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incontri itineranti per gli STATI GENERALI dell’Alta Irpinia

sant'andrea di conza _ foto a. verderosa

di Giulio D’Andrea per IL MATTINO 7.12.2011

Sindaci modello Lega, con la politica al servizio del territorio e un’agenda dettata dai primi cittadini. Una provocazione? Forse, ma al momento è quello che vogliono gli amministratori dell’Alta Irpinia. Senza poteri e senza fondi si sono incontrati ieri, nel primo vertice di un percorso tutto da costruire. La riunione che sancisce l’avvio degli Stati generali dell’Alta Irpinia si è tenuta a Sant’Angelo dei Lombardi, presso l’ufficio del procuratore della Repubblica, Antonio Guerriero. Una strada tutta in salita, perché non è ancora chiaro a cosa porterà l’iniziativa intrapresa. Si parla di coordinamento dei sindaci, di città dell’Alta Irpinia. E anche di patto tra Comuni o comitato permanente. «Ma il tentativo va fatto – esordisce Guerriero -. Cari sindaci, dovete salvare le vostre comunità e dovete farlo da soli. Il che non significa entrare in conflitto con i livelli provinciali, regionali e nazionali della politica – chiarisce – ma far capire che anche nel territorio più devastato dai tagli lineari esiste un organismo con cui bisognerà confrontarsi». Il magistrato ha offerto la sua sala nel tentativo di trovare una sintesi senza colore partitico: «Volevo stimolarvi – dice alle fasce tricolore presenti – ma il mio compito finisce qui». Le prossime tappe vedranno un incontro a Teora, martedì 13 dicembre, che preparerà l’appuntamento del 19 sempre nello stesso paese. Poi Leggi il seguito di questo post »

Written by A_ve

10 dicembre 2011 at 09:46

Potremmo dire di aver lottato

di Emanuela Sica

Permettetemi di cucire, sul vessillo di quest’Irpinia malconcia, il preambolo della Dichiarazione di Indipendenza Americana del 1776:Quando, nel corso delle vicende umane, diventa necessario per un Popolo sciogliere i legami politici che lo hanno vincolato ad un altro ed assumere il rango eguale e separato al quale le leggi di Natura e la natura di Dio gli danno diritto tra le potenze della Terra, il rispetto del giudizio del genere umano richiede che esso dichiari le ragioni che lo spingono alla separazione.”

Quali parole, se non queste, meglio identificano lo stato delle cose? Una lunga serie di usurpazioni, sottomissioni, abusi, dileggi, dispotismo, hanno mirato a ridurre l’Irpinia in ginocchio. L’hanno sventrata, scarnificata, dissanguata, riducendo nel nulla le potenzialità esistenti.

Non bastava l’atroce ferita del terremoto, ne eravamo usciti malconci si ma vivi, consapevolmente ancorati ai nostri territori. Eppure, se non c’è mai limite al peggio, ecco che la politica malsana ha continuato nel compito che si era prefissato, ridurla all’estrema agonia, fare scempio di questa terra.

L’Irpinia è la terra dei nostri natali, dei nostri avi. E’ quel paesaggio che ha fatto da cornice alla costruzione della nostra infanzia e di tutta quella vita che ci era stata data da vivere. L’aria che respiriamo è un connubio di ossigeno, vento e dedizione. Dalla sua fecondità naturale, dai villaggi, dalle valli e dalle montagne che la popolano, abbiamo preso il tratto sanguigno che ci appartiene come tratto idiomatico di distinzione. Da quel guizzo di sangue pulsante e vivido vogliamo trarre l’ispirazione, inarcare la schiena, riprenderci la linfa, dare vigore alle nostre radici per avvilupparci e tenerci stretti il presente, proiettati a vivere meglio il futuro.

In questa lenta agonia, in cui ci hanno relegato le classi politiche che si sono susseguite, non vogliamo continuare a vegetare.

Le nostre richieste sono state disattese totalmente, anzi hanno ottenuto come risposta un continuo reiterarsi di offese, sino ad arrivare alla distruzione totale del nostro habitat naturale. Chi vuole costringere una terra ed i suoi figli a morire lentamente non avrà mai più la nostra partecipazione assente. Le continue angherie hanno reso riconoscibile il nemico, questo tiranno che ha non una ma mille facce. Sappiamo bene chi è e lo vogliamo sfidare.

Per questo, oggi diciamo basta alla logica del palazzo e riprendiamo coscienza.

Oggi ci separiamo dalla politica del qualunquismo e del voto di scambio come vincolo di sottomissione ai poteri della casta.

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Written by emisi75

5 dicembre 2011 at 09:32

STATI GENERALI dell’ALTA IRPINIA

 _ di ANGELO VERDEROSA _

Con l’acuirsi della crisi nazionale, emerge la chiara volontà a livello centrale di sopprimere l’esistenza dei piccoli paesi.

Da pochi giorni qui in Alta Irpinia è iniziata una serie di incontri finalizzati  a costituire un movimento civico per la difesa del territorio.

No alla chiusura di Tribunali, Ospedali, Fabbriche, Scuole e Ferrovie.

No allo spopolamento, No alla nuova emigrazione, No all’eutanasia dei piccoli paesi.

No al disimpegno e alla latitanza dei rappresentanti politici.

Si ad un nuova coscienza collettiva del territorio, Si a nuove idee, Sì al Parco Rurale dell’Alta Irpinia.

Sindaci, associazioni, istituzioni, studenti, operai, professionisti, agricoltori, artigiani, si riuniscono per la prima volta per iniziare una serie di incontri itineranti nella nostra terra; senza campanili per fondare una nuova comunità; iniziano gli STATI GENERALI dell’ALTA IRPINIA.

La prima assemblea pubblica sarà tenuta LUNEDI’ 19 DICEMBRE 2011, ore 16, a TEORA – sala cine-teatro.

La prossima riunione di coordinamento è prevista per martedì 6 dicembre ore 10 presso la sala riunioni del Tribunale di Sant’Angelo d.L.

Questo Blog collettivo ed i suoi numerosi Autori sono attivamente impegnati negli STATI GENERALI DELL’ALTA IRPINIA.

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un primo articolo di Ottopagine con un’intervista al Procuratore  Antonio Guerriero.

cliccare sull’articolo per ingrandire e stampare in pdf   20111202122115358_0001