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Caro Dario

Dario Bavaro è stato la migliore guida per restare in Irpinia, per conoscerla in silenzio nella compagnia di una salda amicizia; contagiosa e fondativa. Da Cairano 7x alle Masterclass sui mestieri dello spettacolo con Dragone, al Cammino di Guglielmo, a Irpinia c’è, a Recupera-Riabita, fino al recente progetto dei ritiri culturali intorno al ‘camino’ nell’Abbazia del Goleto che avremmo iniziato a fine novembre. Perdiamo un uomo d’arte, di pensiero, di silenzio, di bellezza, di gentilezza. Di sorrisi: felicitanti. _Angelo Verderosa

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Era un uomo di orizzonti e ci ha insegnato a guardare oltre ogni confine. Dobbiamo a lui tutte le visioni nuove che ci hanno permesso di muoverci in punta di piedi in questo mondo caotico _Alessia Colicchio / Aurora Moscianese

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Dario Bavaro ci lascia con il bagaglio inesauribile di sogni che ha saputo regalare agli amici e alla sua terra d’Irpinia. Un amico visionario, un uomo buono, onesto, vero, cultore del bello e del silenzio che ricercava sempre nella sua casa museo di Cairano. Animatore instancabile di iniziative culturali con l’Associazione Irpinia 7X di cui è presidente eco-fondatore. _Mario Marciano

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Cara Federica, sono Enrico Finzi, il milanese amico fraterno di Dario. Ho saputo della sua morte e desidero esprimere a te e a tua madre le mie sincere condoglianze. Tuo padre ti ha voluto un gran bene, misto ad ammirazione e complicità. Parlava sempre dei tuoi figli con adorazione nonnesca. È stato un uomo buono, dolce, tenero, intelligente, colto, curioso. E poi democratico, antirazzista, antifascista oltre che religioso senza clericalismo. Innamorato dell’Irpinia e di Cairano, era amico di tutti e di tutte, seduttivo e un po’ donnaiolo, elegante. Indisciplinato, a volte disordinato e confusionario, ingenuo, retorico e teatrale, amava e ha testimoniato il bello (non solo a teatro). Domattina non potrò essere al funerale e mi dispiace moltissimo: ma già oggi e poi la sua presenza aleggia e aleggerà intorno a me e ai tanti traumatizzati, scossi dalla sua dipartita. Con calore, Enrico

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Immagini* e non parole di un Dario Bavaro che è stato, è e sarà quello che a noi suoi amici, ma sicuramente anche per moltissimi, è stato guida, esempio e tantissimo altro ancora. Voglio, vogliamo ricordarlo così , soprattutto con Angelo Verderosa, Mario Marciano ed Enrico Finzi con i quali ho ed abbiamo vissuto e condiviso momenti bellissimi. L’ultimo, conviviale, nella sua Cairano in strada davanti e dentro la sua casa unica, forziere di sogni e verità, chissà quante non dette e l’altro, istituzionale, all’Abbazia del Goleto, per la presentazione del progetto Cammino di Guglielmo, cui Dario ha dato forza e visione. Un cammino che starai o hai già percorso per arrivare lassù, per guardarci e vegliare sulla tua straordinaria famiglia come su di noi e sorridere alla tua amatissima Cairano sulla cui cima, l’organo DEL vento, ricordi il DEL? ti sta sussurrando che ti vogliamo e ti vorremo sempre bene. Ciao, Dario. _Annibale Discepolo *https://www.facebook.com/share/p/17SfRGGT5e/

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MESSAGGI per DARIO come pubblicati man mano su FB

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DIARIO di DARIO, sfogliando a ritroso la sua pagina Facebook

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La tua assenza è un’interruzione violenta.

La prima volta che ci siamo parlati è stata in un bar, abbiamo chiacchierato e bevuto un caffè ma avevi da fare, andavi di fretta e ci siamo messi d’accordo per rivederci la sera stessa. Ti abbiamo aspettato infreddolite, in quel paesino di cui neanche ricordo più il nome e se ci ripenso mi sembra assurdo. Ti abbiamo aspettato due ore o poco più e neanche ti conoscevamo, però lo sapevamo, lo sapevamo che dovevamo rimanere. Ringraziamo oggi di averlo fatto, di non esserci lasciate vincere dalla stanchezza, di esserci fidate, perchè quell’incontro ci ha cambiato la vita. Il progetto al quale stavamo lavorando non aveva ancora una linea precisa, sapevamo di cosa volevamo parlare ma eravamo ancora in una fase di ricerca. Volevamo ascoltare, ma non sapevamo ancora chi. Volevamo andare, ma non sapevamo ancora dove. Non sapevamo che qualche anno più tardi, grazie a quell’incontro avremmo mangiato su un tavolo improvvisato tra i vicoli di Cairano, un pranzo dalle sedie tutte diverse, i bicchieri sbeccati e le posate spaiate. La seconda volta che ci siamo visti, lo stesso giorno, nello stesso paesino senza nome, eravamo in macchina. Il microfono incastrato sul cambio, il computer sul cruscotto, eravamo incastrate in mezzo a scatoloni pieni di piante. Poi hai iniziato a parlare e le tua parole hanno riempito l’aria, un miliardo di lucciole che si posavano sul tessuto dei sedili, dentro le tasche delle giacche e sul fazzoletto del tuo taschino. Non sappiamo neanche come descriverlo quel momento, sappiamo solo che quando siamo uscite da quella macchina eravamo diverse. Il coraggio, la fiducia istantanea e profonda e vera, vera, vera, che ci hai regalato hanno significato per noi un nuovo inizio, fuori da quella macchina il progetto non era più solo un’idea, una cosa che forse sai potremmo fare così, fuori da quella macchina era già diventato Eco. Non ha proprio senso che tu non ci sia più. Chiudiamo gli occhi e siamo di nuovo lì, di fronte casa tua, guardiamo i ritratti di tutti i tuoi amici ricoprire il vicolo, con un moscone di carta stretto tra le mani apriamo la porta e un miliardo di lucciole si riversa in strada. Salgono le scale, superano camini e grondaie, spostano sassi, calpestano erba e si arrampicano fin sopra la rupe, la tua, e alla fine esplodono nel cielo della tua Cairano in una luce infinita. Esistono uomini visionari. Esistono uomini oppressi. Esistono uomini oppressori. Esistono uomini e basta.
E poi esistevi tu Dario: un uomo d’orrzzonte. Ci hai disegnato nuovi mondi negli occhi e li ha resi tutti raggiungibili. Chi ci sarà adesso a mischiare i colori e trasformarli in paesaggi? Noi abbiamo costruito la nostra strada per raggiungere tutti i luoghi, superando i confini perché ce lo hai detto tu: “Siete delle creature magnifiche” ci hai ringraziate tante, tantissime volte solo per essere le “creature” che eravamo. E chi ce lo da adesso il nostro amplificatore di concretezza? “A Cairano non si può che stare nel vento e nel silenzio” l’hai detto tu e ora che non ci sei più noi siamo comunque qui ad aspettarti, non più in un paesino senza nome, ma piantate e radicate nel vento della tua Cairano a onorare il vero, vero, vero amico che sei stato per noi. Ci hai insegnato che il vuoto lo si può vivere in modo diverso e trasformalo nel luogo del possibile altro ed è così che proveremo a guardare il vuoto che lasci. ‘’Nulla termina senza lasciare tracciata anche dove la perdita sembra essere l’unica abitante anche lì in apparente silenzio c’è della vita che vibra’’. La tua assenza è un’interruzione violenta. Grazie Dario. _Alessia Colicchio / Aurora Moscianese

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DARIO SU GOOGLE _VIDEO, TESTI, FOTO

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DARIO SU ‘PICCOLI PAESI’ _i convegni, le foto, le locandine

https://piccolipaesi.com/?s=dario

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Written by A_ve

24 novembre 2025 at 17:07

ADDIO A BAVARO il visionario, cultore di silenzio e bellezza

Written by A_ve

24 novembre 2025 at 16:20

FORUM DEI CAMMINI STORICO RELIGIOSI

25 5 2024: convegno a Venosa sul senso del ‘cammino’.

Convegno durante la ‘TRE GIORNI del Cammino di Guglielmo. Tappa a Venosa. Vale come invito.

Convegno “Sguardo del/nel Cammino”, organizzato dall’Ass.ne Anti Stigma Alda Merini onlus a Venosa. Introduce: Maria Antonietta di Corato; relazionano: Martino Bonifacio, D. Salvatore Sciannamea, Angelo Verderosa, Mario Marciano, Dario Bavaro, Annibale Discepolo, Enrico Finzi; conclude Antonella Sinisi.  

Abaco della Segnaletica

Written by A_ve

26 aprile 2024 at 11:20

Manuale di identità visiva

PAESTUM 13 aprile 2024 ore 17 – PRESENTAZIONE DEL “CAMMINO DI GUGLIELMO”

Sabato 13 aprile 2024, ore 17, c’è stata la presentazione del “CAMMINO DI GUGLIELMO” a PAESTUM nell’ambito del Salone “Open – Outdoor Experiences” giunto con successo alla seconda edizione; una tre giorni dedicata alle attività all’aria aperta quali appunto i cammini, le ciclovie, le vie ferrate e le escursioni montane, ecc. Dopo la presentazione alla BIT di Milano -nello stand  della Regione Campania e nel panel dedicato all’Irpinia- siamo al lavoro per la pubblicazione di una prima guida del Cammino con allegata mappa cartografica.  Hanno sottoscritto finora il protocollo d’intesa per l’organizzazione e il sostegno al ‘Cammino’ tutti i Comuni nonché le Diocesi e le Parrocchie interessate dal tracciato; hanno aderito il Parco Regionale del Partenio e il Parco Regionale dei Monti Picentini, in Irpinia; a breve aderiranno -in Basilicata- il Parco Naturale Regionale del Vulture e -in Puglia- il Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto. Il Cammino attraversa 3 regioni (Campania, Basilicata e Puglia) in 15 tappe per complessivi 300 km.; coinvolge oltre 30 comuni e 4 parchi. Il tracciato è stata completamente mappato in GPX e sono stati stipulati accordi con i responsabili di tappa; si è formata una rete entusiasta ed efficiente tra volontariato ed operatori privati. Stiamo raccogliendo infine le adesioni da parte degli operatori privati: ristorazione, B&B, affittacamere, albergo, noleggio bici, noleggio auto con conducente, guida turistica, maneggio, e tutti coloro che vogliono offrire servizi a camminatori e pellegrini in ogni tappa. Per aderire, puoi chiedere il modulo scrivendo a info@camminodiguglielmo.it

Per approfondire la conoscenza sul “Cammino di Guglielmo”, clicca QUI.

Per seguire le attività del Cammino sui social: Facebook e Instagram

CONVEGNO Sabato 13 aprile Ore 17.00 Sala Cervati

Il Cammino di Guglielmo: 300 km. Dall’Irpinia alla Basilicata e Puglia.

Sono intervenuti:

Angelo Mattia Rocco – codirettore di Open Outdoor Experiences 

Rocco D’Andrea – vice-Presidente Parco Regionale dei Monti Picentini

Carmine De Angelis – Sindaco di Chiusano S. Domenico

Angelo Verderosa – Coordinatore Gruppo di Lavoro

Marco Marciano – Esperto di Comunicazione

Dario Bavaro – Esperto Teatrale

Ha moderato: Annibale Discepolo – Giornalista

Il convegno è stato curato dal Parco Regionale dei Monti Picentini.

OPEN Outdoor Experiences:  sito  www.openoutdoor.it 

Cammino di Guglielmo, diario delle tappe 8 e 9.

Cammino di Guglielmo.

Tappa 8 da Sant’Andrea di Conza a Rapone. 

Tappa 9 da Rapone a Santa Maria di Pierno. 

Sabato 23 marzo 2024.

Giornata proficua volta all’approfondimento cartografico e all’accoglienza ricettiva delle tappe 8 e 9. Hanno partecipato: D. Salvatore Sciannamea, Claudio Ferraro, Mario Marciano e Angelo Verderosa.

Di buon mattino, a Sant’Andrea di Conza (punto di partenza della tappa 8), abbiamo incontrato il Sindaco nonché Presidente del Parco Regionale dei Monti Piacentini avv. Gerardo Pompeo D’Angola; si è convenuto di organizzare una presentazione del Cammino coinvolgendo i comuni appartenenti al Parco e attraversati dal tracciato: Chiusano, Montemarano, Montella, Bagnoli, Nusco, S.Angelo e Lioni. L’obiettivo è coinvolgere gli operatori economici che possono offire servizi a pellegrini e camminatori; ad esempio: ristorazione, B&B, affittacamere, albergo, noleggio bici, noleggio auto con conducente, guida turistica, maneggio cavalli e altro. Si faranno convenzioni per gli operatori che intendono accogliere i pellegrini durante il cammino; si può richiedere il modulo di adesione scrivendo a: info@camminodiguglielmo.it  

Al contempo l’Ente Parco Picentini valuterà di segnare il tracciato nell’ambito dei Comuni appartenenti al Parco con la realizzazione di un’adeguata segnaletica.

TAPPA 8 

da Sant’Andrea di Conza (Av) a Rapone (Pz).

Da Sant’Andrea a Rapone abbiamo seguito e valutato in via definitiva il tracciato della tappa 8, via Pescopagano, cimitero, Santuario della Beata Vergine Maria di Monte Mauro, contrada Carosello e con arrivo a Rapone (Pz). 

Le Tappe 8 e 9, unitamente alle tappe 3-4-5 sono in gran parte in aree montane, ad un’altitudine intorno ai 1.000 m. slm. Domina quindi una natura intatta, in un attraversare di paesaggi ricchi di acque e di verde rigoglioso; paesaggi, al contempo, rarefatti e silenziosi.

La partenza della tappa 8 è dal bel Palazzo dell’Episcopio (visitabile, attuale sede del Municipio, collegato con un magnifico giardino panoramico e teatro all’aperto), nella parte alta del centro storico di Sant’Andrea di Conza (Av) -1.500 abitanti-, -680 m. slm.-; si raggiunge dopo qualche centinaio di metri, in salita, l’area de ‘La Fonte’ dov’è un antico mulino in pietra su archi; si prosegue in salita fino a raggiungere -dopo 4 km. ca.- il centro abitato di Pescopagano (Pz) -1.800 abitanti-, -800 m. slm.-; entriamo così in Basilicata.

Dopo una pausa nella piazza principale (fontana potabile), consigliamo di visitare il bel centro storico ricostruito dopo il terremoto del 1980. Si prosegue quindi il cammino in salita fino a raggiungere l’area del Cimitero e da lì seguendo la stretta stradina -per 6 km. ca.-, attraversando con vari saliscendi ambienti naturali intatti e incontaminati, dominati da acque sorgive e da una natura rigogliosa, si raggiunge  -a 1.002 m. slm- il Santuario della Beata Vergine Maria di Monte Mauro, luogo di pellegrinaggio caro ai pescopaganesi > info: https://www.santuaritaliani.it/santuario/beata-vergine-maria-di-montemauro/

Dal piazzale circostante il santuario, luogo di sosta durante il cammino, vi è una vista meravigliosa sugli altopiani lucani all’intorno.

Dal santuario si prosegue -3 km. ca.- per una via in terra battuta fino all’incrocio -930 m. slm.- con le strade statali e provinciali che collegano l’Alta Irpinia con l’area di San Fele. Si prosegue -3,8 km. ca.- per una stradina in gran parte sterrata lungo la contrada Carosello; si arriva quindi al termine della Tappa 8 dinanzi la Chiesa madre di San Nicola nel centro storico di Rapone (Pz) -900 abitanti-, -840 m. slm.-, paese delle Fiabe.  

RIFERIMENTI UTILI a RAPONE (Pz)

A Rapone abbiamo incontrato il Parroco D. Giovanni De Palma che ci ha fatto visitare la chiesa madre di San Nicola ove sono custodite le reliquie dei pastorelli di Fatima e del beato Carlo Acutis.   D. Giovanni può ospitare nella casa canonica fino a 6 posti letto -cell. 3498682691-.

Il timbro sulla credenziale è rilasciato da D. Giovanni o suo delegato. 

Il consigliere comunale Donato Angelillo  -cell. 3282619955- ci ha fatto visitare il centro storico con la chiesetta di S.Maria in Nives e la correlata neviera (da non perdere); ci ha inoltre accompagnati in auto (a 4 km. ca.) per visitare il Museo multimediale delle Fiabe dove è protagonista lo ‘scazzmauriello’. https://www.youtube.com/channel/UChhCITwaurqVXrZdS5JQ63Q

La guida Antonio Tozzi ci ha accompagnato sui tracciati delle tappe 8 e 9 ed è disponibile a fornire info e supporto in caso di difficoltà lungo questi tratti  -cell. 3289766429-. 

A Rapone non ci sono trattorie; prenotando con anticipo ci si può rivolgere per una colazione o un pasto caldo a Luciana Ricigliano che gestisce anche il circolo Meeting Point, nei pressi del Municipio -cell. 3290439025-.

Per il pernottamento in un casolare con bella posizione panoramica, a meno di 1 km. dal centro di Rapone, con 6 posti letto e l’uso della cucina, si può contattare Antonella Angelillo -cell. 3336277104-; posizione: https://maps.app.goo.gl/A3Xwd8tb2tzCfJyN6

Nella vicina Ruvo del Monte (Pz), -6 km. ca.-  è la Locanda al Giglio d’Oro con ottimo ristorante e camere alberghiere -tel. 097697516-; si può telefonare e chiedere la cortesia di avere un passaggio in auto. 

TAPPA 9 

da Rapone (Pz) alla badia di Santa Maria di Pierno, San Fele (Pz)

Da Rapone abbiamo seguito e valutato in via definitiva il tracciato della tappa 9, via Cascate di San Fele, centro storico di San Fele, con arrivo alla bella badia di Santa Maria di Pierno, tra le fondazioni di San Guglielmo.

Si esce da Rapone in direzione sud, seguendo per un breve tratto -1,3 km. ca.- la strada provinciale per San Fele; si prende quindi sulla destra, la stradina per contrada Mancusi; dopo poche centinaia di metri, sulla destra vi è un’area a verde ricca di sculture in pietra e di memorie rupestri; all’interno della proprietà è un ricovero in pietra con tavoli e panche all’aperto; l’artista autoctono è Angelo Repole -cell. 3471084078-  e la sosta merita una buona mezzora; Angelo coltiva il suo orto geometrico nel fine settimana e quindi solo in pochi giorni si può visitare il bel complesso artistico e paesaggistico.

Si prosegue per via in terra battuta per 1 km. ca., fino all’innesto sulla S.P.; per proseguire bisogna tenere la destra; salendo invece a sinistra per qualche tornante -300 m. ca.- si arriva alla Masseria Pietrascritta, attrezzata fattoria didattica dove è possibile partecipare alla cagliatura dei formaggi e visitare le stalle; si possono acquistare ottimi prodotti caseari a km. zero; per la visita e, in generale per info su San Fele, si può contattare Elisa Chieca -cell. 3495279050-.

Proseguendo in discesa per 2 km. ca. si arriva sul fondovalle dov’è l’areale delle Cascate di San Fele, interessante area naturalistica, attrezzata, dove è possibile visitare le sorgenti, rifornirsi di acqua e -se il tempo lo permette- fare un bel bagno rigenerante nelle vasche in pietra scavate nei millenni dall’acqua. 

Si prosegue quindi per il bel centro storico di San Fele (Pz) -2.900 abitanti-, -872 m. slm.-. Consigliamo di attraversarlo guadagnando la salita attraverso l’intricata rete di vicoletti in pietra; da visitare la chiesa madre situata su un’imponente scalinata in posizione centrale; qui ci sono alcuni locali dove è possibile fare una sosta per acquistare prodotti tipici da forno, sia dolci che salati.  

Si riprende il cammino in direzione Pierno, frazione di San Fele; ci aspettano 7 km dove si alternano leggere discese e poi salite fino a raggiungere l’arrivo della tappa 9 alla badia di Santa Maria di Pierno -949 m. slm.-, tra le fondazioni di San Guglielmo che aveva scelto i monti della Basilicata per i suoi eremitaggi ancor prima di arrivare in Irpinia.

La badia di epoca romanica, immersa nel silenzio di una piccola frazione abitata, costituita dalla chiesa e dall’annesso convento, merita una visita approfondita.

RIFERIMENTI UTILI a PIERNO (San Fele, Pz)

Nei locali annessi alla badia vi sono 20 posti letto ca. e un salone con cucina; per prenotare bisogna contattare con buon anticipo il rettore Fr. Alberto Vecchione  -cell. 3389000362- -email: faro.alberto@gmail.com-

A poche decine di metri vi è la buona ‘Locanda del Bosco’, gestita da Michele e Lucia -cell. 3383441647-.

Il timbro sulla credenziale è rilasciato da Fr. Alberto o suo delegato. 

HOSTEL IL TETTO, Melfi

Al termine della giornata abbiamo incontrato Liberato Canadà, Presidente della Società Cooperativa Giubileo 2000 che gestisce la struttura ricettiva Hostel il Tetto a Melfi (PZ).

Hostel il Tetto dispone di 24 camere con un totale di circa 50 posti letto; le camere sono ampie, ognuna è dotata del proprio bagno, la struttura previa prenotazione offre il servizio di pernottamento, prima colazione e ristorazione.

Il Palazzo dell’antico Seminario, sede della struttura ricettiva, è di proprietà della Diocesi di Melfi Rapolla Venosa e fa parte del complesso monumentale storico della cattedrale di Santa Maria Assunta di Melfi e del Palazzo Vescovile di Melfi.

Il complesso con annessi giardini in cui è situata la statua in bronzo di San Guglielmo, è il punto di arrivo della tappa 11 del Cammino dai Laghi di Monticchio a Melfi.

Liberato è tra l’altro referente della pastorale diocesana per il Turismo e Presidente di Federalberghi Vulture. Abbiamo stipulato quindi con la Soc. Coop Giubileo 2000 – Hostel il Tetto la prima convenzione di tipo “operatori economici”, che concede uno sconto del 15% sui prezzi da listino ai camminatori e pellegrini che mostreranno la “Credenziale del Cammino di San Guglielmo”.

Per prenotare bisogna contattare la direttrice, Dr.ssa Marida Sonnessa, ai seguenti contatti : Tel. 0972236837 – Cell. 3312915834 – eMail info@hosteliltetto.com

TAPPA 15 – tracciato GPX con cartografia

Domenica 24 marzo 2024

Ruggiero Graniero col supporto di amici camminatori, ha collaudato in data odierna e in via definitiva, il tracciato della Tappa 15: dalla Concattedrale di San Sabino a Canosa fino alla meta finale del Cammino: la Basilica del Santo Sepolcro a Barletta.

La mappatura è arricchita da foto scattate in ogni way-point; è un contributo importante poiché ci permette di poter finalmente concludere la cartografia delle 15 tappe.

Ruggiero, con la sua associazione ASD Amici del Cammino, Barletta, è disponibile a fornire info e supporto in caso di difficoltà lungo la tappa 15 -cell. 3388126475-.

https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/il-cammino-di-guglielmo-15-tappa-da-canosa-a-barletta-164906661

TAPPA 15 SU WIKILOC a cura di Ruggiero Graniero, Barletta

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Cammino di Guglielmo, firmato il protocollo d’intesa a Canosa

sabato 9 marzo 2024

LEGGI QUI L’ARTICOLO SU CANOSA WEB

In tarda mattinata odierna, a Canosa di Puglia presso la Basilica Concattedrale di San Sabino è stato firmato il protocollo d’intesa con il Comune di Canosa e la cattedrale San Sabino riguardante la realizzazione de “Il Cammino di Guglielmo”, sulle orme del giovane pellegrino e santo fondatore delle Abbazie di Montevergine e del Goleto. Per la firma del protocollo sono intervenuti tra gli altri: Cristina Saccinto, assessore alla cultura e Saverio Di Nunno, assessore agli eventi per il Comune di Canosa di Puglia; Mons. Felice Bacco per la Cattedrale San Sabino; Elia Marro presidente Pro Loco Canosa; Riccardo Asselta, in rappresentanza dell’Associazione ‘Via Francigena’ Canosa. Mentre, per il gruppo promotore ‘Il Cammino di Guglielmo’ erano presenti: Annibale Discepolo, giornalista del Mattino; Mario Marciano, responsabile della comunicazione; Angelo Verderosa, coordinatore del Cammino; Dario Bavaro, presidente Associazione Irpinia 7x e promotore del Cammino; don Salvatore Sciannamea, rettore dell’Abbazia del Goleto e guida spirituale del Cammino.

“Mettersi in cammino – ha spiegato don Salvatore Sciannamea – significa abbandonare la chiusura che porta alla noia per andare al cambiamento, approdando all’apertura fatta di entusiasmo. Come il santo cerca la terra del cammino, il fuoco che lo illumina, l’acqua che purifica e il respiro della vita spirituale, così il Cammino di Guglielmo apre alla riscoperta della terra nei suoi percorsi, alla bellezza quasi incontaminata della via Ofantina, alla purezza dell’aria ed al fuoco interiore della motivazione che spinge a mettersi in viaggio e, dopo ogni sosta, a riprendere il cammino”.

La cartografia, allegata al protocollo di intesa, prevede ben 15 tappe, per complessivi 300 km. attraversando i territori di 3 regioni (Campania, Basilicata e Puglia). Coinvolge oltre 30 comuni e attraversa 4 parchi: il Parco regionale del Partenio e il Parco regionale dei Monti Picentini, in Irpinia; il Parco del Vulture, in Basilicata, e il Parco naturale regionale del fiume Ofanto, in Puglia. Si snoda lungo i luoghi legati a Guglielmo, in primis, le abbazie fondate in Irpinia: l’Abbazia di Montevergine e l’Abbazia del Goleto. Quindi, i siti religiosi legati alle fondazioni guglielmine: l’Eremo di S. Maria della Valle (detto anche di S. Guglielmo) a Chiusano di San Domenico (AV), la Badia di S. Maria di Pierno presso San Fele (PZ) e il monastero di S. Bartolomeo a Melfi (PZ)E, da lì, seguendo l’Ofanto, fino a Melfi, e poi Minervino Murge, Canosa di Puglia e quindi a Barletta, dove era uno degli imbarchi per la Terra Santa, meta agognata dal giovane pellegrino.

“Un sentito grazie a tutti coloro che si sono adoperati per il raggiungimento di questo traguardo.– Ha concluso Don Salvatore Sciannamea a margine dell’incontro- Adesso, dopo tutti gli adempimenti burocratici, porremo in essere il cammino, affidando tutti i pellegrini alla protezione di San Guglielmo per la riscoperta della bellezza del creato, della spiritualità e di un rinnovamento personale. Buon cammino nel cuore a tutti e ciascuno!” Un itinerario sui passi del santo pellegrino Guglielmo in cui si fondono la dimensione spirituale e quella legata alla scoperta del territorio, capace di abbracciare regioni e paesaggi differenti.

SINTESI di una PROFICUA GIORNATA ad EST

E’ stata una giornata molto positiva per il Cammino. Un primo gruppo mattutino ha verificato alcune parti di tracciato in GPX, anche in funzione del percorso ciclabile; in particolare, si è lavorato sul tracciato parallelo al Locone partendo dalla cantina Bucci in contrada Lamalunga; qui c’è l’incrocio con la Ciclovia dell’Ofanto. Poi alle 12 siamo convenuti nella Concattedrale di Venosa per la firma di adesione al protocollo d’intesa inter-regionale con l’Amm.ne Comunale di Canosa e il Parroco della Concattedrale di San Sabino. Approfittando della pausa per la colazione di lavoro (ospiti della Proloco), abbiamo stipulato una prima convenzione (ristoro) con ‘Nell’Arco del Tempo’ osteria in via Salita dell’Arco Diomede (sconto 15% riservato a camminatori e pellegrini). Speriamo che anche altri operatori applicheranno la stessa percentuale di sconto nelle varie strutture e servizi offerti a pellegrini e camminatori e bikers. Abbiamo concordato le modalità del timbro con la Credenziale della tappa 14 e la tabella da esporre all’arrivo tappa (segue immagine). Nel pomeriggio, a Melfi abbiamo visitato la bella struttura diocesana Hostel Il Tetto (50 posti letto), gestito da giovani in cooperativa, dove con Liberato Canadà abbiamo concordato una convenzione col Cammino.

Al termine della giornata, abbiamo preparato una bozza del programma per la prima partenza di ‘rodaggio del Cammino’ con e-bike; segue.

Info e prenotazioni. 

Gruppo bike: Antonio De Angelis  351.1722406

Gruppo navetta: Mario Marciano  340.3517357

Tracciato definitivo GPX: Claudio Ferraro 392.4787170

www.camminodiguglielmo.it

https://www.facebook.com/reel/7231881453531639

Il Cammino sul Corriere …

CAMMINO DI GUGLIELMO _ presentazione 15 dicembre 2023

IL CAMMINO DI GUGLIELMO

aggiornamenti

Il Comune di Chiusano di San Domenico (capofila), in raggruppamento con il Comune di Ospedaletto d’Alpinolo, ha organizzato un incontro per la presentazione del progetto “IL CAMMINO DI GUGLIELMO”, itinerario storico, religioso, spirituale e naturalistico ideato da un gruppo di appassionati e finanziato -limitatamente al recupero dei 3 sentieri ricadenti nei due comuni- dal Ministero della Cultura attraverso il bando del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Guglielmo ha camminato giovanissimo (non ancora santo) lungo le vie dei pellegrinaggi europei, la Giacobea, la Francigena e poi l’Appia; ecco perché il “Cammino di Guglielmo” e non di San Guglielmo… 

L’incontro si è tenuto presso la Biblioteca Statale di Montevergine a Mercogliano (Av), attigua al Palazzo Abbaziale del Loreto ed è stato incentrato sulla figura del giovane pellegrino Guglielmo che nel XII sec. percorse vie rupestri e montane tra Campania, Basilicata e Puglia, fondando in Irpinia le abbazie di Montevergine e del Goleto e, in Basilicata, la Badia di Santa Maria di Pierno. 

Hanno finora aderito  sottoscritto il protocollo d’intesa 30 Comuni, 14 Enti religiosi e 23 Associazioni. Sono stati presentati il progetto di comunicazione, il logo, le bozze del sito web e della pubblicazione a stampa e la cartografia di ognuna delle 15 tappe previste. Si è dato il via alla strutturazione di un gruppo di lavoro che permetterà a giugno prossimo di far compiere ai primi gruppi di pellegrini e camminatori almeno le prime 7 tappe.

Hanno relazionato: 

D.O.M. Riccardo Luca Guariglia – Abate Ordinario di Montevergine e Assisi  

Carmine De Angelis –  Sindaco del Comune di Chiusano di San Domenico

Luigi Marciano – Sindaco del Comune di Ospedaletto D’Alpinolo 

D. Salvatore Sciannamea – Rettore dell’Abbazia del Goleto

Sono seguite approfondite relazioni illustrate con video-proiezione:

Mario Marciano – il progetto di comunicazione

Angelo Verderosa – il tracciato e le tappe.

Ha moderato il giornalista Annibale Discepolo.

Numerosi i sindaci e i rappresentati di associazioni che hanno partecipato in sala:

Vittorio D’Alessio – Sindaco di Mercogliano

Beniamino Palmieri – Sindaco di Montemarano

Salvatore Vecchia – Sindaco di Cassano Irpino

Elisa Chieca – Vicesindaco di San Fele

Franco Cacciatore – scrittore e storico di Melfi

Donato di Gaetano – presidente dell’associazione Mirvita, Minervino Murge

Vito Abate, Club Alpino Italiano

Dario Bavaro, ass.ne Irpinia 7x

Francesco Celli, ass.ne Info Irpinia

Claudio Ferraro, Viandante in bici

Albino Moscariello, Irpinia Bike House.

Inoltre, sono intervenuti i soci della Proloco di Prata Principato Ultra, che si prendono cura della prima tappa del Cammino e i soci di Castellarte, ass.ne di Mercogliano, che si sono impegnati ad accogliere i partecipanti al Cammino nell’ambito del comune di Mercogliano e con i quali è stato siglato a fine convegno il protocollo di adesione al Cammino. Il Touring Club Italiano è stato rappresentato dal Angelo Verderosa, console per l’Irpinia.

Hanno inoltre partecipato i rappresentanti delle affidatarie dei servizi Pnrr:

-General Service srl, Trevico / -Arteteca, arte murale, Napoli / -Visivalab multimediale srl, Barcellona / -David Ardito / Damedia nell’ambito dei servizi web in gruppo con Marciano&partner. L’artista Lucio Perone, per l’occasione, ha presentato il bozzetto di una scultura dedicata ai camminatori, viandanti e pellegrini nel nome di Guglielmo, caratterizzato da uno zaino e da un bastone forgiato con un manico con bella testa di lupo; un’opera di land art data la considerevole dimensione in altezza.  

Numerosi i giornalisti che hanno preso parte all’evento e numeroso anche il pubblico che ha partecipato nella storica e bella sede della biblioteca statale di Montevergine.

E’ seguito un momento di pausa e convivialità con degustazione dei vini della cantina Mirvita di Minervino Murge e con prodotti della tradizione locale presso l’Oste Contadino di Mercogliano. 

I prossimi appuntamenti di presentazione saranno presso la sede del parco del Vulture a Monticchio e poi presso la sede del parco Fluviale dell’Ofanto, in Puglia.

Il cammino finora compiuto ha visto coinvolta una vera e propria ‘comunità’ fatta di volontariato, associazionismo, entri pubblici ed enti religiosi; è stato fatto davvero un lavoro corale fondato su un sentimento di riconoscimento storico e religioso verso il santo Guglielmo, che ricordiamo è patrono dell’intera Irpinia. 

Avendo completato i vari step richiesti dalle normative, da gennaio si lavorerà quindi alla candidatura del Cammino di Guglielmo nell’Atlante nazionale dei Cammini storici e religiosi tenuto dal Ministero della Cultura e nell’omologo della regione Campania.

Contributi, TESTI a mò di intervista

D. Salvatore Sciannamea, Angelo Verderosa, Dario Bavaro, Mario Marciano, Giampiero Cantarella

https://wordpress.com/post/piccolipaesi.com/14050

Immagini e mappe (archivio provvisorio) – download autorizzato

https://piccolipaesi.com/category/il-cammino-di-guglielmo/

info  D.Salvatore  3888139739 – e-mail  info@camminodiguglielmo.it

Sito web ufficialewww.camminodiguglielmo.it

UN PRIMO VIDEOCLIP

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INTERVISTA a cura di Paolo Matarazzo, riprese Vito Abate

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RASSEGNA STAMPA 15-12

https://www.orticalab.it/Cammino-di-Guglielmo-si-presenta-il

https://sistemairpinia.provincia.avellino.it/it/eventi/mercogliano-presentazione-del-progetto-il-cammino-di-guglielmo

https://www.avellinotoday.it/attualita/il-cammino-di-guglielmo-la-presentazione-del-progetto-storico-religioso-al-palazzo-abbaziale-di-loreto-15-dicembre-2023.html

https://www.cumpane.it/cumpane/2023/12/16/il-cammino-del-giovane-guglielmo/ _ video-intervista

FOTO 15 12 2023

Si ringraziano: Marianna Del Piano, Vito Abate, Otto channel, Verderosa studio, Emmanuele Petruzziello.