piccoli paesi

terre, paesaggi, piccoli paesi / il blog dei borghi dell'Appennino

Una domenica d’ottobre in Alta Irpinia

10710645_10203765175342519_1646774276655528171_nUn’inaspettata domenica di sole caldo: è ottobre in Alta Irpinia. In visita il gruppo Lions Club International di Cava de’ Tirreni (Sa), Distretto 108 YA guidati dal neo-Presidente Carmine Avagliano e dal Sindaco Marco Galdi.  Il pullman arriva in località Goleto del comune di Sant’Angelo dei Lombardi con mezzora di ritardo: ne approfittiamo qui per segnalare alla neo-giunta provinciale il pessimo stato, anzi l’inesistente stato della segnaletica turistica in Alta Irpinia. Abbiamo recuperato un’abbazia millenaria e non ci sono i cartelli stradali per arrivarci !!! Che dire inoltre dei cestini porta-rifiuti comunali che non vengono svuotati da  tempo ? E dei tigli che pendono come la torre di Pisa ? Che costa mettere un palo tutore e recuperali ? Inutile puntare sempre a nuovi fondi da spendere se poi non siamo capaci di fare un minimo di manutenzione ai beni che abbiamo già recuperato.
La visita inizia dal portale d’ingresso del sistema turistico irpino, la splendida Abbazia del Goleto. L’Abbazia è in gran forma; all’interno seguiamo il percorso storico che va dal doppio monastero, alla Torre Febronia, alla Cappella di San Luca fino alla grande chiesa a cielo aperto, detta del Vaccaro, da Domenico Antonio Vaccaro l’architetto che la ideò a seguito del terremoto del 1732. Visitiamo la mostra temporanea dedicata al regista Ettore Scola (nato a Trevico, In Irpinia), allestita nelle ex-sacrestie; è il modo per visitare una parte importante dell’abbazia che in genere è chiusa; qui dovrebbe essere allestito il Museo Archeologico quando si troveranno i fondi per portare a termine gli scavi nell’area nord e per inventariarne i reperti. Molte domande sui ‘Casali’: sì, sono abitabili, basta farne richiesta ai piccoli fratelli di Charles de’ Foucauld che abitano nell’abbazia; ci sono circa 30 posti letto dotati di cucine e bagni. Vi si fermano pellegrini e gruppi di preghiera.

L’Abbazia è molto frequentata, vi sono altri gruppi oltre i Lions e la cappella inferiore è affollata per la santa Messa. Si sta bene; c’è una bella luce e la visibilità arriva fino al Vulture. Chiedo cosa piace di più; le risposte : il silenzio, l’aria, la luce, un senso misterioso e mistico; i secoli di storia che sono nelle pietre. Alle 12 si parte per Rocca San Felice; sotto il tiglio c’è Lucio Di Vito ad aspettarci. Ogni luogo di questo mondo dovrebbe  avere persone come Lucio che aprono le porte del paese e del museo e ti danno ogni spiegazione utile per farti conoscere e amare in breve tempo il posto che si è scelto di visitare. E tutto questo con garbo e generosità. Ecco, questo capitale umano, la capacità di accogliere col sorriso e la disponibilità, è la risorsa più grande che abbiamo nelle zone interne del Sud, ed è questa la carta da giocare sul grande tavolo dei viaggi. Qui non vogliamo il turismo dei grandi numeri; vorremmo dei viaggiatori attenti e curiosi che scelgano le strade dei pellegrini e delle transumanze. Il buon cibo, la cordialità e l’aria. Il silenzio.  Vorremmo che il mare guardasse l’Irpinia e non viceversa, tanto per tornare ad un ‘post’ di qualche settimana fa… La visita inizia dall’albero della libertà, un tiglio centenario piantato nel centro dell’unica piazza di Rocca, un borgo d’impronta medioevale dove vi abitano circa 700 abitanti. Saliamo presto verso il Museo civico dedicato a Nicola Gambino, storico ed archeologo locale, artefice degli scavi compiuti negli anni ’60 lì dove sorgeva il santuario della dea Mephite. E’ un piccolo museo, ben tenuto: manca il pezzo più importante lo Xoanon, una statua fittile custodita presso il Museo provinciale di Avellino. Come per le anfore di Cairano (2° appello alla neo-giunta provinciale), i beni archeologici dovrebbero fare ritorno verso i luoghi d’origine: inutile tenerli nel chiuso del museo provinciale : non li vede nessuno e sono decontestualizzati; mentre qui potrebbero incentivare ulteriormente lo scopo delle visite turistiche. Lucio ci conduce attraverso la ripida rampa intagliata nella roccia fino al Castello, alla Rocca. Da qui lo sguardo spazia felice dagli Alburni, ai Picentini, al Cervialto, al Terminio, a Montevergine fino al beneventano e poi Frigento e Sant’Angelo dei Lombardi. All’una, puntuale, ci aspetta Rocco Rafaniello al ristorante-museo ‘La Ripa’. Scendiamo respirando l’aria buona e ringraziando il sole che continua a riscaldarci. Entriamo in una bella sala dove il calore oltre che dal sorriso dei gestori ci è dato dalla pietra  a vista e dal legno di castagno degli infissi e del pavimento. I piatti che Rocco ha preparato sono uno più buono dell’altro; il vino è uno dei migliori Taurasi. Il locale è pieno e questo ci fa molto piacere; d’altronde all’arrivo avevamo già notato altri gruppi in visita; alcuni li avevamo già incontrati al Goleto; significa che il binomio Goleto – Rocca funziona molto bene; distano tra loro meno di 10 km. e sono complementari. Alla ‘Ripa’ degustiamo una cucina sobria ma la contempo elegante, ci sono i buoni sapori del nostro territorio, dalle patate ai fagioli alle verdure asciatizze; con generosi tocchi di carmasciano e di tartufo. I viaggiatori del Lions sono sereni e soddisfatti. Sento che vorrebbero ritornare, chiedono i numeri di telefono del ristorante, chiedono della festa medioevale che si fa ad agosto e delle date in cui verranno le sagre della castagna. Ma chiedono anche se ci sono altri itinerari : perché no ? Taurasi, Frigento, Bisaccia, ad esempio. A proposito di vino buono, alle 4 si parte per visitare la cantina dei Feudi. Prendiamo un buon caffè al ‘bar del tiglio’ e ringraziamo gli amici del Lions di Cava per la visita. Ma perché il bar, in un posto così bello, decide di chiudere ? Lo possiamo intuire ma non è il caso qui di riprendere questi discorsi, confidiamo sempre in un futuro migliore…  L’Irpinia merita un ritorno. Per oggi : missione compiuta. Ci rimettiamo in moto, al più presto uno dei 100 borghi irpini deve ottenere la ‘Bandiera Arancione’ del Touring Club Italiano. E’ un impegno preso e tra l’altro oggi 12 ottobre 2014 è proprio la giornata nazionale dedicata ai piccoli paesi delle bandiere arancioni.

_a.v. x P.P. 12.10.2014
Link suggeriti :
www.goleto.it
www.roccasanfelice.net
www.ristorantemuseolaripa.it
www.bandierearancioni.it
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: