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25 5 2024: convegno a Venosa sul senso del ‘cammino’.

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Convegno durante la ‘TRE GIORNI del Cammino di Guglielmo. Tappa a Venosa. Vale come invito.

Convegno “Sguardo del/nel Cammino”, organizzato dall’Ass.ne Anti Stigma Alda Merini onlus a Venosa. Introduce: Maria Antonietta di Corato; relazionano: Martino Bonifacio, D. Salvatore Sciannamea, Angelo Verderosa, Mario Marciano, Dario Bavaro, Annibale Discepolo, Enrico Finzi; conclude Antonella Sinisi.  

Incontro a Barletta

di Annibale Discepolo

lunedì 22 aprile 2024

Proficuo incontro a Barletta con i vertici del Patto Territoriale Nord Barese-Ofantino che presto aggiungerà un nuovo tassello al mosaico del progetto Cammino di Guglielmo. Presenti, presso la sede dell’ente, Michele Patruno, presidente dell’Agenzia per l’Occupazione e lo Sviluppo dell’Area Nord Barese/Ofantina, nonchè sindaco di Spinazzola, con il direttore Marco Barone e Marcella Sasso. Al tavolo, anche, Vincenzo Misuriello, consulente Patto Territoriale NBO e, per la Provincia BAT/Parco dell’Ofanto, l’architetto Daniela Lenoci; per il progetto Cammino di Guglielmo, hanno partecipato Angelo Verderosa, coordinatore del gruppo di lavoro, il rettore del Goleto, don Salvatore Sciannamea ed il giornalista Annibale Discepolo.

L’architetto Verderosa ha illustrato il progetto, presentando il video che lo racconta attraverso la grafica ed il viaggio di 300 km da Montevergine a Barletta, un percorso dell’anima che attraversa tre regioni: Campania, Basilicata e Puglia . <L’obiettivo è far dialogare realtà diverse, con la complicità del fiume Ofanto che nasce nei pressi del Goleto ed arriva a Barletta. Un lavoro di volontariato, amicizia e di devozione verso il santo che nel XII secolo costruì  le abbazie di Montevergine e del Goleto a Sant’Angelo dei Lombardi; un progetto che vede capofila il Comune di Chiusano, di cui è sindaco Carmine De Angelis, con Ospedaletto d’Alpinolo, retto da Luigi Marciano, e che riscopre e pone l’attenzione sul giovane pellegrino che quattordicenne s’incamminò  prima a Santiago de Compostela e poi a Roma, e sull’Appia decise di raggiungere  Gerusalemme ma che per una serie di vicissitudini e segni divini, ritornò sui suoi passi, fermandosi Basilicata e poi in Irpinia. Perchè  Cammino di Gugliemo e non di san Guglielmo? Perché Guglielmo camminò a lungo da giovane, animato da una grande curiosità e sete di conoscenza, esplorando i sentieri dello spirito, spingendosi in tutta Europa,  divenendo santo dopo la morte avvenuta il 24 giugno del 1142 proprio al Goleto ove fu sepolto fino al 1807. L’ abbazia poi abbandonata, fu riabitata solo nel 1973 con l’aiuto di un monaco verginiano che scelse di fare l’eremita e che diseppelì il passato di rovine,  cominciando a guardare al futuro>. Verderosa ha poi ricordato le tappe e le distanze del percorso:  120 km. in Irpinia, 90 in Basilicata e la restante parte in Puglia. Importante il passaggio montano; tappe che variano intorno ai 20-22 chilometri, mentre le più faticose sfiorano i 29, come quella che da Venosa porta a Minervino. Il Cammino di Guglielmo ha un’anima fortemente spirituale per la scoperta dei luoghi che danno l’opportunità di guardarsi anche intorno e vivere, respirare le bellezze della natura attraverso una visibilità paesaggistica unica, passando dai crinali appenninici ai fondovalle ofantini, incrociando la via Appia, la Francigena ed intersecando in più punti le linee ferroviarie dell’Avellino-Rocchetta e della Rocchetta-Gioia del Colle che -quando riaperte- daranno la possibilità di raggiungere col treno alcune significative tappe intermedie del tracciato>.

In proposito, si segnala che è in corso di valutazione di fattibilità un progetto di Acamir-Regione Campania in sinergia con la Fondazione FS per il recupero della stazioni dell’Avellino-Rocchetta così come a breve si punterà al recupero della stazione di Venosa mentre quelle di Minervino, Canosa, Canne e Barletta sono già perfettamente funzionali. Da quest’ultima, dal luogo di fine cammino, si potrà riprendere il treno per arrivare alla stazione di  Benevento e quindi ad Avellino; oppure con Marino Bus si può già oggi raggiungere Mercogliano (partenza del cammino, dove si potrà lasciare la propria auto, ad esempio) direttamente da Barletta (in circa 2 ore).

<Un progetto che va avanti da 12 anni – supportato dal Touring Club Italiano, dal Club Alpino Italiano, da Irpinia 7x, Info Irpinia e tante altre associazioni dei territori delle tre regioni,  ha ricordato Verderosa  – e che ad oggi vede l’adesione di oltre 30 tra comuni, 14 enti religiosi, i parchi regionali montani dei Picentini e del Partenio, confidando a breve nell’adesione di quello del Vulture e del Fiume Ofanto>.  

