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NOTIZIE DALL’ORTO COMUNITARIO
QUESTA E’ UNA PARTE DEL ‘DIARIO DELL’ORTO’ che si tiene sul BLOG ‘CAIRANO NEL CUORE’ a cura di Antonio Perego Luongo. A Cairano è nato un ORTO comunitario. Puoi seguirne la crescita a distanza oppure venire a Cairano, coltivarne una parte, prenderti insalata, pomodori e cipolle e prepararti un’insalata sana. Felicitante per il corpo e per lo spirito. 
domenica 29 giugno
Il nostro orto, non usa pesticidi e veleni e segue i principi della permacultura!
È passato poco più di un mese dalla prima piantumazione dell’orto comunitario a Cairano, e dopo le doverose rincalzature nell’orto, si è provveduto alla prima raccolta dei prodotti seminati e alle prime consegne con delle ottime insalate.
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27 maggio
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22 maggio
Nuove piantumazioni
ORTO COMUNITARIO, un esperimento resiliente a Cairano 7x 2014
ORTO COMUNITARIO, un esperimento resiliente / di Virginiano Spiniello
Cosa ci resta se non la terra e l’acqua, il sole e l’aria? In Alta Irpinia a Cairano, 340 abitanti arroccati ai confini della Lucania, nelle terre interne del mezzogiorno, parte l’Orto comunitario. Il progetto, ideato dall’associazione culturale l’Albero Vagabondo apre la stagione di Cairano 7X 2014, ed ha un valore fortemente simbolico e identitario.
A pochi metri dall’osservatorio geo-cosmico della Rupe di Cairano, sulle sponde del Lago di Conza, c’è uno dei panorami più belli delle terre dell’osso, una parte che ancora resiste all’immanente devastazione finto-energetica del paesaggio appenninico.
Qui parte l’esperimento resiliente dell’Orto comunitario di Cairano, una scommessa lanciata alla popolazione che potrebbe sembrare una provocazione: tornare alla terra, mentre tutti la abbandonano. Restare anziché scappare. In queste terre non c’è ancora la cognizione necessaria a percepire l’attuale ritorno all’agricoltura; qui coltivare la terra non fa ancora tendenza, il ricordo della terra arcigna è ancora presente e le nuove generazioni la rifuggono.Ma è la capacità di adattarsi ai cambiamenti, quella capacità di resistere che si trova nelle situazioni più difficili, la possibilità di identificare risorse, di generare rete, di sviluppare rapporti e creare nuove relazioni felicitanti la premessa per avviare un esperimento di coltivazione comunitaria. Una ricerca dell’identità originaria attraverso relazioni tra vecchio e nuovo, tra interni ed esterni, tra la vita e la morte.
IL RISTORANTE NELL’ORTO
Peppe Zullo, ecco il suo “Ristorante nell’Orto” Vent’anni fa, gli davano del pazzo quanto raccontava il sogno che ora è divenuto realtà. Una cucina al centro di 25mila metri quadrati dove albergano alberi da frutta, ortaggi, verdure. Sono passati vent’anni da quando Peppe Zullo parlava del “matrimonio” tra l’orto e la cucina: “ma com’è possibile?”, gli chiedevano dandogli quasi del pazzo, “questa è l’epoca del fast food, delle soluzioni già pronte e veloci da consumare, anche in tavola”. Ebbene, oggi Peppe Zullo ha inaugurato il suo “Ristorante nell’Orto”, uno dei primi al mondo. Un po’ di terra, tanto amore, molta lungimiranza, ed ecco spuntare anche nelle metropoli i cosiddetti “orti urbani”, quelli sui balconi, ortaggi e frutti coltivati sui terrazzi. Perfino la Casa Bianca ha ritagliato uno spazio in cui la First Lady coltiva alimenti freschi e sani per nutrire in maniera corretta la propria famiglia. Peppe Zullo, il “cuoco contadino” come è stato definito dal fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, il suo “Ristorante nell’Orto” lo ha inaugurato nella tenuta di Villa Jamele. Una cucina ‘piantata’ al centro di 25mila metri quadrati sui quali ha fatto nascere il “Il Bosco e l’orto dei sapori perduti”. Nell’area boschiva albergano più di 50 varietà di alberi da