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terre, paesaggi, piccoli paesi / il blog dei borghi dell'Appennino

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Written by francat

8 Maggio 2012 at 10:46

L’artigianato tra passato e presente_di Erminio D’addesa

Vallata, paesaggio invernale. ph_f.cataldo

Con il passar del tempo si assiste al declino lento ma inesorabile dei paesi, dei piccoli paesi e quelli situati nell’interno della Campania non sfuggono a questo destino. Ogni fine e/o inizio anno si fanno i bilanci, le statistiche di quanti sono partiti, di quanti sono nati, di quanti non ci sono più e questo vale per gli uomini e le donne ma anche per le aziende, le scuole, le imprese e comunque per ogni cosa che interessa l’attività umana. Passando davanti al salone da barbiere di Rocco si nota una scritta “ Chiusura per cessata attività” e così anche un’altra attività artigianale è finita e ci si accorge che veramente sta finendo un’ epoca. Rocco, single non più giovane e già in pensione, figlio e nipote di barbieri, praticamente una piccola dinastia di Figaro, chiude la sua attività e così viene meno un altro pezzo di storia dell’ artigianato a Vallata; alcuni, tra i vallatesi che vivono fuori e già suoi clienti, gli erano rimasti affezionati e quando tornavano in paese era d’obbligo un passaggio al suo salone per un’aggiustatina ai capelli ma anche per un saluto e per ricordare i tempi passati. I nostri paesi, le nostre comunità sono ormai privi di barbieri, una nobile arte quella del barbiere cerusico che nel passato curava il corpo ed il taglio dei capelli e la rasatura della barba ne erano uno degli aspetti.

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Written by francat

22 gennaio 2012 at 18:20

La Voce delle Case Chiuse

di MARCO BOZZA

sant'angelo dei lombardi, borgo castello, foto a.verderosa

Il titolo di questo articolo a qualche malizioso puo’ suonare strano, intriso di un eventuale doppio senso. Meglio sgombrare subito il campo da idee fasulle, poiché non vi è nessun contatto con il lupanare della perdizione sigillato dalla Legge Merlin nel settembre del 1958. Se proprio di perdizione si deve parlare, allora facciamo riferimento a quella di casa nostra. L’immagine principale di Calitri che nel tempo ha fatto un po’il giro del mondo attraverso libri, cartoline, servizi televisivi e supporti mediatici vari, è quella ritratta dalla chiesetta di S. Lucia. Di giorno come di notte, agli occhi rimbalza una sorta di presepe con una serie di case affastellate l’una sull’altra le quali animano un sentimento di corposa gratitudine e di stupore temporaneo in chi si sofferma a guardare. Peccato soltanto però che il presepe a cui si fa riferimento si sia andato svuotando, e non c’è traccia nemmeno più della paglia nella mangiatoia. Ho ben vivo il ricordo del centro storico quando pulsava di gente, quando ogni portale era il biglietto da visita di una famiglia. Lo ricordo grazie a mio nonno che ero solito accompagnare con “l’ape” durante la vendita e la distribuzione di bibite nei luoghi più angusti ma anche altamente misteriosi di cui la Calitri di un tempo che fu, godeva a pieno.

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Written by A_ve

8 gennaio 2012 at 17:54

Pubblicato su Scrittura

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Auguri di Buon Natale dai PICCOLI PAESI

Auguri di Buon Natale dai PICCOLI PAESI

con le struggenti note della Banda musicale di Calitri dalla rupe di Cairano. Questi Paesi non possono morire, moltissimo dipende da ognuno di noi, vicini o lontani  a queste terre d’Irpinia e del Sud. Auguri.

 

 

Written by A_ve

23 dicembre 2011 at 09:19

Pubblicato su Paesi

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Cairano segna l’anima per sempre


– di Emanuela Sica –
L’arroganza del sole non tocca tutte le strade.
I vicoli di Cairano si accendono con la frescura dei venti che soffiano dal nord. Pochi passi ed il giorno si avviluppa su se stesso, come un piccolo germoglio si chiude quando la sera prende il sopravvento. Negli occhi, nei sentieri rugosi dei volti che ho visto, ho aperto il cancello che mi separava dal luogo della memoria, dove il tempo sembra essersi fermato, accovacciandosi sopra una Rupe. Nelle prime pennellate del buio, appoggiata alle braccia solide di mio padre, le pietre chiamavano passi, mi invitavano a salire. Piccoli bottoni di luce chiara, calda, quasi un percorso stellare, davano il senso del passaggio verso un giardino notturno, un segreto da svelare. Semplice e sinuoso, si denudava un varco, ai lati delle case. Un varco di pensieri, costruito sui pilastri della memoria più bruciante e rigenerante. Quanti volti indagatori. Chi ero se lo saranno chiesti senza aver il coraggio di lanciare una domanda. Devo aver compiuto un viaggio nell’ignoto e nella sconosciuta piega di un territorio senza paura e piena di volontà, da questo ritorno carica, sovraffollata di speranza e consapevolezza.
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Written by emisi75

5 agosto 2011 at 23:23

Pasolini e le lucciole

Pasolini e le lucciole _ _ _ di ANTONIO GUERRIERO *

Vi siete mai incamminati all’imbrunire lungo le valli del Calore, dell’Ufita, dell’Ofanto o del Sele ? Vi potrà capitare di assistere incantati ad un fenomeno sorprendente,  all’improvviso  migliaia di puntini  luminosi  vi avvolgeranno trasformando magicamente la notte con le loro fiammelle tremolanti. Queste luci vi trasporteranno in un mondo dove l’uomo era in equilibrio con la natura  e ne percepiva il respiro e la potenza.

Pasolini utilizzò in alcuni articoli l’immagine dell’improvvisa scomparsa delle lucciole come simbolo della omologazione culturale della modernità e della perdita di questo incanto per l’avvento della tecnologia  e di una civiltà che ha distrutto l’ambiente rendendoci più soli ed insicuri.

Quando Pasolini nel 1959, accompagnato da Camillo Marino  e Giacomo D’Onofrio,  vide il Laceno di Bagnoli Irpino vi ritrovò questo mondo incontaminato e pensò di sostituire le lucciole e le lanterne che fino ad allora avevano illuminato il laghetto al centro di questo splendido altopiano con le luci  di un’importante rassegna cinematografica neorealista.

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per abolire le barriere architettoniche nei piccoli paesi

per abolire le barriere architettoniche nei piccoli paesi _ di  MARIO SANTORO 

 A Bisaccia, realizzai la prima Maratona dei Leoni Rampanti, parliamo degli anni 70, è stata svolta fino a pochi anni fa, e questa maratona vorrei che fosse dedicata ai disabili, finanziata dal marchio concesso in uso ai locali commerciali accessibili che si fregino col marchio ed anche dai comuni accessibili che, utilizzando a titolo gratuito il marchio, si impegnino a diffonderlo, oltre a sponsorizzare la manifestazione che vorrei rendere itinerante, di anno in anno, fra i 16 comuni della Comunità Montana dell’Alta Irpinia.

Manifesto per l’abolizione delle barriere architettoniche, idea-progetto di Mario Santoro. PDF  SCARICABILE IN DOWNLOAD (cliccare sul link seguente)  Manifesto Monteverde cc     _ _ _ _ _ _  _il testo continua 

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i piccoli paesi rendono unica l’Italia _ di Mario Sena

Purtroppo anche in Campania crescono le difficoltà per i piccoli comuni e in proposito richiamo la vostra attenzione sulla mia nota che è stata pubblicata oggi 21 luglio 2011 dal Corriere del Mezzogiorno e che comunque vi allego.  Cordialmente Mario  Sena.

la rupe di Cairano vista dalla valle dell'Ofanto _ foto archivio verderosa

Come sono lontani i tempi in cui il Presidente Ciampi, attento custode dei conti pubblici, girava l’Italia per salvaguardare i piccoli comuni  e i  modelli locali di sviluppo (per le grandi risorse connesse  all’ambiente, alle acque,  alla montagna, al turismo, all’artigianato),   andando ripetendo: “ è interesse nazionale salvare quella fitta rete di insediamenti urbani minori, custodi di un ricco patrimonio architettonico e di antiche tradizioni di civiltà, che rendono unica l’Italia”.

Angelo Agrippa , con acutezza, in un momento di grandi difficoltà generali e locali, ha sollecitato il Presidente Caldoro a sfidare il Nord sul terreno dell’efficienza amministrativa e dei tagli a sprechi e Leggi il seguito di questo post »