piccoli paesi

terre, paesaggi, piccoli paesi / il blog dei borghi dell'Appennino

I NEORURALI _ Il villaggio rinasce.

La Lettura / Corriere della Sera 28 ott 2012

Sociologia / Jean Pierre Le Goff ha scritto un saggio su un paradosso. Non solo francese.

I NEORURALI. IL VILLAGGIO RINASCE. I cittadini migrano in campagna cercando l’autenticità che tuttavia spesso scompare proprio a causa loro.

di Stefano Montefiori.

Zoom su Poggio Mirteto (Rieti) di Marco Gasperetti e su Santo Stefano di Sessanio (L’Aquila) di Fulvio Bufi

DOWNLOAD  dell’articolo in PDF stampabile (5 Mb)   Corriere della Sera _ La Lettura 28 10 2012

.

2 Risposte

Subscribe to comments with RSS.

  1. Reblogged this on radicimolesi.

    radicimolesi

    1 novembre 2012 at 17:33

  2. sicuramente notevole e lodevole il progetto del paese albergo in questione, ridare vita a un paese abbandonato senza cancellarne la memoria e l’identità architettonica, molto meglio dell’abbandono totale e di improbabili recuperi stravolgenti a base di cemento e distruzione…però mi (e vi) chiedo: bene che la porcilaia ad esempio sia stata reinventata come reception e non sia crollata definitivamente, ma non sarebbe stato più bello che lì ci fossero ritornati i porci davvero (non per finta come pure invece a volte accade? riformulo in termini più macro: non è un rischio quello della ‘musealizzazione’ altrettanto serio quanto quello dell’abbandono?
    certo è che i luoghi subisco e vivono di mutamenti continui, dunque è giusto che sia andata così ma tutto ciò – nonostante tutto – mi lascia comunque l’amaro in bocca nella misura in cui un vero turismo rurale a mio avviso si fonda prima sul ripopolamento dei porci (nel caso in questione) e poi di quello degli uomini altrimenti corriamo il rischio di sganciare la facoltà di produzione di beni primari (e i produttori sono i veri abitanti di un luogo) per far posto a reception di soli…’turisti’ che vogliono provare il brivido di dormire nella ex-stalla, di essere accolti nella ex-porcilaia, di mangiare nella ex-cantina, di passeggiare nell’ex-campo di grano..ecc… quando il turista andrà via (e il mercato del turismo è volubile e volatile come quello delle borse) resteranno solo troppi ex a fare cattiva compagnia agli abitanti….
    per riassumere concludendo: bene la reinterpretazione di un territorio e la sua ri-destinazione ma attenzione alla ‘disneyland-izzazione’ dei luoghi…..vale più un porco in più che 10 turisti!

    casaleilsughero

    31 ottobre 2012 at 15:09


I commenti sono chiusi.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: