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7 SCRITTORI per CAIRANO 7x _ Emilia Bersabea Cirillo
7 SCRITTORI per CAIRANO 7X
Emilia Bersabea Cirillo
Il sogno di Giovanni
Giovanni era un uomo dalle grandi mani e dai piedi grandi. Con quelle grandi mani dipingeva. Con i grandi piedi sognava di girare il mondo. Una notte fece un sogno che durò fino al mattino. Per timore di dimenticarlo, ancora con gli occhi cisposi, andò in cucina a raccontarlo alla moglie Teresa.
“Ho sognato una rupe altissima, verde come il grano in erba, in cima a una strada rossa di papaveri, che sbucava come un cardo tra una coltre fitta di nuvole.”
“E che succedeva? “ chiese con la sua voce canterina Teresa mentre zuccherava il caffè e gli porgeva la tazzina bianca.
“ Niente. Sono senza parole per quella bellezza. E’ come se la rupe mi chiamasse. Così solitaria. Così pulita. Intorno a me fasci di erba arrotolata e impronte di scarpe. Un cavallo dal pelo scuro pascola poco lontano. Io faccio per andarmene, ho paura degli animali. -E’ tranquillo- mi dice una bambina che suona l’organetto, seduta su una pietra bianca. Da dove vien fuori questa bambina, mi chiedo. Ha il viso triste, suona inclinata su un lato, gli occhi socchiusi. La musica si fa più svelta, come un colore passato rapido sulla tela. Cade dal cielo una polvere fina che rende tutto splendente. La bambina sorride. E’ diventata una donna bellissima, con trecce d’oro e occhi di perla. E danza con me, leggera come un angelo. Teresa, che felicità! Credi che esista davvero un posto così?”
Recupera / Riabita _ il Ciclonauta
Claudio Ferraro
IL CICLONAUTA
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Cicloescursione del 21 e 22 giugno 2014-Cairano 7x-Recupera/Riabilita. Non parlerò dell’edificio più bello, il più importante, quello conservato con più cura o con il maggior valore archeologico. Penso solo al paesaggio che per due giorni mi ha conquistato. Cicloturismo per celebrare il paesaggio sempre con debito di riconoscenza ai manutentori, i contadini, che con la loro maestria e saggezza ci mostrano l’ identità che caratterizza l’ Irpinia: edifici isolati di piccole dimensioni, le siepi, le cappelle, le fontane, le torri, i castelli, i borghi e le chiese rupestri tutti costruiti in pietra. Attraversare il territorio per l’osservazione utilizzando la bicicletta quale mezzo di locomozione, ecologico e salutare. Osservare, guardare con occhio più attento, sia i panorami, sia i micro ambienti. Questo territorio dell’Irpinia fa parte del Parco regionale dei Monti Picentini e del Parco letterario Francesco De Sanctis: in esso si materializzano tutte quelle qualità tipiche dell’entroterra. Distesi territori dove domina un paesaggio di dolci crinali, coltivati a cereali, pettinati dal vento e, dove, nelle verdi colline pascolano mucche podoliche che annunciano la loro presenza con il suono dei loro campanacci. Diverso l’ambiente nei pressi del lago di Conza caratterizzato da flora e fauna tipica delle zone umide. Bello il contrasto che creano il colore dell’acqua ed il verde brillante della macchia con le colline che lo circondano. Come tutte le terre di mezzo, la direttrice Ovest Est è un museo ricco di testimonianze architettoniche di epoche diverse e bellezze Leggi il seguito di questo post »
Recupera / Riabita _ post convegno di Nello Serra
Nello Serra, testo originario postato su FB 23 6 2014
Di rientro dal mio viaggio a Cairano, provincia di Avellino, Alta Irpinia, il tempo di fare una doccia, riposare un po’ per ritornare sul piano della realtà, dopo aver frequentato sognatori, innamorati dei loro “Piccoli Paesi” che vogliono essere recuperati e riabitati.
