Archive for the ‘Paesaggi’ Category
TOURING di settembre dedicato alle tematiche del nostro blog
Stiamo assistendo alla rinascita dell’agricoltura contadina: un universo culturale in fermento che si contrappone all’agricoltura intensiva dei decenni passati e assume, tra gli altri, il compito di “custode del paesaggio” come annuncia la copertina del numero di settembre di Touring, il nostro modo di viaggiare. Un tema sviluppato nell’inchiesta Il ritorno dei contadini, realizzata da Tino Mantarro: un viaggio tra i nuovi agricoltori, persone giovani (e non) che scelgono di lavorare i campi e di farsi interpreti di una nuova idea di futuro. Sostenibile, anticrisi e no ogm. Tra i contributi, le interviste a Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, e al regista Ermanno Olmi.
Sfregio eolico a Montemarano
Intervista allo scrittore e poeta Aldo De Francesco in difesa del Monte Toro *
Il disco verde, da parte della Regione Campania, alla installazione e all’esercizio di un impianto eolico da 3, 8 mw in località Cerreto del Comune di Castelvetere sul Calore ai piedi del Monte Toro, sta suscitando vivaci reazioni. Non tanto a Castelvetere ma a Montemarano, che sarebbe penalizzata, dal punto di vista paesaggistico e ambientale, dalla costruzione dell’impianto. Monta quindi la protesa contro il varo della iniziativa, in fase già avanzata: è di mercoledì 27, la conferenza dei servizi, cui non sarebbe stata data la possibilità di partecipare alla rappresentanza di Montemarano.
Dopo la presa di posizione ufficiale di questo Comune- espressa nei giorni scorsi in consiglio con voto unanime della maggioranza e della opposizione di netta contrarietà al varo dell’opera – riteniamo giusto parlarne con Aldo de Francesco, che ha scritto significative pagine sulla storia, il costume, le tradizioni di questi luoghi.
E’ una lunga, interessante conversazione nella quale egli ci illustra le motivazioni di eminente natura culturale: paesaggistica, storica, antropologica, di equilibrio dell’ecosistema che, a suo avviso, dovrebbero spingere a scongiurare questa scelta, definita “assurda”.
Per ironia della sorte, uno dei suoi ultimi libri, è una raccolta di poesie dialettali che si intitola “Viento ’e cimma”, cioè vento proveniente dalle cime, che circondano Montemarano, il suo paese – vento dal greco “anemos”, cioe “anima”, anima dei luoghi: un vento, di cui egli si definisce un fedele “alunno”, come altrettanto lo sarebbero un po’ tutti i monte maranesi, trasmettendo il suo soffio vitalità, inventiva, insomma energie positive.
Per cominciare, secondo lei, per l’energia “pulita” non si può “svisare” il paesaggio?
«Appunto. Provo infatti tristezza e indignazione – esordisce De Francesco – per la destinazione di questo insediamento, sostenibile dal punto di vista energetico ma inaccettabile sotto il profilo paesaggistico e di rispetto delle peculiarità: culturale, antropologica, faunistica del territorio. Ricordo che, dagli anni Cinquanta, intorno al perimetro del Monte Toro, figurano una infinità di tabelle con scritte: “Divieto di Leggi il seguito di questo post »
E se qualcuno ci parlasse di agricoltura organica e di ibrido fertile in italiano volgare del sedicesimo secolo?
Ibridazione fertile tra natura e cultura come esito concettuale e ripartenza strategica per un nuovo paesaggio ‘agri-cultu-rurale’
Veniamo da un bel viaggio tra le pagine di un trattato cinquecentesco di Giovanbattista Della Porta che, oltre a darci una lezione di umiltà anzi tempo sui limiti dell’uomo verso la natura come farebbe oggi un vero permacultore, ci svela anche un’agricoltura sinergica ante litteram e mette a tema il concetto antico e moderno diibrido fertile, concetto che nella sua accezione culturale e socio-antropologica ci interroga su di una possibile contemporaneità rurale.
Che cos’è un pomodoro?
Del pomodoro e della sua identità…
Ciucciopolitana come infrastruttura immateriale dei piccoli paesi dell’appennino meridionale
di Amedeo Trezza
13-11-2011:
Arrivo della Ciucciopolitana a Casale Il Sughero a Vibonati dopo 2 giorni di cammino con Austino figlio di ciucci liberi, da Pruno, per Rofrano, Caselle in Pittari e Morigerati.
