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SABATO 23 GIUGNO – ABBAZIA DEL GOLETO

Written by A_ve

17 giugno 2012 at 14:54

SABATO 23 GIUGNO – ABBAZIA DEL GOLETO

SABATO 23 GIUGNO – ABBAZIA DEL GOLETO – SANT’ANGELO DEI LOMBARDI (AV) : presentazione alle ore 13

SABATO 23 GIUGNO dalle 18 e DOMENICA 24 GIUGNO dalle 10 alle 13 – CALITRI (AV) – BORGO CASTELLO : laboratorio

IL PROGETTO SOSTENIBILE _ appuntamento a Camerino

XXII Seminario internazionale e Premio di Architettura e Cultura Urbana – Camerino 2012

NATURALMENTE … ARCHITETTURA. Il progetto sostenibile

CAMERINO Palazzo ducale, 29 luglio – 2 agosto 2012

 

da GIOVANNI MARUCCI _ già ospite di Cairano 7x 2009 _ _ _

Il Seminario di Camerino ha finalità formative, di aggiornamento e approfondimento nel campo della ricerca e della pratica, nel confronto fra Università, Professione e Società civile, con spirito libero e aperto al reciproco apprendimento. I temi proposti riguardano la trasformazione dei paesaggi costruiti alla ricerca della qualità architettonica e della sostenibilità ambientale.

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COLLOQUIO ITALIA-OLANDA _ da Cairano 7x

Salvatore D’Agostino, curatore di “WILFING ARCHITETTURA” ha conosciuto, durante CAIRANO 7x 2011, Luigi Pucciano, giovane architetto calabrese trapiantato in Olanda; dopo un pò di mesi ne è nata un’intervista; potete visionare l’impaginazione originale anche sul Blog W.A.    

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0014 (Fuga di cervelli) Colloquio Italia—Olanda passando per la Ruhr e Vienna con Luigi Pucciano _ di Salvatore D’Agostino
Fuga di cervelli è una TAG non una definizione. La TAG è contenitore di diversi ‘punti di vista’ 

Salman Rushdie chiama patrie immaginarie1 i luoghi dove gli uomini sperano di migliorare la propria esistenza, abbandonando per volontà o per coercizione, i paesi di origine. Secondo Rushdie, chi abita nuove patrie è costretto a trovare nuovi modi di descrivere se stesso e di essere umano. Con Luigi Pucciano ho percorso alcune sue patrie immaginarie.

Luigi Pucciano La Street View mostra una strada anonima, ho fatto addirittura fatica a riconoscere uno scorcio che dovrebbe essermi familiare. Una strada come ce ne sono tante nei centri e nelle periferie di città e paesi sparsi per il meridione: case popolari, quattro alberelli, uno spazio pubblico limitato alla strada e ad improbabili marciapiedi.
Secondo Giuseppe Roma direttore generale del Censis, tra vent’anni il sud sarà più povero e spopolato: «Il Mezzogiorno continua a non avere una sua personalità, una sua indipendenza, una capacità di proporsi al mercato. Ci sono perle paesaggistiche, ma un’economia non abituata a fare impresa si riduce ad affari immobiliari di basso livello».2 
Chi vive in questi spazi? E chi ritorna in questi spazi? La città ha abbandonato i suoi centri dapprima inadatti, poi troppo angusti, adesso inaccessibili, anche fisicamente. Diramazioni troppo veloci di case popolari, palazzine private che con prepotenza hanno scarnificato un tessuto urbano debole o mai esistito. Si è costruito molto, troppo. A tratti sembra che l’unico sbocco professionale possibile sia stato fare il manovale e poi il muratore.
Non so se si possa parlare di spazio pubblico, di spazio condiviso, parco, piazza: questi termini assumono da noi altri significati, vengono vissuti in altro modo, se vengono vissuti.
Tornando alla tua domanda: secondo me molto basa su un atavica insicurezza e senso di inferiorità. Non si capiscono le potenzialità perché nessuno ha mai sentito veramente propri i luoghi, i paesaggi, le tradizioni se non in accesi discorsi folkloristici e campanilisti. La potenzialità è sotto gli occhi di tutti, ognuno se ne fa fautore ma manca l’iniziativa e lo spirito concreto di sbrogliare una matassa troppo complicata.
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PICCOLI PAESI – mostre in corso a Cairano 7x

Written by A_ve

28 luglio 2011 at 20:22

Agronomia del costruito e architettura della terra _ di Valeria Zaccaria

CAIRANO 7x – BORGO GIARDINO. Laboratorio della Comunicazione.

Agronomia del costruito e architettura della terra _  di Valeria Zaccaria

Tutti sanno che le piante sono esseri viventi, ma quanti se ne ricordano?

Fin dalla Bibbia, nell’elenco degli esseri viventi saliti sull’Arca perché fossero salvati dal Diluvio, non si nomina una sola pianta. Eppure sappiamo che Noè appena rimise piede sulla terraferma vi piantò una vite.

Nell’Islam è proibita ogni rappresentazione di Dio e delle sue creature, ma l’arte islamica è tutta un florilegio e volute di fiori e foglie.

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Written by A_ve

21 luglio 2011 at 18:04