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Posts Tagged ‘Dario Bavaro

Caro Dario

Dario Bavaro è stato la migliore guida per restare in Irpinia, per conoscerla in silenzio nella compagnia di una salda amicizia; contagiosa e fondativa. Da Cairano 7x alle Masterclass sui mestieri dello spettacolo con Dragone, al Cammino di Guglielmo, a Irpinia c’è, a Recupera-Riabita, fino al recente progetto dei ritiri culturali intorno al ‘camino’ nell’Abbazia del Goleto che avremmo iniziato a fine novembre. Perdiamo un uomo d’arte, di pensiero, di silenzio, di bellezza, di gentilezza. Di sorrisi: felicitanti. _Angelo Verderosa

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Era un uomo di orizzonti e ci ha insegnato a guardare oltre ogni confine. Dobbiamo a lui tutte le visioni nuove che ci hanno permesso di muoverci in punta di piedi in questo mondo caotico _Alessia Colicchio / Aurora Moscianese

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Dario Bavaro ci lascia con il bagaglio inesauribile di sogni che ha saputo regalare agli amici e alla sua terra d’Irpinia. Un amico visionario, un uomo buono, onesto, vero, cultore del bello e del silenzio che ricercava sempre nella sua casa museo di Cairano. Animatore instancabile di iniziative culturali con l’Associazione Irpinia 7X di cui è presidente eco-fondatore. _Mario Marciano

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Cara Federica, sono Enrico Finzi, il milanese amico fraterno di Dario. Ho saputo della sua morte e desidero esprimere a te e a tua madre le mie sincere condoglianze. Tuo padre ti ha voluto un gran bene, misto ad ammirazione e complicità. Parlava sempre dei tuoi figli con adorazione nonnesca. È stato un uomo buono, dolce, tenero, intelligente, colto, curioso. E poi democratico, antirazzista, antifascista oltre che religioso senza clericalismo. Innamorato dell’Irpinia e di Cairano, era amico di tutti e di tutte, seduttivo e un po’ donnaiolo, elegante. Indisciplinato, a volte disordinato e confusionario, ingenuo, retorico e teatrale, amava e ha testimoniato il bello (non solo a teatro). Domattina non potrò essere al funerale e mi dispiace moltissimo: ma già oggi e poi la sua presenza aleggia e aleggerà intorno a me e ai tanti traumatizzati, scossi dalla sua dipartita. Con calore, Enrico

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Immagini* e non parole di un Dario Bavaro che è stato, è e sarà quello che a noi suoi amici, ma sicuramente anche per moltissimi, è stato guida, esempio e tantissimo altro ancora. Voglio, vogliamo ricordarlo così , soprattutto con Angelo Verderosa, Mario Marciano ed Enrico Finzi con i quali ho ed abbiamo vissuto e condiviso momenti bellissimi. L’ultimo, conviviale, nella sua Cairano in strada davanti e dentro la sua casa unica, forziere di sogni e verità, chissà quante non dette e l’altro, istituzionale, all’Abbazia del Goleto, per la presentazione del progetto Cammino di Guglielmo, cui Dario ha dato forza e visione. Un cammino che starai o hai già percorso per arrivare lassù, per guardarci e vegliare sulla tua straordinaria famiglia come su di noi e sorridere alla tua amatissima Cairano sulla cui cima, l’organo DEL vento, ricordi il DEL? ti sta sussurrando che ti vogliamo e ti vorremo sempre bene. Ciao, Dario. _Annibale Discepolo *https://www.facebook.com/share/p/17SfRGGT5e/

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MESSAGGI per DARIO come pubblicati man mano su FB

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DIARIO di DARIO, sfogliando a ritroso la sua pagina Facebook

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La tua assenza è un’interruzione violenta.

