BISACCIA _ Il lavoro e le radici
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Si è conclusa con successo la prima edizione dell’ evento sul tema dell’immigrazione e dell’emigrazione, l’accoglienza, la solidarietà tra popoli e i legami con la propria terra dal titolo “ IL LAVORO E LE RADICI” organizzato dall’associazione “Sinergie”.
Una manifestazione durata cinque giorni che ha visto il rientro a Bisaccia di un buon numero di emigranti da tutto il mondo.
L’evento è coinciso con la festa patronale del 13 giugno dedicata a Sant’ Antonio da Padova molto sentita dai bisaccesi soprattutto da coloro che risiedono all’estero e la ricordano con tanta nostalgia trovando l’occasione per ritornare al proprio paese e sentire ancora piu’ forti e radicate le proprie origini.
“Il lavoro e le radici” un evento che ha come scopo non solo quello di far rientrare a Bisaccia un buon numero di emigranti sparsi nel mondo , per l ‘occasione, ma anche di creare una rete e un legame forte con tutti quelli che vivono fuori e perchè no , in futuro portare anche un po’ di tradizioni della propria terra all’estero.
Per questo è già previsto per il prossimo anno un viaggio ad Hartford dove c’è una grandissima concentrazioni di emigranti di origini bisaccesi.
L’evento , iniziato l’8 giugno e terminato il 15 ha visto in campo tantissime iniziative, come varie mostre di pittura di artisti bisaccesi al castello ducale , una mostra fotografica e raccolta di documenti d’epoca , una rassegna cinematografica dedica ad Ettore Scola e poi proiezioni di films, escursioni a piedi, a cavallo e in bicicletta, giochi della tradizione e folklore, presentazione del film “Ultima fermata “ alla presenza del regista Gianbattista Assanti , una visita all’ abbazia del Goleto con l’architetto Angelo Verderosa autore del progetto di recupero del monumento, proiezione del film sull’immigrazione “ Permesso di soggiorno” di Hammoussi e “Lamerica” di Gianni Amelio, una cena sociale e spettacolo dei Makardìa al castello ducale di Bisaccia.
ll giorno 11 , 12 e 13 giugno sono stati dedicati ai solenni festeggiamenti della festa patronale con fiera, processione e il tanto atteso concerto di Syria .
Visite guidate in aziende agricole , fattorie didattiche e chiese per il giorno 14, con convegno in cui hanno preso parte persone anziane come “ memoria storica” seguito da un dibattito sull’emigrazione, una visita al museo etnografico di Aquilonia al parco archeologico di Carbonara annesso alle rovine del terremoto del 1930.
Grande successo per la serata musicale del 14 omaggio agli artisti bisaccesi che si sono esibiti variando dalla musica leggera al rock, ai canti popolari , liscio ed altre perfomances.
L’evento si è concluso il giorno 15 con una sfilata medievale a cura dell’ “Associazione “ Castrum Vajarani “, gare di tiro con l’arco , di scherma medievale e successiva cena medievale al castello ducale con musica, lettura di testi e estrazione delle lotteria collegata alla manifestazione.
Un evento durato cinque giorni, molto di ricco di iniziative e che ha visto la partecipazione di giovani, bambini ed anziani uniti da un denominatore comune :” L’amore per la propria terra e le proprie radici”.
Una prima pietra, un primo importante traguardo e si pensa già alla prossima edizione con la collaborazione dei bisaccesi all’estero con l’ idea di organizzare anche dei corsi di italiano per stranieri.