I prossimi programmi

Il 23-24 e 25 maggio ci sarà un gruppo di bikers per il collaudo del tracciato che dopo la benedizione dell’abate Riccardo Luca Guariglia, partirà giovedì 22 da Montevergine su bici elettriche per arrivare sabato 25 pomeriggio a Barletta; programma aperto anche a coloro che per ragioni di età vorranno percorrerlo con una navetta bus cenando e pernottando la prima sera in Irpinia, la seconda a Melfi e la terza a Barletta.

Domenica 2 giugno ci sarà la giornata annuale dedicata ad una delle tappe più affascinanti del cammino di Guglielmo: si parte a piedi alle ore 9 dalla grotta dell’Apparizione, situata sulle sponde del Lago Laceno e si arriva nel pomeriggio all’abbazia del Goleto con una sosta intermedia nella bella area attrezzata della badia di Fontigliano. L’invito è rivolto a tutti; la partecipazione è gratuita e non richiede prenotazione.

Sabato 22 giugno ci sarà invece una giornata di studio (Formun nazionale) dedicata ai cammini religiosi, in Irpinia a Chiusano di S. Domenico. E’ determinante il ruolo  degli enti territoriali, degli enti parco e patti territoriali; al forum parteciperanno rappresentati del Governo e delle 3 Regioni che faranno il punto sull’importanza dei cammini religiosi, in concomitanza alla celebrazione del Giubileo 2025.

Tornando alla struttura del progetto, l’intero tracciato è stato studiato a lungo, anche a piedi ed è la sintesi di una serie di valutazioni incrociate pensando in termini di bellezza paesaggistica, di resistenza fisica e di sequenze logiche da un punto di vista geografico; la linea guida, dopo aver superato i monti del Partenio e dei Picentini, a partire dal Goleto è prevalentemente l’Ofanto. Ogni camminatore / viandante / pellegrino potrà dotarsi di una credenziale identificativa: un timbro apposto su una sorta di passaporto che consentirà di testimoniare il percorso compiuto; esibendo, inoltre, la credenziale si potrà godere di sconti per il pernottamento e per la ristorazione, grazie alla collaborazione di operatori del settore turistico che hanno aderito al progetto. A breve, sia sul sito web (www.camminodiguglielmo.it) che sulla guida / pubblicazione a stampa, sarà possibile scaricare il percorso del tracciato in formato Gpx che permetterà anche singolarmente di poter percorrere il cammino senza riferimenti di segnaletica e quant’altro.

Gli interventi del Patto Territoriale e del Parco dell’Ofanto

Per Michele Patruno, presidente Agenzia per l’Occupazione e lo Sviluppo dell’Area Nord Barese/Ofantina, <l’ impressione è positiva; un progetto interessante cui va il mio apprezzamento ; sono favorevole all’adesione che ovviamente dovremo sottoporre alla valutazione del Cda ed all’assemblea dei soci per avere  semaforo verde. Il nostro Patto Territoriale, risale al 1998 ed è  un consorzio tra comuni che si occupa anche dello sviluppo e promozione turistico del territorio e che condivide in parte col progetto ‘Puglia Imperiale’; il Patto è uno strumento promosso dall’UE per creare progetti di sviluppo locale e nuova occupazione; la progettualità del Cammino, dunque, potrebbe naturalmente inserirsi nell’ambito della varie iniziative che il patto territoriale sostiene, non ultimo la salvaguardia e valorizzazione del fiume Ofanto, visto che il progetto stesso scorre lungo questa arcaica e preziosa via dell’acqua>.  

Per Marco Barone, direttore tecnico dell’Agenzia di Sviluppo : <Il Cammino si inquadra perfettamente nelle iniziative che stiamo portando avanti nel segno della mobilità dolce, riconosciuta tra l’altro dalla piattaforma MAST e dal programma INTERREG di cui siamo partner. Tra l’altro, il percorso disegnato dal Cammino si incrocia con la pista ciclabile che dalla diga del Locone arriva a Canosa e quindi a Barletta, tappa finale del progetto, cosa che rafforza contemporaneamente i due tracciati>.

A don Salvatore Sciannamea, rettore del Goleto, è toccato spiegare il senso del cammino , <le spiritualità presenti lungo il tracciato: benedettina, francescana, domenicana e redentorista>, sottolineando inoltre <la valenza angeologica per la figura di san Michele in Irpinia (Sant’Angelo dei Lombardi), Basilicata a Monticchio (Badia di san Michele) e a Minervino Murge (grotta di san Michele. Il cammino, inoltre, intercetta una dimensione mariologica nelle tre regioni: Madonna di Montevergine (Irpinia, Campania) , Santa Maria di Pierno (Basilicata) e Madonna del Sabato (Puglia, Minervino Murge). Spiritualmente il Cammino di Guglielmo è pensato come una grande discesa dai monti al mare, come una meditazione esistenziale dal cielo alla terra, seguendo la via dell’acqua; un progetto con una impalcatura unica, in grado di offrire a chi lo sceglierà  anche eventuali alternative “fuori” dallo stesso cammino, per le innumerevoli possibilità e occasioni di visitare monumenti e luoghi consigliati nell’ambito del progetto >.