La prima volta che ci siamo parlati è stata in un bar, abbiamo chiacchierato e bevuto un caffè ma avevi da fare, andavi di fretta e ci siamo messi d’accordo per rivederci la sera stessa. Ti abbiamo aspettato infreddolite, in quel paesino di cui neanche ricordo più il nome e se ci ripenso mi sembra assurdo. Ti abbiamo aspettato due ore o poco più e neanche ti conoscevamo, però lo sapevamo, lo sapevamo che dovevamo rimanere. Ringraziamo oggi di averlo fatto, di non esserci lasciate vincere dalla stanchezza, di esserci fidate, perchè quell’incontro ci ha cambiato la vita. Il progetto al quale stavamo lavorando non aveva ancora una linea precisa, sapevamo di cosa volevamo parlare ma eravamo ancora in una fase di ricerca. Volevamo ascoltare, ma non sapevamo ancora chi. Volevamo andare, ma non sapevamo ancora dove. Non sapevamo che qualche anno più tardi, grazie a quell’incontro avremmo mangiato su un tavolo improvvisato tra i vicoli di Cairano, un pranzo dalle sedie tutte diverse, i bicchieri sbeccati e le posate spaiate. La seconda volta che ci siamo visti, lo stesso giorno, nello stesso paesino senza nome, eravamo in macchina. Il microfono incastrato sul cambio, il computer sul cruscotto, eravamo incastrate in mezzo a scatoloni pieni di piante. Poi hai iniziato a parlare e le tua parole hanno riempito l’aria, un miliardo di lucciole che si posavano sul tessuto dei sedili, dentro le tasche delle giacche e sul fazzoletto del tuo taschino. Non sappiamo neanche come descriverlo quel momento, sappiamo solo che quando siamo uscite da quella macchina eravamo diverse. Il coraggio, la fiducia istantanea e profonda e vera, vera, vera, che ci hai regalato hanno significato per noi un nuovo inizio, fuori da quella macchina il progetto non era più solo un’idea, una cosa che forse sai potremmo fare così, fuori da quella macchina era già diventato Eco. Non ha proprio senso che tu non ci sia più. Chiudiamo gli occhi e siamo di nuovo lì, di fronte casa tua, guardiamo i ritratti di tutti i tuoi amici ricoprire il vicolo, con un moscone di carta stretto tra le mani apriamo la porta e un miliardo di lucciole si riversa in strada. Salgono le scale, superano camini e grondaie, spostano sassi, calpestano erba e si arrampicano fin sopra la rupe, la tua, e alla fine esplodono nel cielo della tua Cairano in una luce infinita. Esistono uomini visionari. Esistono uomini oppressi. Esistono uomini oppressori. Esistono uomini e basta.
E poi esistevi tu Dario: un uomo d’orrzzonte. Ci hai disegnato nuovi mondi negli occhi e li ha resi tutti raggiungibili. Chi ci sarà adesso a mischiare i colori e trasformarli in paesaggi? Noi abbiamo costruito la nostra strada per raggiungere tutti i luoghi, superando i confini perché ce lo hai detto tu: “Siete delle creature magnifiche” ci hai ringraziate tante, tantissime volte solo per essere le “creature” che eravamo. E chi ce lo da adesso il nostro amplificatore di concretezza? “A Cairano non si può che stare nel vento e nel silenzio” l’hai detto tu e ora che non ci sei più noi siamo comunque qui ad aspettarti, non più in un paesino senza nome, ma piantate e radicate nel vento della tua Cairano a onorare il vero, vero, vero amico che sei stato per noi. Ci hai insegnato che il vuoto lo si può vivere in modo diverso e trasformalo nel luogo del possibile altro ed è così che proveremo a guardare il vuoto che lasci. ‘’Nulla termina senza lasciare tracciata anche dove la perdita sembra essere l’unica abitante anche lì in apparente silenzio c’è della vita che vibra’’. La tua assenza è un’interruzione violenta. Grazie Dario. _Alessia Colicchio / Aurora Moscianese

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DARIO SU GOOGLE _VIDEO, TESTI, FOTO

