ARIANO FOLK FESTIVAL _ Ariano Irpino dal 20 al 24 agosto 2015
Un vero e proprio melting pot, il Nord e il Sud del mondo uniti e mescolati in una quattro giorni di musica e non solo. È questa, in estrema sintesi, l’essenza dell’Ariano Folkfestival, che quest’anno taglia il traguardo dell’edizione numero 20 e, come sempre, offre una proposta musicale tra le più ricche e variegate, con ospiti di assoluta caratura internazionale – vai alla voce Calexico – ma anche leggende italiche come i torinesi Mau Mau.
Di seguito il comunicato stampa:
Quest’anno l’Ariano Folkfestival festeggia il suo ventennale e porta in Irpinia, tra gli altri, gli indiscussi re dell’alt country, i Calexico. Frontera è la parola d’ordine ed il filo conduttore di questa edizione. Dal 20 al 23 agosto quindi ad Ariano Irpino si incontreranno, generando un incredibile melting pot, culture e suoni dal Sud e dal Nord del mondo. Il Folkfestival sarà anche cinema, arte e gastronomia, per rendere definitivamente imperdibile uno tra i più interessanti appuntamenti europei dedicati alla world music.
Frontera perché Ariano Irpino è una frontiera. Al centro dello stivale, stretto fra Campania, Puglia e Basilicata sa di essere un posto di confine dove le culture possono mischiarsi più facilmente che altrove. La frontiera come ospitalità, come scambio pacifico di culture, come integrazione, come possibilità di differenze che sono ricchezze è il tema portante di questa edizione dell’Ariano Folkfestival e forse più in generale la sua missione da sempre. Il Folkfestival è da anni un incrocio di mondi, di sensibilità e di culture. Artisti e spettatori da tutto il mondo si danno appuntamento ad Ariano per incontrarsi e completarsi. Per festeggiare insieme la possibilità di attraversare la frontiera che ci fa diversi ed amici.
20 anni di storia e 20.000 presenze medie per ogni edizione, il Festival ha ospitato oltre 200 band provenienti da 20 diverse nazioni con nomi del calibro di Gogol Bordello, Vinicio Capossela, Goran Bregovic, Bombino, Instituto Mexicano del Sonido, Balkan Beat Box e Tony Allen, Seun Kuti + Egypyt 80, Alborosie, Dubioza Kolektiv e tanti altri. Come ogni anno l’Ariano folkfestival non limita la sua attività agli eventi musicali. Numerosi saranno gli ospiti e gli eventi che animeranno le tante aree collaterali disseminate in tutto il territorio cittadino.
Le Aree Collaterali della ventesima edizione: Bookzone Area letteratura; Trad-Zone Laboratori sul floklore; Zenzone Attività fisica; Folkart Street art; Aperiworld Aperitivi musicali; Volkscamp Concerti pomeridiani; Sonazone Concerti notturni; Cinezone Cinema d’essay; Corazone Concerti e teatro.
Anche quest’anno l’Ariano Folkfestival si impegna nella promozione turistica e in quella enogastronomica del territorio. Lo fa continuando la stretta collaborazione con l’associazione Mesali e con la condotta locale di Slow Food. Gli stand gastronomici all’interno delle aree del festival saranno curate dai migliori chef irpini che adiriscono all’associazione Mesali. Il territorio è il punto attorno al quale ruota l’associazione che prende dalla terra le sue materie prime e, assecondando i suoi ritmi stagionali, le riporta nel piatto seguendo fedelmente la cucina tipica irpina o le rivisita con estro e creatività.
Il programma come da tradizione è ricchissimo e pronto per soddisfare ogni palato: si parte il 20 agosto con l’esplosivo concerto di forrò pé de sierra degli italiani Forrò Mior; poi per la prima volta in Italia dopo la morte dell’artista capoverdiana, l’Orchestra Cesaria Evora, l’ensemble che l’ha accompagnata negli ultimi dieci anni della sua carriera e che le rende omaggio con i suoi brani cantati dalle voci delle bravissime Jenifer Solidade e Nancy Vieira; e ancora i leggendari Mau Mau, anima del world beat italiano ed europeo di cui hanno scritto la storia; infine Lord Sassafrass, figura emblematica e multietnica della scena spagnola, capace di distillare una musica aperta ai quattro venti, un mix mutante di suoni solari e danzerecci.
Il 21 agosto la britannica Hollie Cook, la rivelazione black del nuovo millennio , con il suo tropical pop ci scalderà il cuore; poi EL V Gardenhouse feat Sergent Garcia, l’incontro tra la storica band del reggae bolognese e uno dei massimi esponenti di quello che oramai è considerato un vero e proprio genere musicale tranglobale: la mestizo music; ancora i Batida, progetto del portoghese di origini angolane Pedro Coquenão che miscela samples dagli anni settanta della musica della sua terra natale con l’elettronica contemporanea; a chiudere Barry Myers alias DJ Scratchy, lo storico tour dj dei leggendari Clash e protagonista di una sfavillante carriera che lo ha visto accompagnare, con i suoi dj set, le tourneè mondiali di Iggy Pop, Joe Strummer & The Mescaleros, The Pogues e Gogol Bordello.
Il 22 agosto Luca Bassanese e la piccola orchestra, attore, scrittore, musicista e cantastorie, considerato tra i più importanti nuovi esponenti della scena folk pop e cantautorale italiana; poi i siciliani Tinturia, altra leggenda nazionale capitanata da Lello Analfino; l’incontro tra Francia e Italia nei Mascarimiri feat Nux Vomica, una delle prime formazioni che all’inizio degli anni ’90 ha contribuito alla rinascita della musica tradizionale salentina assieme al reggae/roots della storica formazione di Nizza; a chiudere di nuovo lo spagnolo Lord Sassafrass.
Infine l’ultima giornata il 23 agosto, si parte con i portoghesi Dead Combo, che mescolano la loro musica con il fado, le atmosfere delle colonne sonore degli spaghetti wester, jazz e world music; poi da Tucson, Arizona l’ Orkestra Mendoza, la big band latina di cumbia e mamo; a seguire la punta di diamante di questa edizione, nella loro unica data estiva italiana, i Calexico dell’affiatata coppia Burns-Convertino. Il loro sound – una miscela di rock sognante tra il western, atmosfere morriconiane, mariachi, echi gipsy, musica da camera ed improvvisazione jazz – è unico e ricercato: ci sono gli Stati Uniti e c’è il Messico ma c’è dell’altro, il deserto dell’Arizona, che diventa parte integrante delle atmosfere e dei racconti delle canzoni. Sono il gruppo americano che più di tutti negli ultimi dieci anni è riuscito a rivitalizzare e rendere contemporaneo il suono del deserto dell’Arizona; a chiudere le danze sempre il dj set di DJ Scratchy.
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SITO WEB http://www.arianofolkfestival.it
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19 agosto 2015 at 13:45