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IRPINIA C’è – RACCONTI D’IMPRESE 2023

6 agosto 2023 _ domenica ore 18.00

ABBAZIA DEL GOLETO 

Cerimonia di consegna dei riconoscimenti alle start-up dei giovani imprenditori irpini.

In sintesi, cosa rappresenta questa manifestazione, come è nata ?

Irpinia c’è è un programma itinerante, partito nel 2022, per mettere in scena gli imprenditori irpini, all’interno di luoghi emozionali nella nostra provincia. 

Il format (ideato da Irpinia 7x) si svolge in un salotto, in un teatro, in un giardino in cui sono invitati a raccontarsi giovani protagonisti che, dopo aver fatto le loro esperienze di studio, di vita e di lavoro in giro per il mondo, hanno poi scelto di rientrare in Irpinia per fare impresa col desiderio di mettersi in rete. 

Operosi, avventurosi, sconosciuti al pubblico e alla politica, testimoniano che un’altra impresa qui è possibile. Nelle loro produzioni e nel loro lavoro quotidiano si riscontra un antico legame con questa terra capace di donare un nuovo respiro al futuro. 

Ne derivano spunti di riflessione e sprazzi di bellezza per cambiare la narrazione del territorio, a partire dal valore umano del lavoro d’impresa, attraverso le loro storie, con il loro nuovo sguardo. _A.V.

Hanno partecipato :

Confindustria Avellino / Confindustria Giovani col presidente Stefano Scauzillo

Comune di Sant’Angelo dei Lombardi col Sindaco prof.ssa Rosanna Repole

Rettoria dell’Abbazia del Goleto con D. Salvatore Sciannamea, abitante, custode e rettore della millenaria abbazia.

Ringraziamenti vanno al gruppo di lavoro 2023: Dario Bavaro (presidente Irpinia 7x), Mario Marciano, Annibale Discepolo, Franco Di Cecilia, Giampiero Cantarella, Maria Fioretti (Orticalab) e  Angelo Verderosa.  Ringraziamento speciale va al maestro ceramista Gaetano Branca per le sculture d’autore ideate come riconoscimento per le imprese raccontate nell’edizione 2022: il tema è la terra, all’apparenza arida; da un solco nasce un giovane germoglio.

START-UP e IMPRESE 2022 PREMIATE

3D RAP Modellazione 3D – Mercogliano (Beniamino Izzo)

RURALIS Sviluppo turistico delle aree interne – Sant’Angelo Dei Lombardi (Nicolas Verderosa)

LUMACA IRPINA – Azienda Agricola Forino (Nicola Urciuolo)

BRUNO AGRICOLTURA – Grottaminarda (Antonio Bruno)

BIRRIFICIO SKAPTE – Cairano (Francesco Cataldo e Francesco Colicchio)

AZIENDA AGRICOLA FIORENTINO – Paternopoli (Gianni Fiorentino)

CACIOCAVALLERIA – Calitri (Luigi di Cecca in filiera con Silvio Annunziata, Gaetano Branca, Enzo Tenore) IL FIORE DEL LEGNO – Aquilonia – BRANCATERRA Carife – +T STUDIO Aquilonia 

M.G.I. Macchine Generali Irpine – Cassano Irpino (Riccardo Marra)

VINI BENELLI – Sturno (Lilli Stanco)

BIOLU’ Prodotti da forno grani antichi – Gesualdo (Nadia Savino)

START-UP e IMPRESE presentate 2023

ANTICA MACCARONERIA – Rocca San Felice (Giancarlo Caiazzo)

KOALA Comunità Energetica Rinnovabile – Apollosa (BN) (Emmanuele Maria Petruzziello)

LA PROMESSA Villaggio Rurale – Sant’Angelo Dei Lombardi (Gino Antoniello).