Recuperare-riabitare era questo il tema della due giorni cui ero invitato per parlare del mio sogno di dar vita a una comunità di accoglienza attiva, partecipativa, creativa, autofinanziata, autodiretta da volontari e dagli stessi utenti, attori protagonisti, e non ricettori passivi di servizi assistenziali.
Come dico spesso, non un progetto per l’assistenza ma per l’esistenza, un’esistenza spesso da ricostruire, dopo i danni e disastri che la vita ha prodotto; un progetto e anche un luogo in cui ogni elemento spazio temporale, fisico, emotivo, culturale sia aderente ai bisogni intimi e profondi di chi questi spazi li abita e li vive.
Confesso che ero andato per ricevere degli stimoli in tal senso e li ho avuti sentendo parlare di relazioni felicitanti e recependo messaggi su come meglio vivere i luoghi materiali e immateriali.
I luoghi dove eravamo sono quelli in cui ha deflragato, tanti anni fa il distruttivo terremoto che di ogni paese ne ha fatti due, uno abbandonato e l’altro, quello nuovo, senza storia e identità.
I cairanesi non si sono dati e non si danno per vinti. Uno di questi, Franco Dragone, è quello che ha organizzato la coreografia dei mondiali di calcio del Brasile, tanto per dare un’idea Leggi il seguito di questo post »
RECUPERA / RIABITA, restart 2014
_ COS’E’ CAIRANO 7X ? _ E’ un appuntamento visionario che si tiene in un piccolo borgo dell’Appennino meridionale. Nei giorni più lunghi dell’anno, dal 2009, convergono a Cairano (Alta Irpinia) : studiosi, poeti, contadini, musicisti, artisti, architetti da ogni parte d’Europa. Il paese riapre le proprie case e si riabita per pochi lunghi giorni. Si fondano nuove relazioni tra le persone e il paesaggio, alla ricerca di una bellezza qui, forse, più felicitante.
QUAL’E’ IL PROGRAMMA 7X 2014 ? _ Vasto, visionario, complesso; dal 7 giugno al 10 agosto : ‘Orto Comunitario’, ‘Borgo Fiorito’, ‘Recupera/Riabita’, ‘Festival dei corti’, ‘Laboratorio teatro-azione’, ‘Cantine aperte’, ‘Accoglienza diffusa’.
COS’E’ RECUPERA / RIABITA ? : SABATO 21 GIUGNO 2014 _ RECUPERA / RIABITA, restart 2014 _ Un programma itinerante, partito nel 2012 dall’Abbazia del Goleto in Irpinia col ‘Cammino di Guglielmo’. Quest’anno a Volturara (17 maggio), a Castelvetere (31 maggio) e a Cairano 7x (21 giugno). Paesaggio, Ambiente e Agricoltura per recuperare e riabitare l’immenso patrimonio rurale dell’Appennino meridionale. Una costellazione di piccoli paesi spopolati e tanta terra abbandonata : ripartire dalle risorse naturali per recuperare relazioni, paesaggi e architetture. Riabitare l’entroterra, invertire i programmi governativi : dalla bruttezza delle immense periferie metropolitane alla bellezza dei piccoli borghi. Necessitano buone idee, volontà convergenti, artisti e lavoratori di ogni tipo, relazioni tra i pochi imprenditori residenti, sgravi fiscali, trasporti pubblici efficienti (ferrovie), comunicazione e promozione attiva.
Recupera / Riabita _ intervento di Virginiano Spiniello
Virginiano Spiniello, Ass cult L’Albero Vagabondo, in rete con Forum ambientale dell’Appennino, virginiano@libero.it www.alberovagabondo.it www.forumambientale.org
-titolo dell’intervento
Bonifica e risanamento ambientale delle aree di ricarica delle sorgenti partendo dai massicci carsici dei Picentini e del Partenio
-autopresentazione
Appassionato d’ambiente mi occupo di orti biologici, comunicazione ambientale all’Unisob in un piccolo laboratorio a Scienze della Comunicazione sul marketing ecologico, sempre per passione ho realizzato articoli e documentari come giornalista ambientale, il mio progetto più caro è l’Albero Vagabondo.
