Archive for the ‘Agricoltura’ Category
l’APPENNINO CHE RESISTE
STORIE DAGLI STATI GENERALI DELLE COMUNITA’ DELL’APPENNINO
di Sonia Chellini per il mensile di Slow Food, luglio 2014
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In linea con le tematiche affrontate a ‘RECUPERA / RIABITA restart 2014’
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leggi l’articolo in PDF : appennino che resiste.pdf
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RECUPERA / RIABITA, restart 2014
_ COS’E’ CAIRANO 7X ? _ E’ un appuntamento visionario che si tiene in un piccolo borgo dell’Appennino meridionale. Nei giorni più lunghi dell’anno, dal 2009, convergono a Cairano (Alta Irpinia) : studiosi, poeti, contadini, musicisti, artisti, architetti da ogni parte d’Europa. Il paese riapre le proprie case e si riabita per pochi lunghi giorni. Si fondano nuove relazioni tra le persone e il paesaggio, alla ricerca di una bellezza qui, forse, più felicitante.
QUAL’E’ IL PROGRAMMA 7X 2014 ? _ Vasto, visionario, complesso; dal 7 giugno al 10 agosto : ‘Orto Comunitario’, ‘Borgo Fiorito’, ‘Recupera/Riabita’, ‘Festival dei corti’, ‘Laboratorio teatro-azione’, ‘Cantine aperte’, ‘Accoglienza diffusa’.
COS’E’ RECUPERA / RIABITA ? : SABATO 21 GIUGNO 2014 _ RECUPERA / RIABITA, restart 2014 _ Un programma itinerante, partito nel 2012 dall’Abbazia del Goleto in Irpinia col ‘Cammino di Guglielmo’. Quest’anno a Volturara (17 maggio), a Castelvetere (31 maggio) e a Cairano 7x (21 giugno). Paesaggio, Ambiente e Agricoltura per recuperare e riabitare l’immenso patrimonio rurale dell’Appennino meridionale. Una costellazione di piccoli paesi spopolati e tanta terra abbandonata : ripartire dalle risorse naturali per recuperare relazioni, paesaggi e architetture. Riabitare l’entroterra, invertire i programmi governativi : dalla bruttezza delle immense periferie metropolitane alla bellezza dei piccoli borghi. Necessitano buone idee, volontà convergenti, artisti e lavoratori di ogni tipo, relazioni tra i pochi imprenditori residenti, sgravi fiscali, trasporti pubblici efficienti (ferrovie), comunicazione e promozione attiva.
ORTO COMUNITARIO, un esperimento resiliente a Cairano 7x 2014
ORTO COMUNITARIO, un esperimento resiliente / di Virginiano Spiniello
Cosa ci resta se non la terra e l’acqua, il sole e l’aria? In Alta Irpinia a Cairano, 340 abitanti arroccati ai confini della Lucania, nelle terre interne del mezzogiorno, parte l’Orto comunitario. Il progetto, ideato dall’associazione culturale l’Albero Vagabondo apre la stagione di Cairano 7X 2014, ed ha un valore fortemente simbolico e identitario.
A pochi metri dall’osservatorio geo-cosmico della Rupe di Cairano, sulle sponde del Lago di Conza, c’è uno dei panorami più belli delle terre dell’osso, una parte che ancora resiste all’immanente devastazione finto-energetica del paesaggio appenninico.
Qui parte l’esperimento resiliente dell’Orto comunitario di Cairano, una scommessa lanciata alla popolazione che potrebbe sembrare una provocazione: tornare alla terra, mentre tutti la abbandonano. Restare anziché scappare. In queste terre non c’è ancora la cognizione necessaria a percepire l’attuale ritorno all’agricoltura; qui coltivare la terra non fa ancora tendenza, il ricordo della terra arcigna è ancora presente e le nuove generazioni la rifuggono.Ma è la capacità di adattarsi ai cambiamenti, quella capacità di resistere che si trova nelle situazioni più difficili, la possibilità di identificare risorse, di generare rete, di sviluppare rapporti e creare nuove relazioni felicitanti la premessa per avviare un esperimento di coltivazione comunitaria. Una ricerca dell’identità originaria attraverso relazioni tra vecchio e nuovo, tra interni ed esterni, tra la vita e la morte.