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DARIO SU ‘PICCOLI PAESI’ _i convegni, le foto, le locandine

https://piccolipaesi.com/?s=dario

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Written by A_ve

24 novembre 2025 at 17:07

ADDIO A BAVARO il visionario, cultore di silenzio e bellezza

Written by A_ve

24 novembre 2025 at 16:20

Dario Bavaro nel ricordo di Generoso Picone

Il Mattino, 20 novembre 2025

Generoso Picone

Dario Bavaro era una creatura che amava abitare i sogni. Si abbandonava alla loro splendida vaghezza, lasciandosi prendere da un vento forte che lo portava lontano come quello che batteva la rupe dell’amata Cairano: poi tornava sulla terra e raccontava ciò che aveva visto, incontrato, capito. I sogni gli trasmettevano energia e voglia di vivere: rappresentavano la forza trascinante di un visionario che batteva i territori impervi della realtà alla ricerca dell’unico obiettivo in grado di dare un senso al proprio agire. La bellezza che dà felicità, o quantomeno che consente di toccarla. Lui aveva coniato un termine per questa filosofia, l’aveva denominata felicitanza, ed era diventata una sorta di slogan, un passe partout, la parola chiave per accedere a un mondo. La felicitanza che ora resta la cifra della sua eredità più feconda.

Perché Dario Bavaro se ne è andato. Si fa fatica accettare l’idea che la sua esistenza abbia avuto termine dopo 73 anni vissuti e mille altri che avrebbe desiderato vivere. Oggi alle 11 nella chiesa di Sant’Antonio Abate alla frazione Caliano di Montoro l’ultimo saluto alla moglie Lucia, alla figlia Federica, ai nipotini Giovanni, Marco e Dario, al genero Michele, alle sorelle Angela Maria e Nanda, al fratello Pellegrino: qui si ritroverà soltanto un minimo brano della larga comunità che lui era stato capace di comporre, facendo di Cairano il luogo di elezione e del suo carisma il fuoco sempre acceso. Dario Bavaro ne è stato il cerimoniere gioioso che con sorriso largo, voce baritonale e gesto teatrale riusciva ad affabulare e coinvolgere chiunque: il piglio del narratore di un continuo Pentamerone alla Giambattista Basile, il manipolatore dei simboli antropologici del Paese dei Coppoloni di Vinicio Capossela, il creatore di una aggiornata mitografia coniugata con l’arte di Giovanni Spiniello. I siensi dell’intelletto accanto alla farfalla Melanargia, il profilo dell’orizzonte disegnato dall’alto dell’Odeon di Franco Dragone, l’organo suonato dal vento a fronteggiare la giungla delle pale eoliche.

Di Dragone, il mago del Cirque du Soleil, era divenuto amico e sodale nell’impresa affascinante di fare di Cairano, il paese più piccolo della Campania, il paradigma di una nuova qualità della vita. Con Luigi D’Angelis, Mario Marciano e Angelo Verderosa formò l’associazione Cairano 7X, poi Irpinia 7X, che con l’apporto successivo di Enrico Finzi, Spiniello e altri ancora avrebbe avviato un progetto di recupero, valorizzazione e promozione culturale. Costituiva la dimostrazione che non c’è astrattezza algoritmica di marketing territoriale in grado di confrontarsi con l’abilità di saper interpretare il genius loci, di cogliere il senso profondo dei luoghi e raccontarlo nella temperatura di una consapevolezza matura. Per Dario l’incontro con Cairano era apparsa l’occasione migliore per coniugare la passione e competenza.

Formatosi ad Avellino nell’Azione cattolica e quindi nelle stagioni dell’Arci di Gaetano Vardaro, da impiegato al Comune di Avellino si iscrisse – studente lavoratore – al corso di laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Salerno che era appena sorto e del quale nel 1997 fu il primo diplomato. Voto 110 e lode, tesi con relatori i professori Annibale Elia ed Emilio D’Agostino, argomento il Don Giovanni di Mozart: che lui non si limitò a discutere davanti alla commissione d’esame ma volle cantare. Uno spettacolo straordinario, di grande effetto e di estrema presa. Nelle stanze dell’ateneo di Fisciano ci sono ancora fotografie della performance che ricordano la giornata. Ad Avellino provò a mettere in pratica le lezioni imparate. Passò a dirigere l’appena inaugurato Teatro Carlo Gesualdo con impegno, soddisfazione e risultati. Nel 2018 la gestione della struttura comunale venne toccata dall’inchiesta della Procura, lui fu coinvolto e visse la complicata esperienza nei termini di un’offesa alla sua onestà, alla sua trasparenza, alla sua ingenuità. Curò le amarezze trasferendosi a Cairano, la casa del lathe biosas epicureo dove lenire le asprezze e far maturare i programmi per darre all’Irpinia un nuovo corso. Collaborò con l’amministrazione guidata da Luigi D’Angelis e la master-class teatrale in nome di Franco Dragone, il Museo delle relazioni felicitanti, le rassegne all’Odeon hanno negli anni declinato in termini donchisciotteschi un laboratorio di restanza alimentato dall’ambizione del sognatore, dall’ansia febbrile del visionario dalla cocciutaggine di un innamorato della sua terra.

Queste erano le sue qualità, grandi come il gran vuoto che ha lasciato.

Written by A_ve

24 novembre 2025 at 16:11

FORUM DEI CAMMINI STORICO RELIGIOSI

25 5 2024: convegno a Venosa sul senso del ‘cammino’.

Convegno durante la ‘TRE GIORNI del Cammino di Guglielmo. Tappa a Venosa. Vale come invito.

Convegno “Sguardo del/nel Cammino”, organizzato dall’Ass.ne Anti Stigma Alda Merini onlus a Venosa. Introduce: Maria Antonietta di Corato; relazionano: Martino Bonifacio, D. Salvatore Sciannamea, Angelo Verderosa, Mario Marciano, Dario Bavaro, Annibale Discepolo, Enrico Finzi; conclude Antonella Sinisi.  

PAESTUM 13 aprile 2024 ore 17 – PRESENTAZIONE DEL “CAMMINO DI GUGLIELMO”

Sabato 13 aprile 2024, ore 17, c’è stata la presentazione del “CAMMINO DI GUGLIELMO” a PAESTUM nell’ambito del Salone “Open – Outdoor Experiences” giunto con successo alla seconda edizione; una tre giorni dedicata alle attività all’aria aperta quali appunto i cammini, le ciclovie, le vie ferrate e le escursioni montane, ecc. Dopo la presentazione alla BIT di Milano -nello stand  della Regione Campania e nel panel dedicato all’Irpinia- siamo al lavoro per la pubblicazione di una prima guida del Cammino con allegata mappa cartografica.  Hanno sottoscritto finora il protocollo d’intesa per l’organizzazione e il sostegno al ‘Cammino’ tutti i Comuni nonché le Diocesi e le Parrocchie interessate dal tracciato; hanno aderito il Parco Regionale del Partenio e il Parco Regionale dei Monti Picentini, in Irpinia; a breve aderiranno -in Basilicata- il Parco Naturale Regionale del Vulture e -in Puglia- il Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto. Il Cammino attraversa 3 regioni (Campania, Basilicata e Puglia) in 15 tappe per complessivi 300 km.; coinvolge oltre 30 comuni e 4 parchi. Il tracciato è stata completamente mappato in GPX e sono stati stipulati accordi con i responsabili di tappa; si è formata una rete entusiasta ed efficiente tra volontariato ed operatori privati. Stiamo raccogliendo infine le adesioni da parte degli operatori privati: ristorazione, B&B, affittacamere, albergo, noleggio bici, noleggio auto con conducente, guida turistica, maneggio, e tutti coloro che vogliono offrire servizi a camminatori e pellegrini in ogni tappa. Per aderire, puoi chiedere il modulo scrivendo a info@camminodiguglielmo.it

Per approfondire la conoscenza sul “Cammino di Guglielmo”, clicca QUI.

Per seguire le attività del Cammino sui social: Facebook e Instagram

CONVEGNO Sabato 13 aprile Ore 17.00 Sala Cervati

Il Cammino di Guglielmo: 300 km. Dall’Irpinia alla Basilicata e Puglia.

Sono intervenuti:

Angelo Mattia Rocco – codirettore di Open Outdoor Experiences 

Rocco D’Andrea – vice-Presidente Parco Regionale dei Monti Picentini

Carmine De Angelis – Sindaco di Chiusano S. Domenico

Angelo Verderosa – Coordinatore Gruppo di Lavoro

Marco Marciano – Esperto di Comunicazione

Dario Bavaro – Esperto Teatrale

Ha moderato: Annibale Discepolo – Giornalista

Il convegno è stato curato dal Parco Regionale dei Monti Picentini.

OPEN Outdoor Experiences:  sito  www.openoutdoor.it 

Cammino di Guglielmo, firmato il protocollo d’intesa a Canosa

sabato 9 marzo 2024

LEGGI QUI L’ARTICOLO SU CANOSA WEB

In tarda mattinata odierna, a Canosa di Puglia presso la Basilica Concattedrale di San Sabino è stato firmato il protocollo d’intesa con il Comune di Canosa e la cattedrale San Sabino riguardante la realizzazione de “Il Cammino di Guglielmo”, sulle orme del giovane pellegrino e santo fondatore delle Abbazie di Montevergine e del Goleto. Per la firma del protocollo sono intervenuti tra gli altri: Cristina Saccinto, assessore alla cultura e Saverio Di Nunno, assessore agli eventi per il Comune di Canosa di Puglia; Mons. Felice Bacco per la Cattedrale San Sabino; Elia Marro presidente Pro Loco Canosa; Riccardo Asselta, in rappresentanza dell’Associazione ‘Via Francigena’ Canosa. Mentre, per il gruppo promotore ‘Il Cammino di Guglielmo’ erano presenti: Annibale Discepolo, giornalista del Mattino; Mario Marciano, responsabile della comunicazione; Angelo Verderosa, coordinatore del Cammino; Dario Bavaro, presidente Associazione Irpinia 7x e promotore del Cammino; don Salvatore Sciannamea, rettore dell’Abbazia del Goleto e guida spirituale del Cammino.

“Mettersi in cammino – ha spiegato don Salvatore Sciannamea – significa abbandonare la chiusura che porta alla noia per andare al cambiamento, approdando all’apertura fatta di entusiasmo. Come il santo cerca la terra del cammino, il fuoco che lo illumina, l’acqua che purifica e il respiro della vita spirituale, così il Cammino di Guglielmo apre alla riscoperta della terra nei suoi percorsi, alla bellezza quasi incontaminata della via Ofantina, alla purezza dell’aria ed al fuoco interiore della motivazione che spinge a mettersi in viaggio e, dopo ogni sosta, a riprendere il cammino”.

La cartografia, allegata al protocollo di intesa, prevede ben 15 tappe, per complessivi 300 km. attraversando i territori di 3 regioni (Campania, Basilicata e Puglia). Coinvolge oltre 30 comuni e attraversa 4 parchi: il Parco regionale del Partenio e il Parco regionale dei Monti Picentini, in Irpinia; il Parco del Vulture, in Basilicata, e il Parco naturale regionale del fiume Ofanto, in Puglia. Si snoda lungo i luoghi legati a Guglielmo, in primis, le abbazie fondate in Irpinia: l’Abbazia di Montevergine e l’Abbazia del Goleto. Quindi, i siti religiosi legati alle fondazioni guglielmine: l’Eremo di S. Maria della Valle (detto anche di S. Guglielmo) a Chiusano di San Domenico (AV), la Badia di S. Maria di Pierno presso San Fele (PZ) e il monastero di S. Bartolomeo a Melfi (PZ)E, da lì, seguendo l’Ofanto, fino a Melfi, e poi Minervino Murge, Canosa di Puglia e quindi a Barletta, dove era uno degli imbarchi per la Terra Santa, meta agognata dal giovane pellegrino.

“Un sentito grazie a tutti coloro che si sono adoperati per il raggiungimento di questo traguardo.– Ha concluso Don Salvatore Sciannamea a margine dell’incontro- Adesso, dopo tutti gli adempimenti burocratici, porremo in essere il cammino, affidando tutti i pellegrini alla protezione di San Guglielmo per la riscoperta della bellezza del creato, della spiritualità e di un rinnovamento personale. Buon cammino nel cuore a tutti e ciascuno!” Un itinerario sui passi del santo pellegrino Guglielmo in cui si fondono la dimensione spirituale e quella legata alla scoperta del territorio, capace di abbracciare regioni e paesaggi differenti.

SINTESI di una PROFICUA GIORNATA ad EST

E’ stata una giornata molto positiva per il Cammino. Un primo gruppo mattutino ha verificato alcune parti di tracciato in GPX, anche in funzione del percorso ciclabile; in particolare, si è lavorato sul tracciato parallelo al Locone partendo dalla cantina Bucci in contrada Lamalunga; qui c’è l’incrocio con la Ciclovia dell’Ofanto. Poi alle 12 siamo convenuti nella Concattedrale di Venosa per la firma di adesione al protocollo d’intesa inter-regionale con l’Amm.ne Comunale di Canosa e il Parroco della Concattedrale di San Sabino. Approfittando della pausa per la colazione di lavoro (ospiti della Proloco), abbiamo stipulato una prima convenzione (ristoro) con ‘Nell’Arco del Tempo’ osteria in via Salita dell’Arco Diomede (sconto 15% riservato a camminatori e pellegrini). Speriamo che anche altri operatori applicheranno la stessa percentuale di sconto nelle varie strutture e servizi offerti a pellegrini e camminatori e bikers. Abbiamo concordato le modalità del timbro con la Credenziale della tappa 14 e la tabella da esporre all’arrivo tappa (segue immagine). Nel pomeriggio, a Melfi abbiamo visitato la bella struttura diocesana Hostel Il Tetto (50 posti letto), gestito da giovani in cooperativa, dove con Liberato Canadà abbiamo concordato una convenzione col Cammino.

Al termine della giornata, abbiamo preparato una bozza del programma per la prima partenza di ‘rodaggio del Cammino’ con e-bike; segue.

Info e prenotazioni. 

Gruppo bike: Antonio De Angelis  351.1722406

Gruppo navetta: Mario Marciano  340.3517357

Tracciato definitivo GPX: Claudio Ferraro 392.4787170

www.camminodiguglielmo.it

https://www.facebook.com/reel/7231881453531639

IRPINIA C’è – RACCONTI D’IMPRESE 2023

6 agosto 2023 _ domenica ore 18.00

ABBAZIA DEL GOLETO 

Cerimonia di consegna dei riconoscimenti alle start-up dei giovani imprenditori irpini.

In sintesi, cosa rappresenta questa manifestazione, come è nata ?

Irpinia c’è è un programma itinerante, partito nel 2022, per mettere in scena gli imprenditori irpini, all’interno di luoghi emozionali nella nostra provincia. 

Il format (ideato da Irpinia 7x) si svolge in un salotto, in un teatro, in un giardino in cui sono invitati a raccontarsi giovani protagonisti che, dopo aver fatto le loro esperienze di studio, di vita e di lavoro in giro per il mondo, hanno poi scelto di rientrare in Irpinia per fare impresa col desiderio di mettersi in rete. 

Operosi, avventurosi, sconosciuti al pubblico e alla politica, testimoniano che un’altra impresa qui è possibile. Nelle loro produzioni e nel loro lavoro quotidiano si riscontra un antico legame con questa terra capace di donare un nuovo respiro al futuro. 