-analisi
La più grande fabbrica dell’acqua meridionale che rifornisce Campania e Puglia non risente solo delle minacce esterne – esplorazioni petrolifere, eolico selvaggio ed elettrodotti, sfruttamento delle sorgenti -, ma anche dell’attacco dei suoi abitanti, responsabili dei fenomeni di sversamento diffuso e del proliferare di microdiscariche in montagna che si aggiungono alle discariche tombate e al mancato funzionamento dei depuratori di gran parte dei piccoli Comuni. Milioni di cittadini meridionali, una volta compromessi i bacini idrogeologici, non avranno più accesso all’acqua sia per uso potabile che irriguo. Con il Forum Ambientale sono stati realizzati due eventi, il primo il 17 maggio a Volturara sui centri di pericolo e l’inquinamento nella Piana del Dragone, il secondo il 31 maggio a Castelvetere nel quale è stata rilanciata l’idea della mappatura delle discariche nelle aree di ricarica delle sorgenti
Le proposte sono varie
– Mappare e bonificare le discariche partendo dalle aree di ricarica delle sorgenti in territorio demaniale e individuando interventi prioritari anche nelle aree dei privati valutando la non responsabilità dei proprietari vittime dell’inquinamento e accedendo a risorse pubbliche per la bonifica
– Creare un fronte istituzionale che ponga la questione del ristoro ambientale a chi usufruisce delle risorse dell’appennino irpino.
– Istituire il Biodistretto dei Picentini
– Individuare un ente capofila, attualmente il Parco Regionale dei monti Picentini non ha l’operatività nè la struttura, per richiedere il Riconocimento Area MAB Unesco
-Slogan
Giù le mani dalla terra, dall’aria, dall’acqua!
Link
I rifiuti http://www.alberovagabondo.it/?category_name=rifiuti documentazione su www.forumambientale.org/documenti
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Recupera / Riabita _ intervento di Daniela Natalini
Daniela Natalini
Architetto Specializzata in Valorizzazione e gestione dei centri storici minori.
La forza motrice nei borghi rurali
Oltre al patrimonio architettonico da tutti conosciuto, l’Italia e soprattutto il meridione detengono una risorsa immensa, i borghi rurali e i centri minori. Questi nella maggior parte dei casi sono abbandonati sia fisicamente che moralmente, creando un fenomeno che impoverisce il sistema culturale, sociale ed economico e man mano questo dilaga inglobando sempre di più i territori circostanti. Io sono convinta che questo fenomeno è arrestabile ripensando il nostro territorio e i nostri borghi, ciò sarà possibile attuarlo mediante la valorizzazione del territorio, creando un sistema di servizi e la possibilità di attuare un turismo sostenibile. Solo grazie a un ottima osservazione dei propri luoghi e rispettando ciò che il territorio offre si può creare un meccanismo virtuoso, il borgo non è costituito da chiese e palazzi nobiliari ma visto nel suo complesso ha un architettura magica fatta di trame urbane, piccoli spazi urbani e abitativi che ricordano la vita quotidiana dei nostri avi, ci troviamo in un luogo dove il legame tra morfologia e tipologia dell’edificato con la natura e il territorio è fortissimo. Il nostro compito è preservare questa memoria!
Alcuni esempi virtuosi:
- Borgo di Pianezzo
- Borgo di Paraloup
- Borgo di Riace
- Borgo di Pentedattilo
Proposta:
- Caso studio, Borgo Picitti
COS’E’ (e cos’è stato) CAIRANO 7X _ videoclip 5′
COS’E’ (e cos’è stato) CAIRANO 7X _ videoclip 5′, a.v.