foto Rocio Badillo + Salvatore Sciannamea + Verderosa studio

LA NOSTALGIA DEL FUTURO: NUOVE FORME DEL COABITARE

LA NOSTALGIA DEL FUTURO: NUOVE FORME DEL COABITARE

di MARIO ANTON OREFICE*

Treviso, 27 settembre 2022

Come dei veggenti con lo sguardo rivolto all’indietro”, così vorrebbe fossero gli architetti Marco Petrini, presidente dell’Ordine di Perugia, per dar vita a osterie senza oste, social housing per la terza età o per far nascere borghi miracolosi. Intervenuto venerdì scorso allo stimolante webinar “Il coraggio delle idee” organizzato in collaborazione con la rivista Recupero e Conservazione rec_magazin e diretta da Cesare Feiffer conduttore del convegno on line, Petrini ha parlato anche di “nostalgia del futuro”, un ossimoro preso in prestito da Vittorio Foa (1910-2008). Nel giugno del 1938 Foa è in carcere per antifascismo e pensa che “la consapevolezza della sconfitta deve essere stimolo a rinnovare e a trasformare radicalmente il proprio profilo politico-culturale. Rifondare, infatti, nasce dal dare un nuovo ordine alla cassetta dei propri strumenti culturali e politici, dal cambiare il proprio scaffale di referenze culturali, librarie, concettuali. E sfidare il presente non è rimpiangere il passato ma avere nostalgia di futuro”. Una nostalgia del futuro che nel campo del vivere, del progettare e dell’abitare si è declinata in diverse forme, tra cui l’”Osteria senza oste” di Cesare De Stefani a Valdobbiadene in provincia di Treviso, un luogo speciale che si raggiunge solo a piedi e che si affida al buon senso e all’onestà di chi lo visita, circa 100.000 persone all’anno che consumano e pagano il conto in autonomia . “Solo una volta ho trovato la porta d’ingresso forzata – racconta De Stefani -allora mi sono chiesto che cosa potessi fare. Semplice: lasciarla aperta anche di notte e fidarmi del prossimo. www.osteriasenzaoste.it

Un’alternativa alla tradizionale casa di riposo, è stata presentata da Giorgio Pavan direttore dell’Israa (Istituto per servizi di ricovero e assistenza agli anziani www.israa.it) di Treviso, realtà da 850 posti letto e 750 collaboratori. Borgo Mazzini smart cohousing è un convento del 1500 trasformato a seguito di un percorso copartecipato dalla cittadinanza in un cohousing di 45 alloggi per 60 persone over 70 autosufficienti. Una comunità age friendly in cui vivere insieme ma con spazi propri, un contesto protetto e senza impegni burocratici, un affitto a persona di 690/760 euro, o per due a 897/988 euro, spese condominiali e bollette incluse. L’operazione finanziaria da 12 milioni è stata realizzata attraverso la vendita di immobili (4 milioni di euro), fondi europei (2 milioni) e donazioni (6 milioni).

Altro modello di abitare innovativo è il “borgo dei miracoli”: Cairano, un meteorite di quasi trecento abitanti sulla dorsale appenninica al confine tra Il Cilento e la Lucania. Il progetto di rigenerazione urbana dello studio Angelo Verderosa, finanziato da fondi regionali ed europei destinati allo sviluppo rurale, premio Inarch 2020, ha risuscitato questo paesino colpito a morte dal terremoto dell’Irpinia (1980). Verderosa è partito dai cocci e da artigianali tecniche di muratura per ricostruire gli edifici, ha proseguito con la creazione di una piazza teatro dove una volta c’era una casa, con il Museo delle relazioni felicitanti, con l’organo a canne suonato dal vento in cima alla rupe. Il cantautore Vinicio Capossela a Cairano suona d’estate e gli ha dedicato un libro e un film: “Il paese dei coppoloni”; il coreografo Franco Dragone (Cirque du Soleil) si ritira qui a meditare, ma soprattutto i giovani restano e nascono Voria Osteria, scrigno di sapori tradizionali bio, e il birrificio Skapte. “Qui è tornata la felicità” dice l’architetto Angelo Verderosa che al tavolo da disegno preferisce un panino in cantiere, e che sul sito www.verderosa.it condivide la speranza che altre comunità si mettano in moto per compiere il miracolo. (foto Antonio Fierro)

(*) Mario Anton Orefice, giornalista e consulente per la comunicazione aziendale, è project manager della Cooperativa sociale Hilal nell’ambito dell’inclusione e dell’innovazione sociale. Già caporedattore della rivista culturale Charta,  ha pubblicato, tra gli altri, Casablanca, ritratto di città (2021), Una città rubata (2017), Venezia un mondo intero (2016), Quando il cuore si ferma, conversazione con Pietro Delise (2014), Morsi di libri e luoghi (2013), Paolo Portoghesi, un’intervista (2011),Corsadellanima, da un pensiero all’altro (2009), La luna nel pozzo, una fiaba per l’Unicef (2003).

qui alcune delle sue pubblicazioni: https://www.marioantonorefice.eu/libri/