piccoli paesi

terre, paesaggi, piccoli paesi / il blog dei borghi dell'Appennino

Il ponte tibetano di Laviano (Sa)

Il ponte tibetano di Laviano (_Sa) è stato aperto in anteprima il 17 maggio 2015 per la visita guidata del Touring Club Italiano -Club di Territorio ‘Paesi d’Irpinia’- organizzata col Club Alpino Italiano; aperto ufficialmente dal 21 giugno 2015.

Riferimenti per l’organizzazione delle visite guidate : Gerardo Gaeta, impresa che ha realizzato il ponte : 338 2851373 _ vicesindaco di Laviano, Alfonso Sabatino : 333 3271718 – 339 3540614 _ Pro Loco Laviano _

Il ponte visto da un drone, VIDEO

Pdf dei cartelli di avvertenze sui quali ci sono anche alcune informazioni tecniche 

Su youtube filmati del ponte interessanti  

Note tecniche sul ‘ponte tibetano’ di Laviano (Sa) a cura di Sergio Paciello, co-progettista strutturale e co-direttore dei lavori.

bignw002348201009072212Il ponte tibetano di Laviano, realizzato nel 2014, ha una luce pari a ca. L = 90,0 m e freccia, in condizioni di massimo carico, pari a fmax = 4,1 m, per una altezza dal fondo del torrente di ca. 65 m. Le testate del ponte si trovano alla medesima quota sul livello del mare, prossima ai 511 m s.l.m..
Si tratta di un’opera estremamente leggera e a ridotto impatto estetico visivo con una forte valenza simbolica e architettonica. La struttura è infatti costituita essenzialmente da cavi in acciaio speciale che corrono da parte a parte del vallone delle Conche e da un piano di calpestio in grigliato antiscivolo che consente di “vedere attraverso”.
La struttura portante è costituita da 4 funi spiroidali ad uso strutturale collaboranti, aventi diametro 32,0 mm, costruzione 1×61, e carico di rottura minimo pari a 970 kN, dotate alle estremità di capocorda chiuso tipo ponte a testa fusa in acciaio forgiato e zincato con grado di efficienza pari al 100% del carico di rottura minimo della fune con sistema tenditore integrato. Il piano calpestabile sarà costituito da elementi di grigliato in profili di acciaio a C stampato a freddo e forato con finitura antisdrucciolo, spaziati tra loro di 5 cm, zincato a caldo.
Le estremità del ponte, sulle due sponde opposte,sono realizzate ciascuna mediante due pezzi di carpenteria metallica, zincata a caldo e verniciata, studiati in modo tale da essere trasportabili in loco con due rotazioni di elicottero e facilmente posizionabili sul plinto di fondazione. Le testate in carpenteria metallica sono vincolate al plinto in calcestruzzo armato ed alla roccia sottostante mediante ancoraggi profondi in barre di acciaio a filettatura continua del tipo GEWI BSt 550 / 500 N/mm2, diametro f32 mm, di lunghezza adeguata. In totale, per ciascun plinto, sono state impiegate 36 + 2 = 38 barre di ancoraggio.
Il plinto di fondazione è in calcestruzzo armato autocompattante tipo SCC, confezionato con processo industrializzato, realizzato con cemento 425, classe di resistenza C32/40 con resistenza minima Rck = 40 N/mm2, classe di esposizione XF3 (calcestruzzo per esterno soggetto a possibile attacco dei cicli di gelo e disgelo, elevata saturazione d’acqua in assenza di agente disgelante), ha dimensioni indicative pari a 2000 x 4000 x 1000 mm.
Fin dalle prime fasi di progettazione è stata dedicata particolare cura allo studio dei particolari costruttivi con l’obiettivo di ottenere una soluzione sicura, semplice e veloce da realizzare in opera, tenuto altresì conto delle condizioni operative e del contesto in cui si inserisce la struttura.
Le modalità costruttive ed esecutive dell’opera e la qualità dei materiali scelti per la realizzazione della struttura in progetto dovrebbero ridurre al minimo le operazioni di manutenzione straordinaria e consentire una buona durabilità dell’intervento. In effetti fin dalle prime fasi di progettazione si è tenuto conto degli aspetti connessi alla vita utile della struttura con particolare riguardo alla qualità e durabilità dei materiali e dei componenti impiegati, alla facilità di montaggio e di manutenzione, alla ispezionabilità ed agevole controllabilità dell’opera e, non ultimo, alla sostituibilità degli elementi; in particolare:
Ø prevedendo la forte zincatura secondo la classe A conformemente alla norma UNI EN 10264-2, ovvero zincatura pesante secondo la norma DIN 2078, dei singoli fili delle funi di acciaio spiroidali portanti utilizzate, e la zincatura classe B conformemente alla norma UNI EN 10264-2 per le funi a trefoli (stabilizzanti, di controventatura laterale supplementare, pendini, correnti parapetto)
Ø prevedendo la zincatura a caldo secondo la norma UNI EN ISO 1461 e la successiva verniciatura di tutti gli elementi in carpenteria metallica costituenti le testate del ponte, delle aste di collegamento delle funi portanti e dei morsetti speciali tipo 1, 2 e 3 aumentando notevolmente la protezione del manufatto nei confronti della corrosione.
Ø prevedendo l’impiego di morsetti a cavallotto a norma UNI EN 13411-5:2009 tipo 1 protetti con zincatura elettrolitica per le funi portanti e per le funi stabilizzanti e di controventatura supplementare.
Ø prevedendo l’impiego di morsetti a cavallotto in acciaio inox AISI 316 per le funi dei corrimani dei sentieri, le funi correnti del parapetto e le funi dei pendini di controventatura.
Ø prevedendo un copriferro di 35 mm per i tondini di armatura del plinto in calcestruzzo armato.
Ø prevedendo l’impiego di calcestruzzo preconfezionato autocompattante tipo SCC, con cemento 425 proveniente da impianto di betonaggio dotato di sistema permanente di controllo della produzione (FPC), avente classe minima di resistenza Rck = 40 N/mm2 e classe di esposizione XF3 (calcestruzzo per esterno soggetto a possibile attacco dei cicli di gelo e disgelo, elevata saturazione d’acqua in assenza di agente disgelante).
Ø prevedendo l’impiego di acciaio strutturale del tipo S355 J0, caratterizzato da elevati valori della tensione di snervamento e della tensione di rottura. La carpenteria metallica è totalmente realizzata in un centro di trasformazione autorizzato, conformemente a quanto prescritto nel cap. 11 delle NTC2008.
Ø prevedendo per l’ancoraggio delle testate del ponte alla roccia sottostante un numero ridondante di barre GEWI di diametro 32 mm, in favore di sicurezza.
Ø studiando i dettagli e i particolari costruttivi al fine di semplificare al massimo le modalità di montaggio della struttura, e ridurre il numero di elementi costitutivi del ponte; semplicità di montaggio significa infatti anche semplicità delle operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Ø prevedendo l’impiego dei tenditori ad alta resistenza forgiati e temprati, zincati a caldo, integrati nei capicorda a ponte chiusi per semplificare al massimo le operazioni di tesatura e regolazione della freccia delle funi di acciaio, non solo in fase di realizzazione del ponte, ma anche nelle fasi successive della sua vita utile.
Ø curando i dettagli costruttivi, in particolare nei punti di contatto delle funi con la carpenteria metallica.
Ø assumendo, conformemente a quanto consigliato dal Bureau Reclamation, elevati fattori di sicurezza globali delle funi portanti (superiori a 4,0 nel caso di struttura sollecitata col massimo carico in assenza di vento e neve e superiori a 10,0 nel caso di struttura soggetta al suo peso proprio, non soggetta a carico accidentale)
