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FORUM DELL’APPENNINO : si passa all’azione. Prossimo appuntamento a Cairano 7x con ‘Recupera / Riabita’, sabato 21 giugno 2014

Grande convegno a Castelvetere sul Calore (Av), sabato 31 maggio 2014. Da Virginiano Spiniello : <<Grazie a tutti quelli che hanno reso possibile la giornata di sabato. All’Archivio Storico CGIL, al Borgo di Castelvetere ed Irpinia Turismo, per la splendida ospitalità, ad Irpinia Trekking che ha effettuato l’escursione sul Monte Tuoro, con coraggio ed abnegazione, dimostrando che le nostre montagne hanno tanto altro da offrire e sono un patrimonio da tutelare. Ai relatori Alessandro Iacuelli e Andrea Piermarocchi, a tutti i Comitati civici e le Associazioni che sono intervenuti, tantissimi, a quelli che hanno aderito e non sono riusciti a raggiungerci, a tutte le persone che vengono agli incontri del Forum ambientale, luogo di incontro e proposta aperto a tutti. Ci auguriamo che l’idea della mappatura e pulizia delle discariche nelle aree di ricarica delle sorgenti partendo dalle aree demaniali non resti lettera morta e vi diamo appuntamento alla terza tappa del nostro viaggio che si conclude a Cairano 7x il 21 e 22 giugno con Recupera / Riabita. Presto il programma, intanto vi diamo appuntamento al laboratorio formativo “Comunicare per difenderci” a Cairano il 21 alle ore 16.30 per fornire gratuitamente ai comitati e associazioni gli strumenti di comunicazione di base per trasmettere le cricità sul proprio territorio. Sarà l’occasione per discutere del futuro del Forum>>.

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PROSSIMO APPUNTAMENTO : Sabato 21 Giugno 2014. RECUPERA / RIABITA. IL PROGRAMMA E’ QUI.

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Written by A_ve

2 giugno 2014 a 07:20

Pubblicato su Comitati Civici

4 Risposte

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  1. Ad ogni incontro che abbiamo fatto e sono tanti, http://www.forumambientale.org/events/?dd_get=past, la gente arriva ed ha paura. Ha paura delle grandi aziende che gli rubano la terra e mettono centrali, inceneritori, impianti a biomassa che poi diventano chissà cosa. Abbiamo paura, anche io ho paura, di cosa c’è nell’acqua che bevo io e i miei figli, delle microdiscariche vicino casa mia e dell’amianto che vanno a scaricare i cittadini, degli scarti delle aziende, ho paura degli elettrodotti che passeranno, di quelli che già ci sono e di tanto altro ancora. La soluzione prevista e proposta da tempo è andare via e lasciare che tutto continui così. Abbiamo lanciato degli eventi, abbiamo fatto uno slogan “giù le mani dalla terra, dall’aria, dall’acqua”, vogliamo costituire un centro studi. Possiamo fare tante cose, possiamo denunciare tutto, metterci in moto ancora di più, ma la cosa principale, quelal che ci serve, è cambiare stato d’animo. Passare dalla rassegnazione alla consapevolezza e poi all’azione. Ma non possiamo agire agitandoci, non possiamo fare gli “ambientalisti”. Siamo cittadini, abbiamo diritto alla salute, così come abbiamo diritto all’istruzione e al lavoro. Se i diritti vengono meno abbiamo il dovere, per i nostri figli, di riconquistare i nostri diritti. Altrimenti possiamo anche andarcene in massa e lasciare le nostre case, le nostre terre al nemico peggiore che non è la camorra, nè le grandi aziende che speculano sull’energia, è il nostro essere meridionali in quanto rassegnati, indifferenti al bene comune, impauriti dal’agire collettivo, sempre pronti a saltare addosso al primo che dice o fa qualcosa perchè la cosa migliore e più semplice è restare fermi e aspettare che tutto passi, perchè agitarsi…

    virginiano

    3 giugno 2014 at 10:00

  2. Non è più tempo di demandare, nè collaborare e darsi da fare per il proprio territorio significa delazione o esporsi. Da tempo avremmo dovuto tirare le maniche su e darci da fare per le nostre famiglie, i giovani, il territorio. Per quanto riguarda, poi, i mafiosi che avanzano, qual è il modo per debellarli? Ignorarli o attendere sempre che altri ci tolga le patate dal fuoco? Sicuramente chi dovrebbe tutelarci è l’ordine costituito; se anche costoro non lo fanno, chi, che cosa dobbiamo aspettare?
    Antonio Panzone

    Antonio Panzone

    3 giugno 2014 at 08:21

  3. Il convegno è stato senza alcun dubbio interessante,di tanto dobbiamo dare atto agli organizzatori. Solo chiamando in causa gli addetti ai lavori, come le istituzioni, i sindacati e le associazioni, ecc., si può fare fronte alle problematiche. Il caso, ad esempio, dei rifiuti speciali pericolosi, accumulati nelle campagne -denunciato dallo scrittore Iacovelli-, potrebbe/ dovrebbe, previo una giusta e opportuna informazione, sensibilizzare al rispetto del territorio la nostra gente e sensibilizzarla anche ad un attento controllo del territorio di appartenenza, allo scopo di limitare quanto più è possibile l’inquinamento. Bisogna, pertanto, offrire sostegno al forum perché prenda sempre più corpo l’informazione a salvaguardia dell’ambiente e della sua tutela; nel caso occorra anche interessando le vie legali. Non è da escludersi la realizzazione di un progetto da presentare alle Amministrazioni comunali al fine di fare opera di informazione su questo problema. All’incontro c’erano tanti Irpini e oltre, riuniti per portare avanti le ragioni della nostra terra, l’Irpinia.Antonio Panzone, presidente ACTaurasia

    Antonio Panzone

    2 giugno 2014 at 19:04

    • Sono stato al convegno nel Borgo di Castelvetere sul Calore e seppure a digiuno sulle problematiche specifiche di ogni inquinamento, sono un pò scettico sulla reale contrapposizione allo scempio che giornalmente si perpetra nei boschi, ai fianchi delle strade,sotto i ponti ed ogni dove l’inciviltà si esprime. La delusione nel corso degli anni è maturata soprattutto nei confronti di chi fa del territorio la sua zona di competenza per lavoro istituzionale: mi riferisco a tutti gli addetti alla pubblica sicurezza, a chi fa della salvaguardia ambientale la propria bandiera e professione: a chi è addetto alla vigilanza dei boschi, degli abusi in genere(Taglio abusivo,pascolo abusivo,pesca abusiva e caccia ecc.ecc.), dello smaltimento illegale di inerti, di abbandono di ogni residuo industriale, artigianale….nonchè la vigilanza sulla differenziazione dei rifiuti, oltre naturalmenet dei falò di ogni residuo!!!!Orbene non credo che sia il cittadino comune che solo per un suo senso civico, potrebbe segnalare; ma perchè dovrebbe esporsi in un contesto che sa di malavitoso ed omertoso,quando chi di”dovere” omette le segnalazioni? Non sarebbe corretto verificare o far verificare le ‘consegne’ giornaliere ed i loro ‘giri’ di controllo?.Mi fermo qui, sperando che con il tempo si arrivi a vederci un pò più chiaro in questo settore…

      Antonio Fernando Gallo

      2 giugno 2014 at 19:44


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