Ne derivano spunti di riflessione e sprazzi di bellezza per cambiare la narrazione del territorio, a partire dal valore umano del lavoro d’impresa, attraverso le loro storie, con il loro nuovo sguardo. _A.V.

Hanno partecipato :

Confindustria Avellino / Confindustria Giovani col presidente Stefano Scauzillo

Comune di Sant’Angelo dei Lombardi col Sindaco prof.ssa Rosanna Repole

Rettoria dell’Abbazia del Goleto con D. Salvatore Sciannamea, abitante, custode e rettore della millenaria abbazia.

Ringraziamenti vanno al gruppo di lavoro 2023: Dario Bavaro (presidente Irpinia 7x), Mario Marciano, Annibale Discepolo, Franco Di Cecilia, Giampiero Cantarella, Maria Fioretti (Orticalab) e  Angelo Verderosa.  Ringraziamento speciale va al maestro ceramista Gaetano Branca per le sculture d’autore ideate come riconoscimento per le imprese raccontate nell’edizione 2022: il tema è la terra, all’apparenza arida; da un solco nasce un giovane germoglio.

START-UP e IMPRESE 2022 PREMIATE

3D RAP Modellazione 3D – Mercogliano (Beniamino Izzo)

RURALIS Sviluppo turistico delle aree interne – Sant’Angelo Dei Lombardi (Nicolas Verderosa)

LUMACA IRPINA – Azienda Agricola Forino (Nicola Urciuolo)

BRUNO AGRICOLTURA – Grottaminarda (Antonio Bruno)

BIRRIFICIO SKAPTE – Cairano (Francesco Cataldo e Francesco Colicchio)

AZIENDA AGRICOLA FIORENTINO – Paternopoli (Gianni Fiorentino)

CACIOCAVALLERIA – Calitri (Luigi di Cecca in filiera con Silvio Annunziata, Gaetano Branca, Enzo Tenore) IL FIORE DEL LEGNO – Aquilonia – BRANCATERRA Carife – +T STUDIO Aquilonia 

M.G.I. Macchine Generali Irpine – Cassano Irpino (Riccardo Marra)

VINI BENELLI – Sturno (Lilli Stanco)

BIOLU’ Prodotti da forno grani antichi – Gesualdo (Nadia Savino)

START-UP e IMPRESE presentate 2023

ANTICA MACCARONERIA – Rocca San Felice (Giancarlo Caiazzo)

KOALA Comunità Energetica Rinnovabile – Apollosa (BN) (Emmanuele Maria Petruzziello)

LA PROMESSA Villaggio Rurale – Sant’Angelo Dei Lombardi (Gino Antoniello).

foto Rocio Badillo + Salvatore Sciannamea + Verderosa studio

IRPINIA C’E’ – RACCONTI D’IMPRESE. In scena giovani imprenditori per narrare e cementare relazioni virtuose. Visioni, sogni e sfide di irpini in Irpinia e oltre.

1° agosto 2022 a Cairano; 3 agosto a Gesualdo, 10 settembre a Sant’Andrea di Conza.

Racconti d’Imprese raccolti in scena da Maria Fioretti, Angelo Verderosa, Annibale Discepolo e Dario Bavaro.

Un format a cura di Irpinia 7x con Orticalab.

A Gesualdo, nello splendido scenario storico e paesaggistico dei Giardini di Palazzo Pisapia hanno raccontato le loro imprese:  Beniamino Izzo per 3DRAP, laboratorio di modellazione 3D nel borgo antico di Capocastello, a Mercogliano; Nicolas Verderosa, founder di Ruralis, start-up di sviluppo turistico delle aree interne con sede a Sant’Angelo dei Lombardi. E ancora Nicola Urciuolo di Lumaca Irpina, che a Forino ha cominciato la sua attività di produzione di cosmetici bio all’estratto di bava di lumaca. Ospite anche Antonio Bruno di Bruno Agricoltura a Grottaminarda e i giovani Francesco Cataldo Francesco Colicchio del Birrificio artigianale Skapte a Cairano, insieme al vignaiolo di Paternopoli Gianni Fiorentino. Sono intervenuti Gianfranco Bianco Assessore alla cultura per il Comune di Gesualdo unitamente ai consiglieri comunali Alfonso Pugliese e Antonella Solomita. In chiusura gli interventi di sintesi a cura di Stefano Scauzillo Presidente Giovani industriali Confindustria Avellino e di Giuseppe Di Leo giornalista di radio radicale. Chiusura in bellezza col concerto del bravissimo Giovanni Masi, maestro di chitarra classica.

