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Un simpatico turista in visita ferroviaria all’Abbazia del Goleto
23 agosto 2023
Un simpatico turista in bermuda e paglietta ha chiesto di visitare nel pomeriggio di ieri l’area archeologica in corso di scavo a monte dell’Abbazia del Goleto. E’ stato pertanto accompagnato alla scoperta della parte di epoca romana dal rettore dell’abbazia e dal direttore dei lavori, considerato che l’area è tutto un cantiere (1). La visita è proseguita nella nuova Foresteria attrezzata di recente con 20 posti letto e dedicata -prevalentemente- a chi percorrerà il ‘Cammino di Guglielmo’ da Montevergine a Barletta, in circa 10 tappe per complessivi 250 km. (2).
Il simpatico turista si è rivelato essere un dirigente apicale di Fondazione FS, l’ente che presiede al recupero delle tratte ferroviarie storiche in prevalenza lungo la dorsale appenninica italiana; guarda caso, profondo conoscitore della nostra Avellino-Rocchetta, in quanto non solo campano ma di stanza a Montemarano per una breve vacanza estiva in famiglia…
E’ bastato infine qualche w-app e una foto sui social e il tam-tam in meno di mezzora ha fatto convenire al Goleto un po’ di curiosi oltre ad alcuni amministratori e imprenditori locali.
Quale migliore occasione allora per fare due chiacchiere su treni e stazioni all’interno della nuova sala convegni recuperata a servizio dell’Abbazia ?
L’ing. Sabato Gargiulo, ovviamente preso alla sprovvista, non ha potuto certo relazionare come rappresentante della Fondazione guidata da Luigi Cantamessa (3) ma, sicuramente stimolato dalla introduzione fatta dal rettore del Goleto e dalle domande dei presenti, ha rivelato infine un po’ come stanno le cose e quale destino si potrebbe configurare per la nostra storica Ferrovia.
In ordine sparso: Ferrovie sta investendo circa 20 mln. di euro non per la stazioni -come qualcuno erroneamente ha scritto- ma per mettere in sicurezza alcuni tratti della linea (binari e opere d’arte) e per restaurare -in primis- il Ponte Principe di Lapio; restauro che significa soprattutto consolidamento strutturale di un ponte che è oggi unico al mondo per il suo sistema costruttivo. La lunghezza complessiva è circa 300 metri, articolata in 3 campate di 98 metri ciascuna. I componenti reticolari metallici non sono bullonati ma chiodati. <<Oggi, non esiste più un’azienda o un artigiano al mondo capace di costruire qualcosa di simile>>, ha commentato l’ing. Gargiulo e ha aggiunto: <<Il Ponte di Lapio potrebbe entrare a pieno titolo nel patrimonio Unesco>>. (4).
Il restauro strutturale -che ha progettato lo stesso Gargiulo- è partito dalle pile in muratura di pietra squadrata e interesserà a breve la struttura in ferro. Il ponte, come è noto agli appassionati di storia delle ferrovie e di strutture metalliche, è in acciaio e congiunge le sponde del Calore tra i territori di Lapio e Taurasi; fu progettato dall’ingegnere Sangiorgi della Società Mediterranea, concessionaria della linea e realizzato tra il marzo ed il settembre del 1893 dalla Società Industriale Italiana di costruzioni metalliche, che aveva sede a Castellammare di Stabia. Le travi sono alte oltre 10 metri e la ferrovia corre a circa metà altezza. Al termine dei lavori di bonifica sarà possibile organizzare qualcosa per stupire i viaggiatori; il treno fermerà prima del ponte e i viaggiatori potranno scendere e saranno invitati ad attraversare il ponte a piedi, su apposite lastre di cristallo in modo da vedere il fiume scorrere molto più in basso. Sarà un’esperienza unica al mondo, ovviamente dedicata a coloro che non soffrono di vertigini. Il restauro conseguirà quindi una significativa messa in sicurezza che permetterà ai treni di non rallentare a passo d’uomo come invece succede oggi. Altri interventi di bonifica strutturale sono previsti su ponti e viadotti di minore importanza sempre lungo tutta la linea. E’ stato altresì ricordato che la manutenzione lungo l’intera tratta -finanziata dal 2018 dalla Regione Campania- ha permesso finora la sostituzione di buona parte delle traversine ferroviarie e assicura lo sfalcio lungo i binari e nelle area delle stazioni.
E’ stato ricordato ai presenti che proprio a maggio scorso i vertici nazionali di Fondazione FS hanno percorso in lungo e in largo l’Irpinia a bordo di un apposito treno… (5) avvalorando sempre più l’importanza della Avellino-Rocchetta all’interno del progetto “Binari senza tempo” (6).
Alla domanda provocatoria fatta durante la breve riunione da un imprenditore sul ritorno economico dell’operazione è stato risposto che la Ferrovia voluta dal De Sanctis è un bene collettivo, che appartiene alla storia delle nostre comunità e che l’obiettivo di Fondazione FS è proprio quello di preservare e valorizzare le linee minori affinché siano riscoperte dai residenti e dai turisti, sempre più numerosi, soprattutto stranieri. Ricordiamo che nel 2018, dopo circa 7 anni e mezzo dalla sospensione del traffico regolare, avvenuta il 10 dicembre 2010, la linea Avellino – Rocchetta Sant’Antonio è stata riaperta, a fini turistici, da parte della Fondazione FS; un contributo determinante e significativo è stato dato in questo senso dalla Regione Campania attraverso l’agenzia AcAMIR. (7)
La stessa Acamir qualche mese fa, a seguito di una partecipata gara europea, ha affidato lo studio di fattibilità per il recupero delle stazioni lungo la Avellino-Rocchetta ad un raggruppamento di società di progettazione che hanno sede proprio in Irpinia; una volta approvato lo studio -che prevede tra l’altro momenti preventivi di confronto con amministratori, enti, associazioni e imprenditoria locale-, dovranno essere reperite le risorse economiche per recuperare e abbellire effettivamente le stazioni (o parte di esse) e le circostanti vaste aree dismesse. Alcuni partecipanti hanno ricordato le potenzialità insite negli estesi fabbricati della stazione di Conza-Cairano-Andretta (spostata e ricostruita dopo il terremoto del 1980, quindi antisismica) e dell’interesse mostrato in passato dal maestro Vinicio Capossela con i suoi concerti; altri ancora hanno parlato del nascente nodo di scambio Ofantina – stazione bus allo svincolo di Montella, svincolo dove passa anche la linea ferroviaria. Ogni stazione ha la sua valenza, come non parlare di quella di Morra dove è nato il De Sanctis o quelle di Lapio e Taurasi nell’areale del DOCG; è logico puntare ad un recupero diffuso di aree dismesse, giardini, stazioni e fermate.
L’Ing. Gargiulo si è infine soffermato su un fatto molto rilevante e sconosciuto ai più proprio perché molto recente. Il 24 luglio scorso, il Gruppo Ferrovie dello Stato ha presentato “FS Treni Turistici Italiani” (8). La nuova società è nata con la missione di proporre un’offerta di crociere ferroviarie -di grande qualità- su tratte storiche per riscoprire le ricchezze del territorio italiano, soprattutto quello interno e rurale. La nuova società è stata presentata dall’Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato, Luigi Ferraris, al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa; a illustrare missione e caratteristiche della nuova mission è stato l’Amministratore Delegato di FS Treni Turistici Italiani Luigi Cantamessa.
Alla domanda se i treni-crociera passeranno lungo la nostra Ferrovia è stato risposto che la Avellino-Rocchetta è sulla direttrice Roma-Napoli-Benevento-Avellino-Rocchetta-Gioia del Colle-Taranto-Santa Maria di Leuca… Circa 700 km. dalla Capitale d’Italia al mare del Salento attraverso i paesaggi dell’Irpinia, della Basilicata e della Puglia incrociando in più punti la via Appia e la ciclovia dell’Acquedotto Pugliese…
E veniamo ad una suggestione emersa a fine incontro: <<Ma dove si fermeranno i treni-crociera ?>>. Essendo nella bellezza del Goleto, si è ragionato proprio sull’importanza di promuovere unitariamente come territorio uno-due punti focali che rappresentino al meglio la storia, la cultura e la bellezza del territorio irpino lungo la tratta; l’ideale sarebbe attrezzare una stazione raggiungibile a piedi dall’area prescelta. Nel caso del Goleto, le fermate sia di Campo di Nusco che di Sant’Angelo dei Lombardi ben si presterebbero allo scopo; tra l’altro ubicate ungo il Cammino di Guglielmo; certo c’è da sistemare, abbellire e manutenere non solo le stazioni ma le aree circostanti e le stradine di collegamento esistenti… E di questo dovrebbero farsene carico Comuni, associazioni e imprenditori per favorire al meglio l’ambizioso ma ormai esecutivo disegno di Ferrovie… Durante l’incontro sono stati ricordati per il loro legame con la ferrovia irpina i compianti Agostino Della Gatta e Giambattista Assanti.
All’incontro hanno partecipato spontaneamente convenuti: Salvatore Sciannamea, Rosanna Repole, Rino Buonopane, Roberto Dutto, Maria Antonietta Ruggiero, Salvatore Vecchia, Michele Fumagallo, Gianni Fiorentino, Raffaele Capasso, Antonio Garofalo, Giovanni Romano, Mario Sena, Sandro Colagrossi, Antonio Lancellotti, Domenico Capasso, Luigi Di Cecca, Annibale Discepolo, Elisa Forte, Nicola Sampietro, Angelo Verderosa.
Approfondimenti:
1) https://piccolipaesi.com/2023/08/08/pre-aperture-allabbazia-del-goleto/
2) https://piccolipaesi.com/2023/02/14/il-cammino-di-guglielmo-3/
3) https://www.youtube.com/watch?v=3XEy1n2-YGE
4) https://www.comune.lapio.av.it/ponte-principe/
4) https://www.viaggiatoridistratti.it/viadotto-ponte-principe-lapio-taurasi/
6) https://www.fondazionefs.it/content/fondazionefs/it/la-fondazione/binari-senza-tempo.html
6) https://www.cifi.it/UplDocumenti/Verona28102021/4-Mascoli_Valeria.pdf
6) https://www.cifi.it/UplDocumenti/Bologna08062017/02%20Presentazione%20CATTANI.pdf
7) https://blog.tuttotreno.it/28810-riaperta-la-avellino-rocchetta-santantonio/
7) https://www.repubblica.it/viaggi/2018/05/24/foto/italia_ferrovie_lente_turistiche-197238850/1/
7) https://www.ferrovie.it/portale/articoli/7464
7) https://www.nuovairpinia.it/2023/04/18/nuove-stazioni-per-lavellino-rocchetta-damelio-via-ai-bandi/

















































Il Mattino 24 agosto 2023, articolo di Annibale Discepolo.
STATI GENERALI : ringraziamenti e rassegna stampa
Sindaci, Amministratori, Cittadini, Comune di Teora e gruppo organizzatore della 1^ Assemblea degli STATI GENERALI dell’ALTA IRPINIA ringraziano i giornalisti che hanno seguito l’evento in diretta :
-ELISA FORTE – Ottopagine
-MICHELE MIELE – Corriere dell’Irpinia
-GIULIO D’ANDREA – Il Mattino
-SALVATORE PIGNATARO – Irpinia-SannioTV (ha trasmesso la diretta sul digitale terrestre CANALE 188
prossimo appuntamento per la preparazione dell’Assemblea di Montella e per lo scambio degli auguri di Natale con i sindaci, il gruppo organizzatore, la stampa e i gruppi di redazione di IrpiniaTurismo e Piccoli Paesi : venerdì 23 dicembre ore 11 / Uffici del Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi
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per la rassegna stampa on-line, gli Stati Generali RINGRAZIANO :
TUSINATINITALY.IT
IRPINIAOGGI.IT
ILCIRIACO.IT
IRPINIANELMONDO.IT
JULIENEWS.IT
IRPINIANEWS.IT
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articoli on-line
Salviamo i Piccoli Paesi su Ottopagine.it
Stati Generali a Teora su CorriereIrpinia.it
Irpinianews intervista il Sindaco Caruso
Irpinianews.it intervista il Sindaco Frullone
Il Ciriaco.it intervista Aldo D’Andrea
Sindaci pronti alla protesta su Ottopagine.it
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per sfogliare la rassegna stampa on-line CLICCA QUI
per leggere i post pubblicati finora su PICCOLI PAESI CLICCA QUI
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SEGUE LA RASSEGNA STAMPA dei QUOTIDIANI (a cura di Francesco Cataldo)
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La rabbia dei Sindaci : “Stanchi di inseguire le emergenze” _ di Giulio D’Andrea
da Il Mattino del 20/12/2011 (clicca sull’articolo per ingrandire)
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Gli Stati Generali Alta Irpina: «Politica latitante. Noi sindaci pronti alla protesta» di Elisa Forte
Discussi i casi ospedale, tribunale, parco rurale e ferrovia. Focus anche su occupazione e vocazioni territoriali
dal quotidiano OTTOPAGINE, del 20/12/2011
Teora- L’Alta Irpinia tenta l’autodeterminazione, per unire le forze e picchettare il territorio, non solo in vista della protesta, ma della proposta. Nel giorno dell’abolizione delle barriere, però gli Stati Generali dell’Alta Irpinia puntano il dito contro l’assunzione di trenta dipendenti provenienti in larga parte dal casertano, presso gli stabilimenti della Ema di Morra De Sanctis.
La provocazione arriva proprio dal padrone di casa, il sindaco di Teora, Stefano Farina, portavoce del malcontento di tutti i rappresentanti intervenuti: “Può un cittadino o un sindaco assistere all’assunzione di trenta persone in un’azienda di un nucleo industriale poco distante da noi, provenienti in larga maggioranza da Caserta? Credo che a questo punto ci sia bisogno di una lotta anche nei confronti di chi investe qui. Si guardi alle potenzialità locali, i numeri che ci pregiudicano non possono ritrovarsi anche in questo”. Chiusura del tribunale, spopolamento, riqualificazione degli ospedali, trasporti, chiusura delle scuole, questi i temi al centro della diagnosi fornita dagli amministratori locali, che arrancano nella formulazione di un minimo comune denominatore. Non solo. Sindaci, e pochi altri addetti ai lavori stentano a osservare la nuova geografia che progressivamente si delinea, puntando l’indice di volta in volta sull’assenza o latitanza della politica.
A confronto. Si sono alternati nei loro interventi, i sindaci e gli amministratori dei comuni di Sant’Andrea di Conza, Teora, Sant’Angelo dei Lombardi, Bisaccia, Monteverde, Nusco, Calitri, Lioni, Guardia Lombardi, Lacedonia, Cairano, Torella dei Lombardi, Montella e Villamaina. Interessati al neo movimento civico anche Aldo D’Andrea in quota Idv, Giandonato Giordano esponente di Italia Popolare, Agostino Della Gatta di Irpinia Turismo, Pietro Mitrione associazione “In loco motivi”, il presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati del foro altirpino Bruno Salzarulo, Michele Di Maio di Legambiente, Angelo Verderosa, blog Piccoli Paesi,e i dirigenti scolastici Gerardo Vespucci e Rosanna Repole.
Sul fronte della vertenza sanitaria, domani sarà convocato il tavolo della Conferenza dei sindaci ad Avellino, dove sarà chiesto al direttore generale dell’Asl di applicare la normativa nazionale Agenas, così come affermato dal sindaco di Bisaccia Salvatore Frullone, che ha annunciato nel contempo la convocazione di oggi a Bisaccia per i 22 sindaci firmatari del protocollo d’intesa sul parco eolico. Riguardo al pianeta giustizia, invece, gli avvocati confermano che nei giorni scorsi sarebbe stata ufficializzata la notizia per cui i giudici di pace sono stati accorparti presso gli uffici giudiziari di Sant’Angelo. “Manca la società civile a questi appuntamenti, la politica non ha più credibilità, dobbiamo inventarci qualcosa, basta diagnosi, ci vuole la terapia per sostenere la politica delle idee” afferma Frullone.
La proposta del Parco Rurale. Mentre l’autore del blog Piccoli Paesi Angelo Verderosa lancia la proposta della costituzione del parco rurale per assecondare una vocazione del territorio, il sindaco di Nusco Giuseppe De Mita punta a coinvolgere la città di Avellino, per affermare la presenza dell’Irpinia nel contesto regionale, cogliendo l’invito dell’esponete Idv Aldo D’Andrea, a coinvolgere anche le amministrazioni della bassa Irpinia. L’occasione di ieri, intanto, ha offerto anche la possibilità a Pietro Mitrione di puntare il dito contro la corresponsabilità dei sindaci per la chiusura della tratta ferroviaria Avellino Rocchetta, che si candida a mezzo di trasporto alternativo alle quattro ruote. A detta del sindaco di Cairano, Luigi D’Angelis, la chiave di volta resiste nella lettura del passato: “Il processo di sviluppo del dopo sisma ha prodotto una deterritorializzazione, in cui si è avuta una prevalenza di fattori economici avulsi dalla vocazione territoriale. Non c’è più un genius loci, continuiamo a denunciare le ingiustizie, ma bisogna passare agli aspetti essenziali. Bisogna cambiare il metodo: ogni scelta che tocca ai cittadini viene presa con la logica economico numerica, e il paradosso si è manifestato a Sant’Angelo, con l’inaugurazione dell’elisoccorso; una scelta così importante non è stata animata dal confronto con gli amministratori locali”.
Recupero dei ruoli politici. Se Cairano conferma l’assenza della politica, il sindaco di Torella, Arcangelo Lodise richiama l’attenzione sulla necessità di recuperare i ruoli politici: “Le scelte che sono state consumate su questo territorio sono state fatte dalla politica, che non ha considerato questo lembo di Irpinia. I riferimenti politici devono tornare qui da noi, per fare in modo di invertire il ragionamento”. Non sono mancati riferimenti alla possibilità di compattare le fila e organizzare la protesta, così come dichiarato dall’assessore di Lioni Salvatore Ruggiero. Intanto il sindaco di Lioni Salzarulo ha avanzato la proposta di adottare un manifesto, da lui stesso elaborato, che coinvolge tutto il territorio e con il quale invita i rappresentanti locali ad una battaglia meridionalista sui temi più urgenti che affliggono il comprensorio.
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Alta Irpinia – Nasce il manifesto dei sindaci
Buona la risposta delle istituzioni, mentre è stata timida la partecipazione delle comunità
MICHELE MIELE dal quotidiano CORRIERE IRPINIA del 20/12/2011
TEORA – «Le Amministrazioni territoriali dell’Irpinia sono oggi chiamate ad uno sforzo collettivo di coinvolgimento delle popolazioni della provincia di Avellino in generale, e dell’Alta Irpinia in particolare perché, nell’ambito di una più grande e urgente battaglia meridionalista, siano capaci di proporre un manifesto che riunifichi tutte le emergenze, mettendo all’ordine del giorno della politica non l’occupazione di poltrone bensì le esigenze dei territori e delle nuove generazioni».
E’ questo l’incipit del manifesto degli Stati Generali dell’Alta Irpinia. Nel documento sono elencate le varie emergenze che vanno visitate e trattate e non puntualmente inseguite. Ed ecco che si dovrà parlare di emergenza lavoro, salute, acqua e dissesto idrogelogico e terra, legalità, resistenza, fiscalità e federalismo, completamento e ricostruzione e rifiuti. Il manifesto è stato proposto dal sindaco di Lioni Rodolfo Salzarulo. Il documento sarà consultabile sul blog degli Stati Generali e si attendono consigli e contributi da parte di tutti.
Nonostante l’abbondante nevicata mattutina, nel pomeriggio di ieri si è tenuta la prima assemblea degli Stati Generali a Teora. Tanti i presenti: dai primi cittadini della zona fino al mondo dell’associazionismo e a quello dell’informazione. Tutti con un unico obiettivo. Il rilancio delle zone dell’Alta Irpinia che da sempre stanno subendo tante ingiustizie e maltrattamenti. C’è da dire che tutti si aspettavano una grande partecipazione soprattutto da parte della società civile che, però, era assente.
Ad aprire l’assemblea il sindaco di Teora Stefano Farina.
«Saluto tutti i cittadini dell’Alta Irpinia, terra che, ormai, è sempre più dimenticata. Siamo qui grazie allo sprono di un irpino che ha voluto dare un segnale forte per far rialzare i nostri territori: il Procuratore Guerriero. Si parte da Teora, ma sono certo che ci saranno altre iniziative di ascolto e di confronto. L’obiettivo è quello di arrivare ad idee e concetti seri e concreti che siano il volano per la salvaguardia e la tutela dei nostri territori. Amministrare oggi non è per nulla facile, ma dobbiamo fare in modo che le cose cambino e che un giorno i nostri successori possano guidare la macchina amministrativa con più serenità e con migliori prospettive. Bisogna mettere da parte ogni campanilismo e tutti ci dobbiamo impegnare in questo, ma una provocazione la voglio fare: è possibile che in una zona industriale su trenta assunzioni ventotto hanno riguardato cittadini del casertano?»
Ad intervenire anche uno degli esponenti del comitato promotore Angelo Verderosa.
«Porto il saluto del Procuratore Guerriero – ha spiegato – e penso che la sua opera non possa che essere apprezzata e rispettata. Era il momento di difendere il nostro territorio che ha alcune risorse importanti come l’agricoltura e l’ambiente. Il binomio agricoltura, energie alternative e turismo può essere fondamentale per rilanciare l’Alta Irpinia. Queste assemblee itineranti devono servire per arrivare ad idee e proposte serie e concrete per il futuro delle nostre zone. Vogliamo sentire il parere di tutti perché il contributo delle persone è la cosa più importante».
In conclusione del suo intervento Angelo Verderosa ha letto il messaggio di saluti ai presenti inviato dal Procuratore della Repubblica Antonio Guerriero.
Forte l’intervento del sindaco di Nusco Giuseppe De Mita .
«Finalmente – ha esordito – siamo qui tutti insieme per la tutela del nostro territorio. Resto della convinzione che dobbiamo portare la nostra vertenza ad Avellino e coinvolgere tutti i 119 sindaci della Provincia. Sono certo che il nostro può essere un laboratorio politico che possa portare proposte. E poi dobbiamo ricordare al Governatore Stefano Caldoro che ha il dovere istituzionale di dialogare con noi, non ho ancora dimenticato il rifiuto del 12 ottobre 2010. Siamo uomini dell’Alta Irpinia, terra della politica. Unendoci possiamo essere buoni politici ed ottimi sindaci».
Una delle emergenze più urgenti è quella della sanità e non poteva mancare l’intervento del sindaco di Bisaccia Salvatore Frullone.
«Credo che quella di oggi sia una delle ultime occasioni per unirsi e far capire tutti i nostri problemi che non sono soltanto legati alla sanità, ma sono anche quelli relativi alla chiusura dei Tribunali, alla composizione delle classi per le scuole dell’obbligo ed a tante altre situazioni difficili che bloccano la crescita del nostro territorio. Siamo qui a discutere ed a parlare delle problematiche tra noi sindaci, ma secondo me, in questo momento è necessaria la presenza della società civile che serve per portare avanti la nostra istanza. Per ciò che riguarda, invece la sanità – ha concluso Frullone – nella prossima riunione del comitato dei sindaci dell’Asl, ad Avellino, ribadirò quello che continuo a dire da un po’ di tempo a questa parte. Nelle nostre zone bisogna attuare la normativa nazionale Agenas rispetto alle zone disagiate. L’elisoccorso è soltanto qualcosa in più che garantisce pochi casi in un anno, ma bisogna assolutamente garantire, tra Bisaccia e Sant’Angelo di Lombardi, una sanità seria e concreta per evitare che molte situazioni, spesso drammatiche, possano diventare tragiche».
Ad intervenire anche il sindaco di Lacedonia e Presidente della Comunità Montana Alta Irpinia Mario Rizzi.
«Sono tantissime le problematiche – ha esordito – ma dobbiamo unirci per avere un’idea seria e veramente univoca rispetto al futuro dell’Alta Irpinia. Lancio due idee: lavorare con serietà per un progetto sulle energie rinnovabili e pensare concretamente a un’Unione dei Comuni concreta. Io penso che quest’ultima già esista e che siano le stesse comunità montane».
Quasi in conclusione dell’assemblea l’intervento del sindaco di Lioni Rodolfo Salzarulo che lancia l’idea di un manifesto dell’istanza Alta Irpinia.
«E’ da qualche anno – ha spiegato – che predico di condurre un’unica battaglia e di non farsi prendere dagli individualismi e dai campanilismi. Il tempo delle parole è finito bisogna fare un’unica grande massa e provare a risolvere tutta la vertenza Alta Irpinia. Basta giocare di fino a centrocampo adesso è il momento di andare a fare gol. Per fare ciò ci vuole un manifesto della vertenza che sintetizzi i punti di criticità che, secondo me, sono tutti riconducibili ad un’unica emergenza e cioè quella dell’occupazione».
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… un momento di svolta
di ELISA FORTE per Ottopagine 8.12.2011 _ _ _ “Adottiamo il modello Lega: creiamo il partito dei sindaci”. Così il sindaco di Montella Ferruccio Capone, in occasione del secondo incontro promosso ieri dal Procuratore della Repubblica Antonio Guerriero presso gli uffici giudiziari di Sant’Angelo dei Lombardi. Da “dietro le quinte”, come lui stesso ha annunciato, il Procuratore Guerriero ha esortato anzitutto i sindaci intervenuti, poi i blogger, il presidente dell’ordine degli avvocati Bruno Salzarulo, avvocati e rappresentanti del mondo del volontariato a costruire una cabina di regia che possa guardare con lucidità al comprensorio, per individuarne luci e ombre e fornire proposte e strategie volte non solo allo sviluppo, ma alla sopravvivenza stessa del territorio. Mentre gli Stati Generali dell’Alta Irpinia prendono forma, e si aggiungono alla tabella di marcia incontri e tematiche da affrontare, si rafforza la necessità da parte dei sindaci di fare quadrato e compattare le fila, così come suggerito anche dal Procuratore Capo: “Sarebbe opportuno che i sindaci si dessero un metodo: abituiamoci allo scambio delle idee fra i comuni, consorziamo i servizi, motiviamo i giovani a restare e gli anziani a rendersi utili. I sindaci devono schierarsi in prima linea per impedire che il territorio muoia; i temi da affrontare sono molti, a partire dalla sanità, trasporti, giustizia, assistenza, sviluppo e scuole”.
TEATRO-AZIONE a Cairano 7x _ di Elisa Forte
di ELISA FORTE _ _ _ Atheliers de Thèatre à Cairano. Questa la scintilla innestata dalla Franco Dragone Entertainment Group in uno dei comuni irpini a rischio estinzione. Seguendo la scia degli appuntamenti proposti nell’ambito di « Cairano 7x », che ha riunito nel paese natale dell’ideatore del Cirque du Soleil, centinaia di visitatori estivi e turisti, altri due personaggi di grande rilievo nel panorama artistico e culturale approdano a Cairano per porre le basi di un progetto per la piccola comunità altirpina . Giovanni Orlandi del Théâtre du Campus e Patrick Duquesne del Collectif Libertalia, hanno animato la prima tappa dell costruzione del « laboratorio teatro azione », incentrato sull’espressione non verbale e il teatro del corpo. Questi laboratori propongono un approccio dell’improvvisazione, del personaggio ma anche della rappresentazione teatrale basata sulla riscoperta dei ritmi, delle voci,dei gesti, delle emozioni, degli occhi e dei canti che si assopiscono in noi, e sono rivolti sia agli attori che ai non attori. La creazione finale che andrà in scena il 26 novembre, nascerà proprio da questo percorso di lavoro, che prenderà le sue risorse dalla capacità dei partecipanti di sconvolgere, di concerto con gli animatori, la forma e il fondo dei temi che si vorranno trattare. Nonostante la complessità del progetto, la cittadinanza sembra aver accolto di buon grado l’iniziativa di Dragone, Leggi il seguito di questo post »
intorno al cerchio
di ELISA FORTE _ _ _ Non ci sono insegne per arrivare a Cairano e la strada è dissestata. Intorno al cerchio, nel piazzale della chiesa di San Leone, decine di curiosi e appassionati, accorsi in massa per ascoltare le parole di Franco Dragone, promotore del Cirque du Soleil e prossimo all’organizzazione dei mondiali di calcio del Brasile. A precederlo, la presentazione di Dario Bavaro, direttore del teatro Carlo Gesulado di Avellino, e il sindaco di Cairano Luigi D’Angelis. “Se dobbiamo sparire facciamolo con rumore e facciamolo sapere a tutti” annuncia Dragone, che incarna il primo esperimento di investimento sul territorio che esula da forme pubbliche di contributi.






