Posts Tagged ‘ferrovia’
Un simpatico turista in visita ferroviaria all’Abbazia del Goleto
23 agosto 2023
Un simpatico turista in bermuda e paglietta ha chiesto di visitare nel pomeriggio di ieri l’area archeologica in corso di scavo a monte dell’Abbazia del Goleto. E’ stato pertanto accompagnato alla scoperta della parte di epoca romana dal rettore dell’abbazia e dal direttore dei lavori, considerato che l’area è tutto un cantiere (1). La visita è proseguita nella nuova Foresteria attrezzata di recente con 20 posti letto e dedicata -prevalentemente- a chi percorrerà il ‘Cammino di Guglielmo’ da Montevergine a Barletta, in circa 10 tappe per complessivi 250 km. (2).
Il simpatico turista si è rivelato essere un dirigente apicale di Fondazione FS, l’ente che presiede al recupero delle tratte ferroviarie storiche in prevalenza lungo la dorsale appenninica italiana; guarda caso, profondo conoscitore della nostra Avellino-Rocchetta, in quanto non solo campano ma di stanza a Montemarano per una breve vacanza estiva in famiglia…
E’ bastato infine qualche w-app e una foto sui social e il tam-tam in meno di mezzora ha fatto convenire al Goleto un po’ di curiosi oltre ad alcuni amministratori e imprenditori locali.
Quale migliore occasione allora per fare due chiacchiere su treni e stazioni all’interno della nuova sala convegni recuperata a servizio dell’Abbazia ?
L’ing. Sabato Gargiulo, ovviamente preso alla sprovvista, non ha potuto certo relazionare come rappresentante della Fondazione guidata da Luigi Cantamessa (3) ma, sicuramente stimolato dalla introduzione fatta dal rettore del Goleto e dalle domande dei presenti, ha rivelato infine un po’ come stanno le cose e quale destino si potrebbe configurare per la nostra storica Ferrovia.
In ordine sparso: Ferrovie sta investendo circa 20 mln. di euro non per la stazioni -come qualcuno erroneamente ha scritto- ma per mettere in sicurezza alcuni tratti della linea (binari e opere d’arte) e per restaurare -in primis- il Ponte Principe di Lapio; restauro che significa soprattutto consolidamento strutturale di un ponte che è oggi unico al mondo per il suo sistema costruttivo. La lunghezza complessiva è circa 300 metri, articolata in 3 campate di 98 metri ciascuna. I componenti reticolari metallici non sono bullonati ma chiodati. <<Oggi, non esiste più un’azienda o un artigiano al mondo capace di costruire qualcosa di simile>>, ha commentato l’ing. Gargiulo e ha aggiunto: <<Il Ponte di Lapio potrebbe entrare a pieno titolo nel patrimonio Unesco>>. (4).
Il restauro strutturale -che ha progettato lo stesso Gargiulo- è partito dalle pile in muratura di pietra squadrata e interesserà a breve la struttura in ferro. Il ponte, come è noto agli appassionati di storia delle ferrovie e di strutture metalliche, è in acciaio e congiunge le sponde del Calore tra i territori di Lapio e Taurasi; fu progettato dall’ingegnere Sangiorgi della Società Mediterranea, concessionaria della linea e realizzato tra il marzo ed il settembre del 1893 dalla Società Industriale Italiana di costruzioni metalliche, che aveva sede a Castellammare di Stabia. Le travi sono alte oltre 10 metri e la ferrovia corre a circa metà altezza. Al termine dei lavori di bonifica sarà possibile organizzare qualcosa per stupire i viaggiatori; il treno fermerà prima del ponte e i viaggiatori potranno scendere e saranno invitati ad attraversare il ponte a piedi, su apposite lastre di cristallo in modo da vedere il fiume scorrere molto più in basso. Sarà un’esperienza unica al mondo, ovviamente dedicata a coloro che non soffrono di vertigini. Il restauro conseguirà quindi una significativa messa in sicurezza che permetterà ai treni di non rallentare a passo d’uomo come invece succede oggi. Altri interventi di bonifica strutturale sono previsti su ponti e viadotti di minore importanza sempre lungo tutta la linea. E’ stato altresì ricordato che la manutenzione lungo l’intera tratta -finanziata dal 2018 dalla Regione Campania- ha permesso finora la sostituzione di buona parte delle traversine ferroviarie e assicura lo sfalcio lungo i binari e nelle area delle stazioni.
E’ stato ricordato ai presenti che proprio a maggio scorso i vertici nazionali di Fondazione FS hanno percorso in lungo e in largo l’Irpinia a bordo di un apposito treno… (5) avvalorando sempre più l’importanza della Avellino-Rocchetta all’interno del progetto “Binari senza tempo” (6).
Alla domanda provocatoria fatta durante la breve riunione da un imprenditore sul ritorno economico dell’operazione è stato risposto che la Ferrovia voluta dal De Sanctis è un bene collettivo, che appartiene alla storia delle nostre comunità e che l’obiettivo di Fondazione FS è proprio quello di preservare e valorizzare le linee minori affinché siano riscoperte dai residenti e dai turisti, sempre più numerosi, soprattutto stranieri. Ricordiamo che nel 2018, dopo circa 7 anni e mezzo dalla sospensione del traffico regolare, avvenuta il 10 dicembre 2010, la linea Avellino – Rocchetta Sant’Antonio è stata riaperta, a fini turistici, da parte della Fondazione FS; un contributo determinante e significativo è stato dato in questo senso dalla Regione Campania attraverso l’agenzia AcAMIR. (7)
La stessa Acamir qualche mese fa, a seguito di una partecipata gara europea, ha affidato lo studio di fattibilità per il recupero delle stazioni lungo la Avellino-Rocchetta ad un raggruppamento di società di progettazione che hanno sede proprio in Irpinia; una volta approvato lo studio -che prevede tra l’altro momenti preventivi di confronto con amministratori, enti, associazioni e imprenditoria locale-, dovranno essere reperite le risorse economiche per recuperare e abbellire effettivamente le stazioni (o parte di esse) e le circostanti vaste aree dismesse. Alcuni partecipanti hanno ricordato le potenzialità insite negli estesi fabbricati della stazione di Conza-Cairano-Andretta (spostata e ricostruita dopo il terremoto del 1980, quindi antisismica) e dell’interesse mostrato in passato dal maestro Vinicio Capossela con i suoi concerti; altri ancora hanno parlato del nascente nodo di scambio Ofantina – stazione bus allo svincolo di Montella, svincolo dove passa anche la linea ferroviaria. Ogni stazione ha la sua valenza, come non parlare di quella di Morra dove è nato il De Sanctis o quelle di Lapio e Taurasi nell’areale del DOCG; è logico puntare ad un recupero diffuso di aree dismesse, giardini, stazioni e fermate.
L’Ing. Gargiulo si è infine soffermato su un fatto molto rilevante e sconosciuto ai più proprio perché molto recente. Il 24 luglio scorso, il Gruppo Ferrovie dello Stato ha presentato “FS Treni Turistici Italiani” (8). La nuova società è nata con la missione di proporre un’offerta di crociere ferroviarie -di grande qualità- su tratte storiche per riscoprire le ricchezze del territorio italiano, soprattutto quello interno e rurale. La nuova società è stata presentata dall’Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato, Luigi Ferraris, al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa; a illustrare missione e caratteristiche della nuova mission è stato l’Amministratore Delegato di FS Treni Turistici Italiani Luigi Cantamessa.
Alla domanda se i treni-crociera passeranno lungo la nostra Ferrovia è stato risposto che la Avellino-Rocchetta è sulla direttrice Roma-Napoli-Benevento-Avellino-Rocchetta-Gioia del Colle-Taranto-Santa Maria di Leuca… Circa 700 km. dalla Capitale d’Italia al mare del Salento attraverso i paesaggi dell’Irpinia, della Basilicata e della Puglia incrociando in più punti la via Appia e la ciclovia dell’Acquedotto Pugliese…
E veniamo ad una suggestione emersa a fine incontro: <<Ma dove si fermeranno i treni-crociera ?>>. Essendo nella bellezza del Goleto, si è ragionato proprio sull’importanza di promuovere unitariamente come territorio uno-due punti focali che rappresentino al meglio la storia, la cultura e la bellezza del territorio irpino lungo la tratta; l’ideale sarebbe attrezzare una stazione raggiungibile a piedi dall’area prescelta. Nel caso del Goleto, le fermate sia di Campo di Nusco che di Sant’Angelo dei Lombardi ben si presterebbero allo scopo; tra l’altro ubicate ungo il Cammino di Guglielmo; certo c’è da sistemare, abbellire e manutenere non solo le stazioni ma le aree circostanti e le stradine di collegamento esistenti… E di questo dovrebbero farsene carico Comuni, associazioni e imprenditori per favorire al meglio l’ambizioso ma ormai esecutivo disegno di Ferrovie… Durante l’incontro sono stati ricordati per il loro legame con la ferrovia irpina i compianti Agostino Della Gatta e Giambattista Assanti.
