Archive for the ‘Paesi’ Category
in Irpinia _ di ANGELO SICILIANO
IN IRPINIA LE FABBRICHE CHIUDONO, LA DISOCCUPAZIONE CRESCE, UNA VIABILITÀ PROBLEMATICA, I PICCOLI COMUNI NON CE LA FANNO PIÙ… / Il convegno di Cairano 7x, del 29 luglio 2011, nell’ambito de “I giorni di San Leone”, ha fatto il punto su una situazione drammatica: la politica e gli operatori culturali s’interrogano, si lanciano idee ma non bastano, non più soldi a pioggia ma i progetti latitano / / / La verde Irpinia… E ci si domanda: “Ma è sempre verde?”. E la risposta potrebbe essere: “Sì, ma ormai non è più il verde speranza!”. E ciò, purtroppo, accade in questa provincia, proprio ora, in piena globalizzazione, col panorama nazionale e quello internazionale assai compromessi e angustiati finanziariamente ed economicamente. E le speculazioni di nuovo la fanno da padrone. Non eravamo usciti dalla grave crisi del 2008 e ora ce n’è un’altra. L’Irpinia ha da sempre paesaggi straordinari di colline con paesi arroccati, ruderi che ispirano tante storie e cunti del passato, tante montagne boscose. E poi fiumi e laghi: essa disseta da sempre la Puglia! Offre la sua salubrità ambientale, il silenzio ristoratore a chi è capace di staccare la spina dalle attività di routine, ambienti urbani postmoderni, frutto spesso della riedificazione disordinata nei post terremoti, tanti agritur, le sue cattedrali restaurate e nuovi musei.
Il laboratorio fluido di Acri
di LUIGI PUCCIANO _ _ _ Acri é un paese, strano, calabrese, pieno di contraddizioni e paradossi ma proprio per questo interessante. Se si arriva da Cosenza dopo una serie di curve infinite, costeggiando la stretta vallata del fiume Mucone, ogni tanto si apre uno scorcio e si intravede una collina alta che svetta su un paesaggio ruvido e aspro fatto di macchia mediterranea e piantagioni di ulivi. Solo alla fine scopri di essere arrivato in un paese di montagna. Se si arriva dallo Ionio o dalle montagne della Sila, il paese non si mostra mai ma si annuncia con l’infittirsi degli edifici che a grappoli formano la nuova periferia. Come Acri cosí la Calabria ricca di varietá, affascina e spaventa.
Il valore mitico di un luogo
di FRANCESCO CATALDO _ _ _ Nell’infanzia, è risaputo, ogni bambino crea per sè e sviluppa, grazie alla sua smisurata fantasia e osservazione, modelli reali ma anche miti, che il più delle volte riconducono a eroi o dei, figure umane o antropomorfe. Come per le popolazioni più arcaiche, anche nel bambino la creazione del mito avviene allorquando non si è in grado di darsi spiegazioni sulla nascita di qualcosa e la si attribuisce, quindi, a soggetti “altri”, che abitano altri mondi.
Capita di nascere in Irpinia e capita, allo stesso tempo, di iniziarla a scoprire già all’età di tre anni, per altri quindici, quasi quotidianamente. Capita di stupirsi e di meravigliarsi della sua bellezza e capita di pensare a chi, con grande generosità, abbia mai potuto creare questo paradiso. Capita di imbattersi nella Valle dell’Ofanto e, in una giornata di nebbia, guardare su sulla destra, dopo poco essersi lasciati alle spalle Calitri e Conza, uno scenario alquanto mitologico. Quel paesino, così arroccato e magico, da subito diviene per me il mitico mondo del Creatore irpino, Cairano.
Look for the door…
For an American woman who first discovered her roots here eleven years ago, who has returned consistently ever since and has now chosen to live in one of these ‘piccoli paesi’ in Alta Irpinia, life here has offered beautiful experiences beyond what I could have imagined. Lucciole and the poems of Pasolini are just the beginning. I step outside myself and the vanquished memories of a 1st generation upbringing each day as I step outside my door on via Fontana. The door of maternal origins. The door of an emigrated, lost, & now honored grandmother. From Brooklyn origins to Los Angeles retirement and back again my parents watch listen and follow from afar as I contribute to the memory of the ghosts of our ancestors. Their 1st generation indifferences and concerns of having lost one of their own to a far away and misunderstood land quietly put aside. Since arriving ‘to stay’ with pride and joy I continue to contribute to the village in large and small ways. It is now a personal quest for me to see that this place this landscape this as yet un-trampled gem of Campania not only survives but thrives … I remain at your service Alta Irpinia. You only need to ask …
If you would like to follow some of my adventures here below is a link to my personal website and blog chronicling my point of view with fotos and text http://lamericana.blogspot.com
Rete europea del turismo di villaggio
La rete europea del turismo di villaggio è un progetto turistico basato sull’identità dei piccoli paesi; ha come obiettivo la valorizzazione del loro patrimonio culturale, architettonico e naturale rimanendo a stretto contatto con la popolazione e l’ambiente circostante. Lo scopo principale del progetto è l’elaborazione di una metodologia condivisa con i paesi partner dell’iniziativa, per permettere lo sviluppo in chiave turistica delle comunità coinvolte. La rete si rivolge a tutti coloro che vanno alla ricerca di un turismo di esperienza e che vogliono scoprire la tradizione, Leggi il seguito di questo post »


