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“visitabili” : CASALE IL SUGHERO, Vibonati
Con ‘Piccoli Paesi’, ieri pomeriggio 27 ottobre 2013, abbiamo visitato IL CASALE ‘Il SUGHERO’ a Vibonati, nel Cilento. Abbiamo ritrovato Amedeo Trezza, filosofo che ha abbandonato Napoli e la ricerca Universitaria per una vita altra (e migliore); con Amedeo avevamo fatto conoscenza a ‘Cairano 7x’ nel 2009, poi i contatti si rinnovavano via web. Abbiamo trovato una struttura eccezionale condotta da persone che hanno sposato la terra. Letizia e passione. Solo andandoci di persona, sedendosi sul grande terrazzo proteso verso il mare del Cilento, scendendo nell’orto e soprattutto ascoltando Amedeo e la sua sposa, si inizia ad entrare in un vero miracolo rurale che era dato ormai in via di estinzione. ‘Il Sughero’ non è la solita finta struttura agrituristica dove si propongono case rurali e poi c’è il servizio frigo, l’aria condizionata e la piscina… Al Sughero si vive della terra e per la terra! Ci si ritrova in un laboratorio di ricerca… Siamo in un edificio ristrutturato e ricavato dal un vecchio stazzo, utilizzando principi di bioarchitettura, dotato di approvvigionamenti energetici sostenibili e puliti e realizzato con materiali tradizionali e di recupero. Siamo in una piccola fattoria che ospita nel terreno di pertinenza le coltivazioni essenziali per un auto-sostentamento come un frutteto di frutti antichi, aiuole destinate ad un orto sinergico ed a tentativi di agricoltura biologica naturale e integrata col territorio. Un ‘economista illuminato’ come Pasquale Persico ha descritto questa struttura come un punto-rete / osservatorio nella ‘città diffusa’ del Parco del Cilento, la Città del Parco, ora Città del Quarto Paesaggio, mirando a proporre laboratori seminariali ed eventi culturali da vero e proprio Ateneo Nomade del Cilento… (vedi il video: http://vimeo.com/36402141). Casale Il Sughero nella sua destinazione ricettiva si prefigge l’obiettivo di offrire un servizio culturale e di tutoraggio naturalistico / escursionistico e artistico / antropologico sul territorio creando diversificazione nell’offerta. TORNEREMO A BREVE AL SUGHERO CON L’INTENTO DI SOGGIORNARE UN FINE SETTIMANA IN MODO DA PRENDERE LA CIUCCIOPOLITANA.
info : http://www.casaleilsughero.com
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a.v.
Ciucciopolitana come infrastruttura immateriale dei piccoli paesi dell’appennino meridionale
di Amedeo Trezza
13-11-2011:
Arrivo della Ciucciopolitana a Casale Il Sughero a Vibonati dopo 2 giorni di cammino con Austino figlio di ciucci liberi, da Pruno, per Rofrano, Caselle in Pittari e Morigerati.
13-11-2012:
Dopo un anno Casale Il Sughero ricorda l’evento e continua a crederci: dopo le due ciucciovie percorse quest’anno con amici e viaggiatori (dal Casale al centro storico di Vibonati e dal Casale a Morigerati – Oasi del WWF ‘Grotte del Bussento) stiamo progettando altre due tratte che attraverseranno altri paesi, altre acque e altri sentieri…a breve vi daremo notizie… intanto la rete di infittisce!
‘Chi va piano va sano e va lontano’, insegna il ciuccio-professore Austino, che con la sua lentezza meditativa e attenta detta il giusto ritmo all’uomo per interagire col reale dei paesaggi che incontra e attraversa.
Camminare disegnando ogni volta i percorsi di una metropolitana rurale è praticare una infrastruttura immateriale di un territorio vasto e spopolato (o meglio ‘mal popolato’) come il Cilento, tentando di decodificarne le potenzialità taciute attraverso un attore di paesaggio, l’asino, che insegna ontogeneticamente la resilienza su di un territorio difficile ma non impossibile, per lui, per l’uomo.
Il passo dell’asino è un passo leggero sulla terra che apre un sentiero, apre una relazione, senza lasciare traccia se non della relazione stessa, senza resti e rifiuti se non i suoi escrementi, nuovo concime per madre terra. Simbolo della subalternità del mondo contadino e delle aree residuali del meridione rispetto alle città e ai ‘nord del mondo’ ma anche simbolo al contempo di perseveranza e di fortitudine, di resistenza attiva e di resilienza.
ciucciopolitana nel cilento
CARI AMICI LETTORI DI PICCOLI PAESI RITORNA LA PRIMAVERA ED I CIUCCI INIZIANO A RAGLIARE
NEGLI ALLEGATI QUALCHE INFORMAZIONE SULLA CIUCCIOPOLITANA DI
SEGUITO IL LINK DELL’INAUGURAZIONE DELLA PRIMA TRATTA
PRUNO-ROFRANO-CASELLE IN PITTARI VIBONATI http://vimeo.com/36930671
GENTILMENTE DIFFONDETE SALUTI CARI ANGELO E FAMIGLIA DA PRUNO DI LAURINO
VERSO LA…. CIUCCIOPOLITANA!
Il germe della Ciucciopolitana si annida nella progettualità partecipata che si iniziò a sperimentare a Pruno di Laurino nell’ambito di un intervento di sistema integrato che riguardava l’omonima valle.
L’Associazione L.O.S.A.P. (LUDO-LABO OSSERVATORIO SOCIO AMBIENTALE PRUNO) in partenariato con Ente Parco, nello specifico con il Prof. Pasquale Persico, allora redattore del piano di sviluppo socio-economico del territorio, ed in collaborazione con le istituzioni locali, fu animatrice e promotrice di una serie di interventi che riguardavano la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale ed architettonico della Valle di Pruno.
Fu quindi da quel momento, agli albori del nuovo millennio che si inizio a parlare di ‘Valle degli asini’. Si pensò, a sostegno di questa azione, di liberare nella valle un determinato numero di asini e garantire loro una esistenza contemporanea svincolata dagli stereotipi che accompagnano i nostri amati ciucciarielli.