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UN NUOVO SOCIAL NETWORK ideato da un giovane irpino

FRANCESCO CHIRICO è un giovane studioso e imprenditore della nostra Irpinia. Sta lavorando al lancio di un nuovo, particolare e utile, SOCIAL NETWORK. Si chiama  THISISTOP.COM, IL SOCIAL NETWORK PER LA TUA ATTIVITA’.  Francesco ha costruito una ‘piattaforma’, una “piazza” virtuale dove le persone inseriscono le loro locandine (poster), organizzate in diverse categorie, per farsi conoscere o per promuovere i propri eventi. La piattaforma è per il momento in versione “beta” e si sta sviluppando con altre funzioni per renderla più dinamica e “social”.  PER CONTATTARE francesco : fchirico4@gmail.com

YOUR SOCIAL ACTIVITIES:
THISISTOP.COM, IL SOCIAL NETWORK PER LA TUA ATTIVITA’

Thisistop.com è il social network pensato per la tua attività, i tuoi eventi e le tue passioni.
La piazza è da sempre il luogo sacro di una città, nel corso dei secoli la sua importanza è sempre andata di pari passo con lo sviluppo della civiltà forse semplicemente per il concetto di democrazia che essa imprime. La possibilità di poter prendere parola ed esprimere la propria idea e il proprio pensiero, creano un’occasione unica di confronto e di dialogo. Oggi con l’avvento di internet, le sue continue evoluzioni e la diffusione della rete sempre più accessibile, mobile e free, è cresciuto esponenzialmente il numero di utenti che vi navigano cambiando il modo di comunicare e di rapportarsi tra loro.
Portali, comunità virtuali, piattaforme sociali, stanno creando un altro modo di concepire e vivere la rete, non più solo navigazione libera, ma punti di riferimento, di ritrovo, di discussione e di scambio, sempre più grandi e sempre più senza confini, vere e proprie “piazze virtuali” dove gli utenti si incontrano e vivono la loro “vita virtuale”.
Nato dall’idea di uno studente di “Scienze Della Comunicazione” Alma Mater Studiorum Università di Bologna come nel concetto più atavico di piazza grazie al suo square , il sito si prefigge l’obiettivo di mettere in comunicazione tra loro gli utenti di tutto il mondo, senza confini e senza la restrizione di “cerchie” predefinite permettendo così un continuo scambio di informazioni e di confronto in un’unica grande “piazza virtuale”
Thisistop.com, ti permette di trovare tutte le attività, gli eventi e tutte le professioni in tutte le città del mondo. Dal dottore all’avvocato dal dj al fotografo passando per l’architetto o l’idraulico, oppure il ristorante migliore della tua città, l’evento più importante e tanto altro ancora; trovare ciò che ti serve nella tua città e in tutte le altre città del mondo non è mai stato cosi semplice.
Grazie infatti, alla possibilità di inserire tutti i poster che si desiderano, vere e proprie “locandine virtuali” inerenti ai propri eventi e alle proprie attività, si crea una fitta rete comunicativa dove l’utente ha la possibilità di mettere in mostra la propria attività o di cercare quella che gli più interessa.
Così ad esempio se vi trovate di passaggio a Roma, e volete sapere cosa fare la sera, basterà filtrare tra le varie città la capitale e scegliere ciò che più si confà ai vostri interessi, oppure se sei un fotografo e stai cercando una modella, magari cercando tra i poster di Milano troverai quella con le caratteristiche più adatte per il servizio fotografico che volevi realizzare, puoi promuovere nella tua città l’aperitivo che hai organizzato nel tuo locale o “semplicemente” saprai qual è l’evento “top” che ci sarà nei prossimi giorni a Milano, Roma, New York, Berlino, Londra, Parigi…
Con thisistop.com si crea un modo differente di interagire sul web, è il “social activities”, dove la persona passa in secondo piano e a “parlare” è la propria attività, infatti, è essa che diventa punto di connessione tra gli utenti, eliminando i confini e andando verso uno spazio aperto, libero ,di scambio di informazioni, di interessi, di confronto e totalmente connesso per definizione che è la rete, entrando a far parte sempre di più in quella che si può definire una vera e propria grande “città virtuale”.
Thisistop.com, your social activities!!!

Written by A_ve

13 luglio 2013 a 07:40

Pubblicato su Varie

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3 Risposte

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  1. Mi dispiace doverlo dire, ma questo non mi piace perché usa parole inglesi, cominciando dal titolo.

    Non esiste una espressione italiana per un titolo italiano? Devo concludere che la conoscenza dell’italiano è tanto scarsa che non si sa creare un titolo italiano oppure perche’ si pensa che le espressioni inglesi siano migliori di quelle italiane? Se una o tutte e due queste possibilità sono vere, allora c’è poco da rallegrarsi e sono costretto a dire “Povera Italia!”