Per Vincenzo Misuriello, consulente Patto Territoriale NBO, si è trattato di un incontro che offre un momento importante, nato da una serie di progettualità sui territori, non solo il nostro ma anche i limitrofi, che si stanno felicemente -dopo decenni- intersecando. Seguo da un anno il Cammino di Guglielmo con interesse. Al momento e nel contempo stiamo lavorando col Patto Territoriale al progetto STEP col Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con l’ente Provincia, in particolare con l’architetto Daniela Lenoci per il processo di certificazione collettivo del marchio fluviale dell’Ofanto. Questo progetto è l’occasione per connetterci e che fa accarezzare l’idea, da tradurre in realtà, di un incontro pubblico che insieme al Patto Territoriale possa raccontare le  tante esperienze in essere sul territorio; un’occasione   di confronto con operatori locali per il nuovo ruolo delle DMO e quindi sarà un momento utile a raccontare, illustrare i progetti nel  corso di una tavola rotonda che possa dare maggiore spinta agli operatori del territori; il Cammino di Guglielmo è già da ora invitato a questo confronto >.

PAESTUM 13 aprile 2024 ore 17 – PRESENTAZIONE DEL “CAMMINO DI GUGLIELMO”

Sabato 13 aprile 2024, ore 17, c’è stata la presentazione del “CAMMINO DI GUGLIELMO” a PAESTUM nell’ambito del Salone “Open – Outdoor Experiences” giunto con successo alla seconda edizione; una tre giorni dedicata alle attività all’aria aperta quali appunto i cammini, le ciclovie, le vie ferrate e le escursioni montane, ecc. Dopo la presentazione alla BIT di Milano -nello stand  della Regione Campania e nel panel dedicato all’Irpinia- siamo al lavoro per la pubblicazione di una prima guida del Cammino con allegata mappa cartografica.  Hanno sottoscritto finora il protocollo d’intesa per l’organizzazione e il sostegno al ‘Cammino’ tutti i Comuni nonché le Diocesi e le Parrocchie interessate dal tracciato; hanno aderito il Parco Regionale del Partenio e il Parco Regionale dei Monti Picentini, in Irpinia; a breve aderiranno -in Basilicata- il Parco Naturale Regionale del Vulture e -in Puglia- il Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto. Il Cammino attraversa 3 regioni (Campania, Basilicata e Puglia) in 15 tappe per complessivi 300 km.; coinvolge oltre 30 comuni e 4 parchi. Il tracciato è stata completamente mappato in GPX e sono stati stipulati accordi con i responsabili di tappa; si è formata una rete entusiasta ed efficiente tra volontariato ed operatori privati. Stiamo raccogliendo infine le adesioni da parte degli operatori privati: ristorazione, B&B, affittacamere, albergo, noleggio bici, noleggio auto con conducente, guida turistica, maneggio, e tutti coloro che vogliono offrire servizi a camminatori e pellegrini in ogni tappa. Per aderire, puoi chiedere il modulo scrivendo a info@camminodiguglielmo.it

Per approfondire la conoscenza sul “Cammino di Guglielmo”, clicca QUI.

Per seguire le attività del Cammino sui social: Facebook e Instagram

CONVEGNO Sabato 13 aprile Ore 17.00 Sala Cervati

Il Cammino di Guglielmo: 300 km. Dall’Irpinia alla Basilicata e Puglia.

Sono intervenuti:

Angelo Mattia Rocco – codirettore di Open Outdoor Experiences 

Rocco D’Andrea – vice-Presidente Parco Regionale dei Monti Picentini

Carmine De Angelis – Sindaco di Chiusano S. Domenico

Angelo Verderosa – Coordinatore Gruppo di Lavoro

Marco Marciano – Esperto di Comunicazione

Dario Bavaro – Esperto Teatrale

Ha moderato: Annibale Discepolo – Giornalista

Il convegno è stato curato dal Parco Regionale dei Monti Picentini.

OPEN Outdoor Experiences:  sito  www.openoutdoor.it 

Cammino di Guglielmo, firmato il protocollo d’intesa a Canosa

sabato 9 marzo 2024

LEGGI QUI L’ARTICOLO SU CANOSA WEB

In tarda mattinata odierna, a Canosa di Puglia presso la Basilica Concattedrale di San Sabino è stato firmato il protocollo d’intesa con il Comune di Canosa e la cattedrale San Sabino riguardante la realizzazione de “Il Cammino di Guglielmo”, sulle orme del giovane pellegrino e santo fondatore delle Abbazie di Montevergine e del Goleto. Per la firma del protocollo sono intervenuti tra gli altri: Cristina Saccinto, assessore alla cultura e Saverio Di Nunno, assessore agli eventi per il Comune di Canosa di Puglia; Mons. Felice Bacco per la Cattedrale San Sabino; Elia Marro presidente Pro Loco Canosa; Riccardo Asselta, in rappresentanza dell’Associazione ‘Via Francigena’ Canosa. Mentre, per il gruppo promotore ‘Il Cammino di Guglielmo’ erano presenti: Annibale Discepolo, giornalista del Mattino; Mario Marciano, responsabile della comunicazione; Angelo Verderosa, coordinatore del Cammino; Dario Bavaro, presidente Associazione Irpinia 7x e promotore del Cammino; don Salvatore Sciannamea, rettore dell’Abbazia del Goleto e guida spirituale del Cammino.