All’incontro hanno partecipato spontaneamente convenuti: Salvatore Sciannamea, Rosanna Repole, Rino Buonopane, Roberto Dutto, Maria Antonietta Ruggiero, Salvatore Vecchia, Michele Fumagallo, Gianni Fiorentino, Raffaele Capasso, Antonio Garofalo, Giovanni Romano, Mario Sena, Sandro Colagrossi, Antonio Lancellotti, Domenico Capasso, Luigi Di Cecca, Annibale Discepolo, Elisa Forte, Nicola Sampietro, Angelo Verderosa.
Approfondimenti:
1) https://piccolipaesi.com/2023/08/08/pre-aperture-allabbazia-del-goleto/
2) https://piccolipaesi.com/2023/02/14/il-cammino-di-guglielmo-3/
3) https://www.youtube.com/watch?v=3XEy1n2-YGE
4) https://www.comune.lapio.av.it/ponte-principe/
4) https://www.viaggiatoridistratti.it/viadotto-ponte-principe-lapio-taurasi/
6) https://www.fondazionefs.it/content/fondazionefs/it/la-fondazione/binari-senza-tempo.html
6) https://www.cifi.it/UplDocumenti/Verona28102021/4-Mascoli_Valeria.pdf
6) https://www.cifi.it/UplDocumenti/Bologna08062017/02%20Presentazione%20CATTANI.pdf
7) https://blog.tuttotreno.it/28810-riaperta-la-avellino-rocchetta-santantonio/
7) https://www.repubblica.it/viaggi/2018/05/24/foto/italia_ferrovie_lente_turistiche-197238850/1/
7) https://www.ferrovie.it/portale/articoli/7464
7) https://www.nuovairpinia.it/2023/04/18/nuove-stazioni-per-lavellino-rocchetta-damelio-via-ai-bandi/

















































Il Mattino 24 agosto 2023, articolo di Annibale Discepolo.
Buon compleanno Principe.
–
25.10.2015
Una giornata intensa quella di oggi, dedicata dal Touring Club Italiano alla celebrazione della monumentale Ferrovia inaugurata in Irpinia nel 1895 : l’Avellino-Rocchetta. Ferrovia inserita nel programma di sensibilizzazione del TCI : Tesoro Italia / Il Patrimonio negato.
Circa 100 i partecipanti, in una bella giornata di sole, accompagnati dagli amministratori di Lapio (av) e dal Prof.Iannino alla scoperta del patrimonio finora recuperato nel centro storico. Poi visita della cantina Filodoro e quindi pranzo a pochi metri dal poderoso Ponte Principe di Lapio. Un ponte di straordinaria bellezza, 297 metri di lunghezza, in metallo (in buona salute), su piloni in pietra squadrata, a scavalcare il Fiume Calore. Il socio Touring Pietro Mitrione ha voluto fare una sorpresa ai visitatori con un’illuminazione pirotecnica all’imbrunire; momenti di forte emozione: Buon Compleanno Principe, lo slogan lanciato da Angelo Verderosa nelle foto rilanciate sul web.
Il convegno dedicato alla ferrovia, affollatissimo, si è tenuto infine nella casa comunale; agli interventi del Sindaco, di Mitrione e di Verderosa in rappresentanza del Touring, hanno fatto seguito gli interventi dei deputati della provincia di Avellino : Giordano, Famiglietti e D’Agostino; è intervenuto inoltre il vice-presidente della Regione Campania, Bonavitacola. Il dibattito animato dalla presenza dei giovani di Info Irpinia, imperniato intorno all’opportunità di un condiviso disegno di rinascita della ferrovia, non solo a servizio del turismo ma anche e soprattutto come trasporto pubblico da connettere ai poli ferroviari regionali, ha visto siglare un documento di impegno per evitare la chiusura della tratta da parte di RFI e al contempo l’impegno a livello regionale per mettere insieme Comuni, associazioni, comitati e cittadini per sognare e programmare un possibile e dovuto futuro di questa nobile tratta ferroviaria. _ piccoli paesi
–
ARTICOLO SU ‘TOURING’, QUI
–
UNA FERROVIA da NON DIMENTICARE, di Angelo Verderosa su QUI TOURING, clicca QUI
–
FERROVIA Avellino-Rocchetta, foto e ARTICOLI CORRELATI 2011-2015, clicca QUI
–
MA I SINDACI LA VOGLIONO O NO QUESTA FERROVIA ?
La manifestazione di domenica 8 marzo dedicata alla Ferrovia Avellino-Rocchetta ha visto la partecipazione di tantissimi cittadini, associazioni, comitati civici. Con In-Loco_Motivi, c’erano IrpiniaTurismo, Makardia, Info Irpinia e il Touring Club Italiano. C’era Vinicio Capossela e c’era Giambattista Assante che sta girando un film lungo i binari. Mancavano i Sindaci… Il progetto pilota ‘Citta dell’Alta Irpinia’ dovrebbe avere una prima convergenza proprio sul recupero della ferrovia, non a fini turistici perché qui non abbiamo bisogno di romanticismi : La ferrovia va adeguata funzionalmente per farne una metropolitana leggera che ci colleghi con Avellino e Melfi, con i nodi dell’Alta velocità e con l’aeroporto di Napoli; con le Università di Fisciano e Benevento. La ferrovia deve servire alle aree industriali che vanno da Avellino a Melfi e ai 100 paesi che vi si affacciano. Al ‘progetto pilota’ fatto da Ministero e Regione Campania, Trenitalia non potrà dire di no. Quindi : SINDACI, FORZA ! Un po’ di buonumore e di speranze; unitevi ai cittadini, una volta tanto. (a.v.)
Piccoli Paesi e la Ferrovia, raccolta di post, clicca QUI
IRPINIA e FERROVIA : binomio per noi inscindibile
8 marzo 2015
IRPINIA : VIII GIORNATA DELLE FERROVIE DIMENTICATE (fra San Tommaso del Piano e Ruvo del Monte)
(di Francesco Celli / Info Irpinia) La giornata trascorsa nella parte più orientale dell’Irpinia e soprattutto nella lucania, dove il paesaggio uniforme narra visivamente meraviglie naturalistiche, poesie di colori e non lascia nulla al caso, nessuno la dimenticherà facilmente.
A ridosso di un vecchio casello ancora abitato, fra i pochissimi lungo la tratta Avellino-Rocchetta, a San Tommaso del Piano, abbiamo cantato insieme a Vinicio Capossela. Abbiamo vissuto emozioni forti: gente di ogni età affianco ai cari binari che rappresentano le nostre radici di ferro, profonde nelle coscienze e nella nostra storia.
Sono pochi i numeri e le cifre che porti dietro da giornate così, quello che resta davvero sono le emozioni positive e la consapevolezza forte che meritiamo di più: meritiamo di sognare. Queste terre hanno una bellezza nascosta ed irreversibile, silenziosa, quasi invisibile, ma profondissima. Il vero petrolio che abbiamo nelle nostre terre è venuto fuori proprio quando abbiamo intonato tutti insieme “Franceschina la Calitrana” con l’organetto, o tante altre canzoni popolari dal testo significativo e dal ritmo che ritrovi già dentro te stesso. I quei momenti sorrisi, rabbia, dolore e speranza parlavano contemporaneamente.
Nel pomeriggio, felici, abbiamo visitato le bellezze di Ruvo del Monte, molto simile ai nostri paesi irpini anche perché sono tantissime le parti di storia in comune.
Da questa giornata parte la nuova sfida, quella di ripensare al concetto di mobilità, sostenibilità, vocazione dei territori e soprattutto del concetto di ricchezza. La ricchezza per noi è poter vivere questi luoghi nel rispetto e nella cura che questi luoghi richiedono.
–
L’impegno del TOURING CLUB ITALIANO in Campania a sostegno della mobilità ferroviaria
(di Piccoli Paesi) FERROVIA AVELLINO–ROCCHETTA SANT’ANTONIO : Manifestazione a cura dell’Associazione In_Loco_Motivi, partecipata dal TCI / Club di Territorio “Paesi d’Irpinia”, da IrpiniaTurismo, Makardia e sostenuta da tante associazioni locali. Circa 200 partecipanti di cui una quindicina soci e amici del Touring, provenienti da Napoli e dall’Irpinia, nonostante il freddo e la neve sulle alture. Nella piccola stazione di San Tommaso del Piano, tra Calitri (Av) e Monticchio (Pz), in prossimità di un imponente e magnifico ponte in ferro sul fiume Ofanto, si sono tenuti gli interventi di sindaci, associazioni e cittadini. Il console regionale TCI Giovanni Pandolfo, nel suo intervento, ha, tra l’altro, evidenziato che il CdT “Paesi d’Irpinia” ha individuato la Ferrovia Avellino-Rocchetta Sant’Antonio come simbolo della Campagna nazionale TCI “Tesoro Italia / il Patrimonio negato”. Attraverso pubblicazioni, convegni e servizi televisivi la ferrovia sarà proposta all’attenzione dei 300.000 soci. Presenti alla manifestazione il cantautore Vinicio Capossela e il regista del film “Ultima fermata”, Gianbattista Assanti, che ha intervistato per il ‘promo’ del film, tra gli altri, il console Pandolfo, il viceconsole ‘Paesi d’Irpinia’ Cela e la neo-socia Fernanda Ruggiero. Pranzo con sale piene sia a Ruvo del Monte che a Calitri presso l’agriturismo ‘Valle Ofanto’.
