibrida, consumandoli, territori sempre più vasti e li espone anche all’aggressione continua, crescente, di improvvise catastrofi naturali e delle furibonde emergenze che ne conseguono. Isolate, nel chiuso di qualche loro prigione oscura o dorata, spesso nascoste alla vista o osservate in condizioni poco idonee, troppo da lontano, eccessivamente da vicino, in spazi angusti, absidi oscure di chiese, ancone di altari ridondanti di decorazioni, ambienti riservati di conventi o palazzi, non sempre queste opere riescono a manifestare appieno tutta la loro potenzialità espressiva e narrativa, pur Leggi il seguito di questo post »

SABATO 4 FEBBRAIO 2012 : un PATTO per la GIUSTIZIA in Alta Irpinia

Alta Irpinia _ paesaggio _ foto a. verderosa


Causa neve la manifestazione è rinviata a SABATO 25 FEBBRAIO 2012 ore 9,30.


STATI GENERALI dell’ALTA IRPINIA
UN PATTO PER LA GIUSTIZIA _ segue il documento nella versione definitiva che sarà presentato sabato 25 febbraio a S.Angelo dei Lombardi.
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Un Patto per la Giustizia in Alta Irpinia  (documento definitivo)

Il Patto per la Giustizia tra i rappresentanti dei Comuni dell’ Alta Irpinia e gli operatori della giustizia del Circondario di Sant’Angelo dei Lombardi rappresenta  il primo tra i settori  che si intendono affrontare per trovare valide soluzioni.

Gli Stati Generali dell’Alta Irpinia  stanno elaborando indicazioni su altri importanti segmenti della società come la sanità, l’ occupazione, l’ ambiente e i trasporti.

Il senso dell’iniziativa è quello di evitare inutili polemiche preferendo, piuttosto, formulare  proposte strategicamente collegate tra loro, nell’ambito di un complessivo progetto teso alla valorizzazione ed allo sviluppo dell’intera provincia di Avellino.

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L’artigianato tra passato e presente_di Erminio D’addesa

Vallata, paesaggio invernale. ph_f.cataldo

Con il passar del tempo si assiste al declino lento ma inesorabile dei paesi, dei piccoli paesi e quelli situati nell’interno della Campania non sfuggono a questo destino. Ogni fine e/o inizio anno si fanno i bilanci, le statistiche di quanti sono partiti, di quanti sono nati, di quanti non ci sono più e questo vale per gli uomini e le donne ma anche per le aziende, le scuole, le imprese e comunque per ogni cosa che interessa l’attività umana. Passando davanti al salone da barbiere di Rocco si nota una scritta “ Chiusura per cessata attività” e così anche un’altra attività artigianale è finita e ci si accorge che veramente sta finendo un’ epoca. Rocco, single non più giovane e già in pensione, figlio e nipote di barbieri, praticamente una piccola dinastia di Figaro, chiude la sua attività e così viene meno un altro pezzo di storia dell’ artigianato a Vallata; alcuni, tra i vallatesi che vivono fuori e già suoi clienti, gli erano rimasti affezionati e quando tornavano in paese era d’obbligo un passaggio al suo salone per un’aggiustatina ai capelli ma anche per un saluto e per ricordare i tempi passati. I nostri paesi, le nostre comunità sono ormai privi di barbieri, una nobile arte quella del barbiere cerusico che nel passato curava il corpo ed il taglio dei capelli e la rasatura della barba ne erano uno degli aspetti.

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Written by francat

22 gennaio 2012 at 18:20

il 26 dicembre a CALITRI con il progetto COMETA

Cari amici un invito per lunedì 26 dicembre a trascorrere una giornata in Irpinia, nella bella Calitri

PROVINCIA DI AVELLINO

Progetto “Cometa 2011-2012

…raccontare per scoprire tradizioni e valori del Natale d’Irpinia”

cofinanziato con fondi P.O. FESR 2007-2013 Mis. 1.12

Presepe Vivente e sagra della Scarpegghia…….

l’occasione per visitare CALITRI

Programma lunedì 26 dicembre 2011

Programma lunedì 26 dicembre 2011 _ ore 9,00 – Partenza con BUS GranTurismo da Avellino – ritrovo Largo Castello davanti al Teatro Carlo Gesualdo; sul bus una guida turistica racconterà il viaggio attraverso una parte d’Irpinia (valle del Calore e valle dell’Ofanto) lungo la tratta ferroviaria Avellino – Rocchetta S. Antonio e per la valorizzazione della stessa.

Ore 10,15 Arrivo a CALITRI _ Accoglienza degli abitanti in costume con gadget “tipico” _ Visita guidata al Borgo Castello _ Pranzo presso ristorante tipico (il costo convenzionato è pari ad €. 15,00 a persona, per primo, secondo, contorno, dolce, acqua e vino) _ Visita guidata al Centro Storico e alle Grotte di stagionatura _ Percorso guidato al ”Presepe Vivente” e alla sagra della “Scarpegghia” con buono per la degustazione di prodotti tipici _ Rientro previsto ad Avellino per le ore 20,00 _ L’unico costo a carico dei partecipanti è quello per il pranzo

POSTI LIMITATI: è obbligatoria la prenotazione

Info e Prenotazioni: 320.9764595

Programma 26_12_2011.pdf

Written by A_ve

23 dicembre 2011 at 09:18

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