frutta, piante officinali, erbe spontanee commestibili: un vero e proprio giacimento di biodiversità. Accanto al bosco, l’orto si sviluppa su una superficie di circa 15mila metri quadrati in cui sono coltivate le zucche, saporite ”mongolfiere” arancioni, e poi si trovano pomodori, basilico, lattuga, tutti i tipi di legumi. L’oasi è completata da un vigneto di circa 16mila piante. Nel suo “Ristorante nell’Orto”, Peppe Zullo accoglie i bambini delle scuole per insegnare loro il rapporto diretto tra la terra e la tavola, ospita gli “aspiranti” chef che vogliano imparare i segreti del gusto e di sapori autentici conservati dai prodotti della Daunia e accoglie gli sposi per un aperitivo totalmente immerso nella natura. E’ proprio nel “Ristorante nell’Orto” che ha accolto gli ospiti del suo ultimo “Appuntamento con la Daunia”, quando Francesco Baccini e Felice Limosani, tra gli altri, hanno potuto fare un’esperienza diretta della semplice eppure innovativa filosofia di vita incarnata dall’opera di Peppe Zullo. Gli alberi sono uno degli elementi più importanti dell’intera oasi. Noci, amareni, allori, nascono spontanei nella tenuta, a decine. I loro frutti danno vita ai liquori prodotti da Peppe Zullo. La tenuta è in grado di fornire praticamente tutto il necessario a ciò che serve in cucina: dalla terra alla tavola, dunque, non è soltanto uno slogan. Molte varietà di frutta presenti nella tenuta non sono più coltivate. Al supermercato non potremo mai trovare le mele ”limoncelle”, le ”zuccarine”, la ”mela lazzarona”, le ”milelle”. Ciascuno di quei nomi curiosi, che indica altrettante varietà della mela, significa un sapore recuperato al nostro palato, un profumo restituito al nostro olfatto, un colore che acquista luce nuova ai nostri occhi. Il Ristorante nell’Orto è un piccolo paradiso che sollecita tutti i sensi dell’uomo, invitandoli a uscire dall’assopimento dei gusti sciapi, delle forme plastificate, dei cibi precotti. E dalla torre della dimora settecentesca, Peppe Zullo e i suoi ospiti possono ammirare lo spettacolo di una natura che torna madre. (comunicato stampa inviato a piccoli paesi) Dall’orto al Ristorante nell’Orto : http://www.youtube.com/watch?v=cJmatBWKNZs Info: 0881.964763 – 0881.968234 Web: www.peppezullo.it – info@peppezullo.it http://www.youtube.com/watch?v=Pu8YYgmHpW8http://www.youtube.com/watch?v=6joyfrmu6YI
- gli orti di terramadre torino 2012
- inaugurazione ristorante nellorto
- 5 October 2011 – Washington, D.C. – First Lady Michelle Obama is joined by students from Bancroft and Tubman Elementary Schools for the third annual White House kitchen garden fall harvest on the south lawn of the White House. The items harvested for the garden will be used for next week’s South Korea State Dinner and some will also be donated to Miriam’s Kitchen, a local non profit organization that feeds the poor. Photo Credit: Kristoffer Tripplaar/ Sipa Press/flotusgardenkt.016/1110060144
- lorto di eataly a roma
- ristorante nellorto 2
- ristorante nellorto
orto sinergico in cilento
FARE SOSTENIBILITÀ IN CILENTO
LA RETE SOLIDALE VISIBILE : TEMPA DEL FICO A CASALE IL SUGHERO
Quattro giorni insieme per costruire… l’Orto Sinergico che guarda l’isola che c’è quando si vede….. (Stromboli)
Casale il Sughero è un progetto-scommessa di Claudia e Amedeo che hanno iniziato un percorso di riconversione dalla metropoli alla ruralità secondo i modi di una decrescita e di uno sviluppo sostenibile. Partendo da un terreno coltivato per secoli ma abbandonato da tre decenni, hanno iniziato a recuperarne la fertilità e la fruibilità agricolaattraverso uno spazio destinato al selvatico e al pascolo, uno a frutteto e un altro spazio destinato all’orto. Qui si inserisce il progetto di fertilizzazione permamente delle aiuole destinate all’orticoltura attraverso il metodo sinergico.
PROGRAMMA DEL CORSO
SABATO 24 MARZO 2012