FERROVIA SICIGNANO–LAGONEGRO TREKKING FERROVIARIO DA GALDO A CASTELLUCCIO : Manifestazione a cura del Club Alpino Italiano di Salerno, partecipata dal TCI / Club di Territorio di “Salerno”. Circa 150 partecipanti di cui 31 soci e amici del Touring Club Italiano. Partenza in autobus da Salerno, arrivo alla stazione di Galdo, quindi trekking di circa 2,5 km lungo la strada ferrata dalla stazione di Galdo a quella di Castelluccio. Si è quindi raggiunto il borgo di Castelluccio Cosentino con pranzo in ristorante e animazione musicale e con un intervento del console Mastrosimone che ha evidenziato le iniziative del Touring Club Italiano, in particolare del Club di Territorio, e l’ottima collaborazione con gli amici del CAI di Salerno.
–
CLICCA SU UNA FOTO PER SFOGLIARE LA ‘GALLERY’
FOTO (Pellegrino Tarantino e Info Irpinia) / VIDEO (Info Irpinia) http://youtu.be/1O7YYi_Cukg
a fine pagina la gallery TCI con le foto di Camillo De Lisio
–
CLICCA SU UNA FOTO PER SFOGLIARE LA ‘GALLERY’ FOTO TCI (Camillo De Lisio)
–
RECUPERA / RIABITA _ intervento di Pietro Mitrione
Pietro Mitrione
Associazione In Loco Motivi per il ripristino della Ferrovia Avellino – Rocchetta Sant’Antonio.
Il Treno del Paesaggio.
pietro.mitrione@tin.it
Sta per accadere quello che ormai da sempre si prospetta per l’Avellino Rocchetta Sant’Antonio: la sua completa dismissione. Dal 13 dicembre 2010 la storica ferrovia Ofantina, su decisione inopinata, della Regione Campania è “sospesa”… A nulla è valsa una delle concrete esperienze di promozione territoriale dal basso e senza fondi pubblici che ha visto letteralmente rinascere a nuova vita il treno sulla più antica tratta irpina , come mezzo a servizio del turismo e della conoscenza del territorio. Questa non è una operazione nostalgica. Non vogliamo rianimare a tutti i costi qualcosa che è destinato a lasciarci per sempre e naturalmente, come il corso delle vita prevede. Sappiamo tutti che la dismissione della Avellino Rocchetta non è il risultato dell’analisi della stessa valutandone potenzialità e difetti, ma il taglio di quello che secondo i numeri è un ramo secco. Un taglio consistente, dunque, dei servizi per la Regione Campania. E a subirne gli effetti sono principalmente le aree interne e le fasce deboli. I tagli preannunciati in Campania riguardano una riduzione del 20% del trasporto su ferro e del 30% del trasporto urbano e interurbano su gomma. Chiusura della linea Avellino-Rocchetta Sant’Antonio, dei depositi ferroviari e degli impianti di Benevento ed Avellino. Nonostante tutto, una strada indicata. Noi abbiamo solo indicato la strada, adesso è tempo di riflettere sui dati a pensare al futuro della tratta, perché adesso quella tratta un futuro può averlo, alla rete di associazione di In Loco Motivi il merito di averlo individuato. L’Avellino Rocchetta Sant’Antonio può essere rivisitata come tratta turistica, i numeri parlano chiaro. Sulla stampa locale ci sono i resoconti dei tanti dibattiti sulla crisi del turismo che ha colpito anche la nostra provincia. Qualcuno ha dichiarato che «Il sistema turistico non deve essere costruito su modelli, ma assecondando i flussi naturali», noi un flusso naturale lo abbiamo assecondato, seguito, portato al successo, perché ognuno per proprio conto sapeva della bellezza ed il fascino di quel viaggio. Così è stato.
