Recupera / Riabita _ intervento di Michele Vespasiano
Michele Vespasiano
FARE #RETE
Tanti gli intervenuti a RECUPERA/RIABITA _CAIRANO 7x che hanno usato di frequente la parola “rete”; quasi sempre citata in termini magici, addirittura con valore taumaturgico, per dare senso ad esperienze importanti e significative ma pur sempre individuali e solitarie. Quasi sempre, però, nell’economia del discorso che si stava facendo, la parola “rete” aveva come riferimento, implicito o esplicito ha poca importanza, a organismi o enti istituzionali quali, ad esempio una “rete dei comuni”.
Il vocabolo è così divenuto durante il focus una sorta di hastag, utilizzato principalmente come strumento per permettere a quanti ascoltavano di ritrovarsi più facilmente nel messaggio collegato all’argomento che veniva esposto e nello stesso tempo partecipare con maggiore coinvolgimento alla discussione su un argomento indicandolo come interessante.
Al di là dell’etichetta e della suggestione social, nel mio più che breve contributo ho voluto riprendere la parola “rete” poiché l’ho ritenuta capace anche di incoraggiare a proiettarsi oltre la porta della Chiesa di San Leone che ci ospitava, di andare oltre la semplice modalità comunicativa e di indicizzazione dei contenuti per diventare una strategia, uno strumento operativo, un proponimento su cui costruire il futuro del territorio.
E allora ho suggerito che si andasse a verificare la possibilità di creare una sinergia di proponimenti e di impegni reali che realizzi una concatenazione di altri soggetti o di idee altre.
Poiché si è parlato di turismo in Alta Irpinia, ho pensato, ad esempio, che sarebbe stata utile costituire una rete delle pro loco in quanto queste associazioni sono, per quanti intendono venire in Alta Irpinia, l’immediato front office nella promozione dell’attività turistica e, di conseguenza, nella conoscenza dei nostri paesi. Si provi a pensare a quanto sia utile, ad esempio, l’allestimento di un cartellone unico delle manifestazioni e degli spettacoli, per i quali ogni associazione comunale dispende energie e risorse che meglio potrebbero essere utilizzate se solo si riuscisse a superare la logica minimale del piccolo evento che vive circoscritto al tempo e allo spazio del paese o addirittura del rione. Un cartellone in rete significherebbe maggiore visibilità, maggiore condivisione e maggiori risultati in termini di consenso e successo delle singole iniziative. In verità qualche modesto e sporadico tentativo è stato già sperimentato e i risultati non sono mancati; ciò deve aver incoraggiato quanti in questi giorni hanno preso l’iniziativa di stampare e mettere in circolo una brochure dal titolo emblematico “…semplicemente insieme”, che promoziona le manifestazioni estive delle Pro loco di Sant’Angelo dei Lombardi, Lioni, Teora, Morra De Sanctis e Guardia Lombardi. Si pensi quanto sarebbe ancora più soddisfacente se questa piccola rete si allargasse a tutte le altre pro loco altirpine!
Ancora, ho riflettuto ad altra voce che un’altra rete poteva riguardare gli scripta prodotti in Alta Irpinia, dalle poesie (qualcosa in merito la sta già facendo il prestigioso “Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud”) alla prosa (racconti, romanzi, saggi, ecc.).
Per definizione gli scrittori, di qualunque cosa si occupino, salvo che non abbiano mercificato le loro opere, sono una sorta di animali solitari, abituati a sfuggire il confronto con gli altri. Questo, però, non serve a rendere merito ai loro libri, quasi sempre sono stampati da piccole case editrici il cui valore culturale è inversamente proporzionale alla modestia della loro struttura organizzativa, se non addirittura prodotti a spese proprie e allo stesso modo immessi sul mercato. Si comprende benissimo che se ci fosse una rete di Autori e una rete di questi Editori le opere di respiro territoriale e non solo queste potrebbero benissimo beneficiare di un supporto logistico che darebbe loro maggiore visibilità e conoscenza, fino a farli arrivare nelle vetrine e sugli scaffali di tantissime librerie e non solo di quelle del paese dello scrittore o del poeta. E, perché no, anche nelle selezioni dei premi letterari ai quali accedono per lo più solo le opere edite da case editrici di rilevanza nazionale.
Collegata a questa rete, ho creduto di suggerire ancora l’allestimento di una sorta di “Fiera del libro irpino” se non addirittura una “Fiera irpina del libro”. Un’idea che, mi pare, ha suscito interesse tra i presenti nella Chiesa di San Leone per le prospettive che potrebbe aprire, e la cui organizzazione potrebbe mettersi in testa proprio al gruppo promotore di RECUPERA/RIABITA _CAIRANO 7x .
Ma di reti se ne possono pensare ancora tante altre. Penso, ad esempio, a quella dei “VIP irpini”, coloro che per il ruolo che svolgono o per il prestigio che il lavoro ha loro meritato possono spendere la loro autorevolezza, la loro visibilità e il loro peso mediatico per la loro terra di origine; cosicché, a Franco Dragone, Vinicio Capossela, Luigi Fiorentino e tanti altri che sono già vicini a questa iniziativa cairanese, si potrebbero aggiungerne ancora altri di rilevanza nazionale e internazionale.
E che ne dite di una “Rete Km zero”? Una kermesse riservata alla promozione dei prodotti della nostra terra o a quella del nostro autentico artigianato di qualità e non solo…
Ognuno rifletta e, se vuole, aggiunga del suo allargando di contenuti l’ashtag #Rete.