13-11-2012:
Dopo un anno Casale Il Sughero ricorda l’evento e continua a crederci: dopo le due ciucciovie percorse quest’anno con amici e viaggiatori (dal Casale al centro storico di Vibonati e dal Casale a Morigerati – Oasi del WWF ‘Grotte del Bussento) stiamo progettando altre due tratte che attraverseranno altri paesi, altre acque e altri sentieri…a breve vi daremo notizie… intanto la rete di infittisce!
‘Chi va piano va sano e va lontano’, insegna il ciuccio-professore Austino, che con la sua lentezza meditativa e attenta detta il giusto ritmo all’uomo per interagire col reale dei paesaggi che incontra e attraversa.
Camminare disegnando ogni volta i percorsi di una metropolitana rurale è praticare una infrastruttura immateriale di un territorio vasto e spopolato (o meglio ‘mal popolato’) come il Cilento, tentando di decodificarne le potenzialità taciute attraverso un attore di paesaggio, l’asino, che insegna ontogeneticamente la resilienza su di un territorio difficile ma non impossibile, per lui, per l’uomo.
Il passo dell’asino è un passo leggero sulla terra che apre un sentiero, apre una relazione, senza lasciare traccia se non della relazione stessa, senza resti e rifiuti se non i suoi escrementi, nuovo concime per madre terra. Simbolo della subalternità del mondo contadino e delle aree residuali del meridione rispetto alle città e ai ‘nord del mondo’ ma anche simbolo al contempo di perseveranza e di fortitudine, di resistenza attiva e di resilienza.
I BORGHI IRPINI SU RAIUNO con IrpiniaTurismo
La Rai in Irpinia L’Irpinia in vetrina
Le telecamere di Easy Driver presentano i Borghi dIrpinia
IrpiniaTurismo e la RAI riaprono il Borgo di Castelvetere sul Calore; altro che la regione e i denari che buttano tra fiere in Brasile, hostess e trasferte (P.P.)
Dopo la puntata da Isernia, Sabato 17 novembre (ore 14 su Rai Uno) sarà la volta dell’IRPINIA … Irpinia Turismo ha avuto il piacere e l’onore di accompagnare la troupe nei borghi di Castelvetere Sul Calore e Nusco.
Grazie al regista Giuseppe Govino, e con la collaborazione di alcune imprese irpine che hanno dato grande disponibilità e accoglienza, le telecamere di Easy Driver sono tornate per la seconda volta in Irpinia, questa volta alla scoperta di nuove location nei suggestivi Borghi Irpini, per la trasmissione in onda su Rai Uno.
Dopo le riprese dello scorso ottobre, Sabato 17 novembre 2012 alle ore 14 su Rai Uno avremo il piacere di riscoprire la nostra Irpinia anche come suggestiva location televisiva. I comuni interessati dalle riprese sono stati Bagnoli Irpino, Montella, il borgo antico di Castelvetere sul Calore e Nusco. Dopo le riprese sul Lago Laceno e nel centro storico di Bagnoli Irpino e le riprese lungo alcune suggestive strade montane di Montella, il lavoro è continuato nel suggestivo Borgo di Castelvetere sul Calore (in cui a breve partirà il primo albergo diffuso della Campania) per poi terminare la puntata nel centro storico di Nusco, con la simpatia e la bellezza delle conduttrici Veronica Gatto e Sofia Bruscoli.
Grande soddisfazione, per IrpiniaTurismo, per Piccoli Paesi e per il territorio, vista la natura del programma che, oltre ad occuparsi di automobili, promuove l’ambiente ed il territorio Italiano; ma anche grande orgoglio per la soddisfazione della troupe per l’ospitalità e l’assistenza ricevuta.
Un bel risultato raggiunto e quindi un altro piccolo tassello, e grande soddisfazione, per il lavoro di rete e sistema sul territorio Irpino che da qualche anno si sta portando avanti tra operatori privati del settore turistico.
Turismo e ‘anti-turismo’: inflazioni linguistiche e pratiche devianti
Con questo post inizia la collaborazione a ‘Piccoli Paesi’ di AMEDEO TREZZA / Casale Il Sughero, Cilento.
Ai nostri giorni che vanno di moda termini come ‘sostenibilità’, ‘ecologico’, ‘responsabile’, ‘naturale’, ‘biodiversità’, ‘eco-compatibili
Molto spesso però abbiamo a che fare con l’ennesima moda linguistica che cela strategie di marketing dove nel migliore dei casi abbiamo un alberghetto di campagna con un po’ di terreno anziché affacciarci su di una strada statale.tà’, ‘biologico’, nel campo del turismo si parla di conseguenza sempre più spesso di ‘agriturismo’ anziché di hotel, di turismo ‘sostenibile e responsabile’, di turismo ‘ecosostenibile’, di viaggio ecologico, di ‘agri-campeggio’ anziché di campeggio, di ‘villaggio rurale’ anziché di residence, di ‘residenza rurale’ anziché di villa. Anche il Cilento ne è pieno…
Infatti tante strutture ricettive cosiddette ‘agri-turistiche’ che seguono questa tendenza non fanno altro che aggiungere qualche animale o qualche orticello negli spazi comuni, dove però continuano a trovare posto piscine, aria condizionata e tutti i confort della civiltà industriale. Ma nei fatti non sono altro che ciò che sono sempre state, luoghi di svago e di vacatio per turisti frettolosi e disattenti che ancora una volta – e oggi nella declinazione del verde e della natura – vogliono svagarsi prima di ritornare in città. Leggi il seguito di questo post »
Campagna, nuovo modello di sviluppo per l’Italia
È cambiata la scala dei valori e la cultura urbana non è più il punto di riferimento nella gerarchia dei valori culturali. È la cultura rurale a prendere sempre più piede nel mondo contemporaneo.” Così Franco Iseppi, presidente del Tci, ha sintetizzato e commentato i dati emersi nel corso della tavola rotonda Qualità, potenzialità e bellezza dei territori italiani svoltasi nei giorni scorsi nella sede del Touring e che ha visto una grande affluenza di pubblico. _ _ _ CONTINUA clicca QUI
FINALMENTE un’IDEA EUROPEA per l’AGRICOLTURA e il PAESAGGIO
UNIONE EUROPEA, soldi ai contadini che salvano il paesaggio _ E’ il momento che aspettavamo per il PARCO RURALE dell’Irpinia ! ne parleremo a Montella venerdì 20 gennaio alla prossima riunione degli STATI GENERALI dell’Alta Irpinia
L`Europa agricola gira pagina. Più soldi andranno a chi proteggerà il paesaggio rurale. A chi curerà i terrazzamenti, le siepi, gli stagni, i fossi, i filari di alberi.
A chi, invece delle immense estensioni di solo grano o di solo mais, preferirà differenziare le colture e quindi la biodiversità. A chi farà dell` agricoltura un fronte per frenare i cambiamenti climatici.
La svolta era nell`aria. Ora è nero su bianco nella bozza della nuova Pac (la Politica agricola comunitaria) messa a punto dalla Commissione europea e valida dal 2014 al 2020. Adesso comincia un faticoso lavorio perché i singoli paesi proporranno aggiustamenti.
La traccia resta però questa ed è chiara la prescrizione a praticare un`agricoltura che recupera metodi tradizionali a scapito diun ` agricoltura industriale.
«Stavolta, invece di una vaga esortazione, L`Europa investe fondi nella tutela del paesaggio, favorendo chi limita le emissioni di carbonio e i concimi chimici e contrastando un`agricoltura divoratrice di energia», spiega Mauro Agnoletti, professore alla Facoltà di Agraria di Firenze, fra i promotori di questa inversione di tendenza.
Organizzazione territoriale intelligente
L’urbanizzazione selvaggia si mangia ogni anno 100.000 ettari di terreno. Se facciamo due conti capiamo che prima o poi finirà e capiamo anche quanto ci stiamo perdendo. In Lombardia, dove c’è uno dei più alti tassi di edificazione, c’è un paese che si chiama Cassinetta di Lugagnano e il suo sindaco ha deciso di cambiare strada.
Guarda il video
http://www.youtube.com/watch?v=qdACubFItwE