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Archive for luglio 2013

UN NO AL PETROLIO, UN SI FORTE E DECISO PER L’IRPINIA

no petrolioCarissimi, vediamo con favore le iniziative del Comitato Civico di Sant’Angelo dei Lombardi e contiamo sull’idea di formare una piattaforma unitaria tra le associazioni irpine per fare fronte alle minacce al nostro ambiente ed alle nostre tradizioni.  Cogliamo l’occasione per chiedere il vostro sostegno nella battaglia contro il petrolio in Irpinia operando affinché anche  l’amministrazione comunale di Sant’Angelo dei Lombardi e l’Unione dei Comuni dell’Alta Irpinia si pronuncino, mediante delibere consiliari, contro le Trivellazioni Petrolifere in Irpinia.  _ Comitato NOTRIV IRPINIA _ _ _ in allegato :  Volantino Informativo /   Testo della delibera approvata dall’Unione dei Comuni TERRE DELL’UFITA / Relazioni tecniche e scientifiche.

Volantino
15-Relazione-Sabino -Aquino
14-Relazione Prof.Franco Ortolani
13-osservazioni_ProvAV-1
Delibera-unione-dei-comuni-petrolio
L’Irpinia è interessata da un imponente Progetto di Ricerca di idrocarburi. Il Primo Pozzo esplorativo è previsto in un’area vicina al centro abitato dei Comuni di Gesualdo e Frigento.   “UN NO AL PETROLIO, UN SI FORTE E DECISO PER L’IRPINIA”

L’impatto ambientale

L’Irpinia è una terra con un paesaggio invidiabile, variegato, fatto di colline, di boschi, di posti unici. Dove le mettiamo queste trivelle? Ovunque ti giri c’è comunità, c’è vita, c’è potenziale di bellezza, non deserto

Petrolizzare l’Irpinia significa imbruttirla, avvelenarla, annientando quasi tutto quello che già sul territorio esiste o potrebbe esistere. E significa farlo sul lungo termine.

Pochi vantaggi economici dalle estrazioni petrolifere

Il petrolio presente in Italia – in generale – è scadente, in qualità ed in quantità, ed è difficile da estrarre perché posto in profondità. E’ saturo di impurità sulfuree che vanno eliminate il più vicino possibile ai punti estrattivi. L’indotto economico collegato all’industria estrattiva è legato a soli lavori di movimento terra e al trasporto. Il personale impiegato è altamente specializzato e selezionato dalle compagnie petrolifere.

Le royalties (ristoro ambientale) sono basse: il ritorno economico per i comuni interessati è esiguo rispetto al danno ambientale provocato e la ricaduta economica per le comunità è limitato a simbolici “buoni benzina” corrisposti una tantum. I reali vantaggi economici sarebbero quindi solo per le compagnie petrolifere.

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Rouge: l’unico punto rosso dell’Alta Irpinia

rouge lioni

rouge lioni

Rouge: l’unico punto rosso dell’Alta Irpinia (di Lucio Garofalo)

A proposito del “Sessantotto spiegato a” chi, evidentemente, non l’ha capito, malgrado l’abbia vissuto in prima persona, nei giorni scorsi qualcuno ha scomodato persino la memoria storica degli “espropri proletari di Lotta Continua”, che probabilmente rappresentano un argomento un po’ eccessivo e generico. Tuttavia, rimanendo in tema di rievocazioni del passato che, a quanto pare, non insegna molto nemmeno a chi l’ha vissuto direttamente (Gramsci diceva “la storia è maestra, ma non ha scolari”), mi è subito saltato alla mente il periodo delle cosiddette “radio libere”, quando a Lioni era molto attiva un’emittente radiofonica denominata RPL (acronimo di Radio Popolare Lioni), il cui slogan era “Radio Popolare Lioni: l’unico punto rosso dell’Alta Irpinia”.

Ebbene, se non ricordo male (qualcuno provvederà a rettificarmi o smentirmi, se occorre) i locali che all’epoca ospitavano la Radio erano occupati “abusivamente”, come i pagamenti delle varie bollette di luce, acqua ecc. non erano sempre in perfetta regola.

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Written by A_ve

1 luglio 2013 at 08:18