“Mettersi in cammino – ha spiegato don Salvatore Sciannamea – significa abbandonare la chiusura che porta alla noia per andare al cambiamento, approdando all’apertura fatta di entusiasmo. Come il santo cerca la terra del cammino, il fuoco che lo illumina, l’acqua che purifica e il respiro della vita spirituale, così il Cammino di Guglielmo apre alla riscoperta della terra nei suoi percorsi, alla bellezza quasi incontaminata della via Ofantina, alla purezza dell’aria ed al fuoco interiore della motivazione che spinge a mettersi in viaggio e, dopo ogni sosta, a riprendere il cammino”.

La cartografia, allegata al protocollo di intesa, prevede ben 15 tappe, per complessivi 300 km. attraversando i territori di 3 regioni (Campania, Basilicata e Puglia). Coinvolge oltre 30 comuni e attraversa 4 parchi: il Parco regionale del Partenio e il Parco regionale dei Monti Picentini, in Irpinia; il Parco del Vulture, in Basilicata, e il Parco naturale regionale del fiume Ofanto, in Puglia. Si snoda lungo i luoghi legati a Guglielmo, in primis, le abbazie fondate in Irpinia: l’Abbazia di Montevergine e l’Abbazia del Goleto. Quindi, i siti religiosi legati alle fondazioni guglielmine: l’Eremo di S. Maria della Valle (detto anche di S. Guglielmo) a Chiusano di San Domenico (AV), la Badia di S. Maria di Pierno presso San Fele (PZ) e il monastero di S. Bartolomeo a Melfi (PZ)E, da lì, seguendo l’Ofanto, fino a Melfi, e poi Minervino Murge, Canosa di Puglia e quindi a Barletta, dove era uno degli imbarchi per la Terra Santa, meta agognata dal giovane pellegrino.

“Un sentito grazie a tutti coloro che si sono adoperati per il raggiungimento di questo traguardo.– Ha concluso Don Salvatore Sciannamea a margine dell’incontro- Adesso, dopo tutti gli adempimenti burocratici, porremo in essere il cammino, affidando tutti i pellegrini alla protezione di San Guglielmo per la riscoperta della bellezza del creato, della spiritualità e di un rinnovamento personale. Buon cammino nel cuore a tutti e ciascuno!” Un itinerario sui passi del santo pellegrino Guglielmo in cui si fondono la dimensione spirituale e quella legata alla scoperta del territorio, capace di abbracciare regioni e paesaggi differenti.

SINTESI di una PROFICUA GIORNATA ad EST

E’ stata una giornata molto positiva per il Cammino. Un primo gruppo mattutino ha verificato alcune parti di tracciato in GPX, anche in funzione del percorso ciclabile; in particolare, si è lavorato sul tracciato parallelo al Locone partendo dalla cantina Bucci in contrada Lamalunga; qui c’è l’incrocio con la Ciclovia dell’Ofanto. Poi alle 12 siamo convenuti nella Concattedrale di Venosa per la firma di adesione al protocollo d’intesa inter-regionale con l’Amm.ne Comunale di Canosa e il Parroco della Concattedrale di San Sabino. Approfittando della pausa per la colazione di lavoro (ospiti della Proloco), abbiamo stipulato una prima convenzione (ristoro) con ‘Nell’Arco del Tempo’ osteria in via Salita dell’Arco Diomede (sconto 15% riservato a camminatori e pellegrini). Speriamo che anche altri operatori applicheranno la stessa percentuale di sconto nelle varie strutture e servizi offerti a pellegrini e camminatori e bikers. Abbiamo concordato le modalità del timbro con la Credenziale della tappa 14 e la tabella da esporre all’arrivo tappa (segue immagine). Nel pomeriggio, a Melfi abbiamo visitato la bella struttura diocesana Hostel Il Tetto (50 posti letto), gestito da giovani in cooperativa, dove con Liberato Canadà abbiamo concordato una convenzione col Cammino.

Al termine della giornata, abbiamo preparato una bozza del programma per la prima partenza di ‘rodaggio del Cammino’ con e-bike; segue.

Info e prenotazioni. 

Gruppo bike: Antonio De Angelis  351.1722406

Gruppo navetta: Mario Marciano  340.3517357

Tracciato definitivo GPX: Claudio Ferraro 392.4787170

www.camminodiguglielmo.it

https://www.facebook.com/reel/7231881453531639

Il Cammino sul Corriere …

CAMMINO DI GUGLIELMO _ presentazione 15 dicembre 2023

IL CAMMINO DI GUGLIELMO

aggiornamenti

Il Comune di Chiusano di San Domenico (capofila), in raggruppamento con il Comune di Ospedaletto d’Alpinolo, ha organizzato un incontro per la presentazione del progetto “IL CAMMINO DI GUGLIELMO”, itinerario storico, religioso, spirituale e naturalistico ideato da un gruppo di appassionati e finanziato -limitatamente al recupero dei 3 sentieri ricadenti nei due comuni- dal Ministero della Cultura attraverso il bando del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Guglielmo ha camminato giovanissimo (non ancora santo) lungo le vie dei pellegrinaggi europei, la Giacobea, la Francigena e poi l’Appia; ecco perché il “Cammino di Guglielmo” e non di San Guglielmo… 

L’incontro si è tenuto presso la Biblioteca Statale di Montevergine a Mercogliano (Av), attigua al Palazzo Abbaziale del Loreto ed è stato incentrato sulla figura del giovane pellegrino Guglielmo che nel XII sec. percorse vie rupestri e montane tra Campania, Basilicata e Puglia, fondando in Irpinia le abbazie di Montevergine e del Goleto e, in Basilicata, la Badia di Santa Maria di Pierno. 

