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Il gruppo irpino MAKARDìA a “il Tenco ASCOLTA”_premio Tenco 2012

Dopo le serate di Laigueglia (Savona), Piombino (Livorno) e Montesilvano (Pescara), che hanno visto tutte un grande afflusso di pubblico e un’alta e apprezzata media qualitativa degli artisti, farà tappa a Napoli “Il Tenco ascolta”, l’ormai consolidato appuntamento in cui il Club Tenco invita alcuni nuovi talenti ad esibirsi in vari luoghi in tutta Italia per farsi meglio conoscere sia dal pubblico che dal Club stesso. Gli artisti sono selezionati tra le centinaia che ogni anno spediscono il proprio materiale alla segreteria del “Tenco”.

A Napoli si terranno due serate, il 18 e 19 settembre, alle 21, al Teatro Trianon, in piazza Vincenzo Calenda 9. Presenta Antonio Silva e l’ingresso è libero.

Tra gli 8 selezionati per la tappa napoletana, il 19 ci saranno gli irpini Makardìa, il gruppo musicale guidato da Filomena D’Andrea alla voce, alla chitarra e alla fisarmonica, accompagnata da Enzo Perna e Virginio Tenore.

Makardìa è un termine dialettale delle parti di Aquilonia, usato in contesti differenti, per auspicare l’aiuto di Dio (“magari a Dio!”) oppure per dire “non importa, non fa niente…”

È il dialetto, che perde una corda al giorno, ad essere privilegiato, ma non solo, perché Makardìa gioca con le lingue e i loro suoni, fa giri in musiche della tradizione popolare italiana e non, e allo stesso tempo porta avanti il suo progetto personale e originale, sul confine tra il folk e la musica leggera: suonare le proprie canzoni. I testi e la musica sono scritti da Filomena e cantano leggende, tradizioni, sogni e problematiche sociali quali la migrazione e il caporalato, come hanno dichiarato sulla loro canzone Armando, scelta per i titoli di coda del cortometraggio di Luca Miniero “Il sogno di Armando”: « A difesa di tutta la gente che si ammazza di lavoro senza essere giustamente rispettata e retribuita, Armando è prima di tutto una canzone contro il “caporalato”, fenomeno tanto diffuso nelle terre del nostro paese che si servono di molta manovalanza straniera. Armando è Karim, Muhammad, Said, Abdallah, nomi impronunciabili dai loro padroni che, “possedendoli”, si sentono anche in diritto di cambiar loro i nomi. Armando è Rosa, Tonino, Maria, Michele, che prendono 20 euro al giorno per un’intera giornata di lavoro. Armando è un inno al rispetto reciproco e un urlo a continuare, andare avanti, nonostante le difficoltà, combattendole queste difficoltà, per la dignità dei lavoratori e dell’uomo

Una Risposta

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  1. Applausi ed ovazioni a Makardia ed a tutti gli Armando che canta!

    Raffaele Ruberto

    15 settembre 2012 at 17:36


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