piccoli paesi

Se per caso ti trovi a passare per Cairano, allora capisci che è tempo di abbandonare i pensieri, la noia del quotidiano, i riflessi del tempo, ed immergerti in una favola antica. L’arrivo in questo ridente paesello irpino si snoda lungo una strada in salita, caratterizzata da una pendenza in crescendo che permette di ammirare un paesaggio a tratti agreste a tratti collinare, la cui vegetazione rincuora e da ossigeno allo spirito. Arrivati in cima, ci si rende conto di inoltrarsi in una dimensione ovattata, fatta di poche voci, suoni soavi e di assoluto silenzio contemplativo.

Cosa che avviene nel momento in cui ci s’inoltra lungo i vicoletti del centro storico, a seguito dei quali si aprono spazi davvero caratteristici ove è d’obbligo soffermarsi, guardarsi intorno, ammirare uno scenario mozzafiato fatto di valli, di piccole montagne avvolte da una vegetazione densa,  fitta, capace di racchiudere i segreti incontaminati della natura. Un momento di relax di cui il corpo e la mente hanno bisogno. Magari ci si trova a Cairano mentre sta parlando Franco Dragone davanti la chiesa di S. Leone, artista di fama mondiale, dalle cui parole emerge un attaccamento solido alla sua terra e soprattutto un’esortazione a crederci sempre nelle cose e a non mollare. Resistere è un termine il cui uso è spesso connesso a vicende belliche, ma a malincuore, lo si deve associare a paesi come Cairano o altre piccole realtà irpine sull’orlo della più totale desertificazione. E’ davvero bello camminare per le strade di Cairano, sui ciottoli acuminati di millenaria esistenza che scandiscono i passi di chi li calca. Al contempo è triste sapere come questo piccolo paradiso un giorno lontano possa risultare un semplice puntino sulla cartina geografica. Non saprei cosa si possa fare per evitare il crollo e continuare a sperare, ma una cosa è certa, la natura col suo fascino estremo e i suoi mille segreti faranno sempre di Cairano un punto di riferimento per chi, anche solo per un attimo, vorrà ossigenarsi dal tran tran quotidiano, ove la frenesia dei ritmi intensi porta spesso a dimenticare la vera essenza della vita. Il bello è incardinato nelle cose semplici, l’importante è saperlo valorizzare.

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