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https://www.youtube.com/watch?v=HsfHQk6pF7E&list=PL962F77B81F89A0FD
Cairano, recupera riabita _ ambiente, agricoltura, paesaggio, salute, architettura
Angelo Verderosa
Piccoli Paesi
studio@verderosa.it
Cos’è ‘Recupera / Riabita’
E’ un programma itinerante, partito nel 2012 dall’Abbazia del Goleto in Irpinia col ‘Cammino di Guglielmo’. Quest’anno a Volturara (17 maggio), a Castelvetere (31 maggio) e a Cairano 7x (21 giugno). Paesaggio, Ambiente e Agricoltura per recuperare e riabitare l’immenso patrimonio rurale dell’Appennino meridionale. Una costellazione di piccoli paesi spopolati e tanta terra abbandonata : ripartire dalle risorse naturali per recuperare relazioni, paesaggi e architetture. Riabitare l’entroterra, invertire i programmi governativi : dalla bruttezza delle immense periferie metropolitane alla bellezza dei piccoli borghi. Necessitano buone idee, volontà convergenti, artisti e lavoratori di ogni tipo, relazioni tra i pochi imprenditori residenti, sgravi fiscali, trasporti pubblici efficienti (ferrovie), comunicazione e promozione attiva.
Recupera / Riabita 2014 accoglie testimoni visionari in un piccolo borgo di 300 abitanti. A Cairano 7x si costruiranno nuove relazioni per la salvezza del territorio appenninico e della salute umana : esperienze di autoproduzione alimentare, autocostruzione con materiali di recupero, salvaguardia delle risorse naturali, agricoltura sostenibile, neo-economie per lo sviluppo rurale. Recuperare per Riabitare, avere la forza e la visione di non abbandonare; gridare che la ‘ bellezza’ del territorio rurale è patrimonio dell’umanità. Obiettivo: lanciare ‘la carta della nuova ruralità’, invertire il trend dello spopolamento, riaprire scuole, ospedali, ferrovie e uffici postali; bloccare il piano casa per nuove e inutili periferie metropolitane. Recuperare il patrimonio abitativo esistente per accogliere nuovi residenti; stabilire relazioni felicitanti tra abitanti e paesaggio.
A Cairano (Alta Irpinia) riaprono, seppure per pochi giorni, le case abbandonate dagli emigrati per accogliere pellegrini, studiosi, artisti, contadini viaggiatori. La speranza è vedere i nostri piccoli paesi del Sud di nuovo felici e riabitati.
Quest’anno, per la prima volta, sarà assegnato il PREMIO ‘RECUPERA/RIABITA’ ad un nuovo abitante dell’Appennino; il premio avrà cadenza annuale e segnalerà coloro che si sono impegnati a compiere azioni per la salvezza e la promozione delle aree interne; ad esempio recuperare un fabbricato abbandonato –in uno dei piccoli paesi dell’Appennino- per farne una nuova abitazione. Sarà premiato chi avrà la visionarietà di invertire la tendenza dello spopolamento rurale creando visioni e nuova occupazione.
Nel documento allegato ci sono i LINK per utilizzare le foto oltre a video e testi vari : recupera riabita ok
Tutto su ‘Recupera / Riabita’ (precedenti edizioni) https://piccolipaesi.wordpress.com/page/2/?s=recupera+riabita
tag : cairano, recupera, riabitua, ambiente, agricoltura, paesaggio, salute, architettura
Piccoli Paesi
terre, paesaggi, piccoli paesi
il blog dei borghi dell’Appennino
7 scrittori per Cairano 7x
Questo di Emanuela Sica è il primo dei 7 racconti per Cairano 7x che IL MATTINO pubblicherà quest’estate in collaborazione con l’edizione 2014 della rassegna ‘Cairano 7x’ che ha come tema ‘Relazioni Felicitanti’. I brani ne scandiranno le varie fasi, da ‘Cairano Fiorito’ fino al Festival dei Corti Teatrali. Nel progetto sono stati coinvolti, oltre Emanuela Sica, Enrico Finzi, Vincenzo Fiore, Gabriella Ferrantino, Luciana Palumbo, Claudia Iandolo, Emilia Bersabea Cirillo. I 7 racconti saranno poi raccolti e pubblicati in un volume pubblicato da Mephite.












