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Incontro al Ministero dell’Ambiente

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a cura di Eduard Natale / RESOCONTO dell’incontro al Ministero dell’AmbienteIl mio racconto della giornata di oggi sarà puntuale e cercherò di riassumere tutti i punti trattati in dettaglio. Le altre persone che con me hanno preso parte a questa fantastica giornata potranno aggiungere mie eventuali dimenticanze. Perdonatemi ma ho cercato di scrivere appena tornato da Roma, complice dunque la stanchezza. Buona lettura, Eduard.

Siamo partiti da Napoli in direzione Roma stamattina (intorno alle 13.00). In auto il dott. Sabino Aquino, il prof. Franco OrtolaniTiziana Nittoli e io (Eduard Natale). Il punto di incontro è stato fissato alle 16.00 nello studio di Carlo Sibilia (deputato del Movimento Cinque Stelle) nei pressi del Parlamento che ha chiesto per noi udienza al Ministero dell’Ambiente. Raggiunto lo studio, abbiamo ritrovato i nostri carissimi amici tra cui Angelo Verderosa (Comitato Civico S.Angelo dei Lombardi), Angelo Ciccarella (Comitato Ambiente e Territorio di Bisaccia) e Michele Sollazzo (Comitato NO Eolico selvaggio). Lo scopo del pre-incontro era quello di pianificare l’ordine degli interventi che è stato, nell’ordine, quello del problema ricerca di idrocarburi e perforazione del pozzo Gesualdo1, seguito dalla problematica degli elettrodotti strettamente connessa con gli impianti eolici selvaggi in provincia di Avellino. Nella stanza nella quale siamo stati accolti era presente un grazioso cesto di prodotti tipici irpini come fagioli, grano, vino, formaggi: con gli amici di Bisaccia, con Angelo siamo stati ben lieti di preparare per chi ci avrebbe ricevuto di lì a poco i prodotti per i quali stiamo serenamente lottando, i frutti della nostra terra, ciò che contraddistingue il marchio DOC degli abitanti della provincia di Avellino. Ora in serio pericolo.

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i COMITATI CIVICI al Ministero dell’Ambiente

2013 09 21 Ottopagine

2013 09 22 Corriere

2013 09 22 Il Mattino

2013 09 22 Ottopagine

APRE la SCUOLA di CUCINA a TEORA

Written by A_ve

31 Maggio 2013 at 13:51

Marzo 1977, discorso per l’apertura della nuova sede del Tribunale di S.Angelo

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di GIUSEPPE MARCO BELVEDERE da Milano

I nostri governanti, per andare incontro alle esigenze di giustizia degli italiani e limitare le cause per danni da ritardata giustizia (nell’anno 2011 l’Italia ha dovuto indennizzare cittadini che hanno vinto il ricorso alla Corte Europea per oltre 6 milioni di euro), hanno pensato di riformare la giustizia iniziando con la soppressione dei tribunali più piccoli. Non è dato sapere come si possa migliorare il servizio sopprimendo le sedi periferiche, senza avere le risorse per rendere più efficienti le restanti sedi, già oberate di fascicoli arretrati e con sedi quasi sempre inadeguate.

Il Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi, ovviamente, risulta tra quelli destinati alla soppressione.

Per i più giovani, pubblico il discorso del compianto Sindaco Avv. Guglielmo Castellano (clicca sul link seguente per leggere Sindaco Guglielmo Castellano)  pronunciato in occasione dell’inaugurazione della nuova sede del Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi (marzo 1977), alla presenza dell’allora Ministro Guardasigilli, On. Bonifacio, nonché uno stralcio dell’intervento del Prof. Avv. Alfredo De Marsico, che, rivolgendosi al Ministro Bonifacio, ammonì: “Questi Tribunale di montagna, di piccoli centri, non rappresentano soltanto ambienti nei quali si amministra la giustizia: sono centri di cultura, sono scuole di educazione collettiva. Sopprimete il Tribunale in una zona che non è favorita dai beni della terra e dalle iniziative economiche, e avrete spento una fiamma”.

Quella fiamma è rimasta accesa per altri 40 anni e, adesso, corre il pericolo concreto di venire spenta definitivamente, lasciando al buio l’intera Comunità dell’Alta Irpinia.

 

 

 

 

150 anni / Nota del Sindaco di Sant’Angelo e Documento dei Sindaci dell’Alta Irpinia

Written by A_ve

20 aprile 2013 at 11:47

NO alla pista ciclabile sulla Ferrovia, partecipazione alla seduta di valutazione del PTCP del 12 2 2013

f2 foto angelo verderosaCome vogliamo fare turismo in Irpinia ? Con le biciclette ? Al Consiglio Provinciale vogliono replicare l’esperienza di De Magistris a Napoli ? O vogliono rivedere –coscientemente- le loro scelte espresse con l’adozione del PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) il 27 di dicembre scorso ? Chiediamo che i consiglieri provinciali –già nella seduta di oggi 12 febbraio 2013 al  carcere borbonico- annullino in toto l’indicazione di priorità strategica data alla trasformazione della storica ferrovia Avellino-Rocchetta in pista asfaltata ciclabile.

Come pool di associazioni territoriali crediamo fermamente che il turismo in Irpinia debba iniziare –almeno nella contingenza- da una buona segnaletica stradale… Molti monumenti –l’Abbazia del Goleto, S.Francesco a Folloni, i borghi medioevali, il castello di Taurasi, il castello di Quaglietta ad esempio- non sono segnalati in alcun modo. Perché buttare 50 mln. di euro per un idea senza ritorno economico né turistico ?

Riguardo la Ferrovia, considerato che è sospesa e non dismessa come erroneamente riportato nel PTCP, chiediamo che venga riattrezzata sia come trasporto viaggiatori che come ferrovia turistica nel fine settimana. Già nelle condizioni attuali è possibile raggiungere in 55 minuti Avellino da Lioni facendo concorrenza agli autobus, ormai sempre più lenti e affollati. L’obiettivo è raggiungere l’alta velocità nei nodi di Benevento e Salerno, via Avellino, lasciando la macchina a casa, così come avviene in ogni nazione ecologica ed europea.  

Nei Piccoli Paesi non vogliamo restare cittadini di serie ‘B’.  I bitumatori di ferrovie diano il buon esempio; pedalino a Napoli.

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NO alla pista ciclabile (detta greenway) sulla Ferrovia : Corriere Irpinia 10 2 2013