Hanno finora aderito  sottoscritto il protocollo d’intesa 30 Comuni, 14 Enti religiosi e 23 Associazioni. Sono stati presentati il progetto di comunicazione, il logo, le bozze del sito web e della pubblicazione a stampa e la cartografia di ognuna delle 15 tappe previste. Si è dato il via alla strutturazione di un gruppo di lavoro che permetterà a giugno prossimo di far compiere ai primi gruppi di pellegrini e camminatori almeno le prime 7 tappe.

Hanno relazionato: 

D.O.M. Riccardo Luca Guariglia – Abate Ordinario di Montevergine e Assisi  

Carmine De Angelis –  Sindaco del Comune di Chiusano di San Domenico

Luigi Marciano – Sindaco del Comune di Ospedaletto D’Alpinolo 

D. Salvatore Sciannamea – Rettore dell’Abbazia del Goleto

Sono seguite approfondite relazioni illustrate con video-proiezione:

Mario Marciano – il progetto di comunicazione

Angelo Verderosa – il tracciato e le tappe.

Ha moderato il giornalista Annibale Discepolo.

Numerosi i sindaci e i rappresentati di associazioni che hanno partecipato in sala:

Vittorio D’Alessio – Sindaco di Mercogliano

Beniamino Palmieri – Sindaco di Montemarano

Salvatore Vecchia – Sindaco di Cassano Irpino

Elisa Chieca – Vicesindaco di San Fele

Franco Cacciatore – scrittore e storico di Melfi

Donato di Gaetano – presidente dell’associazione Mirvita, Minervino Murge

Vito Abate, Club Alpino Italiano

Dario Bavaro, ass.ne Irpinia 7x

Francesco Celli, ass.ne Info Irpinia

Claudio Ferraro, Viandante in bici

Albino Moscariello, Irpinia Bike House.

Inoltre, sono intervenuti i soci della Proloco di Prata Principato Ultra, che si prendono cura della prima tappa del Cammino e i soci di Castellarte, ass.ne di Mercogliano, che si sono impegnati ad accogliere i partecipanti al Cammino nell’ambito del comune di Mercogliano e con i quali è stato siglato a fine convegno il protocollo di adesione al Cammino. Il Touring Club Italiano è stato rappresentato dal Angelo Verderosa, console per l’Irpinia.

Hanno inoltre partecipato i rappresentanti delle affidatarie dei servizi Pnrr:

-General Service srl, Trevico / -Arteteca, arte murale, Napoli / -Visivalab multimediale srl, Barcellona / -David Ardito / Damedia nell’ambito dei servizi web in gruppo con Marciano&partner. L’artista Lucio Perone, per l’occasione, ha presentato il bozzetto di una scultura dedicata ai camminatori, viandanti e pellegrini nel nome di Guglielmo, caratterizzato da uno zaino e da un bastone forgiato con un manico con bella testa di lupo; un’opera di land art data la considerevole dimensione in altezza.  

Numerosi i giornalisti che hanno preso parte all’evento e numeroso anche il pubblico che ha partecipato nella storica e bella sede della biblioteca statale di Montevergine.

E’ seguito un momento di pausa e convivialità con degustazione dei vini della cantina Mirvita di Minervino Murge e con prodotti della tradizione locale presso l’Oste Contadino di Mercogliano. 

I prossimi appuntamenti di presentazione saranno presso la sede del parco del Vulture a Monticchio e poi presso la sede del parco Fluviale dell’Ofanto, in Puglia.

Il cammino finora compiuto ha visto coinvolta una vera e propria ‘comunità’ fatta di volontariato, associazionismo, entri pubblici ed enti religiosi; è stato fatto davvero un lavoro corale fondato su un sentimento di riconoscimento storico e religioso verso il santo Guglielmo, che ricordiamo è patrono dell’intera Irpinia. 

Avendo completato i vari step richiesti dalle normative, da gennaio si lavorerà quindi alla candidatura del Cammino di Guglielmo nell’Atlante nazionale dei Cammini storici e religiosi tenuto dal Ministero della Cultura e nell’omologo della regione Campania.

Contributi, TESTI a mò di intervista

D. Salvatore Sciannamea, Angelo Verderosa, Dario Bavaro, Mario Marciano, Giampiero Cantarella

https://wordpress.com/post/piccolipaesi.com/14050

Immagini e mappe (archivio provvisorio) – download autorizzato

https://piccolipaesi.com/category/il-cammino-di-guglielmo/

info  D.Salvatore  3888139739 – e-mail  info@camminodiguglielmo.it

Sito web ufficialewww.camminodiguglielmo.it

UN PRIMO VIDEOCLIP

https://fb.watch/oZIC9xx5rA/

INTERVISTA a cura di Paolo Matarazzo, riprese Vito Abate

SOCIAL 

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INSTAGRAM: https://www.instagram.com/camminodiguglielmo/

RASSEGNA STAMPA 15-12

https://www.orticalab.it/Cammino-di-Guglielmo-si-presenta-il

https://sistemairpinia.provincia.avellino.it/it/eventi/mercogliano-presentazione-del-progetto-il-cammino-di-guglielmo

https://www.avellinotoday.it/attualita/il-cammino-di-guglielmo-la-presentazione-del-progetto-storico-religioso-al-palazzo-abbaziale-di-loreto-15-dicembre-2023.html

https://www.cumpane.it/cumpane/2023/12/16/il-cammino-del-giovane-guglielmo/ _ video-intervista

FOTO 15 12 2023

Si ringraziano: Marianna Del Piano, Vito Abate, Otto channel, Verderosa studio, Emmanuele Petruzziello.

Un simpatico turista in visita ferroviaria all’Abbazia del Goleto

23 agosto 2023

Un simpatico turista in bermuda e paglietta ha chiesto di visitare nel pomeriggio di ieri l’area archeologica in corso di scavo a monte dell’Abbazia del Goleto. E’ stato pertanto accompagnato alla scoperta della parte di epoca romana dal rettore dell’abbazia e dal direttore dei lavori, considerato che l’area è tutto un cantiere (1). La visita è proseguita nella nuova Foresteria attrezzata di recente con 20 posti letto e dedicata -prevalentemente- a chi percorrerà il ‘Cammino di Guglielmo’ da Montevergine a Barletta, in circa 10 tappe per complessivi 250 km. (2).

Il simpatico turista si è rivelato essere un dirigente apicale di Fondazione FS, l’ente che presiede al recupero delle tratte ferroviarie storiche in prevalenza lungo la dorsale appenninica italiana; guarda caso, profondo conoscitore della nostra Avellino-Rocchetta, in quanto non solo campano ma di stanza a Montemarano per una breve vacanza estiva in famiglia…

E’ bastato infine qualche w-app e una foto sui social e il tam-tam in meno di mezzora ha fatto convenire al Goleto un po’ di curiosi oltre ad alcuni amministratori e imprenditori locali.

Quale migliore occasione allora per fare due chiacchiere su treni e stazioni all’interno della nuova sala convegni recuperata a servizio dell’Abbazia ?

L’ing. Sabato Gargiulo, ovviamente preso alla sprovvista, non ha potuto certo relazionare come rappresentante della Fondazione guidata da Luigi Cantamessa (3) ma, sicuramente stimolato dalla introduzione fatta dal rettore del Goleto e dalle domande dei presenti, ha rivelato infine un po’ come stanno le cose e quale destino si potrebbe configurare per la nostra storica Ferrovia.  

In ordine sparso: Ferrovie sta investendo circa 20 mln. di euro non per la stazioni -come qualcuno erroneamente ha scritto- ma per mettere in sicurezza alcuni tratti della linea (binari e opere d’arte) e per restaurare -in primis- il Ponte Principe di Lapio; restauro che significa soprattutto consolidamento strutturale di un ponte che è oggi unico al mondo per il suo sistema costruttivo. La lunghezza complessiva è circa 300 metri, articolata in 3 campate di 98 metri ciascuna. I componenti reticolari metallici non sono bullonati ma chiodati. <<Oggi, non esiste più un’azienda o un artigiano al mondo capace di costruire qualcosa di simile>>, ha commentato l’ing. Gargiulo e ha aggiunto: <<Il Ponte di Lapio potrebbe entrare a pieno titolo nel patrimonio Unesco>>. (4).

Il restauro strutturale -che ha progettato lo stesso Gargiulo- è partito dalle pile in muratura di pietra squadrata e interesserà a breve la struttura in ferro. Il ponte, come è noto agli appassionati di storia delle ferrovie e di strutture metalliche, è in acciaio e congiunge le sponde del Calore tra i territori di Lapio e Taurasi; fu progettato dall’ingegnere Sangiorgi della Società Mediterranea, concessionaria della linea e realizzato tra il marzo ed il settembre del 1893 dalla Società Industriale Italiana di costruzioni metalliche, che aveva sede a Castellammare di Stabia. Le travi sono alte oltre 10 metri e la ferrovia corre a circa metà altezza. Al termine dei lavori di bonifica sarà possibile organizzare qualcosa per stupire i viaggiatori; il treno fermerà prima del ponte e i viaggiatori potranno scendere e saranno invitati ad attraversare il ponte a piedi, su apposite lastre di cristallo in modo da vedere il fiume scorrere molto più in basso. Sarà un’esperienza unica al mondo, ovviamente dedicata a coloro che non soffrono di vertigini. Il restauro conseguirà quindi una significativa messa in sicurezza che permetterà ai treni di non rallentare a passo d’uomo come invece succede oggi. Altri interventi di bonifica strutturale sono previsti su ponti e viadotti di minore importanza sempre lungo tutta la linea. E’ stato altresì ricordato che la manutenzione lungo l’intera tratta -finanziata dal 2018 dalla Regione Campania- ha permesso finora la sostituzione di buona parte delle traversine ferroviarie e assicura lo sfalcio lungo i binari e nelle area delle stazioni.

