Banderas (2)
… Tutto nasce da alcune foto pubblicate da Angelo Verderosa sulla sua pagina Facebook. Non si sa bene il perché arrivano centinaia di ‘MI PIACE’ e decine e decine di commenti… Lara Tomasetta per ‘Orticalab’ e poi Giancarlo Manzi per ‘il Quotidiano del Sud’ del 9 ottobre scrivono dell’accaduto in due diversi articoli. Ecco l’articolo di Manzi, per gentile concessione anche in formato testo :
Ruderi agricoli, appello di Verderosa: ora il binomio agricoltura-turismo _ _ _ Perché non recuperare le antiche masserie in giro per la Provincia? È l’idea dell’architetto Angelo Verderosa, console del Touring Club Italiano per l’Alta Irpinia. Tutto ha inizio postando su Facebook alcune foto di strutture abbandonate, una volta ad uso agricolo, immerse tra colline e campagne d’Irpinia. Come tutti, a primo acchito vogliamo sapere il paese dove sono ubicate le meraviglie immortalate. Verderosa però non svela i luoghi. E non certo per un vezzo personale. Dietro a questo gioco, una precisa strategia turistico-culturale: «Chiedo alle persone che sanno dove si trovano di rimuovere il commento. Credo fermamente che, oltre alla bellezza della scoperta, bisogna imparare a difendere la nostra terra senza campanilismi, percependola come un’unica realtà territoriale». È il fare rete e il brand Irpinia di cui tanto si discute per il futuro. Qualcuno infatti, percepita la bontà dell’idea, ha già avanzato delle proposte: «Poiché assomigliano a mulini di una famosa pubblicità, mi hanno chiesto di contattare la Barilla. Non sono d’accordo a un Banderas dall’esterno: l’appello è meglio lanciarlo a imprenditori locali». Il console del Touring Club ne lancia uno anche alla Soprintendenza ai Beni Culturali: «Vincoliamo questi beni. Così non si potranno abbattere o ritoccare con improbabili rifacimenti, ma soltanto restaurarli. Penso a centri di promozione del vino, non certo a un recinto con piscina. Le proprietà sono frammentate tra gli eredi e nessuno riesce a metterci le mani. Con volontà però l’impresa non è difficile». Il ragionamento tiene: in un territorio rurale «ancora abbastanza intatto, per adesso, perforazioni petrolifere ed eolico selvaggio permettendo», e vista la poca fiducia in un’industrializzazione che sembra aver fatto il suo corso, «l’unica speranza che abbiamo resta il binomio agricoltura-turismo. Migliorando il sistema-trasporti e creando percorsi che colleghino le nostre bellezze, potremmo trovare la salvezza». Nel vulcano di idee, anche quella partorita insieme ad Info Irpinia riguardante la creazione di un itinerario che attraversi i ruderi. I gioiellini si trovano in un’areale di 120kmq che da Montella arriva a Monteverde. Il sasso è stato lanciato: «Risvegliamo queste belle addormentate» chiude Verderosa.
_ FOTO : #monumentirurali #irpinia #spazidanonperdere Masseria in Irpinia, detta di Montevaccaro. Corpo a pianta quadrata con 4 torri angolari, datata 1856 DeR. In stato di ruderizzazione. Vincolata dalla Soprintendenza. Foto tratta dal web.
Written by A_ve
12 ottobre 2015 a 07:34
Pubblicato su Agricoltura, Architettura, Fotografia
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