Leggi il seguito di questo post »
BINARIO MORTO _ di Antonello Caporale
AVELLINO, L’ITALIA CHE HA UCCISO I TRENI E I SOGNI _ di Antonello Caporale
Viaggio sulla strada ferrata nata nel 1892 per portare gli irpini alla stazione di Rocchetta Sant’Antonio: luogo delle speranze da dove partivano i convogli “Espresso” per Torino, Milano e per la Germania. Dal dicembre 2010 quei 119 Km non vengono più percorsi: ormai è solo deserto
Avellino – Se puoi, se ti va bene, tra le sette e le dieci del mattino trovi il treno. Se ritardi torni a casa e aspetti. Perché intorno alle 14 ripassa una locomotiva ma alle 18 finisce ogni ansia, ogni movimento. D’altronde è corretto: quasi tutti i treni sono stati soppressi. Tenere aperta un intero giorno la stazione di Avellino a cosa serve? E soprattutto: a chi? L’Italia sprecona, che ha consumato ogni pudore dirottando verso tasche bucate miliardi di euro, solo con la ferrovia ha avuto la mano di ferro. In mezzo secolo sono stati dismessi circa seimila chilometri di binari, solo negli ultimi vent’anni un supplemento di qualche centinaia di tratte sono state destinate alla ruggine e alle erbacce. Il treno costa e non passa più. Non sostenibile economicamente. Troppo pesante il salasso delle casse pubbliche, troppo oneroso tenere aperta una strada ferrata, specie se corre tra le montagne. Adesso ci sono le strade (e ponti, viadotti, assi attrezzati) e i bus. E tutti oggi hanno l’auto. Chi vuole parte. All’ora che gli piace, quando gli fa comodo. Veloce, sicuro, Leggi il seguito di questo post »
Mariarosa 50 anni dopo
Bentornata Mariarosa………. nella “donnaccia” Irpinia! _ di PIETRO MITRIONE
Dopo 50 anni Mariarosa, la protagonista del film la “donnaccia”, decide di far ritorno a Cairano. E’ ancora una donna avvenente, nonostante l’età. L’accompagna nel ritorno verso il proprio paese d’origine il ricordo di una vita intrisa di fatica e di tristezza. La stanchezza del lungo viaggio è superata, però, dall’entusiasmo di rivedere luoghi e facce conosciute. L’ultimo tratto del viaggio quello in treno da Foggia a Conza è il più faticoso: si lascia a Foggia la ferrovia che conta ed inizia quella che porta nei poveri territori del lavoro contadino. Ne ricorda ancora i rumori, il paesaggio, il fiume Ofanto, la stazione di Rocchetta, dove deve scendere per trovare la coincidenza per la stazione di CONZA/ANDRETTA/CAIRANO. E’ un brulicare di emozioni e di sensazioni nuove che fanno diventare brevissimo il viaggio da Foggia a Rocchetta. Il treno si ferma nella stazione di questo paese che una volta apparteneva alla provincia di Avellino.Scende e si guarda intorno mentre il treno riparte. Resta da sola nel silenzio assordante che la circonda. Non un bar, non una persona cui chiedere informazione. Cerca di capire come poter continuare il suo viaggio. Cammina lungo il marciapiede che tante volte, per il passato, ha percorso ed quasi come una automa si trova davanti a quella che una volta era la biglietteria. E’ sbarrata! Ritorna sui suoi passi e si reca nell’unico ufficio rimasto aperto. Un omino solitario, nell’immensità, della stazione, è l’unico essere umano presente in quella struttura che una volta brulicava di tante persone che portavano sulle spalle le famose “valigie di cartone” degli emigranti. Chiede a quest’uomo che indossa la divisa di ferroviere come poter raggiungere Cairano. Il “capostazione” di fronte a questa richiesta resta sbalordito ma ancor di più preoccupato. Leggi il seguito di questo post »
da Pietro Mitrione / tavolo di confronto con l’assessore vetrella
L’ incontro con l’assessore Vetrella, presso la sede dell’Amministrazione Provinciale di Avellino doveva recuperare un confronto con il territorio mai allacciato per il passato. Poteva essere l’inizio di una condivisione di proposte con chi opera e vive nei territori interessati. Si poteva superare la visione di chi considera “stupidi idealisti” o “bimbi scemi”chi propone un diverso sistema di trasporto in Irpinia invece siamo passato……… al “fate schifo”. In allegato le considerazioni dell’associazione “in_loco_motivi. Pietro Mitrione.










































