E’ stato ricordato ai presenti che proprio a maggio scorso i vertici nazionali di Fondazione FS hanno percorso in lungo e in largo l’Irpinia a bordo di un apposito treno… (5) avvalorando sempre più l’importanza della Avellino-Rocchetta all’interno del progetto “Binari senza tempo” (6).

Alla domanda provocatoria fatta durante la breve riunione da un imprenditore sul ritorno economico dell’operazione è stato risposto che la Ferrovia voluta dal De Sanctis è un bene collettivo, che appartiene alla storia delle nostre comunità e che l’obiettivo di Fondazione FS è proprio quello di preservare e valorizzare le linee minori affinché siano riscoperte dai residenti e dai turisti, sempre più numerosi, soprattutto stranieri.  Ricordiamo che nel 2018, dopo circa 7 anni e mezzo dalla sospensione del traffico regolare, avvenuta il 10 dicembre 2010, la linea Avellino – Rocchetta Sant’Antonio è stata riaperta, a fini turistici, da parte della Fondazione FS; un contributo determinante e significativo è stato dato in questo senso dalla Regione Campania attraverso l’agenzia AcAMIR. (7)

La stessa Acamir qualche mese fa, a seguito di una partecipata gara europea, ha affidato lo studio di fattibilità per il recupero delle stazioni lungo la Avellino-Rocchetta ad un raggruppamento di società di progettazione che hanno sede proprio in Irpinia; una volta approvato lo studio -che prevede tra l’altro momenti preventivi di confronto con amministratori, enti, associazioni e imprenditoria locale-, dovranno essere reperite le risorse economiche per recuperare e abbellire effettivamente le stazioni (o parte di esse) e le circostanti vaste aree dismesse.  Alcuni partecipanti hanno ricordato le potenzialità insite negli estesi fabbricati della stazione di Conza-Cairano-Andretta (spostata e ricostruita dopo il terremoto del 1980, quindi antisismica) e dell’interesse mostrato in passato dal maestro Vinicio Capossela con i suoi concerti; altri ancora hanno parlato del nascente nodo di scambio Ofantina – stazione bus allo svincolo di Montella, svincolo dove passa anche la linea ferroviaria. Ogni stazione ha la sua valenza, come non parlare di quella di Morra dove è nato il De Sanctis o quelle di Lapio e Taurasi nell’areale del DOCG; è logico puntare ad un recupero diffuso di aree dismesse, giardini, stazioni e fermate.

L’Ing. Gargiulo si è infine soffermato su un fatto molto rilevante e sconosciuto ai più proprio perché molto recente. Il 24 luglio scorso, il Gruppo Ferrovie dello Stato ha presentato “FS Treni Turistici Italiani” (8). La nuova società è nata con la missione di proporre un’offerta di crociere ferroviarie -di grande qualità- su tratte storiche per riscoprire le ricchezze del territorio italiano, soprattutto quello interno e rurale. La nuova società è stata presentata dall’Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato, Luigi Ferraris, al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa; a illustrare missione e caratteristiche della nuova mission è stato l’Amministratore Delegato di FS Treni Turistici Italiani Luigi Cantamessa.

Alla domanda se i treni-crociera passeranno lungo la nostra Ferrovia è stato risposto che la Avellino-Rocchetta è sulla direttrice Roma-Napoli-Benevento-Avellino-Rocchetta-Gioia del Colle-Taranto-Santa Maria di Leuca… Circa 700 km. dalla Capitale d’Italia al mare del Salento attraverso i paesaggi dell’Irpinia, della Basilicata e della Puglia incrociando in più punti la via Appia e la ciclovia dell’Acquedotto Pugliese…

E veniamo ad una suggestione emersa a fine incontro: <<Ma dove si fermeranno i treni-crociera ?>>. Essendo nella bellezza del Goleto, si è ragionato proprio sull’importanza di promuovere unitariamente come territorio uno-due punti focali che rappresentino al meglio la storia, la cultura e la bellezza del territorio irpino lungo la tratta; l’ideale sarebbe attrezzare una stazione raggiungibile a piedi dall’area prescelta. Nel caso del Goleto, le fermate sia di Campo di Nusco che di Sant’Angelo dei Lombardi ben si presterebbero allo scopo; tra l’altro ubicate ungo il Cammino di Guglielmo; certo c’è da sistemare, abbellire e manutenere non solo le stazioni ma le aree circostanti e le stradine di collegamento esistenti…  E di questo dovrebbero farsene carico Comuni, associazioni e imprenditori per favorire al meglio l’ambizioso ma ormai esecutivo disegno di Ferrovie… Durante l’incontro sono stati ricordati per il loro legame con la ferrovia irpina i compianti Agostino Della Gatta e Giambattista Assanti.

All’incontro hanno partecipato spontaneamente convenuti: Salvatore Sciannamea, Rosanna Repole, Rino Buonopane, Roberto Dutto, Maria Antonietta Ruggiero, Salvatore Vecchia, Michele Fumagallo, Gianni Fiorentino, Raffaele Capasso, Antonio Garofalo, Giovanni Romano, Mario Sena, Sandro Colagrossi, Antonio Lancellotti, Domenico Capasso, Luigi Di Cecca, Annibale Discepolo, Elisa Forte, Nicola Sampietro, Angelo Verderosa.

Approfondimenti:

1) https://piccolipaesi.com/2023/08/08/pre-aperture-allabbazia-del-goleto/

2) https://piccolipaesi.com/2023/02/14/il-cammino-di-guglielmo-3/

3) https://www.youtube.com/watch?v=3XEy1n2-YGE

4) https://www.comune.lapio.av.it/ponte-principe/

4) https://www.viaggiatoridistratti.it/viadotto-ponte-principe-lapio-taurasi/

5) https://www.itvonline.news/2023/06/21/la-ferrovia-storica-avellino-rocchetta-oggetto-di-studio-nazionale-arrivano-i-vertici-di-fondazione/

6) https://www.fondazionefs.it/content/fondazionefs/it/la-fondazione/binari-senza-tempo.html

6) https://www.fondazionefs.it/content/dam/fondazionefs/fondazione-fs-new/hp-la-fondazione/binari-senza-tempo/atlante-smart-sezioni-/Irpinia.pdf

6) https://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/feed/pdf/Cartella%20Stampa-imported-75999.pdf

6) https://www.cifi.it/UplDocumenti/Verona28102021/4-Mascoli_Valeria.pdf

6) https://www.cifi.it/UplDocumenti/Bologna08062017/02%20Presentazione%20CATTANI.pdf

7) https://blog.tuttotreno.it/28810-riaperta-la-avellino-rocchetta-santantonio/

7) https://www.repubblica.it/viaggi/2018/05/24/foto/italia_ferrovie_lente_turistiche-197238850/1/

7) https://www.ferrovie.it/portale/articoli/7464

7) https://www.nuovairpinia.it/2023/04/18/nuove-stazioni-per-lavellino-rocchetta-damelio-via-ai-bandi/

8) https://www.fsitaliane.it/content/fsitaliane/it/media/comunicati-stampa/2023/7/24/nuova-societa-fs-treni-turistici-italiani.html

Il Mattino 24 agosto 2023, articolo di Annibale Discepolo.

IRPINIA C’E’ – RACCONTI D’IMPRESE. In scena giovani imprenditori per narrare e cementare relazioni virtuose. Visioni, sogni e sfide di irpini in Irpinia e oltre.

1° agosto 2022 a Cairano; 3 agosto a Gesualdo, 10 settembre a Sant’Andrea di Conza.

Racconti d’Imprese raccolti in scena da Maria Fioretti, Angelo Verderosa, Annibale Discepolo e Dario Bavaro.

Un format a cura di Irpinia 7x con Orticalab.

A Gesualdo, nello splendido scenario storico e paesaggistico dei Giardini di Palazzo Pisapia hanno raccontato le loro imprese:  Beniamino Izzo per 3DRAP, laboratorio di modellazione 3D nel borgo antico di Capocastello, a Mercogliano; Nicolas Verderosa, founder di Ruralis, start-up di sviluppo turistico delle aree interne con sede a Sant’Angelo dei Lombardi. E ancora Nicola Urciuolo di Lumaca Irpina, che a Forino ha cominciato la sua attività di produzione di cosmetici bio all’estratto di bava di lumaca. Ospite anche Antonio Bruno di Bruno Agricoltura a Grottaminarda e i giovani Francesco Cataldo Francesco Colicchio del Birrificio artigianale Skapte a Cairano, insieme al vignaiolo di Paternopoli Gianni Fiorentino. Sono intervenuti Gianfranco Bianco Assessore alla cultura per il Comune di Gesualdo unitamente ai consiglieri comunali Alfonso Pugliese e Antonella Solomita. In chiusura gli interventi di sintesi a cura di Stefano Scauzillo Presidente Giovani industriali Confindustria Avellino e di Giuseppe Di Leo giornalista di radio radicale. Chiusura in bellezza col concerto del bravissimo Giovanni Masi, maestro di chitarra classica.

Ecco le prime FOTO della SECONDA SERATA nei GIARDINI DI PALAZZO PISAPIA a Gesualdo. Il video delle due serate sarà proiettato a Sant’Andrea di Conza il prossimo 10 settembre nella ex-Fornace di laterizi; serata conclusiva, convegno, consegna dei riconoscimenti ai giovani imprenditori narratori.

IRPINIA C’E’ _ RACCONTI D’IMPRESE

In scena giovani imprenditori per narrare e cementare relazioni virtuose. Visioni, sogni e sfide di irpini in Irpinia e oltre.

1° agosto 2022 a Cairano; 3 agosto a Gesualdo, 10 settembre a Sant’Andrea di Conza.

Racconti d’Imprese raccolti in scena da Maria Fioretti, Angelo Verderosa, Annibale Discepolo e Dario Bavaro.

Un format a cura di Irpinia 7x con Orticalab.

ECCO le FOTO della rassegna stampa e della PRIMA SERATA nel TEATRO-ODEON di Cairano.

Cos’è un ALBERGO DIFFUSO ?

Cos’è un albergo diffuso ? com’è fatto, come si realizza ? Ne parleremo nell’albergo diffuso di Castelvetere sul calore (Av), l’albergo diffuso più bello e più grande della Campania. Per dimensione ed importanza storica, il primo nel centro sud; lavori ultimati già 10 anni fa.

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