NEVE – LA COLPEVOLE DISATTENZIONE DI CALDORO
_ di Mario SENA
Mentre dal Capo del Governo e da tanti amministratori locali vengono forti richiami a tutte le autorità per la pesantissima situazione che le nevicate e le gelate di questi giorni stanno determinando nel centro-sud, il Presidente della Regione Campania ha dichiarato che in Irpinia e nel sannio non v’è emergenza.
Anzi , il Presidente Caldoro, rivelando una originale visione della dimensione geo-istituzionale della Regione, ha anche precisato che sta nevicando solo in montagna dove “sono abituati”. Eppure le cronache sono piene di notizie allarmanti dall’Irpinia: dalle difficoltà di Avellino dove sono state chiuse le scuole fino a mercoledì, all’isolamento di vari Comuni, alle centinaia di “persone sepolte vive” in abitazioni delle tante contrade non ancora raggiunte dagli spazzaneve, alle carenze di servizi essenziali in molte realtà dalla luce ai rifornimenti , alle difficoltà per raggiungere i presidi ospedalieri (per fortuna ancora attivi!) da parte di ammalati in gravi condizioni.
Per contro, come in passato, alla solitudine dei Sindaci e agli allarmi delle popolazioni stanno rispondendo con solerzia le forze dell’ordine e con abnegazione tanti giovani delle Parrocchie, delle associazioni di volontariato e privati cittadini allertati, anche in Irpinia, da news e foto che corrono sul web, evidentemente non lette dai computer e dai numerosi blacKberry regionali sintonizzati solo sui grandi eventi napoletani, al pari del bilancio regionale.
Negli anni passati è stato istituito in Regione il servizio di protezione civile con sale operative e tecnologie moderne, dove operano vari dirigenti con numerosi lavoratori tuttora precari. Sono stati costruiti, con fondi europei, imponenti presidi che in collegamento con gestori di servizi e con enti di monitoraggio ambientale come il centro Amra-Cima (ora chiuso e inattivo nonostante l’alta competenza apprezzata dagli assessori regionali al ramo e dalla comunità scientifica) avrebbero dovuto gestire il pronto intervento e dare sicurezza ai cittadini.
Da due anni il presidio per la Protezione Civile costruito a S.Angelo dei Lombardi, costato oltre tre milioni di euro, è ultimato ma è chiuso e abbandonato all’incuria e alle intemperie.
Ora è scattato un nuovo preoccupante allarme meteorologico di ulteriori intense nevicate ed è utile tralasciare dichiarazioni e polemiche e per contro organizzare rapidamente presenze, mezzi di soccorso, sinergie operative e sostegni alle amministrazioni locali nonchè ogni iniziativa per prevenire rischi conseguenti alle grandi gelate.
Probabilmente sarebbe utile, anche sotto l’aspetto istituzionale, che il Presidente Caldoro facesse visita alle comunità sommerse dalla neve e ai piccoli comuni di montagna per constatare difficoltà e pericoli e quindi mobilitare mezzi e risorse .Sarebbe anche l’occasione per verificare le strutture e i servizi che la Regione stessa in passato ha organizzato, dagli ospedali, ai presidi per la montagna, ai centri di monitoraggio ambientale, alle aree industriali. Per rispondere concretamente all’emergenza che c’è ed è pesante, ma anche per trasformare la grande difficoltà del momento in opportunità per salvaguardare i servizi, le potenzialità di crescita del territorio e la speranza dei tanti giovani che si stanno prodigando in queste ore difficili.
* ex Consigliere Regionale
Art. Pubblicato ven. 10-2-2012 su IL MATTINO – 1° pag di Avellino (con seguito a pg.38)