Oltre la crisi – Una chiacchierata tra Carlo Petrini e Serge Latouche
cos’è Eccellenze Campane
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Abbiamo visitato ‘Eccellenze campane’ a Napoli, in via Brin. Funziona e anche bene ! Non sembra più la logora periferia di San Giovanni a Teduccio / via Brin… C’è un parcheggio per arrivarci in macchina e lasciarla al sicuro e siamo a poche centinaia di metri sia dalla stazione di Piazza Garibaldi che da Via Marina (all’altezza del parcheggio multipiano Brin). Spazi innovativi e funzionali ricavati da bravi architetti attraverso la ristrutturazione di vecchi opifici abbandonati senza aggiungere altri metri cubi alle già ingolfate periferie. C’è la la volontà di riqualificare una parte di città e sperimentare a Napoli ciò che ha già fatto con successo Eataly in altre parti del mondo. All’interno ci sono : Panificio, Birrificio, Pastificio, Caseificio, Torrefazione, Pasticceria, Cioccolateria, Gelateria oltre 2 ristoranti. Si possono acquistare i migliori prodotti della filiera agricola campana. Moltissimi i vini irpini presenti. Lo scopo è promuovere e valorizzare le eccellenze agroalimentari direttamente dal “produttore” al “consumatore”, senza passaggi intermedi, nella logica della filiera corta concentrando in un’unica struttura le migliori produzioni regionali. C’è spazio quindi per i nostri produttori della Campania interna.
Visitato per ‘Piccoli Paesi’, domerica 16 marzo 2014 da Angelo Verderosa, Dario Bavaro e Camillo De Lisio.
Merita una visita. L’ideatore e amministratore Paolo Scudieri è invitato a Cairano 7x nel mese di giugno 2014 nell’ambito di ‘Recupera / Riabita’.
SITO UFFICIALE : http://www.eccellenzecampane.it
a.v.
Agricoltura: il “green dream” d’Italia
Agricoltura: il “green dream” d’Italia
di MICHELA DELL’AMICO _ giornalista e videomaker (*) Fatturato ed export in crescita, boom di specializzazioni all’università e massime opportunità anche per giovani e donne. L’agricoltura piace e traina l’economia italiana, sarà anche per l’idea sempre di moda della bella cornice verde, lontana da caos e inquinamento.
Se una volta per gli europei c’era il sogno americano, la speranza di farsi da sé in un mondo nuovo e pieno d’opportunità, oggi questo sogno sembra svanito: causa crisi e globalizzazione ogni fuga pare inutile, o comunque molto difficile. Il “green dream”, il sogno verde di ritorno alle origini contadine, è invece ancorato su basi sempre più solide. Perché l’agricoltura è un business quanto mai attuale e per molti la risposta a disoccupazione e licenziamento.
Crescita netta e record di esportazioni
L’agricoltura è da tempo l’unico settore in crescita. L’ultimo rapporto Istat del primo trimestre 2013 sancisce il settore come unico in grado di Leggi il seguito di questo post »
NO AL PETROLIO / SI’ AL GUSTO
Idea progetto Festival del gusto dell’Appennino al Suor Orsola Benincasa
Quale modello di sviluppo per le aree interne del mezzogiorno? Industria petrolifera sull’Appennino meridionale o blue economy a tutela e salvaguardia delle risorse naturali? Il 20 Gennaio 2014 alle ore 11.30, presso l’Università Suor Orsola Benincasa, a Napoli, gli studenti del laboratorio “Piano di Comunicazione Ambientale, elementi di marketig ecologico” tenuto da Virginiano Spiniello lanciano l’idea-progetto “Festival del gusto dell’Appennino meridionale”.Il Festival sarà realizzato dal Forum Ambientale dell’Appennino(www.forumambientale.org) nel suggestivo Albergo diffuso Borgo di Castelvetere, nell’antico centro medioevale, uno degli oltre 40 piccoli paesi irpini interessati dalla concessione mineraria per le esplorazioni petrolifere denominata Progetto Nusco. L’obiettivo del Festival, che sarà realizzato attraverso la partecipazione diffusa, è informare e sensibilizzare abitanti, imprenditori, associazioni, comitati, politici dell’Appennino Meridionale a cogliere le occasioni di uno sviluppo compatibile alle caratteristiche territoriali nel settore del turismo e dell’agricoltura sostenibile; creare business ideas nella blue economy come proposte alternative all’attuale abuso delle risorse naturali (eolico selvaggio, elettrodotti in aree protette, sorgenti e bacini idrici a rischio, sversamenti di rifiuti diffusi); pianificare e gestire il territorio in maniera concertata e condivisa.
I MULINI DELLA SALUTE
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GUARDA l’anteprima VIDEO “I Mulini della Salute” : Calitri, Montella e Oliveto; e presto anche a TEORA.
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vedi anche la versione integrale (21′)











