RECUPERA / RIABITA _ intervento di Pietro Mitrione
Pietro Mitrione
Associazione In Loco Motivi per il ripristino della Ferrovia Avellino – Rocchetta Sant’Antonio.
Il Treno del Paesaggio.
pietro.mitrione@tin.it
Sta per accadere quello che ormai da sempre si prospetta per l’Avellino Rocchetta Sant’Antonio: la sua completa dismissione. Dal 13 dicembre 2010 la storica ferrovia Ofantina, su decisione inopinata, della Regione Campania è “sospesa”… A nulla è valsa una delle concrete esperienze di promozione territoriale dal basso e senza fondi pubblici che ha visto letteralmente rinascere a nuova vita il treno sulla più antica tratta irpina , come mezzo a servizio del turismo e della conoscenza del territorio. Questa non è una operazione nostalgica. Non vogliamo rianimare a tutti i costi qualcosa che è destinato a lasciarci per sempre e naturalmente, come il corso delle vita prevede. Sappiamo tutti che la dismissione della Avellino Rocchetta non è il risultato dell’analisi della stessa valutandone potenzialità e difetti, ma il taglio di quello che secondo i numeri è un ramo secco. Un taglio consistente, dunque, dei servizi per la Regione Campania. E a subirne gli effetti sono principalmente le aree interne e le fasce deboli. I tagli preannunciati in Campania riguardano una riduzione del 20% del trasporto su ferro e del 30% del trasporto urbano e interurbano su gomma. Chiusura della linea Avellino-Rocchetta Sant’Antonio, dei depositi ferroviari e degli impianti di Benevento ed Avellino. Nonostante tutto, una strada indicata. Noi abbiamo solo indicato la strada, adesso è tempo di riflettere sui dati a pensare al futuro della tratta, perché adesso quella tratta un futuro può averlo, alla rete di associazione di In Loco Motivi il merito di averlo individuato. L’Avellino Rocchetta Sant’Antonio può essere rivisitata come tratta turistica, i numeri parlano chiaro. Sulla stampa locale ci sono i resoconti dei tanti dibattiti sulla crisi del turismo che ha colpito anche la nostra provincia. Qualcuno ha dichiarato che «Il sistema turistico non deve essere costruito su modelli, ma assecondando i flussi naturali», noi un flusso naturale lo abbiamo assecondato, seguito, portato al successo, perché ognuno per proprio conto sapeva della bellezza ed il fascino di quel viaggio. Così è stato.
Oggi potremmo aggiungere una nuova connotazione al fascino di quel viaggio. Senza voler inseguire modelli, ma appunto seguendo la naturale inclinazione dei luoghi, in base la gradimento della gente, ci piacerebbe trasformare quella tratta nella Gardaland del gusto, delle cultura contadina, dell’enogastronomia di qualità, del paesaggio, della natura. L’Avellino Rocchetta è già un parco tematico, rappresenta già un viaggio emozionale nella terra del vino, del paesaggio, della luce, del vento. Noi abbiamo solo dato un nome a quello che già esisteva. Per questo può funzionare, perché non ci sono forzature, non si stravolge nulla. In qualche modo con il nostro lavoro abbiamo dato risposta ad una domanda di mercato L’intera proposta del gruppo di lavoro In Loco Motivi, è guidata da una visione di politica ambientale che pone l’accento sulla necessità di perseguire soluzioni strategiche che ridiano senso infrastrutturale ed economico alla più antica linea ferroviaria dell’Irpinia e tra le più antiche della Campania. Si è proposta una visione di un uso del treno legato alla fruizione del paesaggio ed ai principi del turismo ambientale. Una politica di programmazione basata sulla amplificazione di un turismo ambientale porta ad immaginare la tratta ferroviaria, il cui valore di percezione paesaggistica che offre è notevole (e probabilmente da solo vale un viaggio), come una vera e propria infrastruttura di servizio alla conoscenza diretta delle qualità paesaggistico, culturali, artigianali ed enogastronomiche dell’Irpinia. Inoltre si è dimostrato che: – la linea ferroviaria Avellino Rocchetta può avere un nuovo significato come infrastruttura a servizio del turismo, capace di veicolare fruitori – anche provenienti da oltre provincia – nelle qualità paesaggistiche, naturalistiche, culturali, enogastronomiche dell’Irpinia sud-orientale; – la valenza elevata per attività di educazione ambientale e di conoscenza del territorio, con il dimostrato appeal che hanno i viaggi in treno presso le istituzioni scolastiche; – la possibilità, attraverso le escursioni in treno , di organizzare e condividere il progetto con un numero sempre crescente di associazioni, gruppi di interesse, pro loco, enti comunali; – il treno può divenire elemento di supporto alla crescita economica del territorio, attraverso una gestione più imprenditoriale, ad esempio con società private, ma anche pubblico-private, vocate alla promozione turistica del territorio e a visioni dell’offerta commerciale più attrattive La più antica linea ferroviaria dell’Irpinia , l’Avellino Ponte Santa Venere (poi Avellino – Rocchetta Sant’Antonio) , infatti, è tra le più antiche della Campania , inaugurata nel suo intero percorso il 27 ottobre del 1895, è a ben diritto tra le linee ferroviarie considerate “minori”, a rischio di chiusura e di cui è necessario ripensarne l’uso o il riuso a favore del territorio che nei secoli scorsi l’ aveva fortemente voluta. E’ la ferrovia delle acque : attraversa e lambisce in più punti i FIUMI Sabato, Calore ed Ofanto. E’ la ferrovia dei grandi vini docg : attraversa i territori , servendoli con stazioni dei comuni degli areali del Taurasi e del Fiano. E’ la ferrovia del Parco Naturalistico Regionale dei Monti Picentini. E’ la ferrovia delle aree a tutela della biodiversità. I Siti di Importanza Comunitaria irpini E’ la ferrovia dei Borghi: storia, cultura ed identità territoriale.