Il luogo dei lavori è situato in uno dei punti più stretti del Vallone delle Conche ad una quota di ca. 512 m s.l.m.. Il sito non è raggiungibile tramite automezzi e vi si può accedere solo a piedi, in non più di 5 minuti di cammino in discesa partendo dall’ampio piazzale a quota 525 m s.l.m. ca. situato tra il castello e la costruenda casa degli anziani (lato Nord) ovvero dal tornante a quota 525 m s.l.m. ca. della strada asfaltata dei Pistilli (lato Sud).
In considerazione della tipologia di lavoro e del contesto ambientale in cui si è chiamati ad operare, la logistica di cantiere assume una importanza fondamentale al fine di evitare un incremento considerevole dei costi e al fine di ridurre il più possibile i rischi connessi alla sicurezza durante la realizzazione dell’opera. Per tale motivo fin dalle prime fasi di progettazione è stata posta particolare attenzione agli aspetti concernenti la logistica di cantiere e la sicurezza. In particolare, la progettazione strutturale esecutiva dell’opera è stata particolarmente attenta a:
Ø Limitare le quantità di scavo in terra e in roccia a sezione obbligata necessarie per la realizzazione dei plinti di fondazione sulle due sponde opposte della valle, tenuto conto del fatto che tali operazioni dovranno essere eseguite a mano, eventualmente con l’ausilio di un demolitore manuale, non potendo raggiungere il posto con mini-escavatori a causa della morfologia del terreno, oltre che per imprescindibili motivi di sicurezza.
Ø Ridurre le quantità di calcestruzzo necessario per la realizzazione dei plinti di fondazione sfruttando la roccia sottostante e limitando le dimensioni dei plinti allo stretto indispensabile, tenuto conto che il getto del calcestruzzo avviene mediante l’impiego di elicottero.
Ø Limitare, compatibilmente con le esigenze statiche, gli ingombri e i pesi della carpenteria metallica delle testate di estremità del ponte, per renderle facilmente trasportabili con un elicottero del tipo Ecureuil B3.
Ø Semplificare il più possibile le modalità di montaggio delle parti in opera, riducendo i tempi esecutivi richiesti in cantiere e pertanto l’esposizione al rischio da parte degli operai.
Ø Prevedere carpenteria metallica realizzata in un centro di trasformazione autorizzato e non in cantiere, per garantire un maggior controllo del prodotto finito.
La maggior parte delle operazioni di trasporto e posizionamento ha richiesto l’impiego di un elicottero B3 Ecureuil predisposto per lavoro aereo.
Sebbene come mezzo di trasporto l’elicottero rappresenti un notevole fattore di spesa, in realtà, a fronte di un costo vivo ingente ed immediato, si hanno benefici operativi ed economici complessivi, riducendo di fatto i rischi, tempi e i costi di manodopera e consentendo una notevole semplificazione del montaggio nel contesto specifico in esame.

ESCURSIONE C.A.I. e T.C.I. PREVISTA domenica 17 maggio 2015 _ info, clicca QUI 

Riferimenti per l’organizzazione delle visite guidate : Gerardo Gaeta, impresa che ha realizzato il ponte : 338 2851373 _ vicesindaco di Laviano, Alfonso Sabatino : 333 3271718 – 339 3540614 _
Pdf dei cartelli di avvertenze sui quali ci sono anche alcune informazioni tecniche : https://www.dropbox.com/sh/f1aqgmqphaxib8p/AABEeNJ9ot29NECL4m1tzueia?dl=0
Su youtube filmati del ponte interessanti :  https://www.youtube.com/watch?v=CMhGyoM8nq8#

2 Risposte

Subscribe to comments with RSS.

  1. […] PONTE TIBETANO a Laviano –  tutto sul ponte realizzato, clicca QUI […]


I commenti sono chiusi.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: