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Antropologia in Irpinia: L¹arco di rovo

di Franca Molinaro

Dopo il successo del convegno “Tributo a Fedele Giorgio” con il Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud, per la presentazione del libro di Donato Cassese, un nuovo appuntamento a Sant’Andrea di Conza e, restano per qualche modo in tema con l’intellettuale sant’andreano, stavolta sarà protagonista l’antropologia. Ad organizzare la giornata di studio è il Centro Studi Tradizioni Popolari “Alfonso M. di Nola”, in data primo ottobre alle ore 9.00 presso i locali dell’ex-fornace. Il tema è “L’arco di rovo. Poetiche e simboli del corpo nelle terapie magico-sacrali dell’infanzia”.

La giornata vuole essere un bilancio sullo stato degli studi sul rito della “passata” a trent’anni dalla ricerca sul campo e dagli studi di Alfonso Maria di Nola. Come già ricordammo nella commemorazione di Giorgio, Di Nola venne in Sant’Andrea, dove incontrò il poeta, proprio per studiare questo rito, svolto maggiormente nel vicino comune lucano di Pescopagano. Di Nola, attento studioso dell’etnie appenniniche, instaurò con Sant’Andrea un saldo rapporto e ancora oggi in paese è ricordato con ammirazione. In sua memoria, i suoi allievi, tra cui Claudio Corvino edErberto Petoia, in comune accordo con altri studiosi del settore, hanno creato il centro di ricerca sulle tradizioni popolari, unico in Irpinia per tipologia e competenza.

Il convegno ospiterà relatori d’eccezione, specialisti della materia che si ritroveranno per fare il punto della situazione. Relazioneranno: Giancarlo Baronti, docente di Discipline demoetnoantropologiche (Università di Perugia); Giovanni Pizza, docente di Antropologia Medica e Antropologia Culturale (Università di Perugia); Gianfranca Ranisio, docente di Antropologia Culturale (Università Federico II di Napoli); Andrea F. Ravenda, dottore di ricerca in Metodologie della ricerca etnoantropologica (Università di Siena); Vincenzo M. Spera, docente di Storia delle Tradizioni Popolari (Università di Campobasso); Gerardo Vespucci, dirigente scolastico dell’Istituto Superiore “A. M. Maffucci”.

Per l’occasione verrà riproposta la mostra fotografica “L’arco di rovo: bambini e piante nella terapia sacrale dell’ernia” già allestita in primavera.

Saranno inoltre presenti gli alunni di alcuni istituti superiori presenti sul territorio nell’ottica, come le altre attività del Centro, di sensibilizzare i giovani alla conoscenza ed alla valorizzazione delle specificità culturali e all’importanza del recupero del patrimonio culturale. L’antropologia, materia ostica ai giovani, vuole essere presentata, con maggiore snellezza ed accessibilità, alle nuove generazioni tutte proiettate verso il futuro, pronte a dimenticare il passato con il suo bagaglio di valori umani e sociali.

Written by A_ve

29 settembre 2011 a 09:27