    Non mi aspetto risposte da nessuno, ma faccio lo stesso altre domande pertinenti:

    1. Che significa in italiano la parola SOCIAL nell’espressione ‘…per renderla più dinamica e SOCIAL’?
    2. Da quando in qua “POSTER” significa “LOCANDINA VIRTUALE”?
    3. Che significa “….concetto più atavico di piazza grazie al suo SQUARE”?
    4. “SOCIAL ACTIVITIES” è plurale, perché viene usato come se fosse singolare?

    Infine faccio notare che THISISTOP può essere scritto in due modi: THIS IS TOP ed anche THIS I STOP che significa QUESTO IO BLOCCO, cosa che faccio subito perché non userò mai un sito italiano con nome inglese!

    Mi dispiace essere così diretto ed anche brutale, ma sono sempre più allarmato dalla mania italiana di usare parole inglesi e non sono disposto a stare zitto, neanche sapendo che nessuno mi ascolterà e che molti rideranno.

    Raffaele Ruberto

    13 luglio 2013 at 23:03

    • signor Raffaele Ruberto, mi spiace ma una risposta devo dagliela io analizzando ciò che ha scritto punto per punto! Innanzitutto parto col dirti che, se analizzassi bene il contenuto di questo sito, ti accorgeresti che l’obiettivo che si è posto l’imprenditore Chirico, è quello di creare una piattaforma a livello mondiale e, anche se casomai lei rappresentasse il più alto livello di contadino campagnolo (nobile mestiere a priori), credo che debba essere a conoscenza che la lingua internazione per lanciare qualsiasi cosa nel mondo è l’inglese! per quando riguarda l’analisi che lei ha discusso in 4 punti, a mio parere le dico che per quanto riguarda le terminologie usate, sono a piena discrezione dell’autore e non devono avere un preciso riscontro nel significato reale che esse hanno! le faccio subito un esempio banale: uno dei siti (social network) che ha più utenti al mondo, dopo facebook, è twitter; so che lei è una persona molto intelligente è saprà che se io adesso pronuncio la parola tweet, penserà immedietamente che io stia scrivendo un post un commento (etc)…ma facendo un’analisi ben dettagliata come la sua, devo annotare che in inglese “tweet” significa CINGUETTIO..praticamente per lei le persone cinguattano quando postano qualcosa su twetter? e ancora, lei il mouse lo chiama topo? il computer lo chiama calcolatore? iphone itelefono?
      bhe, questa è la mia analisi sul sito e sulle tue perole, non è una critica, ma sempre è solo un opionione. la saluto.

      Patrizio Arcaro

      18 luglio 2013 at 11:44

      • Signor Arcaro,
        la ringrazio della sua risposta ma evidentemente non mi sono spegato bene e cerco di farlo ora. Non ho niente contro siti in inglese, neanche se sono situati in Italia. Il sito in questione pero’, non e’ in inglese ma in Italiano, eccetto per il titolo e le parole che ho indicato nel mio primo messaggio. Questa era e rimane la mia obiezione. Le mie domande sono basate semplicemente sulla convinzione che in Italia quelle parole sono capite da poche persone e quindi non aiutano lettori italiani.
        Quando alle altre parole inglesi che si usano in Italiano, mi soffermo solo su una: Mouse. Quando l’inventore presento’ la sua invenzione ad una conferenza disse che era stato chiamato “mouse” per la corda che lo collegava al computer e che dava appunto l’idea di un mouse, cioe’ topo. Quindi perche’ in Italiano non si poteva chiamate “topo”? In spagnolo si chiama appunto “raton”, non “mouse”. Tra parentesi, penso che se l’inventore fosse stato italiano forse l’avrebbe chiamato proprio ‘Topo” o “Topolino”.

        Se non crede che in Italia pochissime parole inglesi sono capite faccia una prova. Vada fuori e chieda ai primi cinque amici che incontra di spiegare chiaramente i significati di “Authority, Wellfare, Roadmap, Spending Review, Escalation”, tutte parole usatissime in Italia. Sono pronto a scommettere che nessuno potra’ rispondere, almeno che non conosca l’inglese. E questa non e’ una mia opinione, ma un dato di fatto, perche’ io l’ho fatto questo piccolo esperimento.
        Infine, le faccio notare che non ha affatto risposto alle mie domande sulle parole, ma avevo gia’ detto che non mi aspettavo risposte. La ringrazio e la saluto.

        Raffaele Ruberto

        20 luglio 2013 at 23:55


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