Ecco le prime FOTO della SECONDA SERATA nei GIARDINI DI PALAZZO PISAPIA a Gesualdo. Il video delle due serate sarà proiettato a Sant’Andrea di Conza il prossimo 10 settembre nella ex-Fornace di laterizi; serata conclusiva, convegno, consegna dei riconoscimenti ai giovani imprenditori narratori.

IRPINIA C’E’ _ RACCONTI D’IMPRESE

In scena giovani imprenditori per narrare e cementare relazioni virtuose. Visioni, sogni e sfide di irpini in Irpinia e oltre.

1° agosto 2022 a Cairano; 3 agosto a Gesualdo, 10 settembre a Sant’Andrea di Conza.

Racconti d’Imprese raccolti in scena da Maria Fioretti, Angelo Verderosa, Annibale Discepolo e Dario Bavaro.

Un format a cura di Irpinia 7x con Orticalab.

ECCO le FOTO della rassegna stampa e della PRIMA SERATA nel TEATRO-ODEON di Cairano.

Cairano, Borgo biologico 3 novembre 2019

Cairano Borgo biologico, 3 novembre 2019 _ nell’ambito della MASTERCLASS CAIRANO 2019 “Scuola dei mestieri dello spettacolo”. https://www.masterclasscairano.it 

Dal concetto di città bastevole a quello ponte della città bastevole e del rispetto. Passaggio teorico per una nuova visione dell’umanesimo rigenerato: la fabrica del vino arcobaleno come comunità aperta e terza certosa ibridante ed errante .

note di Pasquale Persico per l’incontro della comunità errante (per partecipare in sintonia all’incontro si consiglia di leggere le note allegate, apri PDF 1,9 Mb).

Fai clic per accedere a cairano-3-novembre-2019-_-di-pasquale-persico-1.pdf

Domenica 3 novembre a Cairano Borgo biologico  arrivano anche  i pesci che non abboccano di Sergio Scognamiglio (Vasaio e Ceramista concettuale) e vasaie e altri amici per sperimentare il più innovativo sistema di editing genetico (CRISPR/CAS) e scoprire il segreto di tante varietà di vitigni presenti nel centro storico e nel territorio largo del paese spaesato.

PARTECIPAZIONE LIBERA DALLE ORE 16 in poi.

Alle 16 inizierà il  ‘1°Parlamento della comunità relazionale’: interventi di auto-presentazione analitici e propositivi, pochi minuti a testa, mai frontali.
Costruire relazioni per legare Cairano all’Irpinia e l’Irpinia al mondo.

alle 19,30 ci trasferiremo nel dirimpettaio borgo di Sant’Andrea di Conza, visita del centro storico e alle 21 tutti insieme a vedere (nell’ambito della Masterlcass) lo spettacolo di Pino Carbone e Francesco Di Leva ‘Muhammad Ali’ nella ex-Fornace di laterizi; ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Cairano, Borgo biologico 2 8 X 2019. Stamane prove generali di apertura dell’AREA RISTORO che finalmente colma e ricompensa il borgo di un luogo antico dove oziare a tavola; 60 posti su due livelli, chef Gargano, a tavola allievi e docenti della “Masterclass Cairano 2019” e gli alunni dell’Istituto “Maffucci” di Calitri. Nel comparto Castello, FOTO COME’ERA – COM’E’ _

com’era (2015)

com’è (2019)