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Marcare, non mancare!!!
Da Eduardo Alamaro * via Archiwatch, fresco fresco….
L’EUROPA CHE GUARDA IL MARE …
L’IRPINIA CHE GUARDA IL MARE …
https://www.youtube.com/watch?v=zT4d7exbauE
AAAttenzione, AAA a sproposito di AAAppennini, di Pen e di Pan … AAAvviso ai naviganti & ai muratorini tutti: domani, giovedì 18 settembre alle ore 19:00 nella sala Re_PUBBLICA MADRE del Museo omonimo di Napoli in Via Settembrini (traversa via Duomo), proiezione e presentazione del documentario “L’Irpinia che guarda il mare”. Non mancate, ingresso libero e liberato. Documentato Ciriaco De Mita, non si sa se come navigato sindaco di Nusco, come artista della politica della prima Repubblica o come altro ed eventuale. Tutto può essere se dall’osso rosicato appenninico si può avvistare la ricca polpa della costa; se dall’alto dell’Irpinia si può guardare il mare spartenopeo e cullarsi nel non dimenticato & sempre caldo “Conto Corrente del Golfo”, fino a Bagnoli e a Nisida. E oltre e altro. Tutto può essere con l’AAAarte scontemporanea e con la fame da lupi, lupetti & lupini irpino-napulitani che c’è in giro. L’antico lupo perde il pelo, ma in compenso a Napoli gli fanno ad arte anche il contropelo …. AAAndare al Madre per credere … AAA chi non sa nuotare all’ingresso del Museo sarà fornito (in prestito) un salvagente per non affogare. AAAAllego e AAAllegro comunicato strampa.”
Besos Eldorado
L’Irpinia che guarda il mare
Giovedì 18 settembreore 19:00 Sala Re_PUBBLICA MADRE
Verrà presentato il documentario di Nicolangelo Gelormini L’Irpinia che guarda il mare, inserito nel “Sistema Irpinia per la cultura contemporanea”, un progetto promosso dal Comune di Mirabella Eclano (Avellino) e finanziato dalla Regione Campania, sotto la direzione artistica di Maria Savarese, che ha ricevuto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le Arti contemporanee di Napoli e il patrocinio dello IED Istituto Europeo di Design.
Il video di Nicolangelo Gelormini offre un affresco della condizione attuale dell’Irpinia e di una provincia del Sud Italia collocata tra memoria e futuro. Un territorio che guarda alla modernità, mantenendo un contatto con le proprie tradizioni e prendendo le distanze da una pericolosa deriva modernista. È un punto di osservazione atipico e privilegiato, quello dell’Irpinia, da cui scorgere prima e meglio i valori persistenti, ma anche i possibili errori, il potenziale di riscatto di tutto un Paese. Il documentario contiene interventi di diversi artisti coinvolti nel progetto, Luigi Mainolfi, Perino e Vele, Umberto Manzo, Eugenio Giliberti, Lucio e Peppe Perone, e di altre personalità come Andres Neumann, Francesco Saponaro, Piero Mastroberardino, Antonio Pisaniello, Ciriaco De Mita.
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(*) EDUARDO ALAMARO E ‘PICCOLI PAESI’ : LINK
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